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Autore: Hilary_Hyuga    25/07/2009    3 recensioni
L era sempre più confuso...da quando Light era partito, qualcosa in lui stava succedendo! Qualcosa che in presenza di Light aveva sempre nascosto, ma che ora non puo' più... Misa pensava che i due giorni d'assenza di Light li avrebbe passati nell'ansia e nella tristezza, ma si sbagliava! Qualcosa di inaspettato la colse improvvisamente...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Misa Amane
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 6-2
Capitolo 6 - 2
Fine.

Il ragazzo al cellulare rimase in silenzio per un po', aspettando una qualunque reazione da Light. Intanto quest'ultimo, comodamente seduto sul sedile dell'aereo il quale mancava poco prima di atterrare, guardò fuori dal finestrino e con una risata disse:

Light: Ehi, Shin, ma che cosa dici? Misa non potrebbe mai...

Shin lo interruppe, sempre sussurrando per non disturbare gli spettatori in sala e soprattutto per evitare di farsi sentire proprio dagli interessati:

Shin: Mi prendi per scemo? Sono al cinema e davanti a me c'è la tua ragazza che ha appena ricevuto un bacio da un tizio seduto accanto a lei...

Light odiava essere interrotto, e soprattutto essere preso in giro, ma il tono di Shin sembrava fin troppo serio, così cercò di indagare, rabbuiando lo sguardo:

Light: Descrivimi questo ragazzo.
Shin: E' davanti a me, non posso vederlo in viso, ma ha i capelli neri e spettinati e ha degli atteggiamenti un po' strani: specialmente come siede, ha i piedi poggiati sul sedile!
 
Light strinse un bicchiere di plastica in mano:

Light: E lui l'avrebbe baciata...?
Shin: Credimi Light.

Strinse il bicchiere ancora più forte, fino a piegarlo e aprirlo in due. La chiamata finì lì.

Light: "Ryuzaki...tu..."

Si alzò in piedi di scatto appena sentì l'altoparlante dell'aereo annunciare che erano arrivati a destinazione. Non avrebbe aspettato un minuto di più.

_

Misa: Ah Ryuzaki, alla fine è stato un film molto carino, non trovi?

L si grattò la testa inclinandola verso il basso:

L: Sì, anche se io al posto del regista avrei fatto scoprire fino all'ultimo chi davvero...
Misa: Maddaaaai, che discorsi fai?! Il film è stato bello così, non puoi immedesimarti nel regista e decidere tu come avresti voluto che finisse!
L:  Stavo solo esprimendo un'opinione..
Misa: Ed io non ti stavo incolpando mica!
 
La ragazza si attaccò al braccio di L con fare fanciullesco:

Misa: Adessiamo mi porti a mangiare?
L: A...mangiare?
Misa: Certo, ogni coppia dopo una serata al cinema va in qualche posticino carino a cena! Tu dove mi porti?
L: Veramente ho finito i soldi, Misa, che ne dici se torniamo in albergo?
Misa: Ma come?! Ho visto che nel tuo portafoglio avevi un mucchio di  soldi, non puoi averli spesi tutti per il cinema!
 
L alzò gli occhi al cielo, sospirando.

_

L'aereo era atterrato in quel momento, Light non parlò con nessuno dopo la chiamata al cellulare, prese le sue valigie e vedendo che la sua famiglia non era ancora arrivata a prenderlo forse perchè un po' in ritardo, salì sul primo taxi dell'aereoporto e sfrecciò via, come una potente ma istantanea ondata di vento:

Tassista: Dov'è diretto?
Light: Al cinema principale di Tokyo.

Rimase con lo sguardo fisso e abbassato per tutto il tempo: non sentiva la mancanza della sua città, non più.

_

L: Ti ho detto che  non mi va di andare a cena fuori!
Misa: E perchè mi hai detto una bugia prima? Non potevi dirmi subito la verità? E poi che c'è di male a voler cenare fuori?
L: Sono stanco e comunque ho delle faccende importanti da sbrigare.
Misa: Sei stanco per la cena fuori ma non per il lavoro, non è così?
L: Non devo darti alcuna spiegazione della mia vita lavorativa, ho mille cose a cui pensare oltre che te!
Misa: E io sarei solo una delle 'mille cose', giusto?

L si voltò a guardarla: aveva le lacrime agli occhi e il trucco un po' sbavato. Se c'era una cosa che L odiava delle donne, era che non si poteva dire loro niente di un po' più duro che subito trovano la scusa per mettere il broncio:

L: Dai, lascia stare..
Misa: No, non lascio stare!
L: Sei una bambina..
Misa: Lo so, e allora? Avresti dovuto saperlo a cosa andavi incontro prima di diventare la tua ragazza!

Altra cosa che non sopportava: ingigantiscono i problemi fino a farli diventare insormontabili tragedie.

