Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Arashi_art    16/05/2019    0 recensioni
Diana è una ragazza dalle origini italiane che ha vissuto a Busan, il suo migliore amico si chiamava Jimin e la abbandonò all'età di 15 anni per inseguire il suo sogno a Seoul. Tra varie peripezie, i due non hanno più notizie e si rincontreranno 6 anni dopo per caso o per volere del destino? Diana non sa che lui è diventato un idol di fama internazionale e quale sarà la sua reazione?
Si creeranno situazioni ambigue e scopriranno entrambi a loro spese quanto siano cambiati in questi anni.
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gelosia pt 2

2019

{Diana}


Ero pronta.

Controllai il mio body di pizzo trasparente in modo che non mostrasse più del dovuto. Sistemai il reggiseno nero che spuntava sotto la trama scura ed infilai una cintura di pelle tra i passanti della gonna. Lanciai un’occhiata allo specchio di fronte a me: Jimin mi stava guardando di sottecchi dalla cucina.

- Dove stai andando?- chiese appoggiato contro il tavolo a gambe incrociate.

- Jin mi ha chiesto di uscire. - dissi mentre continuavo a studiarmi.

- Eh? -

Aveva cambiato espressione: dall'indifferente, all’improvviso interessato. Gongolai dentro di me perché stavo raggiungendo il mio scopo.

- Stavo scherzando, stai calmo. - mi voltai per infilare la giacca dal taglio maschile. -Esco con Hyejin, quella ragazza che ho conosciuto dietro le quinte del Music Bank. - ammiccai con un sorriso divertito.

Lui sbuffò rumorosamente. Coglievo qualsiasi occasione per farlo ingelosire e lui cercava orgogliosamente di non mostrarlo.

- E ci vai vestita così? - alzò il mento verso di me.

- Perchè? C’è qualche problema? - raccolsi con noncuranza la borsa dal divano per riporta sulla spalla.

Jimin si accigliò ed i suoi occhi si spostarono sul mio petto e sembrarono dire: “bè, ce ne sono ben due.”

- No, no. - quella risposta gli era costata uno sforzo immane.

- Dici? -

Camminai verso di lui legando saldamente i suoi occhi scuri ai miei. Vidi il suo pomo di Adamo muoversi per deglutire un groppone grosso quanto un masso. Si allontanò dal tavolo indietreggiando per impedire che mi avvicinassi ancora, ma il mio indice raggiunse il petto comunque. Lo spinsi con la mano in modo da farlo cadere sulla sedia dietro di lui, sembrava quasi l’inizio di una scena passionale di un film. I suoi occhi marroni come il cioccolato fondente percorsero la mia figura da capo a piedi. Mi beai del suo sguardo incantato e creai un pizzico di suspense fermandomi a pochi centimetri da lui. Poi lentamente divaricai le gambe per sedermi sopra le cosce toniche ed aspettai una sua qualsiasi mossa. Infatti le sue mani viaggiarono sull'esterno delle mie gambe fino all’orlo della gonna e lo sollevarono quel poco che poterono. Inspirai a fondo, quando alzai la testa per suggerirgli silenziosamente la seconda mossa. Così Jimin attaccò il mio collo con una delicatezza che quasi riconobbi a stento perché di solito non si tratteneva. Quasi non mi mossi mentre le sue labbra mi accarezzavano fino a raggiungere la mia bocca che, in effetti, non aspettava altro.

Ma il mio obbiettivo in quel momento era uno solo.

Risposi al bacio affettuosamente e, quando capii che la situazione si stava facendo più scottante, mi allontanai.

- Devo andare, sono in ritardo. - ero già in piedi, quando lui rimase con le mani a mezz’aria e la bocca socchiusa.

- Ma...- provò a protestare, ma io avevo aperto il portone ed un mio piede era pronto per uscire.

- Ciao tesoro. - gli lanciai un bacio volante seguito da un occhiolino.

Risi a crepapelle mentre scendevo le scale di corsa, era fin troppo facile ingannarlo. D’altronde non faceva altro che negare la sua gelosia, era diventata quasi una sfida.

Rientrai a casa verso mezzanotte, per cui aprii la porta d’ingresso cura immaginando che Jimin dormisse già. Sorprendentemente la luce lampeggiante della TV illuminava a tratti il salotto, mostrando un ammasso di coperte sul divano. Tolsi le scarpe per infilare le mie adorate ciabatte e camminai in punta di piedi. Jimin si era addormentato sul sofà, il cellulare in una mano ed il telecomando nell’altra, sicuramente aveva tentato di aspettarmi sveglio. La guancia che poggiava sul cuscino mi ricordava un grosso marshmallow da tanto che era morbida. Ma ancora una volta mi stupii della sua bellezza innata, soprattutto quando dormiva. Lo osservai un po’, inginocchiata sul tappeto, mentre il suo petto si alzava ed abbassava a ritmo regolare sotto la coperta, poi toccai le sue labbra rilassate con un bacio delicato. Stropicciò la punta del naso e sollevò le palpebre per decifrare la mia figura nella penombra. Mi salutò con un “ciao” strascicato e si stiracchiò le braccia indolenzite, sbadigliando come un bambino.

- Vedo che ti sei preoccupato molto, mentre io ero a scatenarmi in discoteca. C’era un ragazzo davvero figo che...-

Jimin sembrò svegliarsi all’improvviso, tanto che si sedette con uno scatto, ma si ricompose subito per camuffare la sua reazione.

