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Autore: pokepony10    08/06/2019    2 recensioni
ATTENZIONE QUESTA STORIA È IL CONTINUO DI "THE CHALLENGE"!!!
I sentimenti sono finalmente chiari, i progetti iniziano a prendere forma e i nostri sfortunati protagonisti finalmente si godono la loro vita.
Tra momenti di dolcezza e confidenze, Alexey e Bianca si ritroveranno al centro di una guerra invisibile, le punte di diamante splendono come non mai e lo scrigno che Tanato ha portato via dal Tartaro sta per scatenare sulla terra Chaos, solo il cavaliere di luce potrà salvare ciò che di buono rimane nei pentiti.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
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POV Alexey
 
Mi fidavo di Bianca, lei era forte, sicura di se e capace, ma non poteva sapere tutto ciò che stava per succedere. La accompagnai a fare la spesa, passammo insieme la serata e poi crollai nel sonno. Quando sentivo nominare quel nome ogni parte di me tremava, se bianca aveva avuto Sasha a rubarle l'anima, io avevo Sabrina.
 
Non so di preciso cosa io abbia sognato, ma ero in un bagno e con me c'era anche Sabrina, lei si avvicinò a me ma non appena mi mise una mano sulla spalla un proiettile le  trapassò il petto. Il pavimento iniziò a riempirsi d'acqua, lei era li per terra agonizzante di dolore e l'acqua iniziò ad avvolgerla con forza, ad entrarle in bocca e io non facevo nulla, ansi, sentivo come un senso di piacere mentre la affogavo nell'acqua del water e il suo sangue.
 
Ero immobile e all'improvviso una voce che mi chiamava mi distrasse
-Alex… tornerò… e tu sarai mio- disse Sabrina e poi si ritrovò un proiettile in mezzo agli occhi morendo con un sorriso sul viso.
 
Quando mi svegliai sentì il mio volto bagnato, asciugai le lacrime e mi alzai per andare in bagno. Mi preparai in fretta e furia ma uscito dalla doccia mi trovai sullo specchio una lettera firmata Iris
 
Per proteggere te e l'elemento della conoscenza, la cerchia dei diamanti ha cambiato forma al libro, il tuo telefono diventerà il nuovo libro, qualunque telefono tu toccherai sarà il libro, e solo gli eletti potranno leggerlo. I tuoi sogni sono pericolosi quando agitano così tanto il libro, cosa ha turbato tanto il tuo animo da sovrascrivere il destino?
 

Preoccupato stracciai la lettera e la scaricai nella tazza, Bianca non avrebbe mai scoperto ciò che avevo sognato, speravo solo di non aver davvero preannunciato quel disastro.
 
Pronti per partire ci avviammo verso il traghetto, io lasciai del tempo alle due ragazze e nel frattempo cercai delle informazioni nel nuovo libro della conoscenza. Sul mio schermo vi era una nuova icona, la schiacciai e uno schermo nero comparve dopo qualche secondo.
 
-chi cerca di aprire il libro della conoscenza?- chiese il telefono
-tu parli?-
-ah… Alexey… il mio nuovo custode… cosa vuoi sapere?-
-chi sono gli eletti di cui parlava Iris?-
-gli eletti sono coloro che hanno conservato il libro della coscienza. Alcuni di loro hanno persino avuto il potere di sovrascrivere le mie informazioni, qualcuno che sa più di me su quel argomento-
-io?-
-sei solo un umano… io non posso leggere le mie stesse pagine, sono come un corpo senza occhi per guardarsi, percepisco ciò che sono, ma non so quali parole sono incise nelle mie pagine-
-e la cerchia dei diamanti? Iris ne ha fatto riferimento-
-questo è qualcosa che io non so… chi ne sa più di me, non è stato abbastanza degno da poter scrivere nelle mie pagine, mi dispiace ragazzo…-
-capito…- dissi spegnendo lo schermo per poi andare da bianca.
 
L'orizzonte era stupendo, le onde brillavano sotto al sole mentre i gabbiani giravano attorno al traghetto, ma non era il mare la cosa più belle, era Bianca, stretta a me con un'espressione calma che non avevo mai visto -non posso turbare la sua felicità con le mie preoccupazioni… affronterò il problema da solo- pensai.
 
