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Autore: Nini1996    10/06/2019    2 recensioni
Lilì e Freddie si conoscono nel lontano 1977. lei è una giornalista, lui il frontman della band rock più famosa al mondo. Sarà la nascita di una bellissima amicizia e di qualcos'altro.
A CAUSA DI UN ERRORE SI E' CANCELLATA TUTTA LA SERIE, HO DECISO DI RIPOSTARE LA STORIA DA CAPO. SCUSATE. Nini
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< Perché sei così nervosa? > domandò Freddie quasi divertito da quella scena, lasciando da parte il menù.
Lilì arrossì tutta:< Beh non saprei. Forse perché sono al pub con Freddie Mercury e lui mi ha appena offerto da bere. >
Fred fece mezzo sorriso:< Nessuno ti ha mai offerto da bere? >
< Sì ma non era una star mondiale! > replicò la ragazza abbozzando un sorriso.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Freddie Mercury, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La ragazza era immersa nella vasca piena di bolle fino al collo. Nel frattempo Frederic stava guardando la tv assieme alla sorellina.
Si alzò e infilò l'accappatoio verde.
Fece capolino in sala. Frederic era in braccio a Freddie placidamente addormentato sul divano, mentre Moe era sul pavimento.
Stavano trasmettendo un cartone dei Looney Tunes che a entrambi sembrava piacere parecchio, soprattutto a Moe.
Angeline sorrise e preparò la cena.
Chiamò poi i piccoli e loro corsero dalla mamma che li mise a tavola.
Poi tornò in sala per svegliare Freddie.
Lo toccò delicatamente su una spalla e lui si riscosse.
< Fred ho preparato la cena. > le disse lei accennando un sorriso.
Lui non rispose.
Angeline insistette:< Fred vieni. Ho preparato il curry. >
Freddie abbassò lo sguardo, sembrava più triste e depresso del solito.
Angeline si sedette accanto a lui.
< Freddie. Stai bene? Vuoi che chiami qualcuno? >
< Sto bene. > ribatté lui secco:< Sono solo stanco. >
La ragazza annuì:< Devi mantenerti in forze se vuoi continuare a fare, a cantare. A finire Innuendo. >
< Pensi che non lo sappia? > sbottò lui.
Lilì sospirò:< Fai come vuoi. > e tornò in cucina.
Quando la cena era quasi giunta a termine lo vide avvicinarsi allo stipite della porta e osservare per un po' i piccoli che mangiavano.
< Guarda che puoi sederti e mangiare con noi. > ribatté lei a un certo punto divertita.
Freddie sorrise appena.
< Non adesso. >
La ragazza finì di servire il dolce e mandò i bambini a lavarsi i denti.
< Sono cresciuti parecchio. > commentò lui con un lungo sospiro, guardando le tacchette che Lilì aveva disegnato sulla porta per segnare le altezze di Moe e Frederic.
Lilì annuì.
< È vero. Crescono così in fretta. > ribatté Angeline pulendo il tavolo.
Freddie si avvicinò al tavolo:< E comunque ci mettono troppo per me! >
La ragazza sospirò e lo guardò. Sapeva a cosa si stava riferendo.
Cercavano di parlarne sempre meno, perché l'argomento malattia era quasi detestato da Mercury.
Tuttavia la cosa era reale, e sempre più evidente.
< Tornerai a Londra? > domandò lui.
< Sì, fra due giorni iniziano le scuole. Frederic inizierà le elementari e Moe l'asilo. > rispose la ragazza invitando Freddie a sedersi.
< Anch'io verrò presto a Londra. >
< Jim me l'ha detto. Devi girare un videoclip, no? > disse lei mettendo davanti a Freddie un piattone di curry.
Lui la guardò confuso.
< Mangia. > disse lei ridendo.
< Sì, mammina. > ribatté Mercury facendole il verso.
La ragazza si mise a ridere, poi gli diede le spalle e si mise a pulire i piatti.
