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Autore: ArrowVI    22/05/2019    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 6-5: Sarah Ravier

 



Non appena Sarah spalancò quella porta, non riuscì a credere alla figura che si ritrovò davanti.

Una donna con due grosse ali da pipistrello ripiegate dietro la schiena, un sorriso perverso e due occhi da serpente. 
< Come ha fatto un demone a entrare all'interno del palazzo, senza che ne percepissi la presenza?! >
Si domandò, incredula, fissando quella figura: era una cosa inaccettabile!


Sarah era conosciuta per essere in grado di creare barriere incredibilmente potenti, seconde, in efficacia, solamente a quelle di Ehra. Come era possibile, quindi, che i suoi incantesimi non fossero stati in grado di localizzarla?
Non riuscì a sopportare quei pensieri: sguainò rapidamente il suo stocco, puntandolo verso quella donna con uno sguardo furioso e terrificante stampato in volto.


<< Feccia! >>
Esclamò, riuscendo a malapena a contenersi.
Iris, d'altro canto, fissò la nuova arrivata con uno sguardo misto tra sorpresa e divertimento.

<< Oh, cielo... Sembra che ci siano dei nuovi arrivati... >>
Ridacchiò, portandosi una mano davanti alla bocca, voltandosi nella sua direzione.

<< Vi dispiacerebbe andarvene? >>
Domandò al quartetto che stava immobile appena fuori da quella stanza, sorridendo.

<< Mi piacerebbe trascorrere un po' di tempo da sola con il mio Miky~ >>
Ridacchiò subito dopo, mentre Michael fissò la donna con una espressione incredula e confusa... Ma, allo stesso tempo, incuriosita.


<< Silenzio! >>
Esclamò Sarah, sempre più infastidita dalle parole del demone.
Iris sembrò sorpresa da quella reazione.

<< Come hai fatto a entrare all'interno del palazzo senza che io me ne rendessi conto?! Come hai fatto a eludere la mia barriera?! >>
Domandò alla donna-demone, senza però ricevere alcuna risposta.
Iris la fissò con una espressione divertita, senza neanche aprire bocca per qualche secondo.

<< Rispondimi, maledetta! >>
Ringhiò Sarah, sempre più frustrata dal comportamento di Iris.

<< Ma mi hai appena detto di stare in silenzio... >>
Le rispose Iris, con un tono divertito.

<< Non fare la furba con me, maledetta, e rispondi alla mia domanda! >>
Continuò Sarah, agitando la punta della sua lama in direzione del demone.

In quell'istante Iris incrociò le braccia davanti al suo petto e piegò leggermente la testa di lato, senza smettere di sorridere.

<< Oh? Era la tua barriera, quella? Scusami... Era così debole che non ci ho neanche fatto caso. >>
Le rispose.


<< Ora basta! >>
Esclamò Sarah, stringendo con forza l'elsa del suo stocco e fissando con occhi spalancati e furiosi la donna davanti a se, che ricambiò con una sottile risatina soddisfatta e divertita.

<< Ne ho avuto abbastanza della tua insolenza! Taglierò quella lingua da serpe che ti ritrovi per accertarmi tu non possa più parlare in vita tua! >>
Continuò, digrignando i denti.

<< Oh, andiamo... Stavo solo scherzando, non serve prenderla così sul serio... >>
Ridacchiò Iris.

<< Silenzio! Hai già parlato abbastanza! >>
Controbatté Sarah, frustrata dal comportamento di quel demone.


Come osava un mostro come lei parlarle in quel modo? Era inaccettabile! Non avrebbe mai permesso a qualcuno di parlarle in quel modo, ancor di meno a un demone! 
Quella donna avrebbe pagato a caro prezzo la sua insolenza.


<< Ahi, ahi... Sei così acida... Vuoi che ti aiuti a trovare un uomo, per caso? >>
Sarah ci mise qualche secondo a realizzare cosa quella donna le avesse appena detto, secondi durante i quali rimase a fissarla in silenzio con occhi spalancati.
Non appena realizzò quell'insulto, Sarah cominciò a digrignare i denti mentre uno strano gas freddo cominciò a circondare lentamente il suo corpo.