Arrivati a terra Bianca ci condusse in una villetta immersa nel verde -quanto è grande?- chiese Trisha
-una cucina, una sala da pranzo, un soggiorno con maxischermo, cantina per i vini, studio e biblioteca, sala giochi, quattro stanze da letto, lavanderia e tre bagni. In più nel giardino c'è una piccola serra e una piscinetta- rispose
-ma è gigante!- risposi
-si, ma non credete che sia tutto grande, cantina e studio sono piccoli come la lavanderia, la piscina è per massimo 4 persone, la serra è per piantine che non superino il metro di altezza e  le altre stanze sono leggermente in disuso. Useremo solo qualche letto, cucina, sala da pranzo e un bagno, dobbiamo pulire entro domani mattina- rispose entrando.
 
Aveva ragione a dire che serviva una pulita, i mobili erano coperti di polvere e il pavimento coperto da tappetti non del tutto puliti, il resto sembrava bello nonostante sporco. Decise le stanze Bianca ci lasciò a pulire in pace controllandoci ogni tanto. A me toccarono una stanza da letto e il bagno. La stanza da letto mi sembrò una passeggiata, era coperto da una plastica quindi la polvere non aveva toccato il materasso -sarà facile- pensai alzando la plastica, ma rimasi impietrito. L'imbottitura del materasso era squarciata e sporca di sangue oramai secco -Bianca…- la chiamai, lei rimase impietrita davanti alla porta, poi mi prese per il polso e li cacciò dalla stanza
-parti dal bagno, io troverò un'altra stanza- disse chiudendo la porta a chiave
-devi dirmi qualcosa?-
-no, capitano cose simili in casa di ricchi, pensa a pulire piuttosto che farti i fatti miei- disse allontanandosi.
 
Non poteva darmi un compito peggiore. Aperta la porta del bagno una specie di flash mi invase la testa e riconobbi il posto
-il sogno… è qui che è successo…- iniziai a pensare agitato, più mi agitavo e più sentivo un ronzio nelle orecchie, come il suono dell'acqua del water quando lo scarico scorre sempre, solo che non succedeva, l'acqua era spenta da molto in quella casa, ma sentivo il suono dell'acqua invadermi la mente -cosa sta succedendo?- mi chiesi. In quel momento il telefono iniziò a vibrare
-calmati ragazzo! Mi scombini tutte le pagine-
-non capisco cosa stia succedendo-
-oh no, non un altro eletto con le visioni, ti prego-
-non ho visioni stupido telefono, ho paure, tante paure ben fondate. Ho un potenziale che non so controllare e ho una persona che odio che vedrò entro 24 ore, ho paura di perdere il controllo-
-chiedi aiuto alla ragazza della collana-
-ha altri problemi, non posso rovinare i suoi piani per una mia stupida paura-
-così stupida da influenzare me… parlale-
-ho detto no!- risposi lanciando il cellulare. Di corsa vennero da me le ragazze.
 
-Alexey, tutto bene?-
-si Bianca, non temere, hai dei guanti per pulire meglio?-
-si… tieni… se serve qualcosa sono in cucina- disse andandosene
-non sai mentire- disse Trisha
-e che dovrei dirle?-
-che il libro sta dando segni di cambiamento, e non parlo della sua forma- disse
-tu come fai a saperlo?-
-sono stati i diamanti a cambiarlo- rispose mostrandomi una spilla con un diamante
-sei un diamante?-
-per il momento no ancora, sono solo uno swarovski, se voglio entrare nella cerchi devo meritarmi l'approvazione del capo-
-chi?-
-non lo so…- disse guardando fuori la finestra -ma ho l'impressione che non avrei nemmeno dovuto dirti dei diamanti- disse schivando una freccia che le passò di striscio tra i capelli.
 
POV Luna
 
La notte è sempre il momento preferito di tutti, perché si sogna, ci si riposa dalle fatiche del giorno, ci si ama nel silenzio delle tenebre o si trappa via la vita nascosti nelle ombre. Tutto ciò io l'ho visto sulla Terra, condannata a vedere le atrocità che l'uomo fa alla sua stessa razza, ma allo stesso tempo mi ritenevo fortunata a poter vegliare sulle loro vite.
 
-Luna, il tuo protetto si agita nel suo lettino- disse Iris affacciandosi dalle nuvole
-che vorresti dire?-
-che con lui trema, e con lui anche il libro della conoscenza- disse
-un altro eletto capace di scrivere?-
-e chi lo sa… se si vede in giro un libro come quello sarà un pericolo, dobbiamo trasformarlo-
-ma non bastiamo solo noi…-
-chiamiamo qualche altro diamante- disse Iris scrivendo una lettera per poi farla scomparire.
 
