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Autore: Akiko Uzumaki    31/05/2019    1 recensioni
Jackie , una adolescente californiana, decide di cambiare scuola, affinché le cose nella sua vita migliorino dopo essere stata piantata dalla sua migliore amica e umiliata dal suo ex ragazzo. Affiancata dai suoi amici di sempre, Frank, Moe e Mark, decide così di stravolgere completamente la sua vita, incontrando Scream, la sua pazza compagna di stanza nel nuovo convitto, Steve, che diventerà il suo migliore amico, e Dean, quel ragazzo tanto timido quanto dolce e premuroso.
Eppure c'è una cosa che deve ancora capire: il vero cambiamento non deve avvenire nel contorno, ma dentro di sé.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Canzone consigliata: Scared to be lonely- Martin Garrix, Dua Lipa

Ma certo, ora è tutto chiaro. 
Jeff l'avrà detto ad Axel, che l'avrà passato a qualcuno nel dormitorio maschile ed è arrivato all'orecchio di Peter. Quello che è successo alla festa del nostro amico, ovviamente. Penso che è davvero tanto tempo che non picchio una persona, e oggi potrei tornare a farlo, con Jeff che ride di gusto ad una battuta di un suo amico. Adoro quando la vita cerca di accontentare le mie voglie, dato che era da un po' che la rabbia mi muoveva a voler aggredire le persone che mi fanno del male. Mi alzo dal tavolo con un'espressione sadica che il povero Dean potrebbe fraintendere, ma in questo momento ho in testa solo una cosa: la vendetta. Raggiungo Jeff quasi correndo e, quando si gira per salutarmi, parte uno di quei ceffoni pesanti capaci di lasciare le cinque dita per un po' di giorni. Mai sfidare Jackie Ross Winslet.

-Hey, che ti è preso?- piagnucola, massaggiandosi la guancia. Lo guardo con tutto il disprezzo che posso contenere nel mio piccolo corpo, per poi schioccare le dita e cercare la rissa. Cosa poco credibile, dato che dopo un paio di schiaffi faccio male solo ad una mosca. Il moro che era con me, però, mi blocca con un abbraccio da dietro prima che possa fare guai e lanciare calci ai genitali all'improvviso.

-Pensavo che io e te fossimo amici! Tu non solo mi chiami "puttana", ma fai anche il coglione e racconti porcate in giro che tra l'altro non sono nemmeno vere!- sbraito, sentendo la mano di Dean premere sul mio polso dopo aver sciolto l'abbraccio, come a frenare ogni mio istinto. Ho sono quasi grata, dato il mio stato d'animo piuttosto instabile. 
Jeff, che si è appena ripreso dallo shock delle mie parole, spalanca gli occhi, quasi offeso dalla mia reazione, probabilmente nemmeno si ricorda che cosa è successo alla festa di due settimane fa per quanto era ubriaco e fatto.

-Ma di cosa parli? Chi ti ha mai chiamato in quel modo? Non mi permetterei mai, dovresti saperlo.- risponde lui, alzando un po' il tono di voce, ma non urlando. Ormai ci guardano tutti, ma se me ne andassi confermerei le sue parole. E invece no, quella frase c'è stata e non me la sono immaginata, devo solo capire come provarla.

-Eri ubriaco, hai iniziato a baciarmi e lo hai detto.- sussurro a denti stretti, percependo la stretta sul polso di Dean sempre più forte, come se cercasse di assorbire tutto il mio dolore risucchiandolo da lì. Il dolore, però, è radicato da tutt'altra parte, parecchio distante dal polso, e quasi quasi penso che il moro lo abbia percepito. 
Vedo lo sguardo di Jeff, quello che credevo mio amico, di quelli cari, diventare cupo, pieno di sensi di colpa, quasi a volersi scusare. Nonostante si sia comportato molto male, una merda, noto il dispiacere sincero e poi conosco Jeff da una vita, e lo so che mi vuole bene e non avrebbe mai cercato di farmi male.