<< Impalerò la tua testa davanti al palazzo di Lucifer come promemoria! >>
Ringhiò.

<< Come volevasi dimostrare... >>
Ridacchiò Iris, sottovoce.


Iris rimase in silenzio a osservare incuriosita mentre Sarah sollevò lentamente un piede da terra, mentre quest'ultima non smise neanche per un istante di ricambiare con uno sguardo animalesco.

Cosa sta facendo? >
Si chiese, confusa e incuriosita dai movimenti di quella donna, rimanendo immobile a fissarla in silenzio con le braccia conserte.

E' la mia impressione, o la temperatura sembra essersi abbassata? >
Pensò, subito dopo.


<< Permafrost! >>
Non appena urlò quella parola, Sarah calpestò con forza il terreno sotto di se: il pavimento ai suoi piedi cominciò rapidamente a congelarsi, mentre una infinità di affilati e grossi spuntoni di ghiaccio uscirono dal terreno congelato, avendo Iris come bersaglio designato.

Non ci mise molto a riconoscere il pericolo: in una frazione di secondo, Iris spiegò quelle grosse ali da pipistrello alzandosi in volo con un rapido scatto, evitando gli spuntoni di ghiaccio diretti nella sua direzione.
L'attacco di Sarah mancò il suo bersaglio, collidendo con il muro alle sue spalle e creando una gigantesca voragine in esso, permettendo ai presenti di vedere il giardino e l'orizzonte che si nascondeva al di fuori di quella stanza.


Permafrost, un potente incantesimo di Livello 9, tramandato da generazione in generazione dalla famiglia dei Ravier.
A differenza di suo padre, il quale è il primo membro nella storia dei Ravier ad avere grossi problemi con la magia, Sarah non ha difficoltà a controllare il Permafrost. 
Nonostante non fosse ancora riuscita a perfezionare l'incantesimo come fece il suo avo prima di lei, riuscì a sviluppare rapidamente un controllo quasi totale su quell'incantesimo che, di base, risulta essere piuttosto difficile da manipolare, un qualcosa che perfino Xanders ebbe problemi a fare.

Infatti, il Permafrost è un incantesimo che congela qualsiasi cosa travolga, senza fare alcuna eccezione, avvolgendo il bersaglio in un ghiaccio quasi del tutto impenetrabile e difficile da sciogliere.
Sarah riuscì in tenera età a modificare il funzionamento del Permafrost, riuscendo ad aumentare la sua capacità offensiva, creando grossi spuntoni di ghiaccio che potevano uccidere demoni di Classe A o inferiore con un singolo colpo.



Iris rimase in silenzio a fissare inorridita quel sentiero ghiacciato, fumante e ricoperto di spuntoni, che si era formato all'interno di quella stanza con uno sguardo preoccupato, pallida in volto, perdendo l'espressione sicura e divertita che aveva mostrato fino a pochi istanti prima.

<< Accidenti, ragazza... Controlli il ghiaccio, ma hai un temperamento addir poco focoso... >>
Borbottò tra se e se, senza togliere lo sguardo da quegli affilati, freddi e fumanti spuntoni.

< Se mi fossi spostata anche solo un secondo più tardi, adesso sarei un colabrodo... >
Pensò subito dopo, fissando Sarah con una espressione preoccupata.

< Questa donna... Siamo sicuri sia io il mostro, tra noi due? >
Si domandò, posando il suo sguardo sulla donna.


<< Ti è andato di volta il cervello?! Volevi distruggere metà palazzo, Sarah?! >>
Esclamò Vermilion, incredula, rimproverando la sua comandante.

Sarah si voltò lentamente verso di lei, mostrandole una espressione infastidita.

<< Non sei nella posizione per parlarmi con quel tono, Vermilion. >>
Le rispose la donna.

<< Non è una questione di ranghi militari, Sarah! Non puoi semplicemente- >>
Riprese Vermilion, venendo però rapidamente interrotta.