Dalle nuvole sotto i suoi piedi comparvero delle figure incappucciate
-ologrammi… non avete tempo per una riunione con me?- chiese la messaggera
-abbiamo altro da fare, sia sull'Olimpo che nell'Ade, se vogliamo controllare le loro volontà dobbiamo infiltrarci abbastanza in fondo nei due regni, solo così Zeus e Ade si piegheranno al nostro cospetto- disse una sagoma più alta di altre
-si capo… ma nel frattempo ho bisogno di autorizzazioni per cambiare la forma al libro, forse Alexey è uno di quelli che può scrivere il libro, non voglio rischi ne per lui ne per il libro-
-concesso Iris, fallo- disse sparendo con le altre figure.
 
-non hai fatto valere la tua opinione Luna… perché?- chiese
-non ritengo di avere abbastanza potere imprigionata in questa Luna-
-bhe tu sei uno dei diamanti importanti, non sottovalutare il tuo potere…- disse caricando una freccia che scagliò contro il libro.
 
-che dobbiamo fare ora?- chiesi
-ci serve uno swarovski-
-non sono a conoscenza di questo tuo intento vero?-
-ciascun diamante ha la sua categoria, le risorse sulla terra sono nostre, e Trisha è l'ideale-
-che missione le vuoi dare?-
-impedire il cambiamento delle pagine del libro, anche a costo di usare la forza. Lei è dedita alla causa quanto noi, solo che conosce i dettagli che vogliamo noi- disse Iris
-non è mentire?-
-quando ci fideremo di lei e sarà un vero diamante saprà la verità, ma per ora deve impedire i cambiamenti, Alexey è pericoloso, bisogna fermarlo, a qualunque costo-. Disse Iris scomparendo in un lampo di luce.
 
Essere imprigionata sulla Luna mi impediva di essere d'aiuto come avrei sempre voluto, ma almeno mi permetteva di aiutare Alexey e la sua amata -dal sogno che ha fatto… ho paura che le cose non andranno bene in queste giornate a Prica- pensai guardando i ragazzi partire col traghetto. Mi mancava poter toccare l'acqua del mare, poter poggiare i piedi sulla terra, poter stare tra le braccia di Ombra -cosa dovrei fare quassù da sola? E lui? Come starà? Perché non ho notizie?- iniziai a chiedermi
-no agitarti Luna, Ombra sta bene, l'Ade sta sprofondando nella confusione e senza Trisha, Tanato non terrà a bada i suoi uomini-
-ma chi si ribella muore…-
-troveremo una soluzione, te lo prometto, tornerai da lui-
-grazie…-
-questo è il mio dovere nei vostri confronti- rispose affacciandosi dalle nuvole.
 
-cosa guardi?- chiesi
-Trisha, le ho dato una spilla, se davvero è dalla nostra parte obbedirà, a prescindere dall'ordine-
-come fai a fidarti di lei?-
-i diamanti hanno un motivo per lottare… lei ha ancora molto da dare, come te, ma mentre tu hai la speranza di baciare di nuovo il tuo demone, lei lo vedrà lentamente morire-
-e questo che c'entra?-
-dice di vedere nei suoi occhi la sofferenza, vuole essere colei che metterà fine alle sue torture e sa che l'unico modo per farlo è essere un diamante-
-capisco… quindi anche lei è mossa dall'amore-
-a quanto pare- rispose Iris caricando l'arco
-hey! Che fai?-
-do un avvertimento alla ragazza… mi sono dimenticata di dirle di non parlare dei diamanti-
-è inutile, Alexey già sa, il libro della conoscenza gli ha detto qualcosa-
-il libro non può sapere!-
-sa solo che esistiamo, non temere, ma il rischio ora è che il ragazzo faccia molte ricerche e se scopre qualcosa e se davvero può scrivere sul libro, tutti coloro che hanno un collegamento col libro sapranno di noi-
-un motivo in più per risolvere le cose no?- disse Iris puntando l'arco contro Alexey
-fermati! Se pazza?-
-perché non lo facciamo? Bianca saprebbe gestire il libro, lasciamo a lei il ruolo e sbarazziamoci di lui-
-hai dei sentimenti Iris?-
-no! Lo sai bene che non ne ho, per questo sono un diamante e per questo ho il potere esecutivo più di te e altri. Voi pensate col cuore!-
-e tu con le armi, per questo cupido non ti ha mai voluta!-
-non parlare di lui…- disse puntando l'arco verso la Luna
-fallo! Forse riuscirò ad uscire da questo posto del cazzo!- risposi, ma i miei occhi furono presi da altro.
 