< Perché? >
< Perché cosa? >
< Perché lo fai? > domandò lui:< Ho delle domestiche. Le ho pagate per lavorare, puoi rilassarti e far fare a loro tutto il lavoro. >
La ragazza sorrise a metà:< Sai, mi piace farlo. >
< Davvero? > chiese lui con la bocca piena di cibo.
Angeline disse di sì:< Sì. Mi da un senso di normalità. >
< Normalità. > ribatté lui.
< Una grande famiglia felice. > sorrise lei tornando ai suoi piatti, anche se sentiva le lacrime salire.
Freddie si mise a giocare col cibo nel piatto. Non ci aveva mai pensato, non seriamente almeno.
< Non mi piace la normalità. > disse poi.
La ragazza tirò su col naso:< Sì, ce ne siamo accorti tutti. >
< Tuttavia la desidero. Voglio dire... tu, io, Fred Junior e Moe. Magari qualche gatto, e Jim. E Joe. > continuò Mercury:< E un cottage. >
< Mi piacciono i cottage. Sono molto pittoreschi. > fece Lilì mentre puliva una pentola.
< E un cane. No, il cane spaventerebbe i gatti. > disse lasciando da parte il curry:< Forse un pappagallo, sarebbe divertente! Non credi? >
< Non lo so. >
< Nemmeno io. Probabilmente non farebbe altro che ripetere le parolacce che gli insegnerei per casa! > rise lui divertito all'idea:< Un cottage, lontano dal casino di Londra. Lontano dai Queen, lontano da quei merdosi di giornalisti. >
< Lontano da me. > ribatté lei.
< Non mi riferivo a te. Non sei una merda. Io ti voglio con me nel cottage, con Joe e Jim. Una grande famiglia felice. > replicò lui con tranquillità.
Angeline si tolse i guanti di gomma e si sedette davanti a lui:< Ti voglio bene da morire, ma tu ami Jim. >
< È falso! > esclamò quasi Freddie indispettito.
La ragazza scosse la testa:< Ami Jim, non me. Non puoi amare due persone allo stesso tempo! >
< Sì, ma... >
< Freddie. È una cosa irrealizzabile. >
Lui la guardò confuso e forse arrabbiato:< Questo lo dici tu! Cosa ne sai di che cos'è irrealizzabile e cosa no? >
< La tua sopravvivenza, è irrealizzabile. > ribatté Angeline, gelando Freddie.
< Scusami? > riuscì a dire dopo un po'.
Lilì sospirò:< Senti. Basta illusioni, okay? Sono stanca di tutte queste promesse che mi fai. >
< Stanca? > ripeté lui allibito:< Le faccio perché sei la donna più importante della mia vita dopo mia madre! >
< Non illudermi cazzo! > scoppiò Lilì:< Non darmi speranza! Non dirmi che ti prenderai cura dei piccoli quando il dottore non è neanche sicuro che arrivi alla fine dell'anno! >
Freddie la continuava a fissare. Non sapeva se abbracciarla o prenderla a pugni.
< Sono stanca di tutto questo Fred. > ribatté lei mentre le lacrime iniziarono a scorrere sul suo volto:< Non ce la faccio più. >
< Ti avevo detto di non piangere. È solo tempo sprecato. > disse lui cercando di calmarla.
< Non piangere?! > urlò lei:< Cosa dovrei fare? Farlo di nascosto come John? Distruggermi emotivamente come Brian? O fare la fottuta indifferente come Roger?! >
Freddie scosse la testa. Qualcuno bussò alla porta, Frederic andò ad aprire. Era Jim.
La ragazza si asciugó rapidamente gli occhi:< Sì? >
< Sono venuto a vedere se andava tutto bene. Ti ho sentito gridare. > disse lui evidentemente preoccupato.
Freddie si girò verso Jim:< Stiamo bene darling. È solo un po' scossa. >
La ragazza gli piantò addosso due occhi feroci.