- Ballava meglio di me?- domandò inclinando la testa verso di me.

- Va bene, hai vinto. - alzai le mani in segno di resa, nessuno poteva ballare meglio di lui. -E comunque stavo scherzando, lo sai che non mi piacciono le discoteche. -

Il giorno dopo durante il turno di lavoro, pensavo continuamente a come far cedere l’orgoglio di Jimin, anche se avevo creato una breccia la sera prima.

Incontrai Jungkook nel corridoio nel pomeriggio e condivisi il mio piano malefico con lui, il quale accettò di essere mio complice. Così conclusi i nostri doveri quotidiani, ci ritrovammo in palestra per un sano allenamento e sapevo che Jimin sarebbe comparso da un momento altro. Infatti dopo una mezz’ora buona entrò dalla porta di vetro con il suo fedele berretto ed io lanciai uno sguardo d’intesa al mio sensei. Quest’ultimo mi accompagnò sotto la sbarra di acciaio e la afferrò con le mani protette dai guanti imbottiti. Io feci lo stesso, posizionando i miei pugni nello spazio tra i suoi pugni: eravamo l’uno di fronte l’altro, a separarci una manciata di centimetri. Incrociai le gambe intorno alla sua vita stretta ed attesi il suo segnale per cominciare. Così ci sollevammo insieme verso l’alto portando le braccia al petto; provai una fatica immensa perché non avevamo mai provato quel tipo di trazioni. Spostai leggermente la testa di lato in modo da vedere la faccia allibita di Jimin che avrei voluto fotografare per rinfacciargliela a vita. Jungkook simulò una risata muta e, nel trattenerla, la sua faccia diventò completamente rossa.

Io ed il mio ragazzo che rodeva tornammo a casa insieme scambiandoci qualche parola; mi stavo crogiolando in quel silenzio di disagio. Stavo solo aspettando che lui facesse il suo primo passo falso per colpirlo a tradimento. Lo lasciai in cucina per fare una doccia rigenerante e tornai da lui con l'accappatoio. Tenne la testa china sui ramen che stava preparando, ma alzò un momento gli occhi come per controllare in che condizioni fossi.

- Non te l’ho mai chiesto, ma come dovrebbe essere il tuo ragazzo ideale?- esordi fingendo la totale indifferenza.

- Mmm...- creai un po’ di suspense mentre mi avvicinavo al tavolo. - Alto, moro, muscoloso, qualcuno a cui piaccia fare sport. -

Cucinare dei ramen instantanei sembrò la procedura più rompicapo del mondo perché Jimin era concentratissimo su di essi.

- Il contrario di me, quindi. - risposte mestamente, mentre chiudeva le ciotole per non disperdere il calore dell’acqua.

- Perché me lo chiedi? C’è qualcuno che ti infastidisce?-

- No, no. - quasi spaccò il coperchio di plastica.

Mi studiai le unghie con noncuranza, poi alzai gli occhi solo per vedere una sua reazione e mi preparai un bel discorsetto mentalmente.

- Bè, in effetti Jungkook sarebbe stato perfetto. Anche Tae non è niente male, poi ha una voce così suadente. Yoongi ha quel fascino misterioso che incuriosisce, Namjoon è molto intelligente e maturo. Invece Hoseok si sa muovere divinamente e Jin...-

Uno schianto tagliò la conclusione della mia frase: Jimin aveva spaccato in due le bacchette di legno, invece di separarle.

- Va bene. Hai raggiunto il tuo obbiettivo. Sono geloso dei membri, ok? - sbuffò mentre gettava i pezzettini di legno nel cestino.

- C'era bisogno di prendersela con le povere bacchette? - girai intorno al tavolo per raggiungerlo e legare le mani dietro al suo collo.

Mi guardò con il broncio, ma mi afferrò per la vita in modo da avvicinarmi a lui. - Sei veramente perfida. Scommetto che prima in palestra l'avete fatto apposta. -

- No, facciamo sempre gli esercizi così. -

Aggrottò la fronte talmente tanto che le sopracciglia quasi si toccarono, ma quando lo tranquillizzai dicendo che stavo scherzando su tutto, finalmente si rilassò.

- Tu sei il mio ragazzo ideale, sei perfetto. -

- Non...non sono perfetto. -

- Allora d'ora in poi ti dirò che fai schifo, così sarai più contento. -

Rise e poi mi ammutolii con il tocco delle sue labbra, lo faceva sempre quando diventavo insopportabilmente logorroica.

Se non ci fossero stati due ramen bollenti dietro di noi, forse avremmo finito col fare l'amore sul tavolo.

- Dato che ho ammesso la mia gelosia, tu smettila di stuzzicarmi. Altrimenti comincio io. -

 

"Wanna be loved same love as you." - I Like It









 

Buonasera!!
Un altro capitolo di vita quotidiana. 
Come avrete capitolo sono di nuovo a Seoul e Diana non smette mai di sfidarlo.
Voleva solo che ammettesse di essere geloso dei suoi compagni XD
Ho ancora diverse cose in serbo per voi, anche se la fine si sta avvicinando sempre di più.
Giuro che all'inzio non pensavo che venisse una storia così lunga, ho aggiunto diverse cose in corso d'opera.
Spero vi piaccia sempre!!
Grazie a tutti <3

-Arashi- 


 


 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Arashi_art