-Io... Mi dispiace, Jackie, davvero, non volevo, sapendo pure quello che hai subito, non dovevo permettermi. Ma io non ho detto nulla di tutto questo perché non lo ricordavo nemmeno...- dice, dispiaciuto, e mi viene naturale ignorare l'ultima frase, correre via dal bar, correre lontano, in un posto dove nessuno, nemmeno la mia anima più superficiale, possa raggiungermi.

                        **************
Appena è finito di piovere, io sono diventata un essere zuppo d'acqua che cammina. Essendo seduta su un masso, non ho nemmeno pensato di trovare riparo perché poco me ne importava, e adesso mi ritrovo ad avere acqua dove non dovrei averla. Ho trovato questo masso abbastanza grande da starci in due qualche settimana dopo l'inizio della scuola, e da allora ci vengo ogni volta che voglio stare da sola. È in collina, ma ha una vista meravigliosa sul mare, sulle spiagge piene zeppe di surfisti, anche se adesso sono deserte per via del temporale così forte da disturbare chiunque, anche chi solitamente ama la pioggia. Estraggo il cellulare- questo non bagnato, fortunatamente- e noto lo sfondo pieno di messaggi, da parte di persone diverse.
Uno è di Mark, che mi dice di aver visto la scena di stamattina, e si scusa del mancato intervento.
Un altro è di Scream, che mi chiede dove io sia per parlarmi.
Altri cinque, invece, sono di Moe, quella che fino a poco tempo fa doveva essere la mia migliore amica.

"Moe <3: tesoro, che è successo stamattina? Mark mi ha detto di un coglione che ti ha infastidita, non ci pensare, passa avanti."

"Moe <3: Jacks, che cos'è successo? Ti prego, rispondi."

"Moe <3: Lo so che in questo periodo ci stiamo sentendo pochissimo, ma lo sai che ti voglio bene. Rispondimi per favore."

"Moe <3: Jackie, ti prego, dammi segni di vita. Non parliamo dal giorno della festa di Axel."

"Moe <3: Jackie, andiamo, non fare la persona immatura, non voglio perdere anche te."

Decidi di ignorare tutti, di continuare a guardare l'orizzonte e pensare solo a me stessa, almeno per una volta. Non avevo mai capito cosa ci trovassero le persone ad essere egoiste, ma ora ci sono arrivata. La pace, la tranquillità, lo star bene con se stessi è la cosa più bella. 
L'unico problema, mi sento tremendamente sola, come se a nessuno al mondo fregasse qualcosa di me, che mi sono sempre fatta in quattro per aiutare tutti. Sospiro e scrollo le spalle, in fondo ci ho fatto l'abitudine, di essere una stella in un mondo di pianeti, tipo il sole, certo, bello, interessante, ma inavvicinabile. Per quanto gli altri ammettessero di ammirarmi e volermi bene, in realtà mi tenevano a debita distanza, non ho mai capito per quale motivo. Se solo ci fosse stata una sola persona in grado di scavalcare questa barriera, a tratti naturale, a tratti costruita da me per proteggermi...

-Oh, hey, sei qui.- commenta una voce. Calda, ma rauca e maschile. Non capisco perché la mia pelle è diventata d'oca e d'improvviso ho caldo, nonostante io sia bagnata in qualsiasi parte del corpo. Sorrido impercettibilmente e lascio che si sieda accanto a me, ad un solo braccio di distanza. 
Chissà se riuscirà a colmarla, quella distanza.

-Come mi hai trovato, Dean l'investigatore?- domando, girandomi a guardarlo.

A sorridere ora è lui, distendendo il suo viso in un'espressione serena, cosa che mi fa stringere lo stomaco come in una morsa. È stato capace di farlo senza nemmeno parlare, ha solo sorriso! 
Se ci fosse Angie mi direbbe che io sono cotta di lui, che il mio cervello è fuso e che non capirò niente per un bel po'. Ma lei non c'è ora, ci siamo solo io e Dean, e mi limito a pensare che lo trovo solo carino, niente di che.
Non mi sono presa nessuna cotta, se no lo avrei ammesso da tempo... No?

