Pov's Lucy
È dura stare qui,seduta in una panchina mentre si sta svolgendo il funerale di tua madre. Non riesco nemmeno a piangere è più forte di me. Nonostante io l'abbia vista morire davanti ai miei fottuti occhi! Cazzo.
Non riesco a pensare a una vita senza di lei. Non riesco a pensare che da oggi io dovrò svegliarmi senza quel sorriso che viene sempre in camera mia la mattina per dirmi di andare a scuola,senza le sue abilità culinarie,senza le vacanze con lei,le risate,senza la mia mamma.
Non riesco a pensarlo.
Eppure...ormai devo rassegnarmi non posso fare niente e non ho potuto fare niente,anzi no. Io potevo fare qualcosa e non l'ho fatto. Sono stata una codarda che aveva paura di morire e lei invece è stata coraggiosa e mi ha salvata prendendosi la coltellata che avrei dovuto ricevere io.
Dopo averla uccisa l'hanno derubata davanti ai miei occhi e io non riuscivo a fare nient'altro che tremare.
E pensare che io e lei eravamo uscite per farci una passeggiata e magari andare anche dalla nonna paterna.
«Lasciate stare mia figlia! Lei non c'entra niente! Prendetevela solo e soltanto con me!» disse mia madre.
«Prendetele i gioielli di dosso e poi penseremo alla figlia» disse il presunto capo dei ladri. La tenevano ferma e le presero tutti i gioielli. Perfino quello che le aveva regalato sua madre prima di morire.
Lei ci teneva così tanto a quel gioiello che quando glielo hanno strappato le leggevo negli occhi tutta la rabbia e il dolore che stava provando in quel momento.
Mia madre riuscì a liberarsi e venne verso di me.
«No Lucy! Scappa! Non pensare a me!» mentre parlava ha dato una ginocchiata a quello che mi teneva ferma.
«Mamma no! Io non ti abbandono! Io non voglio!»
«Lucy scappa!» E mentre me lo diceva, mi ha preso la mano e scappava. Scappava da quei tipi,scappava dalla morte.
Si poteva leggere nei nostri occhi che avevamo paura, avevamo paura di morire e di perdere l'altra.
In quel momento l'unica cosa che ci veniva in mente è stata quella di scappare. Non riuscivano a fare altro, ma ad un certo punto un dei ladri ci lancia un coltello contro anzi mi lancia un coltello contro.
Ormai quella era la mia fine,avevo chiuso gli occhi e smesso di correre e aspettavo.
Aspettavo il dolore che poteva provocarmi il coltello. Aspettavo la morte. Non potevo spostarmi da nessuna parte perché il coltello mi avrebbe sempre presa.
Prima che il coltello arrivasse a me, sentii una smorfia di dolore provenire da davanti e appena aprii gli occhi mi venne da piangere.
Mia madre stava davanti a me e aveva il coltello piantato nel petto. Faceva fatica a respirare e con i suoi ultimi respiri mi disse di scappare ma io non le diedi retta.
Mi scaraventrai subito su di lei e le continuavo a ripetere 'Mamma,Mamma andrà tutto bene' 'Mamma ci sono io qui con te' 'ti prego non lasciarmi' e piangevo.
Mia madre mi accarezzò la guancia e poi chiuse gli occhi sorridendo e mimando con le labbra un 'ti amo'.
Da lì la mia vita finì.
spazio autrice:
scusate se i capitoli sono corti :((
sto scrivendo la stessa storia sia qui che su Wattpad quindi se ne notate una uguale lì è perchè è mia ahahaha
comunque grazie a chi l'ha aggiunta nei preferiti,da ricordare e seguire
spero sia bella anche se è la mia prima storia ahahaha