Mentre lasciai Iris colpire la mia prigione vidi Alexey pulire il bagno, mentre nessuno sentiva nulla io lo sentivo, sentivo il suo sangue venire pompato troppo velocemente -ha paura? Che sia quello il bagno che ha sognato?- pensai fermando una freccia di Iris -guarda laggiù, Alexey sta tremando dentro, ho paura che il suo brutto sogno presto diventerà realtà- dissi. Iris smise all'istante di colpire e si mise seduta
-allora dobbiamo aspettare, se ha davvero cambiato il libro della conoscenza il suo sogno diventerà realtà-
-e gli lasciamo uccidere qualcuno?-
-ha fatto a pezzi mostri mitologici e ha accoltellato la sua bulla, credo che affogare quella bastarda di Sabrina gli servirà a stare meglio-
-tu cosa ne sai?-
-ho l'impressione che una delle ombre più grandi che lo fanno tremare sia proprio quella ragazza- disse Iris sdraiandosi -svegliami quando c'è qualcosa di interessante- concluse chiudendo gli occhi.
 
Di per se la sera passò tranquilla, una pizza per cena, qualche risata davanti alla televisione e poi ciascuno nella propria camera a dormire. Credevo che andasse tutto bene, ma qualcosa di diverso iniziò ad avvolgere Alexey. Vidi nel suo sogno un'ombra avvolgerlo e trascinarlo dal letto in cui dormiva per portarlo a tavola. Era seduto e con lui c'erano due donne, un uomo, Trisha, Bianca e un'altra ragazza che lo fissava senza dar con a nulla. Alexey sembrò reagire in modo nervoso a quello sguardo e poi scappò in bagno. Quando buttai un occhio verso lo specchio lo vidi diverso, più piccolo, come se fosse un ragazzino delle medie. Quando guardai alexey lui era diventato come il riflesso, lo vidi sedersi sulla tazza preso da un attacco di panico, stavo per avvicinarmi, ma la porta si aprì facendo entrare una ragazza simile a quella della tavola ma con qualche anno di meno, ma probabbilmete aveva almeno una ventina d'anni, la vidi con un sorriso spavaldo avvicinarsi al ragazzo per poi prenderlo per le spalle -ti prego… smettila di farmi questo Sabrian- disse il ragazzo con le lacrime
-dovresti ringraziarmi ragazzino, non avrai mai una donna nella tua vita se non me, tuo padre è uno stronzo che non ti ha mai voluto e tua madre non ti sta tirando fuori da questa situazione, l'unica che ti ama davvero sono io- gli disse nell'orecchio, lui ammutolì e lei lo bacio con una prepotenza disgustosa. Neanche il tempo di sbattere gli occhi che il ragazzo tornò alla sua età come anche la ragazza, lui la staccò di dosso e si fece scappare un urlo di aiuto. Non ci volle molto che Bianca entrò armata di pistola -non lo avrai mai, io sono stata la prima a possederlo e lo sarò per sempre- disse Sabrina ma Bianca le sparò una pallottola in petto. Vidi il suo sguardo incrociare il mio per farmi cenno, a quel punto sentì i miei poteri tornare e l'acqua dai rubinetti uscire per poi attaccare la ragazza, quando la bloccai ricambiai il cenno a Bianca che sparò un secondo colpo in mezzo gli occhi.
 
Subito dopo lo sparo vidi Alexey svegliarsi preso dalla paura mentre Bianca entrò in stanza con un cornetto e un cappuccino.
 
