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Autore: Blablia87    20/06/2019    2 recensioni
 
“L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.”
(Carl Gustav Jung)
 
Aziraphale non ha avuto scelta.
Crowley, invece, sta per farne una che cambierà tutto.
 
[Script]
 
Genere: Angst, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo (per una volta all’inizio, e non alla fine) dell’autrice:
 
Quello in cui vi siete imbattut* è un esperimento, nato dalla lettura dello Script Book della serie televisiva.
 
Non ho mai scritto una sceneggiatura prima (il mio stile, spesso prolisso, per la verità si discosta molto dalla necessaria capacità di sintesi richiesta dai copioni) e sono ben conscia che quanto segue sia probabilmente ricco di inesattezze per quanto riguarda le regole generali che disciplinano tale percorso di stesura di un testo.
 
Negli anni ho letto un buon numero di opere in questa forma, e devo ammettere di aver sempre subito il loro fascino. Richiedono uno sforzo di immaginazione più grande (per sopperire alla mancanza di molti dettagli) ma, forse proprio per questo, recano con sé una lettura più libera, ampia, personale.
 
Spero quindi che possiate perdonarmi qualche svarione e necessaria forzatura e che questa storia possa essere una piacevole compagnia, nel caso la sceglieste come compagna per qualche ora.
 
 
Grazie,
Blablia
 
 
 
 
 
 
 
Who wants to live forever?
Forever is our today
Who waits forever anyway?
 
(“Who wants to live forever?” – Queen)
 
 
 
 
 
 
 
 
SCENA UNO
 
 
 
101 INT. UFFICIO DI CROWLEY – NOTTE1)
 
Il demone - leggermente curvo - sta tracciando, con espressione concentrata, qualcosa sul pavimento con un lungo bastone.
 
Alle sue spalle, le piante sembrano sporgersi in avanti con le foglie per riuscire a vedere cosa il loro (poco) amato proprietario stia facendo.
 
CROWLEY
       (tra sé e sé)
  Okay. Bene. Dovrebbe andare.
 
Si ferma un attimo, drizzando la schiena. Sembra vagamente preoccupato.
 
CROWLEY - CONT.
       (a voce alta, guardando il soffitto scuro sopra la sua testa)
  EHI, LASSÙ! È un po’ che non ci sentiamo! Quanto sarà, più o meno? 6000 anni? So che potrebbe sembrare leggermente opportunista, da parte mia, data la situazione...
 
Si blocca, scuotendo la testa.
 
CROWLEY - CONT.
       (sibilando)
  Oh, al Diavolo.
 
Riabbassa lo sguardo, portandolo sul pavimento. Adesso è evidentemente preoccupato.
 
CROWLEY - CONT. 
       Avanti, cosa potrà mai succedere. 
 
Tentenna.
 
CROWLEY - CONT.
       (girandosi, rivolto alle piante)
  Potrei assentarmi per un periodo non meglio precisato. Ssapete cosa fare. O, al mio ritorno...
 
Le piante annuiscono, spaventate.
 
Il demone, con un gesto teatrale, estrae gli occhiali da sole dalla tasca sinistra dei jeans scuri che indossa e li inforca.
 
Poi, prendendo un ultimo respiro profondo (ha imparato bene a fingere reazioni umane), fa un passo indietro, allargando le braccia con fare quasi di sfida.
 
PRIMO PIANO sulle piante, adesso scosse da sussulti violenti.
 
Un intenso FASCIO DI LUCE. Abbagliante.
 
Una delle piante, la più impressionabile, si muove fino a cadere, rovesciando terra ovunque.
 
PRIMO PIANO sulla terra vicino al vaso, per poi fare una lenta carrellata sul pavimento, seguendo gli schizzi di terra fino ad una linea di gesso bianco, nel punto dove Crowley è indietreggiato.
 
M.D.C.2) dal basso verso l’alto3), rapida, a partire da quel preciso punto fino a mostrare per intero quella porzione di pavimento.
 
Nessuna traccia di Crowley.
 
La linea si rivela essere un piccolo frammento di un disegno molto più grande.
 
Un cerchio magico di traslazione celeste, tra i più antichi, potenti, e santi.
 
Stando a quanto riportato in piccolo sulla parte perimetrale, un demone non dovrebbe mai entrarci.
 
Pena una morte più rapida e dolorosa di quella ottenuta tramite benedizione con acqua consacrata.
 
 
      NERO


 


 


Note:
 
1) Avrei giurato che quella vista nella serie fosse l’abitazione di Crowley.
Ma, leggendo lo script book, mi sono resa conto che viene riportata sempre come “Crowley’s Office”. Quindi, mi sono adeguata.
 
2) M.D.C: Movimento Di Camera.
 
3) Questo M.D.C. nello specifico è chiamato “Dolly zoom” (o, in Italiano, "Vertigo"), ma ho preferito saltare il termine tecnico e trascrivere l’azione in sé per aiutare la lettura in chiave narrativa. 
   
 
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