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Autore: martaweasley    03/06/2019    1 recensioni
Sono Anne Rosie Withman e ho ventitré anni. Mi sposerò a venticinque anni e a ventisette avrò il mio primo bambino. C'è solo un piccolo problema, per il mio piano ho bisogno di trovare la mia anima gemella, ma non è mica facile, sapete?
Così ho ideato un piano, cercherò la mia anima gemella, tra i miei amori platonici, amori del passato ai quali non mi sono mai dichiarata. Sono sicura che l'amore della mia vita sia tra loro.
Dal testo:
«Ma perché l'amore della tua vita dovrebbe essere uno di questi cinque ragazzi?»
«Mamma per la milionesima volta, è come nei film: una ragazza si innamora, ma non viene corrisposta e lei non si dichiara, ma dopo anni lei e lui si rivedono e BOOM! Nasce l'amore. Sono sicura che sarà così anche con me e uno dei cinque ragazzi»
«Tra me e tuo padre non c'è stato nessun BOOM! Come dici tu, ci siamo innamorati pian piano e non ci siamo mai persi di vista, lui era il mio migliore amico»
«Lo so, però fidati di me, il mio principe azzurro è uno tra quei cinque ragazzi»
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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15. Princess Annabel


 

Sono passate due settimane, non so bene quale dovrebbe essere il mio stato d'animo.
Penso sia normale non essere felice e nemmeno triste. Mia mamma, le mie amiche e Ashton mi hanno assillato tutto il tempo chiedendomi se avessi fatto la cosa giusta, se ero sicura di non denunciare Lucas, per ora mi sembra la scelta più giusta. Spero che Lucas impari la lezione, sicuramente io l'ho imparata. Non devo essere più tanto ingenua.

Sono chiusa nella mia stanza da tre giorni, non sono andata a lavoro, non me la sentivo di uscire, sono troppo stanca e devo studiare.
Questo weekend partirò per andare dai miei, starò da loro due settimane, penso sia un bene allontanarsi un po' da qui. Poi una volta tornata dovrò sostenere due esami: Filologia romanza e filosofia morale.
Sono le nove del mattino, sono seduta nel letto, non trovo la concentrazione per studiare. Mi viene sempre il nervoso in queste situazioni, devo studiare, mi devo concentrare, ma non ci riesco.
Poi sento gli altri che chiacchierano e ridono, Susan e Lucy hanno invitato Dylan e Richard a passare la notte qui. Sono stati tutta la notte a guardare i film di Sherlock Holmes, non riuscivo a dormire. Mi avevano invitato a restare con loro, per guardare il mio amato Robert Downey Jr, ma non mi andava di fare la quinta incomodo.

Ora probabilmente staranno facendo colazione, io l'ho fatta stamattina presto, loro ancora dormivano.

Devo studiare. 
Devo concentrarmi.

Midge mi ha chiamato poco fa solo per dirmi che aveva finito di studiare filosofia morale e che ora usciva con Ash, poi mi ha chiesto se volevo i suoi appunti, ho rifiutato. 
Volevo farcela da sola, ma la mia testa si sta ribellando.

Sono stanca, la notte faccio fatica a dormire, mi sveglio e rimango a fissare il soffitto, al buio, per ore prima di riaddormentarmi.
Il bussare alla mia porta, mi fa alzare lo sguardo dai miei libri sparsi sul letto.

«Anne, sei sveglia?» chiede la voce di Lucy oltre la porta.
«Si»
«Vuoi fare colazione con noi?»
«No, ho già mangiato» rispondo tornando a guardare i miei schemi confusi, pieni di parole sconnesse e disegni di fiori.
«Va bene, oggi andrai a lavoro? Uscirai? Non ti vedo da lunedì, va tutto bene?»
«Stasera faccio la babysitter per i Collins, quelli del quarto piano. Si va tutto bene»

Sento dei passi allontanarsi, avrà raggiunto gli altri.

Stasera devo fare da babysitter ad una dolce bambina di nome Ariel, ha cinque anni, è davvero una bambina dolcissima.

——-

«Anne! Anne! Anne!» grida felice la bambina dai lunghi capelli corvino, mentre corre verso di me e saltarmi in braccio. Entro nell'appartamento con lei in braccio, subito la calda luce del soggiorno mi accoglie.  Tutti i mobili sono di stile moderno, rispecchiano molto i genitori, sempre eleganti.
«Ciao bellissima, come stai?» chiedo mettendola giù, lei mi guarda sorridendo.
«Sto bene, mi sei mancata»
«Anche tu Ariel» le rispondo per poi alzare lo sguardo e salutare i signori Collins.
La madre mi ricorda le varie regole della casa e l'orario in cui la piccola deve andare a letto, dopodiché i due escono per la loro serata.

«Anne, ti va di giocare alle modelle? Ti trucco»
«Sapevo che me l'avresti chiesto, così ho portato tutti i miei trucchi»
L'ultima volta le avevo detto di no, perché non potevo farle usare i trucchi della madre quindi mi ero dovuta inventare un altro gioco.
Il volto di Ariel si illumina quando le mostro quello che le ho portato. Mi prende la mano e mi trascina in camera sua. Lasciamo l'accogliente e caldo salotto, dalle pareti bianche, per entrare nella sua stanza rosa. 
Pareti rosa, mobili rosa, cuscini rosa, insomma tutto rosa.
Ariel mi fa accomodare su un piccolo sgabello, ovviamente rosa, e inizia a giocare con i miei capelli.
«Prima ti lavo i capelli e poi ti trucco» dice convinta alzandosi e sistemandosi dietro di me. Ariel si mette a fare i rumori dell'acqua mentre pettina e massaggia i capelli.
Devo dire che è rilassante, anche piacevole, mi ricorda quando mamma mi pettinava i capelli da piccola.
«Che bei capelli che hai... mi piacciono, sono come quelli della mia mamma»
«Anche i tuoi sono molto belli, ti va se dopo ti faccio una bella treccia?» chiedo e sento Ariel fare un piccolo urletto di gioia.
«Come quella della principessa Elsa?»
«Si, come quella di Elsa»

Passiamo la serata a pettinarci e truccarci poi Ariel si prova il suo vestito da principessa che le ha regalato la sua zia preferita e inizia a camminare lungo il corridoio, come una modella.
La cena era già pronta, bastava riscaldarla in microonde, petto di pollo con zucchine. Ariel ha provato a non mangiare le zucchine dicendomi che oggi ne era allergica, ma alla fine si è rassegnata e le ha mangiate.