L: Non è questo il punto. Adesso basta a piagnucolare e torniamo a casa, sarà per un'altra volta la cena fuori.
Misa: Scusami Ryuzaki...ma io la cena fuori con te non la voglio più fare. Nè ora nè mai.
L: Che significa? Vuoi lasciare perdere tutto??
Misa: Sì...scusami..

Misa iniziò a singhiozzare. L abbassò la testa prendendosela fra le mani. Sapeva qual'era il problema.. Si avvicinò alla ragazza e con una certa freddezza le disse senza rivolgerle lo sguardo:

L: ...Tu pensi ancora a Light.
Misa: Ryuzaki io...è così...

La ragazza non fece in tempo a finire la frase che automaticamente le morirono le parole in gola. Una figura avanzava verso di loro a passo felpato e lesto: Light. Gli occhi di Misa si ravvivarono, ma fu un nanosecondo, perchè lo guardò subito meglio negli occhi e capì che c'era qualcosa che non andava. Il ragazzo si avvicinò e prese L per una spalla, costringendolo a girarsi e guardarlo negli occhi:

L: Light...
Light: Ryuzaki...tu..Misa..

L si sentì crollare il mondo addosso. Alla fine ogni nodo viene al pettine.

L: Light...

Non aveva il coraggio di controbattere. Non avrebbe avuto senso negare, Light non era stupido. Si sarebbe solo infuriato ancora di più, così il corvino si limitò ad abbassare lo sguardo e a rimanere in silenzio:

Light: Adesso devi spiegarmi tutto. Che cos'è questa storia?
Misa: Light, non è come pensi, io e Ryuzaki ci stavamo appena...
Light: Zitta tu, voglio spiegazioni da lui!
L: ....
Light: Allora è così, eh? Ti sei messo con la mia ragazza mentre io ero assente.
L: ....
Light: Avanti, rispondi!! Stai insieme a Misa?? Non era lei quella che hai baciato? Dimmelo!!
Misa: Come...? Ma come fai a saperlo?
L: "Addio..."

Light improvvisamente si fermò. Aveva avuto la sua conferma. Ma conservava ancora un certo orgoglio:

L: Mi odierai, ora?
Light: ..Bastardo...figlio di puttana!

Light superò il limite che non voleva superare. Sferrò un pugno in pieno viso a L, non troppo forte, ma abbastanza da fargli perdere l'equilibrio e fargli sanguinare leggermente in naso. L non reagì. Era apatico, sapeva di essere colpevole. Sapeva che quella situazione lo avrebbe soltanto portato nella disperazione:

Light: Tu...tu che dici di essere un grande portatore di giustizia, sei un'ipocrita! Un bugiardo! E ti credevo amico...hai anche il coraggio di chiedermi se ti odierò ora...tu e la tua fottuta giustizia non valete un centesimo!
L: ...

Colpito al cuore. Ma L era orgoglioso, quanto Light, per questo a un attacco del genere non potette rimanere fermo. Si buttò su Light, calciandolo con una mossa di capoeira non particolarmente difficile. Light cadde a terra, ma la situazione degenerò del tutto: mentre Misa assisteva alla scena, atterrita, i due ragazzi iniziarono a picchiarsi come non avevano mai fatto prima, ma stavolta non c'era Matsuda a fermarli, e non era più nei toni scherzosi di una volta. Rischiarono un paio di volte di scontrarsi sui passanti dati gli spintoni. Alcuni di loro cercarono di fermarli, calmandoli, ma non ci fu verso: i due erano più scatenati di due leoni. Altri erano semplicemente curiosi e rimanevano a guardare per un po', divertiti dal fatto che il giorno dopo avrebbero avuto qualche scoop interessante di cui parlare.
Light stava avendo la meglio. Era il più inferocito, ed L era messo male. Ma nessuno dei due sembrava volesse fermarsi; se avrebbero continuato così senza che nessuno dei due avesse detto 'stop' probabilmente si sarebbero uccisi a vicenda.
Misa era seduta sul marciapiede, piangendo e con la testa sulle ginocchia: si rifiutava di vedere tutto ciò, si sentiva terribilmente in colpa. Non sapeva che fare, ripensava solo a tutti gli errori commessi sia con Light che con L, e si chiedeva se mai si sarebbe trovata bene con un ragazzo. Era partita con buone intenzioni per tutti e due, poi aveva capito di provare attrazione per Ryuzaki, ma in realtà amava ancora Light...la colpa era solo sua, sua, sua e della sua stupida infantilità! Le sembravano ancora forti le parole di Ryuzaki qualche minuto prima, che le rimbombavano in testa:
"Sei una bambina!"
"Sei una bamibina!"
Ormai sembrava che i singhiozzi e le lacrime la stessero affogando, ma non trovava la forza di reagire, e ogni volta che sentiva il secco rumore delle ossa colpite da un calcio o da un pugno dei due ragazzi, si copriva forte le orecchie e ricominciava a piangere più forte, più forte ancora, maledicendosi ancora una volta.
Per un momento riuscì ad alzare lo sguardo per controllare la situazione: si era ribaltata. Ora era Light a terra, aveva ricevuto un forte calcio allo stomaco da Ryuzaki. A pancia in giù, il biondo iniziò a sputare sangue. Misa avrebbe voluto ammazzarsi in quel momento. Il suo Light stava soffrendo come un cane, e lei non poteva fare niente.
Finchè non vide la soluzione più orrenda alle sue sofferenze.
Il Death Note.
Era nella sua borsetta a tracolla, lo portava sempre assieme anche se era rischiosissimo.
Misa lo fissò per un lungo lasso di tempo, chiedendosi se cedere alla tentazione di usarlo o meno. Se l'avesse usato, sarebbe finito tutto,  avrebbe smesso di far soffrire Light, oltre che lei stessa.
Ma il prezzo da pagare era alto.
Il tempo in cui stette a riflettere le sembrò infinito, fino a quando scosse la testa, ripose il suo Death Note nella borsetta, si alzò dal marciapiede, e si buttò fra i due ragazzi.
Era diretta verso L, che adesso stava per sferrare un altro pugno a Light. Appena in tempo, i due si fermarono immediatamente nel vedere Misa avvicinarsi:

