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Autore: lmpaoli94    03/06/2019    0 recensioni
Una misteriosa isola si è innalzata dal mare a causa di un devastante maremoto al largo delle coste del Marocco.
Indiana Jones, andato in pensione dopo molti anni spesi in avventure in giro per il mondo e in lezione di archeologia, si vede costretto a inseguire il sogno di ritrovare un reperto più unico nel suo genere: una spada ricoperta di diamanti e di zaffiri.
Riuscirà Indiana Jones a ritrovare l’antico reperto in mezzo ad un’isola sperduta insieme ad un suo ex alunno?
Oppure l’ultima avventura di uno dei più grandi scoprirovine di tutti i tempi si concluderà in maniera ignota e miserabile?
P. S.: nomi di personaggi ( a parte Indiana Jones) e oggetti elencati in questa storia sono completamente frutto della mia immaginazione.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Henry Walton Jones Jr., Nuovo personaggio
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una volta giunti sulla spiaggia dell’Isola di Navalon, Frank non faceva altro che guardarsi intorno.
< Sta per calare la notte. Dobbiamo alla svelta cercare un riparo > fece Henry Jones.
< Siamo appena arrivati. Non abbiamo tempo da perdere. >
< Cerca di ragionare, Frank. Non troveremo mai tuo padre nel buio della notte. >
< E invece lo troveremo! >
< E’ pericoloso! >
< Il pericolo è il nostro mestiere, professore. Non sono venuto qui per una gita di piacere. >
< Nemmeno io. Ma dobbiamo essere cauti. >
< Non ce la faccio in un momento simile. >
< Perché sei paranoico, ragazzo! >
< Non è vero! > gridò Frank mentre la sua voce rimbombava nei dintorni.
< Sei contento adesso? Ti hanno sentito tutti > replicò Henry Jones sottovoce.
< Non m’interessa. Che vengano pure a cercarmi. Io non ho paura. >
< Però quando il timoniere ti ha puntato addosso la pistola non eri dello stesso avviso. >
< Era solo quel momento… Quel maledetto traditore mi ha preso alla sprovvista. >
< Sarà, però voglio ricordarti che non abbiamo nessun arma per difenderci. A parte questo mio piccolo set di coltelli. >
< Può essere sufficiente, professore > rispose Frank guardandosi attorno.
< La smetti di girare la testa come se tu fossi un pazzo? >
< Quel traditore di un timoniere ci aveva minacciato che saremmo stati accolti da un imboscata da quei maledetti sicari… Mentiva. Voleva solo spaventarci. >
< Io non ne sarei così sicuro… Potrebbero piombare da un momento all’altro senza che ce lo aspettiamo. >
< Quindi pensi sia giusto fermarci? >
< Credo proprio di sì. Il viaggio su quella nave mi ha completamente scombussolato lo stomaco. Meno male che abbiamo un po’ di viveri. Ci basterà per alcuni giorni… Vuoi favorire? >
< No, grazie. Non ho fame. >
< Devi mangiare qualcosa se vuoi essere in forze. >
< Non ora, professore. Devo fare la guardia. >
< D’accordo, come vuoi tu. >
< Quest’attesa di attendere la luce del giorno dopo mi snerva. >
< Allora vai. Immergiti nella giungla nel cuore della notte… Ma ricordati bene che non tornerai mai indietro con le tue gambe. >
< Dovevo equipaggiarmi di più. >
< Non sarebbe servito a niente in questi frangenti, ragazzo. >
< E chi lo dice? >
< Lo dico io. >
< Ti ho portato insieme a me per ritrovare mio padre e non per rallentarmi. >
< Ritroveremo tuo padre. È una promessa. >
< Lo spero tanto, altrimenti la fuga da quei sicari sarà stata tutta inutile. >
< E tua madre? Non pensi a lei? >
< Che cosa centra adesso mia madre? >
< Dove si trova in questo momento? >
< Al sicuro dai miei nonni. >
< E non ti manca un po’? >
< Stai cercando di rendermi nostalgico? > domandò Frank irritato.
< No. Si fa solo per parlare. >
< Sì, comunque mi manca… Ma mi manca di più mio padre. Senza di lui è come se mi mancasse qualcosa di me… E questo non posso sopportarlo. >
< Vedrai che domani sarà un’ottima giornata. Dobbiamo solo ritemprare le energie… Quindi vedi di dormire. >
< Ma professore… >
< Niente ma. Non discutere i miei ordini… Sono più grande di te quindi esigo rispetto. >
< Va bene, farò come dici tu. >
< Ecco, così mi piaci. Buonanotte. >
< Buonanotte, professore > disse infine il ragazzo dopo una lunga conversazione avuta con il professore.
“Caro, Frank… Mi ricordi me da giovane… Beh, comunque un pizzico di iniziativa non sarebbe guastata. Ma dobbiamo essere molto cauti. Domani sarà un nuovo giorno… E che Dio ce la mandi buona.”
 
 
Appena il sole sbucò da dietro l’orizzonte, Frank si alzò di scatto come una molla impazzita e incontrollabile.
