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Autore: Talk    17/05/2019    0 recensioni
Roma, anno corrente. Tra la aule del Liceo Artistico Ripetta si intrecciano le vite dei nostri protagonisti. Bice Lucchesi, la figlia che naviga controcorrente e la sua gemella, Fiamma, nata per stare sotto le luci della ribalta; Edoardo Paradisi, il ragazzo nuovo, l'echinoderma, il colabrodo; Diletta e Stefano, la coppia dalle molteplici incomprensioni. E poi ancora Sofia, Noemi, Giuliana e tutti i ragazzi della IV C, sezione architettura, pronti ad entrare nella storia in punta di piedi, per lasciarsi conoscere un poco alla volta.
dal primo capitolo
« Per gli amici solo Edoardo. » intervenne l'intruso. E sorrise magnanimo, svelando un'arcata dentaria talmente luminosa e così schifosamente simmetrica che avrebbe abbagliato chiunque, perfino Bice, non fosse stato per quel piercing che gli bucava il labbro inferiore. Era come la Venere di Botticelli, ma con i baffi. Insomma, un particolare che ti faceva storcere il naso e contorcere le labbra in una smorfia sprezzante: un capolavoro storpiato dalla mano di uno stolto.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Tutti contro tutti

Tra tutti i propri inquantificabili difetti, sotto una scorza troppo dura da grattar via, Bice nascondeva sicuramente un paio di pregi. Fino ad allora, però, i pochi che ne avevano beneficiato erano meno di quelli che avevano avuto il privilegio di vederla deambulare in tutta fretta. Diletta, comunque, spiccava tra i primi anche di questa lista. Così, oltre ad avere il potere di farla sciogliere in sorrisi amichevoli, Diletta Nicastro era anche conosciuta per essere l'unica persona al mondo (esclusa Fiammetta) che rientrava a tutti gli effetti nelle grazie di Bice e che dunque riusciva a far crollare quell'immagine da dura che ella dava a vedere.
Sedute l'una di fianco all'altra, l'una imbronciata come da copione, l'altra energica a sufficienza per entrambe, Bice e Diletta viaggiavano sulle note di Vecchioni, recitando a memoria il testo ed a cuore le note. Stranamore assunse una melodia del tutto nuova, a tratti talmente stonata da far rabbrividire, eppure le due fanciulle erano abituate ai reciproci bruiti al punto da esserne immuni. Diverso era per Stefano: costretto alle sedute posteriori dell'automobile, oltre a disprezzare la canzone egli disprezzava anche le cantanti. Ma cosa voleva saperne quella Nasica di buona musica? Bice, più che volgergli sguardi torvi dallo specchietto retrovisore, non poteva far molto. E Stefano sapeva che l'ennesima lamentela gli sarebbe costata il ritorno, così taceva ed incassava i colpi senza fiatare, a meno che prender parola non fosse estremamente necessario.

 « Dobbiamo passare a prendere un mio amico. » comunicò in ultima battuta, interrompendo i due soprani e beccandosi l'ennesimo sguardo ostile da parte dell'autista.
 « Wow, questa si che mi è nuova! Non sapevo avessi amici. Leti, tu lo sapevi? » Diletta scosse il capo, tenendole il gioco. Quel permaloso di Stefano aveva bisogno della loro ironia per ricalibrare la propria autostima, ne era consapevole perfino quel pezzo di pane della Nicastro.
 « Deve essere una cosa recente, non mi aveva detto nulla! »
 « Ci sono! Dev'essersi aperto un varco spazio-tempo, siamo finite in una realtà parallela. Quindi lui dovrebbe essere lo Stefano simpatico proveniente da un altro universo. » Bice gli volse uno sguardo speranzosa, ma poi scuotendo il capo non si disse convinta. « No, è una fregatura anche in questa versione. Rimandiamolo indietro senza chiedere il reso. »

 « Dovrebbero scritturarvi per una soap tanto siete divertenti. » borbottò risentito il passeggero, che dovette subire le battutine delle due lungo l'intero tragitto. Più di una volta, distratto dai loro commenti, guidò Bice a prender percorsi sbagliati. Eppure tra le varie peripezie riuscirono a raggiungere indenni la destinazione. 
Ad attenderli a bordo strada, ai piedi del civico diciannove, Edoardo Paradisi in tutto il suo misterioso splendore. Illuminato dai fari della cinquecento guidata da Bice ma intestata a Fiamma, Edoardo venne presto riconosciuto dalla guidatrice. E fu in quel momento che Bice venne pienamente investita dalla certezza d'essere stata tirata in inganno: il mutismo di Diletta le diede la conferma che ella era rimasta l'unica ad ignorare la sgradita presenza del ragazzo.

 « Quello sarebbe tuo amico? »
Cosciente del torto fatto a Beatrice, Stefano sorrise serafico, aprì lo sportello e fece largo al nuovo arrivato. Quel semplice dispetto era riuscito a fargli pareggiare nuovamente i conti e, perché no, a ridestare il buonumore. « Edo, conosci già Bea e Leti? »

 « Beatrice. » rispose a denti stretti l'interessata, premendo senza preavviso il piede sull'acceleratore.
 « Bice, la chiamano tutti così. » intervenne pacificatrice Diletta, riacquistata fiducia nelle doti della ragazza al volante. « Comunque ci conosciamo, sono quella del ghiaccio. » aggiunse amichevole, nel tentativo di smorzare la tensione inevitabilmente creatasi.
Edoardo annuì e la salutò, poi commise l'errore di volgere la propria attenzione all'unica persona presente nella vettura che con egli non voleva aver a che fare in alcun modo. « Come fai ad avere già la patente? » domanda, da precisare, dettata unicamente dalla curiosità, ma che ovviamente incrementò il gelo.

 « E' del duemila. » Stefano intervenne prontamente, consapevole di poter guadagnare un altro paio di punti. « Sei stata bocciata in terzo, giusto? » chiese pur sapendo già la risposta.
 « Abbiamo la stessa età. Andavamo in classe insieme ed abbiamo preso la patente in contemporanea. » intervenne invece Diletta. « Ha voluto guidare lei perché tra l'ambiente ristretto e le mani libere dal volante avrebbe sicuramente finito col torcere il collo a quell'oca che ti è seduta accanto. »




* * * * commento dell'autrice * * * *

Eccoci di nuovo qui, col quinto capitolo di questa storia nata un po' per caso, un po' per sfida. Ritroviamo (e direi finalmente!) Bice Lucchesi col suo buon vecchio caratteraccio. I capitoli precedenti si sono susseguiti abbastanza velocemente in quanto avevano lo scopo di presentare quelli che ritengo i personaggi principali del racconto, presenti in molte dinamiche di questa storia che si sta costruendo passo dopo passo. Quindi spero di essere riuscita a presentarveli così come li vedo io, unici nella loro individualità, l'uno differente dall'altro ma ugualmente accattivanti.
Ringrazio tutte le persone che stanno seguendo la storia (mi spronate ad andare avanti, dico davvero) ed anche tutti gli utenti silenziosi che la leggono nell'ombra. Sappiate che per curiosità in merito, per piccoli consigli diretti alla sottoscritta o anche solo per un dubbio, trovate a super disposizione la mia casella di messaggi.
Un ulteriore ringraziamento lo vorrei indirizzare a Giorgiandrea, editor improvvisata che mi ha aiutata a revisionare gli scritti. 

  Un bacio, Talk.
  
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