<< Tu sei il soldato, io il generale! Tu segui ciò che dico io, non il contrario! >>
Esclamò.
Fu chiaro, per Vermilion, che in quel momento Sarah non stesse pensando lucidamente: dopotutto, Sarah non arrivò mai a causare danni di quel calibro all'interno della capitale, prima d'allora.

<< Va', avvisa mio padre della presenza di un demone all'interno del palazzo. >>
Aggiunse subito dopo, posando di nuovo il suo sguardo su Iris, la quale era ancora immobile, sospesa in aria, a fissarla.

<< Cosa vuoi dire? Non posso lasciarti qui da sola, ti serve il mio supporto per combatterla! >>
Controbatté Vermilion, inutilmente.

<< No. Me ne occupo io, da sola. Si è presa gioco di me, ha infranto la barriera che avevo innalzato intorno al palazzo... E' una questione personale. Basto e avanzo, per una come lei. >>
Non appena Sarah disse quelle parole, fece cenno a Michael di lasciare rapidamente la stanza.

Il ragazzo, ancora confuso e spaventato dall'accaduto, seguì gli ordini della donna senza però fare alcuna domanda, unendosi ben presto ai suoi vecchi compagni, e lasciando Sarah alle sue spalle insieme a Iris.


<< Sai, preferirei davvero non dover confrontarmi con nessuno, oggi... >>
Disse Iris alla donna, senza però riuscire a farle fare marcia indietro.

<< Se fosse stato davvero così, non saresti venuta qui. Cosa ti aspettavi che facessimo, vedendoti? Fare una festa o qualcosa del genere? >>
Le rispose Sarah, con un tono ironico e frustrato.

Iris non le rispose.

<< Mi assicurerò che nessuno di voi mostri abbia mai più il fegato di mettere piedi dentro il mio territorio! Userò la tua testa come promemoria per ricordare ai tuoi compagni cosa succede a mettersi contro di noi! >>
Continuò, mentre quello strano fumo ghiacciato cominciò ancora una volta a uscire fuori dal suo corpo.

<< Fidati delle mie parole... Non vi conviene assolutamente infastidire alcuni dei miei compagni. >>
Le rispose Iris.


Sarah non le rispose nulla.

<< Incantesimo di potenziamento numero quarantatré: Hermes. >>
Non appena pronunciò quelle parole, Sarah si librò in aria con un salto, scagliandosi verso Iris a una velocità spaventosa.

< Può volare?! >
Pensò la donna, sorpresa da quell'incantesimo, spostandosi di lato ed evitando quel rapido fendente.
Subito dopo aver mancato il suo bersaglio, non appena toccò terra Sarah si voltò di nuovo verso Iris, mostrandole una espressione infastidita.

<< Oh? Quindi non puoi volare? >>
Le domandò, incuriosita dall'accaduto.

<< Non fare la stupida. Nessun umano può volare. >>
Rispose Sarah, preparandosi di nuovo ad attaccare.

< Quindi ha usato un incantesimo di potenziamento per saltare molto in alto... Curioso... Qualche centinaio di anni fa questo genere di magie non esistevano... Ora capisco da dove arriva la preoccupazione di Belzebub... >
Pensò Iris, ripensando al comportamento del suo compagno.


<< Incantesimo di potenziamento numero quarantatré: Hermes. >>
Ripeté Sarah, saltando di nuovo verso il suo avversario, preparando un affondo.

Anche stavolta l'attacco di Sarah non colpì il bersaglio, ma non si diede per vinta: prima che potesse toccare di nuovo terra, allungò una mano verso il demone, per poi pronunciare un altro incantesimo:

<< Venti gelidi del Nord, rispondete alla mia chiamata: Blizzaga! >>
Non appena recitò quelle parole, una grossa e intensa folata di vento gelido investì Iris, la quale riconobbe immediatamente il pericolo.

< Può recitare incantesimi di questo livello con così poche parole?! >
Pensò, portandosi le mani davanti al volto per proteggersi, ma fu troppo lenta: quel vento gelido congelò ben presto le sue ali e gli arti superiori, facendole ben presto perdere quota, seguita da una rapida e pesante discesa verso il terreno.