POV Bianca
 
Tornare nella vecchia casa dei miei prozii fu qualcosa di bello quanto spaventoso, non ricordavo molto della casa, almeno non delle stanze che non usavo per la Black House, assegnai delle stanze a tutti, per far trovare la casa in ordine ai parenti di Alexey. Misi il ragazzo a sistemare una stanza da letto dimenticandomi di quale fosse la stanza in cui zio e zia fossero morti. Quando vidi la macchia di sangue cacciai Alexey dalla stanza e decisi di sistemarla io. I miei parenti erano morti con tre coltellate l'uno, si diceva che gli aggressori avevano sbagliato villa, ma la nostra era l'unica su quella strada, non avevano sbagliato, sapevo che miravano a loro, altri dicevano furto, ma nessun oggetto è stato mosso, altri si sono inventati storie assurde, ma nessuno ha pensato che forse miravano a loro per via di un'intervista anticamorra lasciata a dei giornali, o forse avevano paura di ipotizzare che le brutte facce di Lipona potessero colpire anche Prica, ma anche altre citta come Sipa, Nasie, Caluc o altre, la malavita era ovunque, all'epoca e anche gli anni a seguire, ma per mia sfortuna non era cambiato nemmeno il silenzio, sempre più assordante, più complice di eventi come quelli della mia famiglia.
 
Preparata il letto uscì dalla stanza e andai da Alexey, lui però non volle nulla, giusto dei guanti e poi rimase solo con Trisha. Mentre sistemavo in giro notai il telefono di Alexey vibrare -e chi sarà mai?- pensai vedendo le anteprime del messaggio -"sto tornando da te cucciolotto, spero che tu sia maturato come si deve, non mi dispiacerebbe riuscire ad andare al sodo stavolta"- questo lessi, seguito da una banana e una pesca. Il numero non era memorizzato, e per mia sfortuna non mi feci nemmeno i fatti miei
-scusa, ma forse hai sbagliato persona- scrissi da parte di Alexey
-ma se sono anni che giochi con me, peccato che le occasioni di incontrarsi siano così poche… ma almeno sono intense- rispose. Forse presa dalla rabbia o simili iniziai a stringere il telefono tra le mani e per sbaglio premetti qualcosa.
 
-io sono il libro della conoscenza, sono felce che tu mi consulti di nuovo Alexe… hey! Tu non sei il ragazzo-
-da cosa l'hai capito?- chiesi ironica
-dalla tua impronta… eppure mi sembri familiare… tu sei quella psicopatica che conservava una parte della dea Shans?-
-hai delle nozioni poco aggiornate di me-
-bhe Shans non ha più scritto su di te… comunque, visto che sei stata uno dei custodi delle mie pagine ed in più ora custodisci il coraggio e la forza, dimmi cosa ti serve dall'elemento della saggezza-
-chi cazzo è sta ragazza?-
-modera il tuo linguaggio… humm… non lo so, ma è comparsa da poco in un sogno di Alexey-
-racconta-
-quello che so è poco, frammenti, so che i due si trovavano in bagno, da soli e poi bho, sarà successo qualcosa-
-non è d'aiuto, dimmi almeno il nome-
-questo non lo so proprio, mi dispiace-
-che libro inutile!-
-io so solo le cose più importanti, non i pettegolezzi tra voi ragazzi, se sapessi i fatti di tutti voi sarebbe davvero un cumolo immenso di pagine a cui dare fuoco-
-parli troppo-
-e tu non concludi nulla, chiedi a lui chi diamine è questa qui-
-e lui mi dirà la verità?-
-e io che ne so? Sono un libro che conserva il passato e aspetta che il futuro venga scritto, non sono una sfera di cristallo- rispose per poi chiudersi offeso.
 
Per quanto avrei voluto chiedere ad Alexey qualcosa, ma mi limitai a buttare un occhio alla sua immagine di profilo, un volto familiare, ma non ricordavo di preciso di chi fosse. Quando vidi Alexey arrivare in stanza eliminai al volo gli ultimi messaggi e mi allontanai imbarazzata. Passai il resto della giornata a pensare cosa fosse successo tra lui e lei, era bella, con un bel corpo, abbastanza da farmi venire il dubbio. -che davvero lui abbia avuto una storia con lei? E ha ancora una storia? Che io sia solo un passatempo per lui? Che lui alla fine abbia solo finto di non saper fare nulla solo per andare oltre le mie difese? E se io non fossi abbastanza?- iniziai a pensare
-cavolo quanta agitazione Bianca? A cosa pensi?- chiese Trisha portandomi una pizza
-nulla…-
-io sento gelosia nel tuo cuore-
-io sento che dovresti farti i cazzi tuoi-
-qualcosa che davvero ti fa arrabbiare… è stato Alexey? Vuoi che lo picchi per te?-
-no… se qualcuno lo deve fare… lo farò io- dissi conficcando il coltello della pizza.
 