«Anne, mi racconterai un storia, vero? Come fai sempre, le tue sono così buffe. La principessa Annabel che fa sempre dei pasticci, intanto aspetta il principe» chiede sporgendo il labbro inferiore mentre le rimbocco le coperte.
«Non lo so, Ariel»
«Ti preeego» chiede di nuovo con una voce più dolce, mostrando un faccia da cucciolo.
«E va bene. Ti racconterò una storia»
Mi sistemo sullo sgabello e cerco di pensare a qualcosa che le possa piacere, poi senza accorgermene la storia arriva da se.
«Un giorno il re disse alla principessa Annabel che doveva trovare in fretta un principe, avrebbe dovuto scegliere tra i cinque bei principi dei paesi vicini. Annabel aveva già avuto modo di conoscere questo cinque principi, molto tempo prima, ma aveva voglia di rivederli. Forse il suo principe era tra questi cinque?»
Inizio a raccontare la storia dei vari incontri, aggiungendo qualche caduta goffa della principessa così che Ariel si metta a ridere.
«Il principe Richard purtroppo rivela al loro terzo incontro di essere innamorato di un'altra principessa, la principessa Eveline»
Ariel si alza di scatto e mi guarda arrabbiata.
«Ma come? No, Anne non è possible. Lui era così gentile, perché ama un'altra? Poi la principessa Eveline è così noiosa» dice arrabbiata e incrociando le braccia al petto.
«Ariel non è sempre così facile, la vita a volte ti mette davanti un ostacolo, ma basta superarlo. Poi la principessa Annabel e contenta per loro, inoltre deve ancora incontrare gli altri quattro»
Ariel sembra essersi calmata si rimette sdraiata e torna a sorridere. Continuo a raccontare, lei mi ascolta rapita dalla mia storia, ogni tanto interviene per fare degli aggiustamenti, ma il resto del tempo mi ascolta con un sorriso sulle labbra.
«Quindi neanche il principe Matthew? Povera Annabel, penserà di avere qualcosa che non va... invece lei è così bella, simpatica, intelligente»
«Ah si? Come te la immagini questa principessa?» chiedo curiosa interrompendo la storia.
«Un po' come Belle e un po' come te, tu fai sempre pasticci» mi risponde ridacchiando e coprendosi la bocca con le sue manine per trattenere la risata. Le sorrido poi continuo a raccontare, arriva il terzo incontro con il secondo principe.
«Questo non mi piace, è stato cattivo, mandalo via, non lo voglio, cattivo» interviene subito Ariel facendo un buffo gesto con la mano, per dirmi di mandarlo via.
«Tranquilla ci pensa il valoroso cavaliere Ashton a mandarlo via, lui protegge sempre la principessa, ti ricordi?»
«Certo! Lui è gentilissimo, è come Eric della Sirenetta»
«Adesso la principessa è stanca, non vuole più incontrare nessun principe, i primi tre l'hanno delusa, gli altri due non si trovano. La principessa se ne sta nella sua stanza a leggere libri di storie e favole con un lieto fine, pensando che a lei non arriverà mai...»
«Anne non puoi finire così la storia, è triste, Annabel deve avere un lieto fine!» protesta la piccola Ariel, però non riesco a trovare un modo per concludere la storia, la mia storia.
«Allora la principessa Annabel decide di non incontrare nessun principe, ma diventa comunque regina del suo regno, il suo popolo le vuole molto bene, come anche i suoi genitori. Regna in modo saggio e giusto, a volte organizza feste in paese dove tutti possono mangiare il buonissimo cibo del castello... fine»
«Che forte! Diventa regina? Senza un re? Si, anche secondo me sarà una brava regina» si interrompe per sbadigliare, poi si stiracchia e chiude gli occhi pronta a dormire.
«Forse troverà il suo amore più avanti, magari uno dei due principi tornerà» mormora prima di girarsi e addormentarsi. Mi alzo e spengo la luce, per poi sedermi tranquilla sul divano ad aspettare l'arrivo dei genitori.

"Forse troverà il suo amore più avanti, magari uno dei due principi tornerà"

Uno dei due principi ha la possibilità di incontrarlo in effetti... ha solo timore che possa andare tutto male e di non trovare nessuno che l'amerà mai.

Chi potrebbe mai amare una nerd, distratta, pasticciona, timida, introversa come me?

Ho come la sensazione che tutti vadano avanti tranne me, come se rimanessi indietro. 









 

Capitolo un po' così... I know and I'm sorry
Ma com'è ho detto non sto passando un bel periodo e questo si riflette nella mia storia.
Anne è molto simile a me, è un po' la mia storia, con qualche modifica ovviamente. 
Ad esempio gli amori platonici di Anne, sono i miei amori platonici😌

Ebbene sì, tutti gli amori platonici di questa storia, sono persone reali,
non tutti gli eventi sono andati così anche nella realtà, ma alcuni sì

Prometto che il prossimo capitolo sarà migliore,

Kiss and hugs
||MartaWeasley||

 

   
 
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