Sarah non perse altro tempo: prima che Iris potesse toccare il suolo, toccò il terreno con una mano recitando un secondo incantesimo:

<< Sii la strada che alla vittoria mi condurrà, impala ogni nemico che a me si opporrà: Lancia di Ghiaccio! >>
Non appena recitò quella parola, un gigantesco spuntone ghiacciato uscì dal terreno congelato ai suoi piedi, dirigendosi con una velocità spaventosa verso Iris.


Iris comprese che quella donna non stesse scherzando: stava cercando in qualunque modo possibile di ucciderla.
Non poteva più permettersi di trattenersi: se non avesse evitato o deviato quell'attacco, l'avrebbe trapassata da parte a parte come fosse del burro.

Prima che quell'attacco potesse colpirla, Iris venne avvolta da una intensa energia viola scuro che fece rapidamente sciogliere il ghiaccio che l'aveva ricoperta fino a quell'istante, permettendole finalmente di muoversi come meglio desiderava.

Allungò quindi un arto verso l'esterno, e ben presto una lunga falce dalla lama nera si materializzò nella sua mano.
Con un rapido movimento dell'arma, Iris tagliò a metà quella gigantesca lancia di ghiaccio, vanificando quindi l'attacco di Sarah.


<< Mi chiedo... >>
Disse Iris, toccando delicatamente il suolo con la punta di un piede, senza però smettere di fluttuare in aria, reggendo la sua lancia con una eccentrica e sensuale posa.

<< ... Siamo sicure che, tra noi due, sia io il mostro? >>
Domandò di nuovo alla donna, senza ricevere però alcuna risposta.

<< Insomma... Un mago qualunque ci metterebbe almeno un minuto intero a recitare le formule richieste per lanciare quel genere d'incantesimi... Tu, invece, sei riuscita a creare addirittura delle formule ridotte? Che razza di mostro sei, per riuscire a piegare le comuni leggi magiche al tuo piacimento? >>
Continuò.

<< Ne ho avuto abbastanza di sentire la tua voce. >>
Rispose Sarah, allungando ancora una volta un arto verso di lei.


Esistono dieci livelli magici per ogni elemento. Le magie dal livello uno al livello tre, solitamente, non necessitano di alcuna formula per essere lanciati. 
Questi sono i più comuni e i più semplici da usare, e in queste categorie ricadono incantesimi come le comuni "Palla di Fuoco", livello due, e "Fulmine", livello tre.

In questa categoria ricadono anche incantesimi curativi basilari, e sono tutti considerati incantesimi di basso livello.

Il livello quattro e il livello cinque, racchiudono i primi incantesimi che, per essere lanciati, richiedono delle formule basilari.
A differenza degli incantesimi dal Livello 1 al 3, gli incantesimi di Livello 4 e 5 per essere usati obbligano il mago in questione, a meno che non sia esperto, a recitare il nome dell'incantesimo.
"Lanciafiamme" è un esempio di incantesimo di livello quattro.
Questi incantesimi sono considerati incantesimi di medio livello.

Gli incantesimi che vanno dal livello sei al livello otto, sono considerati incantesimi di alto livello. Spesso necessitano di lunghe formule per essere lanciati, e una grossa riserva di mana.
Se un mago inesperto dovesse provare a usare questo genere d'incantesimi, potrebbe esaurire in un istante tutte le sue riserve di mana o ferirsi gravemente a causa dell'eccessivo utilizzo del proprio mana.
Di norma, questo genere d'incantesimi sono tenuti segreti e rivelati solamente ai maghi più esperti.

Gli incantesimi di livello nove e dieci sono i più potenti in assoluto: sono in pochi a poterli utilizzare liberamente, come ad esempio i membri delle Quattro Galassie di Avalon, i Tre Cancelli di Savia, i Tre Re di Asgard, i Due Samurai di Mistral, e molti membri dei Dodici Generali Demoniaci.
Spesso questo genere d'incantesimi hanno formule piuttosto lunghe che richiedono, in certi casi, fino a cinque minuti per essere lanciati.

La loro potenza distruttiva è smisurata, e il loro uso è severamente proibito contro qualunque essere vivente che non sia un demone.

