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Autore: SuperCorpKL    21/05/2019    3 recensioni
"Giuro solennemente di svolgere fedelmente il ruolo di Presidente degli Stati Uniti d’America. Giuro che nel massimo delle mie capacità, io tutelerò, proteggerò e difenderò la Costituzione della Nazione."
Con il peso del mondo libero sulle spalle,Lena Luthor dovrà adattarsi alla sua nuova vita alla Casa Bianca, dove conoscerà il suo staff. In particolare una bionda dagli occhi magnetici, Kara Danvers, sin dall'inizio l'attrazione tra le due donne è palpabile. Tanti segreti ruotano attorno alle due donne, segreti in grado di...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Maggie si scusò per l'ennesima volta con la folla, scese dal palco e con passo veloce raggiunse l'uscita. Era arrabbiata con Lena, le aveva promesso che si sarebbe presentata e non l'aveva fatto, questa volta l'avrebbe sentita davvero. 
Alex vide la ragazza uscire e dirigersi nervosamente verso l'appartamento del presidente e congedando un agente la raggiunse velocemente, le prese un braccio e la fermò.

"Ehi, ehi. Calma." disse cercando di calmare la donna. 

"Calma? Come faccio a star calma? Mi ha fatto organizzare una conferenza e non si è presentata, adesso deve spiegarmi il motivo! E se non è valido darò le mie dimissioni."

"Maggie, stai esagerando..." sospirò Alex.

"No! Alex, è il Presidente e non una ragazzina alla prima cotta, capisco stare male ma così è troppo." rispose iniziando a camminare di nuovo.

"Magari avrà davvero una spiegazione." la difese Alex seguendo la bruna e aumentando il passo per starle dietro.

"Voglio sentirla!" 

"Eh speriamo...temo per lei." sussurrò la ragazza così piano da non farsi sentire.

"Come?" chiese Maggie lanciandole uno sguardo scuro.

"Nulla, andiamo."

Camminarono velocemente verso l'appartamento e quando furono davanti la porta, dopo aver chiesto alla guardia se Lena era uscita e aver ottenuto un no, Maggie iniziò a bussare forte sulla porta.

"Lena! Apri la porta, non è da te tutto questo." disse cercando di farsi sentire.

"Presidente." chiamò Alex.

"Lena, non sei una bambina, apri questa porta."

Alex guardò dubbiosa verso la ragazza e poggiò l'orecchio sulla porta per capire se la donna era dentro.

"Maggie, credo che non ci sia nessuno dentro."

"Impossibile, hanno detto che non è uscita da qui e non credo sia scappata dalla finestra, sarebbe troppo anche per lei in questo momento." iniziò a preoccuparsi.

"Allontanati e copri le orecchie." disse Alex prendendo la pistola dalla custodia, la puntò e con un colpò la serratura cadde a terra facendo aprire la porta.

"Andiamo." Aggiunse indicandole di restare dietro.

Entrarono e si guardarono intorno, tutto sembrava in ordine e di Lena nessuna traccia.

"Lena." chiamò Maggie iniziando a cercarla nelle altre stanze. "Alex, in camera non c'è."

"Neanche in bagno." disse la ragazza. "Aspetta, questo è un discorso?" chiese prendendo il foglio tra le mani.

"Si, è un discorso." glielo sfilò dalle mani Maggie. "Allora voleva presentarsi." 

Alex non la stava ascoltando, uscì sul balconcino e guardandosi intorno vide il telefono della donna a terra, lo prese e lesse il messaggio che la donna stava scrivendo alla sorella, capì immediatamente che era successo qualcosa a Lena.

"Che hai tra le mani, Alex?" chiese.

"Il telefono di Lena. Stava scrivendo un messaggio a mia sorella." 

"Che...che cosa significa allora?" chiese nel panico.

"Le è successo qualcosa, dobbiamo trovarla. Devo chiamare mia sorella!" disse agitandosi anche lei.

"Tua sorella? Lena non la vuole qui."

"Lei può aiutarci, Maggie." le prese le braccia tra le mani guardandola negli occhi.