-Sei sparita da tre ore, ti stavamo cercando tutti. C'è quella tua amica, Moe, che è agitatissima, per non parlare di Scream che è furiosa sia con me che con Steve, perché ti abbiamo lasciato da sola. Ho parlato con Jeff, o meglio, mi ha fermato per circa un quarto d'ora- bella parlantina- e non è una cattiva persona, fidati, non voleva ferirti e offenderti per nessuna ragione al mondo. Ti vuole bene. E..- dice, tutto d'un fiato, ma si blocca appena il mio braccio va sulle sue spalle e lo stringo in un forte abbraccio, che lo lascia visibilmente di stucco. Alla fine, il braccio di distanza l'ho superato io, stranamente. Vorrei staccarmi, mi sono accorta che lo sto bagnando con l'acqua piovana, ma le sue possenti braccia mi avvolgono e non mi lasciano più andare. Potrei viverci, se le sue braccia fossero un fortino.

-Cambierò atteggiamento, forse è la cosa giusta.- sussurro, impercettibilmente, ma Dean è sensibile, sente tutto e ascolta il mio cuore, anche se io non gliel'ho mai chiesto.

-Per me non ce ne sarebbe nemmeno bisogno. Tu a me piaci così come sei.- sento provenire da lui. Magari anche lui credeva di non essere sentito, ma anche lui sa che io sono sensibile e ascolto il suo cuore. Mi stacco leggermente per guardarlo negli occhi e vedere quei suoi gioielli marroni scrutare i miei azzurri, costringendomi ad abbassarli. Sorrido, ancora.

-Questo lo devo prendere come un complimento... O come una dichiarazione?- chiedo, ancora, fissandolo intensamente. Abbassa lo sguardo, per poi rialzarlo.

-Come vuoi, è uguale.- risponde, con un sorriso pacifico. Per cinque minuti rimaniamo lì, a fissarci, senza proferire parola. Dio, le sue labbra sembrano così morbide, mi è venuta una gran voglia di baciarlo. Ormai devo ammetterlo a me stessa, sono cotta di lui, anche abbastanza pesantemente. Dean si avvicina sempre di più, quasi a voler provare le mie labbra, chissà a cosa starà pensando, chissà se la mia bocca è screpolata, se potessi toccargli la sua, sentire la sensazione sui polpastrelli, e magari anche unirle per farle combaciare in un bacio...

-Jackie, sei qui! Grazie al cielo Dean ti ha trovata!- dice una voce femminile, quella di Scream, che appena mi vede corre incontro ad abbracciarmi. Per non curarsi del fatto che stavo quasi per baciare il suo migliore amico, doveva essere davvero preoccupata per me, e inizio quasi a vergognarmi di aver pensato determinate cose di lei, anche se solo all'inizio. Stringo forte anche lei, era da un po' di tempo che non abbracciavo le persone di mia spontanea volontà. La mia amica rimane sconvolta, credo non se l'aspettasse per niente, essendo sempre stata chiusa con lei, ma non solo. 
Posso anche smetterla con quest'atteggiamento della persona ferita adesso.
Dopo essermi staccata da lei, mi guardo un po' attorno e noto Steve, che al polso porta un nuovo bracciale di cuoio, lo stesso di... Scream.
Faccio finta di non farci caso e corro ad abbracciarlo, anche lui mi ha dato una mano notevole oggi.

Di Moe, Frank e Mark non c'è traccia, almeno per ora.
*****************************************
AKIKO'S SPACE.

Bentornati al nostro appuntamento del venerdì! Ecco, questo è uno di quei capitoli che fanno venire le carie, con dialoghi ispirati alla realtà e dolcezza infinita. Vi avviso, non odierete mai Jackie in tutta la storia di come l'avrete odiata sicuramente ad inizio capitolo, quindi, almeno su questo, siamo abbastanza in discesa. Bene, per oggi è tutto, come al solito vi invito a lasciare una minima recensione e anche a seguirmi sulla mia pagina Instagram, dove sono @/akiko.uzumaki. Alla prossima, gente!
-Akiko <3

   
 
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