Dopo che ci eravamo riavvicinati io e Alexey avrei voluto dargli una possibilità dormendo insieme, ma dopo quei messaggi e tutte le idee che mi riempirono la mente, non gli avrei permesso nemmeno di avvicinare una mano a me, non senza la certezza di non essere uno stupido gioco. Passai la notte in piedi, ogni volta che riuscivo a chiudere gli occhi mi ritrovavo alexey con quella ragazza a fare le cose più strane che nella mia esperienza alla Black House mi era capitato di vedere.
 
-non riesci a dormire?- chiese Trisha avvicinandosi alla stanza
-già…-
-vorrei dire che sei arrabbiata, ma sento dentro di te un certo fuocherello… che hai sognato?-
-è un fuocherello sbagliato-
-perché non racconti?-
-non riderai?-
-sono tua amica, ne ho viste di cose stupide e sono certa che la tua non sia al livello di altre-
-va bene… ho sbirciato nel telefono di Alexey e ci ho trovato una chat ambigua con una tizia… bella, con un fisico mozzafiato e un sorrisetto tutto pepe…-
-sarà bella quanto vuoi, ma a me nessuno mi batte ragazza, vero?-
-il tuo ego ha bisogno di essere cibato?-
-già-
-bhe si è vero, messa a confronto tu sei meglio, ma non è quella la questione… io mi sono fidata di Alexey e ora ho il dubbio che sia successo qualcosa con quella lì, di non essere perfetta come lei o anche brava…-
-brava? Come fai a sapere che è brava?-
-B.. Bhe non riesco a smettere di sognarlo…- dissi imbarazzata. Lei si zittì e poi si mise a ridere
-povera Bianca, sei gelosa, gelosa e non solo- disse con un certo tono malizioso
-è solo una coincidenza- risposi
-davvero? Per caso non vorresti prendere il posto di quella ragazza nei tuoi sogni? Pensaci, sfogare tutto ciò che hai dentro e provare ciò che i nostri clienti pagano per provare. Questa è la Black House Bianca, ciò che succede qui rimane in questa casa se ti vergogni di doverne parlare tornata a casa, ma per questo periodo, prendi quel ragazzo e fagli fare il tour più eccitante di questa casa, so che in fondo è ciò che vuoi…- mi disse nell'orecchio. Sapeva che avevo dei punti deboli, e si divertiva a stuzzicarmi
-smettila dai…-
-io posso smettere, ma l'importante è che non smetti di pensarci tu… sono certa che troverai pace se ti dedichi 5 minuti per capire cosa vuoi davvero-
-shhhh va via- le dissi sprofondando imbarazzata nella coperta. Lei non disse altro, ma ridacchiando uscì chiudendosi la porta alle spalle.
 
Passai i minuti successivi a liberare la mente da tutti i pensieri su quei due e provai a concentrarmi su di me. Ne uscì un documentario sulla signorina White magnifico.
 
Passata la notte in tranquillità mi svegliai per le 10, andai a prepararmi e poi portai la colazione a letto ad Alexey, ma non appena entrai sentì il ragazzo bisbigliare un nome che mi fece rabbrividire -Sabrina? Sta nominando davvero quella schifosa ragazza?- pensai scuotendolo. Quando lo vidi aprire gli occhi lui si getto tra le mie braccia, credendo volesse baciarmi mi partì una spinta e solo dopo notai le lacrime che aveva lasciato sul cuscino, voleva solo una spalla su cui piangere e io non gliela diedi per degli stupidi sospetti.
 
-scusa Bianca... La prossima volta ti avviserò... Grazie per la colazione- disse abbassando la testa. Io senza dire nulla mi allontanai e andai in cucina. - allora? Hai riflettuto?-
-ho pensato alle mie possibilità, e credo di stare bene nei panni di White-
-wow, da gelosa a dominatrice, un passo simile non me lo aspettavo-
-non è dominare, è consigliare. Il mio personaggio è più di una semplice ragazza facilotta-
-lo so... Si preoccupa di aiutare a tirar fuori la versione integrale di chiunque le faccia compagnia sotto le coperte, la dottoressa dell'amore- disse con un occhiolino. Aspettano Alexey e quando si sedette al tavolo esposti il piano. - dunque... Io sarò la padrona di casa, tu limitati a non parlare Alexey e tu Trisha... La mia cameriera, puoi farlo?-
-ah è per questo che c'era quel vestitino tutto pepe sul mio letto? Non è che è una scusa per una cosa a tre? - chiese ridendo, io reagì con un sorriso, Alexey rimase impassibile.
 