"Scusami, è vero. Chiamala." disse cercando di mantenere la calma.

Alex annuì e fece partire la chiamata dal telefono della mora, due squilli e la voce sorpresa della sorella le arrivò alle orecchie. Non voleva crearle altre preoccupazioni ma doveva dirglielo perchè se lo avesse scoperto da terze persone si sarebbe arrabbiata.

"Lena!" disse con entusiasmo. "Non mi asp..."

"Kara, sono io." 

"Alex?" chiese. "Che ci fai con il telefono di Lena?"

"Kara...credo che...che tu debba venire qui." si passò una mano tra i capelli nervosa.

"E' successo qualcosa a Lena?" si mosse velocemente la ragazza.

"Non lo sappiamo, è scomparsa."

"Potrebbe essere andata da qualche parte da sola, no?"

"No, non è uscita dal suo appartamento e abbiamo trovato il suo telefono fuori, ti stava scrivendo un messaggio." 

"Che...che dici? "

"Si, devi venire." 

"Arrivo subito." disse chiudendo il telefono e prendendo immediatamente il volo, non poteva aspettare un secondo di più doveva capire cosa era successo alla donna che amava.

"Devo avvertire gli altri agenti." disse superando la bruna.

"Si, io vado nel suo ufficio, cerco di capire qualcosa."

*****

Aprì gli occhi e si guardò intorno, si sentiva confusa e le faceva male la testa, mosse appena le braccia per rendersi conto che era legata. Cercò di mettere a fuoco il posto ma non riusciva a vedere nulla, sentì la paura crescere dentro di lei. Dove si trovava? Chi le aveva fatto quello? Qualche minuto dopo una luce forte invase i suoi occhi ci mise un po' per vedera una stanza completamente bianca intorno a lei, stanza che conosceva in qualche modo.

"C'è qualcuno?" disse muovendosi sul letto e guardando la telecamera. "Fatevi vedere, bastardi."

"Non farei così tanto la spavalda." 
Quella voce...

"Jack?" sgranò gli occhi.

"Complimenti, proprio io."

"Che cosa significa? Perchè mi hai portata qui?"

"Avrai le tue risposte, non adesso. Riposati." le ordinò con una risatina.

"Aspetta!" si alzò velocemente dal letto. "Devi dirmele adesso." urlò ma senza ricevere nessuna risposta.
Abbassò lo sguardo sulle catene e si abbassò con l'intento di toglierle anche se sapeva che erano tentativi vani, quando provò una scossa la colpì e la fece urlare e cadere sul pavimento, ultima cosa che vide.


****

"Kara, devi essere lucida." le prese un braccio la sorella.

"E' stato quel bastardo, guardalo." disse indicando la televisione. "Vuole prendere il suo posto."
Le immagini di un Morgan Edge che rassicurava la popolazione e che si faceva avanti per prendere le redini scorrevano.

"Non lo sappiamo."

"Io devo andare da lui, gli spezzerò le ossa ad uno ad uno se è necessario. Deve dirmi dove l'ha portata." strinse la mascella.

"Non puoi farlo, Kara. Dobbiamo ragionare."

"Dove ci porta il ragionamento, Alex? Sono passate due ore e non sappiamo nulla di lei, in due ore può succedere di tutto."

"Devi stare calma. La troveremo!"

"La verità è che non dovevo andare via, dovevo restare e cercare di farmi perdonare. Non dovevo lasciarla sola." le lacrime scesero copiose sul suo viso.
"Non posso perderla, Alex."

"Non la perderai." disse la sorella stringendo la bionda tra le sue braccia.


Buongiorno, domenica c'è stato il finale di stagione e io non oso commentare nulla perchè più di brutte parole per gli autori non ho...belle alcune scene e tutto ma una cosa potevano risparmiarla però non dico nulla per non spoilerare. In tutto ciò mi chiedo come farò ad aspettare ottobre per la quinta stagione. Detto questo, drama anche qui, che mi dite di questo capitolo? Vi ringrazio sempre per le letture e i commenti, buona lettura e a presto.




   
 
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