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Autore: Dida77    21/05/2019    1 recensioni
"I ricordi piombavano addosso senza preavviso, smossi da un odore, un suono o un'immagine, proprio come adesso, davanti alla vetrina di una gioielleria..." (tratto dal Capitolo 1)
Raccolta di flashfic Stucky di una singola frase,
nate da una challenge del gruppo Facebook "till the end of the line - Steven Rogers / Bucky Barnes - Stucky".
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Metallo
Quando erano fuori casa Bucky cercava sempre di nascondere il braccio di metallo: una maglia a maniche lunghe, un giubbotto, un paio di guanti di pelle nera, faceva di tutto perché nessuno vedesse quella parte di sé che non sentiva come sua e di cui si vergognava profondamente; ma Steve era un tipo testardo e aveva deciso di non fermarsi a quel "Va tutto bene" che Bucky gli propinava continuamente un giorno dopo l'altro; notte dopo notte, carezza dopo carezza, bacio dopo bacio, Steve decise di prendere confidenza con quel braccio, si fermava spesso ad accarezzarlo, affascinato da come le piastre si muovessero sotto il suo tocco leggero; con il passare dei giorni quel braccio divenne per Steve sempre più familiare come gli occhi di Bucky, le sue labbra o i suoi capelli e alla fine, senza rendersene nemmeno conto, anche Bucky si trovò a far pace con il suo braccio e con il suo passato.

Dimenticare (Bucky)
Si svegliava spesso nel cuore della notte, immerso nei ricordi di quando era ancora il Soldato d'inverno; allora si alzava silenziosamente per non svegliare Steve spostandosi nell'altra stanza, accendeva una sigaretta, appoggiava la fronte al vetro freddo della finestra e, guardando fuori, snocciolava, uno dopo l'altro, come un mantra, il nome di tutti coloro che aveva ucciso; li ricordava tutti, uno per uno, ma dimenticare era la sua più grande paura e, in quel modo, ogni notte, chiedeva loro scusa e chiedeva loro pace e loro, in qualche modo, gliela concedevano placando per un po' il suo animo inqueto; Steve, sveglio nel letto, aspettava ogni notte la fine di quello strano tributo prima di andare in cucina per preparare due bicchieri di latte caldo.

Bacio agognato (Steve)
Erano seduti sul davanzale dell'unica finestra della soffitta, il vetro aperto per far entrare l'aria primaverile, gli occhi rivolti al cielo stellato di quell'ultima notte insieme; Bucky sarebbe partito la mattina dopo all'alba e nessuno dei due aveva voglia di sprecare quelle ultime ore andando a dormire, "Per il mio compleanno non ci sarai," disse ad un tratto Steve, "forse dovrei esprimere adesso il mio desiderio", "Sì, dovresti" rispose l'altro, serio; allora Steve chiuse gli occhi, espresse il suo desiderio in silenzio e appoggiò delicatamente le proprie labbra su quelle di colui che avrebbe portato via con sé metà della sua anima.

Dogtag (Bucky)
Bucky teneva le sue vecchie piastrine come se fossero un tesoro, sul palmo aperto della mano destra, fissandole incredulo con gli occhi pieni di lacrime; "Le abbiamo trovate quando abbiamo fatto irruzione nell'ultimo covo dell’HYDRA, Sergente, è giusto che le tenga te... sono tue dopo tutto..." disse Fury con il suo solito tono burbero, anche lui un po' commosso da quella reazione inaspettata; finalmente il peso che sostava da anni sul petto di Bucky scivolò via: il Sergente James Buchanan Barnes aveva ripreso il posto del Soldato d'inverno.

Carta 
La notte era fatta per dormire al sicuro tra le braccia di Steve, ma la notte era silenziosa e con il silenzio gli incubi si facevano sentire più forte; allora Bucky si alzava e prendeva il diario che Steve gli aveva regalato settimane prima e andava scrivere al tavolo di cucina; "Cosa dovrei farci con questo?" aveva chiesto scocciato quando glielo aveva dato, "Ci scrivi sopra quello che ti passa per la testa, all'inizio non sarà facile, ma se insisti ti renderai conto che mano a mano che scrivi l'angoscia che hai dentro scivolerà via, me ne regalò uno Peggy dopo che... dopo che te ne sei andato, con me ha funzionato, perché non provi?" aveva risposto Steve con il suo solito sorriso incoraggiante.
   
 
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