Esistono, inoltre, speciali incantesimi di potenziamento usabili solamente da determinati individui. Questo genere d'incantesimi non ricade in nessuno dei Dieci livelli comuni, e la loro forza varia in base all'incantesimo che il mago recita.
Tutti gli incantesimi di potenziamento necessitano di una speciale formula, unica per ciascun incantesimo di potenziamento.

Questi speciali incantesimi permettono di aumentare per un arco di tempo variabile, ma limitato, le capacità fisiche del mago, come ad esempio forza fisica, resistenza o capacità magica, da non confondere con le riserve di mana.
Questo genere d'incantesimi richiedono molto mana per essere lanciati, mentre alcuni possono addirittura danneggiare in modo permanente il corpo del mago: il loro uso è, quindi, altamente limitato e sconsigliato.



In quel preciso istante una robusta colonna di ghiaccio uscì dal terreno ghiacciato che si trovava ai piedi di Sarah, dirigendosi verso Iris ad una velocità spaventosa.

Può lanciare incantesimi di Livello Sette senza pronunciare alcuna formula...? >
Si domandò Iris, scansandosi di lato ed evitando di venir travolta da quel robusto blocco di ghiaccio.
In quell'istante la donna-demone volò all'esterno del palazzo, notando ben presto, però, che Sarah la stesse seguendo a ruota, dopo aver lanciato ancora una volta "Hermes".

<< Quanto sei persistente, maledizione! >>
Esclamò Iris, deviando il fendente di Sarah con la lama della sua tenebrosa falce.

In quell'istante, però, Sarah sorrise, cogliendo Iris alla sprovvista.

<< Bum. >>
Disse, allungando una mano verso di lei.

Iris istintivamente si portò le mani davanti al volto, proteggendosi, usando anche le sue ali da pipistrello come seconda linea difensiva.
In quell'istante una gigantesca fiammata uscì dalla mano di Sarah, avvolgendo Iris in una massiccia palla di fuoco.

Non appena Sarah toccò terra rimase in silenzio a guardare soddisfatta per qualche secondo la sfera di fuoco spegnersi lentamente in aria, finché non fu in grado d'intravedere il corpo bruciacchiato, ma ancora in ottimo stato, di Iris.


Si trovavano, ormai, all'esterno, tra il verde del giardino reale che si estendeva intorno al palazzo.


<< Credevo tu potessi solo controllare il ghiaccio. >>
Disse Iris, senza scomporsi più di tanto.

<< Il ghiaccio è la mia specialità. >>
Le rispose Sarah, allungando ancora una volta una mano verso di lei.

<< Ma non è l'unico elemento che posso controllare. >>
Non appena disse quelle parole un grosso fulmine uscì dalla sua mano, diretto verso Iris, la quale deviò senza troppe difficoltà l'attacco della donna creando una barriera trasparente davanti a se.

<< Notevole. >>
Ridacchiò Iris.

<< Non posso dire lo stesso di te, demone. Per essere un membro dei Dodici Generali, sei piuttosto mediocre. >>
Controbatté Sarah, con tono infastidito.

<< Oh? >>
Ridacchiò Iris, divertita dalle sue parole.

<< Devo ricordarti che, fin'ora, non ho neanche risposto ai tuoi attacchi? E che, fin'ora, sei a malapena riuscita a farmi qualche graffietto? >>
Continuò, sorridendo, facendo roteare la sua falce con una mano.

<< Io, al contrario, non ho ancora attaccato neanche una volta. E mi sembra di vederti ansimare, sbaglio forse? >>
Aggiunse subito dopo.
Sarah rispose con un verso infastidito, capendo di non essere riuscita a nascondere la sua stanchezza.

<< Sei abile, ma suppongo che lanciare incantesimi senza pronunciare le loro formule abbia il suo costo... Direi, raddoppi il consumo di mana per farlo? >>
Continuò Sarah, con tono divertito.

<< Ragazza mia... >>
Aggiunse subito dopo, bloccando la sua falce, puntandola verso Sarah.