< Professore. Svegliati. >
< Ma cosa succede? Che ore sono? > domandò Henry Jones assonnato.
< E’ giunta l’ora di partire. Adesso non ci sarò niente che mi fermerà > rispose Frank avanzando per la foresta con il suo zaino.
< Aspetta, dove stai andando? >
< Alla ricerca di mio padre… Che cosa vuoi fare? Rimanere a poltrire tutto il giorno? >
< Non hai avuto il mal di mare come me… Se tu fossi nei miei panni, ti sentiresti anche tu uno straccio. >
< Per fortuna allora che sono giovane… Andiamo, non c’è tempo da perdere. >
< Stai molto attento a dove metti i piedi. Le giungle sono zeppe di trappole. >
< Tranquillo, professore. Ho tutto sotto controllo. >
Ma alcuni passi dopo, Frank incorse in una trappola che lo imprigionò senza che se ne accorgesse.
< Professore! Aiuto! >
< Ecco, cosa ti dicevo? >
< Fammi scendere! Non sopporto l’altezza. >
< Questa poi… Stai tranquillo. Sto per tagliare le corde. >
< Io non lo farei se fossi in te. >
Un gruppo di uomini vestiti di marrone e armati di pistole, circondarono Indiana Jones e il ragazzo.
< Ecco l’imboscata che mi aspettavo > fece il professore < Adesso sì che siamo nei guai fino al collo. >
< Abbassa immediatamente quel coltello. >
< Altrimenti? >
< Altrimenti ti seppelliremo in questa giungla desolata. >
< Fate pure. Tanto non ho niente da perdere. >
< Nemmeno la vita del ragazzo la interessa, professore? >
< Lui non centra niente. È una questione tra noi e lei. >
< Questo lo vedremo. >
< Veda di non fare il furbo. Peggiorerebbe solo la sua situazione. >
< D’accordo… Allora, cosa volete da me e dal ragazzo? >
< Da lei un bel niente… Stiamo cercando la chiave del forziere che ci consegnerà la spada di Assan Ghiezlin. >
< Mi dispiace per voi ma non siamo in possesso di tale tesoro. >
< Davvero? Eppure un nostro informatore ci ha detto il contrario… >
< State parlando del timoniere? >
< Esatto, ragazzo mio. Lui è certo che stai custodendo gelosamente tale tesoro… Però non riesco a capire come mai non sia in vostra compagnia… >
< Diciamo che ha fatto un tuffo in mare fuori orario. >
< Che cosa gli avete fatto? >
< E’ stato molto sciocco da parte sua mettersi contro di noi > replicò freddamente Indiana Jones < Scoprendo così la sua vera identità. >
< Non avevate nessun motivo per toglierlo di mezzo! Adesso starà a voi fare la stessa identica dine. >
< Non finché non avremmo trovato la chiave, Mamhood… E poi Freddie Asamaik vuole che portiamo il ragazzo e il professore vivi da lui. >
< Hanno fatto fuori un nostro compagno! Non si meritano tale accondiscendenza! >
< Cerca di mantenere la calma, Mamhood. Agitarsi non servirà a niente… Abbassa la tua pistola. >
< Tu non mi dai ordini! >
< Mamhood, fai come ti ha detto il professore. >
Alla fine, il giovane sicario marocchino dovette ubbidire alle parole dei suoi superiori.
< Non finisce qui! >
< Lo so… Avrai la tua vendetta, te lo prometto… Adesso lega il professore e fai scendere il ragazzo. Dobbiamo portarlo dal nostro capo. >
Una volta che Frank si ritrovò a terra, Indiana Jones colse l’occasione di distrazione dei sicari per colpirli a ripetizione e a prendere alcune delle loro armi.
< Presto, Frank! Dobbiamo scappare! >
Correndo a tutta velocità, Frank e Henry raggiunsero la cima di una cascata.
< Non abbiamo nessuna speranza, professore. Verremo uccisi da quei sicari. >
< L’hai sentiti, Frank… Loro ci vogliono vivi per ordine del loro capo. Non ci farebbero mai del male. >
< Però di imprigioneranno. Preferisco morire a quel punto. >
< No… Non moriremo e non verremo fatti prigionieri. >
< Che cosa? non ti rendi conto che siamo in trappola? >
< E chi l’ha detto? >
< Fermatevi! Ormai non avete via di scampo! > gridarono i sicari.
< Professore, che cosa… >
< Salta con me. >
< Come? >
< Dobbiamo buttarci nella cascata. È l’unica nostra possibilità di salvezza. >
< Ma è molto alta! Non riusciremo mai a sopravvivere. >
< Fidati di me, Frank. Ce la faremo. >
Alla fine Frank dovette arrendersi al volere del professore.
< Bene. Adesso trattieni il respiro. >
Ma senza avergli dato il tempo di farlo, Henry Jones prese la mano del ragazzo buttandosi dalla cima della cascata e scomparendo nelle acque della giungla sotto gli occhi attenti dei sicari di Freddie Asamaik.
   
 
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