Misa: Ryuzaki...

Lui la fulminò con lo sguardo:

L: Cosa c'è?

Lei la guardò, L non potè non fare altrettanto: notò le righe create dalle lacrime ancora umidicce, i capelli scompigliati e il rossetto ormai svanito dalle sue labbra. La sua espressione supplichevole ma al tempo stesso rassegnata. In quell'istante gli sembrò così dolce e carina, una ragazza distrutta dai sensi di colpa, ma che forse aveva trovato la forza di reagire. L capì subito tutto. Specialmente dopo che lei gli prese le mani sporche di polvere e sudore, e si lasciò cadere fra le sue braccia mingherline ma protettive: in quel momento un lampo colpì la mente di L. Ora gli era tutto chiaro: il secondo Kira, il vero Kira e ciò che stava per accadere.
Era un abbraccio diverso dagli altri che aveva scambiato con Misa: affettuoso sì, ma nostalgico e malinconico. Un abbraccio d'addio.
Light non capì, per un momento non era nemmeno geloso del gesto di Misa, perchè qualcosa gli disse che non preannunciava alcun pericolo per lui.
Misa si allontanò da L, in silenzio, senza sorridere. Fu lui a sorridere. Un sorriso rassegnato, ma che faceva capire che aveva compreso tutto quanto. Misa se ne accorse e si imbarazzò di ciò, ma fece ciò che aveva ormai deciso.
Andò via e si rintanò in un bar. L intanto si alzò in piedi e offrì una mano al suo avversario per aiutarlo a rialarlo:

Light: ...Ma che fai?
L:  Lo so, sono un'ipocrita e un bugiardo. Posso almeno conservare un po' di buona educazione?"

Light voltò lo sguardo, quasi infastidito, ma afferrò la mano di L. Lo scontro era finito lì:

Light: ...Credo non ci sia più nulla da fare. Hai vinto tu. Sembra che Misa ami più te di me.

L sorrise:

L: Affatto, amico mio. Lei ama te, solo te. Ed io ho perso. Tutto.

_

Entrò nel bar con fare indifferente, vuota dentro. Si chiuse nel bagno a chiave, ed estrasse il Death Note. Fu più facile di quanto credette.
L Lawliet
h 23:45
Arresto cardiaco.
 
10
20
30
40.
Non uscì più da quel bagno fino a quando non sentì urla di gente, riconoscendo addirittura quella di Light, la sirena di un'ambulanza furiosa...e lei chiusa in quelle quattro mura, a guardare la sua immagine riflessa allo specchio, con i suoni che sembravano tappati là dentro. Il silenzio che dopo un po' venne a crearsi non potè raggiungere quello che aveva dentro sè. Odioso silenzio. Disperato silenzio. Rispettoso silenzio.

Misa: "Mi mancherai, L."

FINE.
Nota dell'autrice: Ok, il finale forse è stato un po' troppo sorprendente. O forse troppo scontato, dipende dai punti di vista! Mi dispiace davvero, ma non me la sentivo di creare un happy ending, almeno, non ne avevo l'ispirazione. Spero comunque di avervi intrattenuto e di non avervi fatto perdere tempo ^_^ Ah, scusatemi davvero se avete dovuto aspettare tutti questi mesi perchè io ricominciassi a scrivere, è inutile che cerco di giustificarmi, ma purtroppo gli ultimi mesi di scuola ero davvero senza ispirazione riguardo le mie storie. Non posso certo definirmi una writer :P Scrivo solo perchè ho bisogno di dare sfogo ai miei pensieri e alle mie sensazioni, niente di tecnico o "agonistico" ^^' Spero davvero di iniziare un'altra bella storia stavolta più nuova e più ricca =) Un bacio a tutti voi che avete seguito fino alla fine da Hila! <3

  
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