< Sì, stava giusto per andarsene. > ribatté Angeline prendendo da davanti a lui il curry e gettandolo direttamente nel cestino.
Lui sospirò:< È vero comunque. Voglio quel cottage e voglio te, e Jim. >
< Fuori. > ribatté lei decisa.
Freddie annuì, sorrise appena a Frederic e uscì dall'appartamento.
La ragazza finì di sparecchiare. L'appartamento dove stava era accanto a quello di Freddie. Era stato lui stesso a comprarlo e ad arredarlo apposta per la ragazza che, durante i mesi estivi e i periodi festivi, si trasferiva lì per stare più vicino a Freddie.
L'idea di Mercury era convincere la ragazza a stabilirsi lì, ma Angeline dal canto suo sperava che Freddie prima o poi tornasse a Londra.
Poco prima della mezzanotte, quando era già a letto a leggere un romanzo, sentì un rumore.
La ragazza balzó su. Prese la lampada dal comodino e uscì nel corridoio convinta si trattasse di un ladro.
< Freddie! > sobbalzò lei.
Lui le fece segno di stare zitta.
< Come diavolo sei entrato qui? > chiese la ragazza a bassa voce per non svegliare i bambini.
Freddie le mostrò le chiavi:< La casa è mia. Ho un doppione delle chiavi. >
La ragazza sospirò:< Sei davvero incorreggibile. >
< Possiamo parlare? Magari non in corridoio? >
Lilì annuì e i due si chiusero nella camera da letto.
< Che succede? > chiese la ragazza.
< Non riuscivo a dormire. >
< Così sei venuto a rompermi le palle? > domandò lei.
Freddie sospirò:< E tu? Dormivi? >
La ragazza disse di no.
< Che facevi? >
< Leggevo. >
Lui annuì:< Jim russa troppo. Lo amo alla follia ma adesso che ha il raffreddore... è difficile per me addormentarmi vicino a lui. >
La ragazza si mise a ridacchiare.
< Perché ridi? >
< Potevi dire semplicemente che volevi dormire con me. >
Freddie sorrise a metà:< Voglio dormire con te Lily. Anche perché Jim russa. >
La ragazza si sistemò sotto le coperte e aspettò che lui facesse lo stesso, poi chiuse la luce.
I due si abbracciarono quasi subito.
La ragazza si lasciò stringere mentre ascoltava i battiti del suo cuore. Chiuse gli occhi mentre Freddie le accarezzava i capelli.
Era tutto così perfetto nella sua imperfezione.
< Fred? > sussurrò lei.
< Um? >
< Vorrei quel cottage, mi sembra un idea carina. > disse Lilì:< Voglio una vita con te per quanto breve possa essere. >
< Ne ho avvistato uno molto carino nel Sussex. Simile a quello di McCartney. > ribatté Freddie:< Ci vorrà un po' di tempo, ma ho in mente un bel progetto per quella casetta. >
< Sì. > disse lei:< Sarà bellissimo. >
< Lo sarà davvero. Jim penserà al giardino e Joe alla cucina. Sarà perfetto. >
La ragazza alzò gli occhi verso il soffitto:< Ho perso troppe persone. Mia madre, Marius, ho perso il bambino che aspettavo dal mio ex marito. Non perderò anche te. >
Freddie annuì:< Non succederà. Torneremo a Londra, compreremo quel cottage. Andrà tutto bene. >
La strinse più forte sentendo la paura e il panico salire:< Andrà tutto bene. >
Le campane della chiesa suonarono la mezzanotte.
< È il 5 settembre del 1990. > sorrise dandogli un bacio:< Buon compleanno Melina. >
Mercury rispose al bacio con dolcezza:< Ti amerò fino alla fine del tempo. >
Angeline sorrise arrossendo:< Sì, anch'io. >
< Sposami. >
La ragazza tornò seria e non disse più nulla per tutta la notte.
   
 
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