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Autore: ladyzaphira    19/06/2019    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
-“Come sarebbe a dire che NON PUOI PIU’ VENIRE?!”
“Devi credermi Marcela mi dispiace, mi dispiace davvero ma …”
“TI DISPIACE?!” i toni della donna divennero talmente alti che l’uomo all’altro capo del telefono dovette allontanare l’orecchio dal ricevitore per non rischiare di perdere un timpano “MADRE DE DIOS!! Domani è il compleanno di TUO FIGLIO, praticamente una delle POCHE OCCASIONI in cui ti degni di venire a trovarlo visto che, evidentemente, SEI TROPPO IMPEGNATO a girare per il mondo a fare ricerche per conto del SciLab, e tutto ciò che hai da dire è un maledettissimo MI DISPIACE?!”
“Marcela …”
“Sei un pezzo di merda Yuichiro!! Lo sai questo?! LO SAI ALMENO CHE SEI UN PEZZO DI MERDA?!”
Yuichiro Hikari non rispose, attendendo con pazienza che l’altra finisse di sfogarsi.
Probabilmente perché una parte di lui, infondo, sentiva di meritare le parole dure della ex-moglie.-
...........
AU/What if ... che ripercorre gli aventi dell'anime dove però sostituisco Haruka Hikari, la mamma di Lan (o Netto, nella versione giapponese), con un personaggio di mia invenzione.
Spero vi piaccia ^^
Genere: Azione, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vedere l’espressione delusa sul volto di Lan fu come ricevere una pugnalata nello stomaco, PIU’ VOLTE.
 
Povero ragazzo, era così eccitato all’idea di rivedere il padre.
Ad occhi esterni una cosa del genere sarebbe potuta sembrare poca cosa, infondo, cos’era mai un compleanno mancato se, malgrado tutto il progresso e l’avanzamento tecnologico che ha caratterizzato gli ultimi decenni, al mondo esistevano ancora bambini che non avevano avuto modo neanche di conoscerli i propri genitori?
Eppure, pensandoci, era proprio questo il punto, Lan un padre lo aveva e ciononostante era come se non lo avesse!!
 
Aveva solo undici anni per l’amor del cielo!!
 
L’ultima volta che aveva avuto il lusso di rivederlo era stato circa cinque mesi fa e per il tempo di un misero weekend.
Giusto un paio di giorni prima che lui e sua madre ultimassero i preparativi per trasferirsi da Cyber City, dove avevano vissuto fino ad allora insieme ai nonni materni, a DenTech City per via del nuovo lavoro di quest’ultima.
 
Marcela Julieta Santacruz aveva infatti trovato lavoro come assistente di produzione in un piccolo studio televisivo di quella città, con conseguente aumento di stipendio.
 
Non che avessero mai avuto problemi di soldi, anzi, Yuichiro non mancava mai di spedirle ogni mese un buon assegno di mantenimento per Lan e Marcela non spendeva mai più del necessario.
Senza contare poi del prezioso aiuto ricevuto dai suoi genitori, i quali si erano trasferiti da Cuba apposta per aiutarla.
 
No, era una questione di orgoglio.
 
Marcela era già rimasta incinta quando si era sposata e per questo aveva deciso di rinunciare alla sua carriera di attrice.
 
Non fu una decisione che prese a cuor leggero.
 
Lo fece per amore, per permettere a Yuichiro di portare avanti la sua, già all’epoca, promettente carriera di scienziato con serenità, mentre lei si occupava di suo figlio.
Lo fece perché credeva nella loro storia.
Anche allora, ogni tanto, Yuichiro partiva per andare a svolgere chissà quale importante ricerca scientifica in giro per il mondo, ma si trattava di periodi sporadici.
La sera tornava sempre, aveva i weekend liberi, dei giorni di ferie.
Erano una famiglia felice.
 
Fu dopo i primi due anni di matrimonio che la situazione cambiò drasticamente.
 
Aveva sacrificato i suoi sogni per costruire una famiglia con quell’uomo e come era stata ripagata?
Con decine e decine, tra lettere ed e-mail, di scuse una più patetica dell’altra dove, come al solito, Yuichiro le comunicava che non sarebbe tornato a casa come promesso, nemmeno per le feste.
Con la vista di due piatti in tavola, uno per lei e uno per Lan, anziché tre.
Con un letto matrimoniale dove dormiva da sola, a versare lacrime di rabbia e frustrazione …
 
… Con un figlio che, non importava quanti sforzi facesse, avrebbe sempre risentito della mancanza del padre.
 