Trisha era meravigliosa con quel abito, una gonna e una camicetta, semplice ma essendo vestiti miei su di lei stavano più stretti, i bottoni sul petto non si chiudevano mentre la gonna le stava anche corta -sono leggermente... Scoperta- commentò lei
-per mia sfortuna questi sono i vestiti a disposizione- risposi.
 
Diedi ordine a Trisha di iniziare a cucinare mentre verso mezzogiorno e mezzo bussarono alla porta i parenti. Erano 4 persone, due donne di mezz'età, un uomo di circa 60 anni e una ragazza. I miei occhi si spalancarono, quel volto, quel corpo, quello sguardo, lei era la stessa donna che aveva scritto ad Alexey -Bianca... Vuoi rimanere sulla soglia o ci mostri la casa?- chiese -la voce...- pensai riconoscendola -andiamo Sabrina- dissi entrando dopo di lei.
 
Gli ospiti si sedettero a tavola aspettando il pranzo, io mi sedetti a capotavola con Alexey ad un lato e la zia venuta senza compagnia da un altro. Notai in Alexey un certo nervosismo quando proprio di fronte a lui si sedette Sabrina. -bhe Bianca, suppongo tu sia curiosa di sapere perchè siamo qui- iniziò la donna al mio fianco
-mi sembra legittimo chiedermelo-
-infatti lo è. Mi rendo conto di averti causato parecchi pasticci per via di Alex, ma vorrei chiederti di tenerlo con te per un altro po’ di tempo. Desidero che finisca gli studi al più presto e in un ambiente che gli mostri come ci si comporta con persone di paese nel caso lui ne debba incontrare-
-mi stai chiedendo di insegnargli a fare lo snob come tutti voi?-
-più che altro a rispettare le regole. Noto che con te è molto più disciplinato che con noi, gli stai dando un buon esempio- continuò la signora
-per essere una ladra squattrinata, figlia di due scarti della società e una poco di buono sei un buon esempio- disse Sabrina lanciandomi un'occhiataccia -se solo Alex venisse con me… gli insegnerei più io in una notte che lei in dieci anni- continuò la ragazza lanciando poi uno sguardo ad Alexey.
 
Pur essendo una persona particolarmente istintiva sapevo recitare piuttosto bene -Sabrina, mi dispiace deludere le tue aspettative ma ho l'impressione di avergli insegnato già tutto ciò che hai da offrire, molto meglio di come avresti fatto tu. Alex sta imparando molto, gli sto insegnando le basi di una vita semplice ma allo stesso tempo dedita al lavoro e alla valorizzazione delle proprie capacità… a proposito, TRISHA; PORTA PURE A TAVOLA- dissi. La ragazza entrò a testa alta con i piatti in mano. Decorati in modo semplice ed elegante, mise le pietanze a tavola e rimase in attesa di ordini.
 
