Ciao a tutti!

Ehi, è una vita che non pubblico in questa sezione... ci voleva un concorso per farmi tornare all'ovile!

Il contest, come specificato anche nella descrizione, si chiama “Di Pancioni e Nuove Nascite”, e devo ammettere che è stato un parto anche per me, visto che sono logorroica all'inverosimile e il limite di parole era 500 (io ne ho usate 499, una in meno, applausi prego!).

In corsivo i pensieri di Piton, tutto il resto sono avvenimenti.

Coppia: Harry / Severus

-Potter... o Paciock...- il Signore Oscuro sedeva a capotavola, al suo fianco i suoi servi più fedeli: Severus Piton alla sua destra, Bellatrix Lestrange alla sua sinistra.

I Mangiamorte tacevano.

-Mio Signore...- osò Bellatrix, -Se desiderate, posso occuparmi personalmente di uno dei due.

-Sì... bene. Lestrange, voi prenderete i Paciock. Severus, scopri dove hanno nascosto i Potter.

-Sì, mio Signore.- Piton si inchinò con deferenza, e Voldemort lo liquidò con un gesto noncurante della mano.

Perché sei dovuto nascere, maledetto piccolo ficcanaso?

Oltre a ricordarmi giorno dopo giorno con la tua sola esistenza che Lily non è mai stata mia, ora sei una minaccia reale per lei, per la donna che amo... perché sei dovuto nascere?

L'ho vista, Lily, qualche tempo fa. Sono sicuro che fosse lei, anche se era camuffata: non potrei confondere quegli occhi di smeraldo con null'altro al mondo.

Ed è stata la prima volta che ho visto anche te. Nascosto sotto uno scialle, premevi per nascere, era chiaro dal pallore e dall'espressione sofferente della mia Lily, e mentirei se dicessi che quel giorno d'estate non ho avuto la tentazione di scagliare un incantesimo mirato verso la donna che amo, per ucciderti, per strapparti dal suo grembo, tu prova inconfutabile che lei non ama me.

Avevo già la bacchetta levata, quando gli occhi di Lily si sono voltati verso il vicolo in cui mi stavo nascondendo, dalla parte opposta della strada su cui si affaccia il San Mungo.

Lei non mi ha visto, ma io ho visto lei. I suoi occhi verdi colmi di aspettativa, paura e felicità, una mescolanza di sentimenti folle; la sua caratteristica forza di volontà coronava tutte quelle emozioni.

Ho abbassato la bacchetta.

Sapevo, come lo so ora, che lei sarebbe morta piuttosto che lasciar morire te, ed è per questo che ora sto contravvenendo ad un ordine diretto di Lord Voldemort, e invece di cercare i miei contatti mi sto dirigendo nella tana del lupo: a Hogwarts, da Albus Silente.

Piton si accasciò ai piedi di Silente, distrutto, devastato dalla notizia che Lily Evans era morta per proteggere suo figlio Harry.

“Lui ha i suoi occhi... ricordi gli occhi di Lily?”, gli aveva chiesto Silente. Certo che li ricordava, erano forse l'unica immagine che riusciva a mantenere una certa presa nel turbinare angoscioso dei suoi pensieri.

Ascoltò distrattamente Silente che gli raccomandava di proteggere Harry Potter, e si trattenne dall'aggredirlo solo per amore di Lily, perché si rendeva conto che, se lei avesse potuto parlare, gli avrebbe chiesto la stessa cosa.

Proteggere suo figlio. Il figlio suo e di quello schifoso di James Potter, il costante ricordo dell'amore a senso unico di Severus, la perenne presa di coscienza che lui altro non era che un codardo, uno che piuttosto che dichiararsi e rischiare un rifiuto si era circondato di amici meno brillanti ma più potenti di lui, persone che lo trattavano con cameratismo, se non con rispetto.

Harry Potter.

Il Bambino Che è Sopravvissuto...

...avrei dovuto ucciderti quando potevo farlo.