Scritta sentendo: Rise di Katy Perry.
Cap. 6 La magia della musica
Una serie di mani nere, e lisce,
scivolarono fuori dal
terreno butterato.
Neko3-2-3-2 si mise a correre e a
saltare schivandole. Le
dita si protendevano verso il felino, non riuscendo ad afferrare le sue
agili
zampette scattangti.
“Non voglio! Ho detto che
non voglio!” gridò Bra. Il suo
corpo intorpidito aveva cominciato a muoversi, dimenò il
capo.
Il capo dei demoni che
l’aveva rapita la teneva sollevata
per le braccia, ignorando la giovane che scalciava.
“Lasciami
andare!” gridò Bra.
Il dio si passò una mano
tra gli sparati capelli bianchi,
che brillavano di luce azzurrina. Con l’altro braccio teneva
stretta la ragazza
al suo petto scattante. Il suo viso era giovanile, le sue labbra
sottili.
“Lasciami!”
ruggì Bra, di gola.
La divinità
allungò una mano e lanciò un fulmine, colpendo
con la folgore il terreno vicino al gatto. Il contraccolpo fece volare
la
bestiola all’indietro, facendole perdere i sensi.
“Neko! Bastardi, lasciate
andare il mio gatto!” urlò Bra.
Raggiunse l’avversario con una testata, questo perse la presa
e lei cadde a
terra, si allontanò rotolando e raggiunse il suo gatto. A
fatica, ansante, si
rialzò in piedi.
“La mia sposa ha il
carattere che volevo che avesse” disse
la divinità creatrice, mettendo le mani in tasca.
Bra prese tra le braccia Neko
3-1-3-2, ancora incosciente, e
corse fino all’orlo di un burrone. Si voltò,
vedendo i demoni armati di lancia
correre verso di lei. Si girò e saltò,
l’ampia stoffa del suo kimono ondeggiava
intorno a lei, mentre i suoi capelli azzurri avevano creato una morbida
nuvola
intorno al suo viso.
< Non posso volare o
trasformarmi, ma preferisco morire
che piegarmi a qualcuno, fosse anche un dio > pensò,
mentre il vento gelido
le sferzava il viso.
*******
Junior strappò
l’ocarina di mano al sacerdote, che
indietreggiò. Il namecciano corrugò la fronte, le
sue antenne ondeggiavano sul
suo capo, mentre il vento gli faceva veleggiare l’ampio
mantello candido dietro
le spalle muscolose.
“Questa la prendo
io” disse con voce gutturale.
Il demone gridò e si mise
a correre, fu raggiunto da un’onda
che lo incenerì.
Junior abbassò la mano con
cui aveva sparato il corpo e
guardò lo strumento, ne studiò la superficie
liscia e i piccoli buchi.
< Quindi tutto il loro potere
è legato a degli strumenti?
Possono davvero degli oggetti così innocui incanalare la
magia demoniaca?
La musica avevo già capito
essere uno strumento potente. Mi
sembra che Tapion utilizzasse uno strumento come questo e Vegeta evoca
i poteri
della fenice cantando. Son non vocalizza, ma il suo drago risponde
all’urlo
della sua voce e di certo non è un suono che si
può ignorare.
Non capisco in tutto questo cosa
c’entri la mia corona.
Giuro che se mi fa iniziare a cantare come lo scimmione, lascio perdere
tutto e
rinuncio a questo dannato potere > rifletté.
< Sensei, mentre tu continui a
riflettere, io inizio a
combattere > gli comunicò mentalmente Elly.
Atterrò e
appoggiò Bra ai suoi piedi, la ragazza teneva
ancora il suo micio tra le braccia.
“Inizio a sentirmi meno
intorpidita” esalò Briefs.
Elly si mise davanti a lei e
piegò le labbra in un ghigno.
“Allora puoi iniziare a
combattere, invece di suicidarti
lanciandoti dai burroni” disse.
< Se fossimo arrivati anche
solo un minuto dopo, non
saremmo riusciti a salvarlo. Abbiamo perso troppo tempo nei palazzi
labirintici
di questo luogo. Apparentemente sembra di essere tornati al periodo Evo
Giapponese, ma brulica di strane creature e mi sono voluta prendere fin
troppo
tempo per studiarli e capirci qualcosa > si
rimproverò.
Bra digrignò i denti.
“Tsk.
Appena mi
riprendo, vedrai” sibilò, posando il micetto
accanto alle sue gambe.
< Si sta riprendendo, meno
male. Dannazione, non mi piace
l’idea di dover essere debitrice della mia vita con qualcuno,
ma tra tutti…
sono felice si tratti di lei > rifletté.
“Sappi che la loro magia
è nei loro strumenti. Distruggi
quelli, prima” ordinò Elly.
Bra annuì, dicendo:
“Ricevuto”.
< Era qualcosa di abbastanza
facile da dedurre, ma non
credo lei fosse in condizione per vedere gli indizi >
pensò Elly.
< Ovvio? Solo per te,
piccoletta. Sei tu Sherlock tra noi
>. Scherzò telepaticamente Junior.
Elly alzò le mani sopra la
testa, la lunga treccia le si
sciolse e i capelli color dell’oro iniziarono a danzare come
serpi, alzandosi
verso l’alto, intorno al suo capo.
Le sue sopracciglia scomparvero,
mentre le sue ciocche si
facevano larghe tre dita; la sua aura abbagliò i suoi
avversari. L’energia che
emanava iniziò a far saltare le scaglie di madreperla sui
corpi dei demoni.
“Piegatevi a colei che un
giorno sarà la mia ‘regina’”
disse
Junior. Ghignò, mostrando i denti candidi e aguzzi.
< Una volta eliminata la
magia, non sono dei nemici così
formidabili. Mi sa che potrò far fare semplicemente a lei,
mi godrò lo
spettacolo > pensò.
< Devo assolutamente
riprendermi ora. Mentre lei si
occupa di questa feccia io potrò vendicarmi di quella
maledetta divinità.
Capirà quanto sia stata
una scelta sbagliata designarmi come
sua futura sposa > si disse Bra. Chiuse gli occhi e si
concentrò, iniziò a
strapparsi i fronzoli della veste, dilaniando rumorosamente la stoffa.
Rimase
in reggiseno e slip, riuscì ad aumentare la sua aura.
Il suo grido squarciò il
cielo circostante, insieme a quello
di Elly.
Junior vide Bra, trasformata in
supersaiyan, sfrecciare alle
spalle di Elly. La saiyan bionda, nel frattempo, aveva raggiunto il
terzo
livello e stava decimando l’esercito nemico. La sua
capigliatura arrivava fino
ai suoi piedi, ogni ciocca era larga almeno quattro dita.