-Trisha è l'esempio perfetto di come le persone possono cambiare, da ragazza dedita alla criminalità, lavora come camerira privata per diverse ville, sono tutti orgogliosi della sua efficienza-
-è solo un mercenario, lavora per chi la paga di più-
-chiedo scusa se dico la mia, ma la signorina White mi ha aiutata davvero a trovare la mia strada, credevo di poter avere solo un destino sotto i ponti, ma lei ha visto il mio talento e l'ha messo in luce- intervenne Trisha
-bhe non solo quello ha messo in luce- disse l'uomo seduto al fianco di Alexey -certo che sei più furbo di quello che ricordo ragazzo, mentre una donna ti mantiene l'altra si inginocchia davanti a te-
-non so di cosa parli- rispose Alexey serio
-mo fai il finto tonto, poi la notte voglio vedere che le combini a sta qua-
-Trisha, torna in cucina, penso che sia il caso di tenerti lontana da simili diffamazioni- disse il ragazzo
-Alexey posso cavamela da sola, lo sai che tipo di persona sono…- iniziò Trisha
-ho detto vai in cucina! Non lo ripeterò più- ordinò battendo il pugno sul tavolo. Sia io che trisha ammutolimmo, lei andò in cucina ed io lo fissai sorpresa -non credi di esagerare?- chiesi a bassa voce
-no, non sto esagerando, piuttosto voglio sapere perché i miei parenti sono qui, e vorrei una spiegazione sintetizzata e senza giri di parole- disse fissando la zia al mio fianco
-bhe se la vuoi mettere così… ho bisogno che rimani con lei ancora per un po’, fino alla fine dell'anno scolastico. Stiamo progettando di trasferirci in un altro paese quest'estate, ma non possiamo pensare anche ad Alexey, ti pagheremo il doppio Bianca se vuoi, sappiamo quanto Alex sia un peso-
-no- risposi
-cioè?- chiese la donna
-non voglio i vostri soldi, io ed Alex abbiamo sviluppato un rapporto piuttosto stretto e con il mio impegno lavorativo posso permettere una vita dignitosa ad entrambi. All'inizio ho accettato i soldi per comodità e forse per non ammettere che ci tenevo molto a lui, ma ora le cose sono cambiate, ci siamo lasciati gli errori alle spalle e ci siamo perdonati tutto. Vi ho accolti volentieri qui anche per un altro motivo, volevo presentarmi alla sua famiglia come la sua fidanzata, lui rimarrà con me anche dopo gli esami, finche lui mi vorrà ovviamente- dissi con una serietà mai avuta prima. Lo sguardo di tutti era sconvolto, soprattutto alexey che mi guardava confuso
-sono felice per te, ma non posso permetterti di tenerlo più del tempo richiesto, ci trasferiamo in Inghilterra per un motivo, lì c'è una vecchia amica di mia sorella, ha qualche anno in più ad Alex, ma ciò che importa è il denaro che ci porta, mi dispiace cara, ma tu sarai solo la ragazza di prova, insegnagli a soddisfare una donna così sarà già pronto per la prima notte con la sua futura compagna- disse la donna bevendo un sorso di vino.
 
Io non dissi nulla, Alexey lo fece per me -per chi cazzo ci avete presi? Per le marionette che potete manovrare a vostro piacimento? Bhe non è così, io amo questa ragazza e farò di tutto per rimanere al suo fianco finche mi vorrà-
-bhe finchè non vedrò un anello al suo dito Alex, tu sposerai Clara, è un'inglesina davvero carina, fidati-
-me ne sbatto le palle, voi girate attorno a me come avvoltoi in cerca di un modo per fare del fallimento di mio padre la vostra ricchezza!- disse Alexey alzandosi furioso
-tuo padre ha scelto questo per te, dopo la sua morte noi abbiamo semplicemente seguito il progetto che lui aveva per te, non vorrai deludere le sue aspettative, vero?- disse la donna mantenendo il tono continuamente calmo, faceva paura.
 
Alexey non disse più nulla, si limitò ad andare in bagno -ah povero cuginetto mio… è il caso che vada a consolarlo- disse Sabrina allontanandosi dal tavolo
-siete dei bugiardi- dissi quando Sabrina girò l'angolo
-che vorresti dire?- chiese la zia che non aveva ancora parlato
-questo non è il progetto del padre, questo è il vostro progetto-
-bhe non hai prove, a meno che i morti non ti parlino- disse tornando al suo pasto. Chiamai Trisha per portare il secondo ma neanche il tempo di mettere la forchetta nel piatto che un urlo strano, come quando qualcuno cerca di tappare la bocca a qualcuno, uscì dal bagno.

ANGOLO DELLO SCRITTORE
Buonsalve gente, qui è pokepony10 che scrive e vi do il benvenuto in un nuovo angolo dello scrittore!
da qui partono i capitoli che preferisco di Sorry e non vedo l'ora di scrivere. 
ora che è estate posso buttare i libri di scuola e dedicarmi alle mie passioni tra cui la scrittura, spero di trovare lettori attivi su questa piattaforma almeno in un periodo così libero come l'estate, non smetterò di ripeterlo, ma senza un'opinione da coloro ch usufruiscono del mio operato non posso evolvermi ne in ambito di trama, ne in ambito di scrittura vera e propria. 
so che in una società presa dalla freneticità delle cose sia difficile riuscire a trovare qualcuno che voglia spendere qualche minuto per dare un'opinione, ma ritengo che se avete trovato tempo per leggere, vuol dire che lo potreste avere anche per scrivere dieci parole per dare un'opinione o qualche consiglio.
grazie per l'attenzione e felice inizio dell'estate.
   
 
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