<< ... Di questo passo, finirai le tue riserve di mana ancora prima di potermi ferire. >>
Concluse subito dopo.

Sarah digrignò i denti.

<< Ma davvero? Per tua informazione, le mie riserve di mana sono molto più grandi di quanto tu possa anche solo immaginare. Il mio avo mi disse che le mie riserve di mana erano superiori alle sue, quando aveva la mia età. Quindi se pensi che io mi stanchi prima di poterti farti fuori... Hai preso un granchio. >>
Controbatté, la donna, visibilmente infastidita dalle parole di Iris.

<< Lascia che te lo dica, Sarah Ravier: non voglio scontrarmi con nessuno di voi. Ma se insisterai con il tuo assalto, allora non esiterò a rispondere al fuoco. Sei stata avvertita. >>
Sarah non sembrò assolutamente preoccupata dalle parole della sua avversaria. Era sicura che sarebbe uscita vincitrice da uno scontro contro di lei, non aveva alcun dubbio.

Perdere contro qualcuno come lei non era una opzione.

<< Se pensi di essere in grado di sconfiggermi... Allora fai pure: rallegrami la giornata. >>
Non appena disse quelle parole, un grosso fulmine uscì dal palmo della mano, diretto a tutta velocità contro Iris.

Il demone evitò l'attacco spostandosi di lato, per poi riprendere di nuovo il volo.
Sarah non riuscì a sopportare il comportamento di quel demone: non importava quanti incantesimi usasse, l'unica cosa che Iris continuò a fare fu semplicemente evitare o deviare i suoi attacchi più e più volte, senza mai però contrattaccare.

Per lei, quello era un atteggiamento di sfida: ai suoi occhi, Iris non stava facendo altro che farsi beffa di lei.


Infastidita e avendo avuto abbastanza di giocare al gatto con il topo con quel demone, Sarah rinfoderò la sua arma.

<< Smetti di scappare come una codarda! >>
Esclamò, mentre le sue mani vennero ricoperte da intense fiamme.

<< Combattimi seriamente! >>
Non appena disse quelle parole, Sarah protese con uno scatto entrambe le mani in avanti, e in quel preciso istante una grossa e intensa fiammata uscì dai palmi delle sue mani, diretta nella direzione di Iris.

Ancora una volta, Iris evitò con facilità quell'attacco.
Quella fiammata, però, danneggiò un piccolo boschetto all'interno del palazzo, che ben presto cominciò a prendere fuoco a causa dell'attacco della donna.

<< Santo cielo... Dovresti fare più attenzione all'ambiente... >>
Borbottò Iris, osservando con uno sguardo addolorato il fuoco che lentamente bruciava la vegetazione in distanza.


<< Sto cominciando ad averne abbastanza della tua insolenza! Hai paura di combattermi, per caso?! >>
Ringhiò la donna, attirando l'attenzione di Iris, ancora sospesa in aria.

Iris sbuffò, cominciando una lenta discesa verso il terreno.

<< Che ne dici se la chiudiamo qui e ascolti semplicemente quello che voglio dire? Non voglio fare del male a nessuno, non l'ho mai fatto prima e non ho intenzione di iniziare adesso. >>
Disse, cercando di convincere quel soldato, apparentemente senza successo.

<< Per favore. Abbassa l'arma, e parliamone. >>
Continuò.


Sarah rimase in silenzio a fissare Iris per qualche secondo con uno sguardo diffidente stampato in volto.
A Iris sembrò quasi che fosse riuscita a convincerla.

<< Va bene. Parliamo. >>
Rispose Sarah.

Non appena disse quelle parole, Iris rispose con un grosso sorriso.

<< Grazie mille, davvero. >>
Le disse subito dopo.
Fu un grosso errore.

Non appena Iris abbassò la guardia, Sarah scattò in avanti con uno scatto fulmineo, arrivando davanti al suo avversario prima che lei potesse reagire.
Quando Iris si rese conto dell'accaduto, fu ormai troppo tardi: fece uno scatto all'indietro, usando anche le sue ali come scudo, ma non fu in grado di evitare il fendente della donna.

