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Autore: Dida77    21/05/2019    1 recensioni
"I ricordi piombavano addosso senza preavviso, smossi da un odore, un suono o un'immagine, proprio come adesso, davanti alla vetrina di una gioielleria..." (tratto dal Capitolo 1)
Raccolta di flashfic Stucky di una singola frase,
nate da una challenge del gruppo Facebook "till the end of the line - Steven Rogers / Bucky Barnes - Stucky".
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte
L'accampamento dormiva e loro erano sgattaiolati fuori dalla tenda allontanandosi silenziosi, si erano fermati in una radura e si erano sdraiati sull'erba, lontani da occhi e da orecchie indiscreti; per qualche ora, sotto il cielo stellato di agosto si erano accarezzati, si erano baciati, avevano respirato la stessa aria, avevano pensato gli stessi pensieri; il mondo sembrava in pace e loro ebbero l'illusione di avere tutta una vita da vivere insieme.

Segreto
Era sempre stato un segreto, non avevano mai potuto confessarlo a nessuno, (quasi) nemmeno a loro stessi, lo avevano sempre nascosto nel profondo della propria anima, al riparo da occhi indiscreti e lì era cresciuto per tutti quegli anni; ma adesso, dopo tutti gli orrori e le battaglie, potersi tenere semplicemente per mano per strada alla luce del sole, sembrava il giusto compimento di una vita intera.

Desiderio
Erano letteralmente scappati dalla torre, nascondendosi da tutti gli altri che non vedevano l'ora di festeggiare il compleanno del Cap; ma quello non era il compleanno di Captain America, quello era il compleanno di Steve Rogers e Steve Rogers lo voleva festeggiare come aveva sempre fatto, andando a mangiare una pizza e tornando a casa con calma, passeggiando tranquillamente per le strade deserte insieme a Bucky; erano entrati in una pasticceria aperta chissà come a tarda notte e avevano comprato un muffin, Bucky ci aveva messo sopra una candelina portata in tasca per l'occasione e l'aveva accesa "È ora di esprimere un desiderio Steve".

Neverenough (Steve)
Interno notte - Sono sdraiato accanto a te che ti guardo dormire finalmente sereno nella penombra della lampada lasciata accesa sul comodino per scacciare i tuoi incubi, e capisco che di te non ne ho mai abbastanza; di te al mio fianco, nelle mie giornate, nelle mie notti, nella mia vita non ce n'è mai abbastanza e capisco, tutto ad un tratto, che domani mattina quando ti sveglierai ti chiederò di sposarmi, perché di te nella mia vita non ce n'è mai abbastanza.

Cento (Bucky)
Quella sera le luci illuminavano letteralmente a giorno la pista da ballo e sembrava che cento ragazze si fossero vestite a festa, avessero arricciato i capelli e avessero messo su il loro rossetto più bello solo per far colpo su Bucky; una processione infinita di ragazze bellissime che facevano la fila per ballare con lui, salutarlo o anche solo per sorridergli o fargli l'occhiolino; aveva cento ragazze ai suoi piedi e lui stava al gioco, ballava, salutava, sorrideva, faceva l'occhiolino di rimando, domandosi però come mai tutto avesse perso smalto, colore e sapore da quando, un'ora prima, Steve aveva deciso di abbandonare la festa.
 
   
 
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