Era stata troppo giovane, troppo ingenua.
Troppo innamorata dell’idea dell’amore per tenere conto della realtà.

Riuscì a resistere in quelle condizioni per sette anni finché, dopo l’ennesimo litigio al telefono, Marcela non vide altra via d'uscita che non fosse chiedere il divorzio.
La sua pazienza era finita, e con essa anche l'amore.

“Marcela? Stai bene?” la voce della sua Net-Navi la distolse dai suoi pensieri, facendole sbattere le palpebre.
Abbassò lo sguardo, realizzando solo in quel momento di essere rimasta ferma, per chissà quanto, con le mani immerse nell’acqua saponata dei patti a rimuginare sul suo passato.
 
“Oh …” fece scuotendo la testa “Sì, scusa Scarlet”
 
Riprese a lavare le stoviglie mentre Scarlet la osservava preoccupata dallo schermo del suo PET.
 
Scarlet EXE era una Net-Navi dall’aspetto femminile.
Aveva la pelle mulatta, vaporosi capelli neri, ricci, lunghi fino al fondo schiena ed occhi dorati di cui uno risultava perennemente oscurato da un grosso ciuffo.
Indossava una tuta aderente completamente nera, sotto un trench rosso scarlatto aperto sul colletto, guanti neri e stivali rossi con suola e tacco neri.
 
Tocco finale era dato dall’ampio cappello (fedora) rosso ed un paio di grossi bracciali ad anello dorati, uno per polso*.
 
“A cosa stavi pensando così intensamente?” domandò Scarlet.
 
“… Alla vita” rispose Marcela dopo qualche istante di silenzio.
 
“Mi dispiace per Lan” sospirò l’altra, scuotendo la testa “Oggi più che mai la presenza di Yuichiro gli avrebbe fatto bene, visto che è il primo compleanno che festeggia senza i suoi amici di Cyber City”
“Se non altro mamma e papà non sono mancati” rispose Marcela pensando ai suoi genitori, i quali se ne erano andati da poco.
 
Ora che lei e Lan si erano ben sistemati nella nuova città, i signori Santacruz non avevano più motivo di restare a Cyber City e a breve anche loro si sarebbero trasferiti con la differenza che loro non avrebbero cambiato semplicemente città bensì stato.
Sarebbero tornati a Cuba.

“Credo che neanche la caduta di un asteroide avrebbe impedito a quei due di partecipare al compleanno del loro nipotino preferito” sorrise Scarlet.
 
“Già, hai ragione” Marcela si lasciò scappare una risatina "A maggior ragione che è il loro unico nipote"
Dopo di che terminò di sistemare la cucina per poi dirigersi in camera e prepararsi per andare a dormire.
 
Prima di coricarsi andò a controllare Lan.
Lo trovò già addormentato sul letto, in una posizione che a Marcela tutto sembrava eccetto che comoda a pancia in giù con un braccio e una gamba che penzolavano fuori dal bordo.
Senza contare che aveva ancora i vestiti della giornata addosso.
 
La donna sorrise intenerita, scuotendo la testa.
“Oh Lan” sospirò “Come tu sia in grado di dormire in queste condizioni per me sarà sempre un mistero”
 
Delicatamente, stando ben attenta a non svegliarlo, gli sbottonò il gilet senza maniche arancione che era solito indossare, infine gli sfilò la bandana azzurra dalla testa, scompigliandogli teneramente i capelli.
 
“Buonanotte tesoro” sussurrò, abbassandosi in ginocchio per baciargli la fronte.
 
Dopo che se ne fu andata, esattamente qualche secondo dopo che ebbe chiuso la porta, il computer nella stanza del ragazzino prese ad emettere una serie di piccoli beep ad intermittenza.
Il monitor si accese, illuminando appena i contorni degli oggetti e dei mobili dentro la stanza, incluso Lan stesso che, pur non svegliandosi, mosse appena gli occhi sotto le palpebre prima di girarsi con la faccia verso il muro, lontano dalla luce che lo stava inconsapevolmente disturbando.
 
Fu allora che sul monitor apparvero diverse scritte e codici, tra cui una che diceva:
 
-Procedura per l’istallazione del COSTUM NAVI personalizzato attivata … tempo d’attesa 5 ore … non spegnere il computer …-

............................

*Per il design della Net Navi di Marcela, Scarlet EXE, mi sono ispirata a quello del personaggio di Carmen Sandiego (Mi riferisco a quella del Reboot di Netflix).
Ringrazio tutti coloro che hanno letto il primo capitolo, alla prossima!! ^^

 
  
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