Iris si inginocchiò nel terreno e vide delle gocce di sangue viola cadere lentamente nel terreno.
Fortunatamente per lei, quella non era una ferita grave: nel giro di qualche ora, infatti, le sue ali sarebbero tornate come nuove.
Se non le avesse usate come scudo, però, non avrebbe potuto dire la stessa cosa... A causa del fendente di Sarah, ormai volare era fuori discussione.


<< Cosa diavolo era quello?! >>
Esclamò, furiosa e scioccata dal comportamento di quella donna.

<< Non ti aspettavi davvero che avrei giocato pulito, contro di te, vero? Questo non è un duello. >>
Rispose Sarah, puntando la sua lama verso di lei.

<< Non ho intenzione di ascoltare nulla di quello che hai da dire. L'unico demone buono, è un demone morto: non sei una eccezione. >>
Aggiunse subito dopo.

<< Maledetta... E sarei io il mostro, tra noi due? >>
Ringhiò Iris, per la prima volta infastidita da quello scontro.

<< Non mi interessa assolutamente quello che pensi di me, demone... >>
Controbatté Sarah, sorridendo.

<< Fate fuoco! >>
Esclamò subito dopo.


Sentendo quelle parole Iris si voltò di scatto, notando un gruppo di almeno una dozzina di soldati a meno di venti metri di distanza da lei, con i loro fucili puntati nella sua direzione.

Era troppo concentrata su Sarah: non li aveva sentiti arrivare alle sue spalle.
Non poteva scansarsi, non poteva prendere il volo.

Con un rapido movimento della mano, Iris creò una barriera trasparente davanti a se che bloccò tutti i proiettili.
Sfortunatamente per lei, però, c'era ancora qualcos'altro di cui avrebbe dovuto preoccuparsi.

<< Non avresti dovuto distrarti. >>
Sentì sussurrare da qualcuno, alle sue spalle.
In quel preciso istante Iris si voltò di scatto, solamente per venire infilzata nella spalla sinistra dallo stocco di Sarah.

Un forte e acuto urlo di dolore ruppe l'aria intorno a loro, mentre Iris cadde nel terreno, dolorante e urlando dal dolore, reggendosi la spalla ferita con entrambe le mani.

Sarah, nel mentre, rimase in silenzio per un istante a fissare il sangue violaceo che era rimasto sulla punta del suo stocco, per poi rinfoderare l'arma.


<< Quindi... Anche un demone del tuo livello è vulnerabile ai proiettili, eh? Buono a sapersi. >>
Disse subito dopo.
In quell'istante il terreno ai suoi piedi cominciò rapidamente a ghiacciarsi, congelando ben presto anche il corpo di Iris, fino alle spalle, bloccandola sul posto.

Non poteva più muoversi: era ormai alla mercé di quella donna.
Non avrebbe dovuto abbassare la guardia, quantomeno avrebbe dovuto lasciarle fare quello che voleva. 
Nonostante i suoi tentativi, Iris sapeva che non sarebbe riuscita a convincere quella donna... Invece di prendere quell'approccio, avrebbe semplicemente dovuto rispondere ai suoi attacchi.

Sono una stupida! >
Pensò, digrignando i denti, fissando quella donna con uno sguardo terrorizzato, mentre una lama di ghiaccio si materializzò lentamente nella mano destra di Sarah.

<< Cosa ti aspettavi? Non siamo invulnerabili... >>
Le rispose, senza distogliere lo sguardo da quella lama ghiacciata.

<< Non prenderla troppo sul personale... >>
Disse Sarah, appoggiando la punta di quella lama sul collo del demone.

<< Rivedrai i tuoi compagni molto presto, te lo assicuro. >>
Aggiunse subito dopo.



Prima che potesse darle il colpo di grazia, una voce maschile attirò l'attirò l'attenzione di Sarah.
Sia lei che Iris si voltarono verso quella persona, riconoscendola all'istante.

<< Cosa significa questo? >>
Domandò la donna, confusa.

____________________________________________________________________________________________________________

Fine del capitolo 6-5, grazie di avermi seguito e alla prossima!

 

   
 
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