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Autore: GattyP    22/06/2019    3 recensioni
Quarto capitolo delle avventure di Niamh O'Neil, simpatica streghetta irlandese, ormai arrivato al suo ultimo anno ad Hogwarts (2015/2016) e, grazie alla maggiore età, forse meno impulsiva e pasticciona del solito. Compaiono nella vicenda un po' tutti i personaggi del canon (da Harry e Ginny a Victoire Weasley e Ted Lupin).
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 8

 

Nella Foresta Proibita

 

 

Eravamo verso la metà di marzo quando una ragazzina di prima è venuta a cercarmi, mentre stavo uscendo dalla Sala Grande, dove stavo facendo sorveglianza durante l'ora del té (era stata introdotta in via sperimentale quell'anno su proposta di Neville). Io vegliavo sui ragazzi (uffa, i miei doveri di insegnante mi costringevano, ogni tanto, a vigilare, insieme ai prefetti, che tutto fosse a posto durante i pasti o le altre occasioni in cui i ragazzi si concentravano in Sala Grande).

In realtà, più che vigilare, stavo ascoltando Lenny e Annah: i due ora giravano insieme, mano nella mano, ed erano tanto carini! Annah era ancora più bella e aveva superato la sua timidezza, ora, grazie a Leonard. E mi stavano raccontando di uno scherzo che qualcuno aveva fatto a Teddy, facendogli credere che degli Inferi erano stati visti vicino al Lago Oscuro.

- Scusi, prof.ssa O’Neil… la Preside le chiede se può raggiungerla - mi ha detto la ragazzina.

- Certo - ho risposto, e mi sono subito diretta in Presidenza, dopo aver salutato mia cognata e il suo moroso.

Ho salutato il solito Gargoyle e poco dopo ero nel suo ufficio.  Era con due auror che non avevo mia visto (conosco però Harry Potter, Ron Weasley, che saltuariamente dà loro una mano, e anche Dennis Canon!). Avevano un brutto aspetto (anche perché ad un odi essi, un certo Donovan, manca quasi tutto il naso, mentre l’altro, Alison, era pieno di cicatrici) e uno sguardo da duri.

- I due signori ti vogliono fare qualche domanda - mi ha spiegato la McGranitt.

- Certo. Cosa volete? - ho chiesto gentilmente.

- Sappiamo che lei è amica di alcuni centauri - mi ha detto quell’Alison.

- Sì, mi aiutano nelle lezioni, portandomi innocui animaletti e qualche pianta - ho spiegato.

- Qualcuno sta saccheggiando i nidi di pharomachrus higlandensis, per portare via le penne caudali di quei rari uccelli - continuò l’auror Donovan - Il che è proibito. I centauri sono infuriati e minacciano di squartare chiunque trovino nel loro territorio… ma questo non ci importa. Ci importa che le penne non siano immesse nel mercato… La loro magia è irrintracciabile e gli eventuali possessori possono vincere, con una alcune di quelle penne, importanti concorsi magici…

Sì, lo sapevo. Quelle penne permettono, se posizionate per circa un’ora dentro un libro, di memorizzarne tutto il contenuto che, poi, può essere riversato, dalla penna stessa, su carta o pergamena… E’ magia antica non identificabile e solo sofisticatissime e complicatissime tecniche, per altro molto costose, permettono di identificare un compito vergato con quelle penne: è tassativamente proibito usarle, quindi.

- Notizie attendibili ci assicurano che il mercato sta per essere inondato da quelle maledette penne, provenienti dalla Foresta Proibita. Un nostro informatore è sicuro che il carico stia per partire… Parliamo di almeno una ventina di penne, del valore di almeno 12.000 galeoni… - aggiunse Alison.

- E sospettiamo che qualcuno, da Hogwarts, si sia recato nella Foresta senza essere intercettato dai centauri e voglia ora immetterle nel mercato. Qualcuno che conosce la Foresta, gli animali della Foresta e magari alcuni centauri.. - continuò Donovan.

Oddio, mio fratello e Lorna! Li avevo sentiti chiaramente esprimere la loro volontà di prendere quelle penne! E’vero che mi avevano assicurato di aver abbandonato l’idea, ma… potevo fidarmi?

- Lei ha qualche sospetto, prof.ssa O’Neil?

- Naturalmente no! - mentii spudoratamente. Per fortuna ero diventata piuttosto brava in occlumanzia… Harry Potter, dopo la mia ultima avventura, quella in cui avevo permesso di catturare quel killer internazionale, quell’Ignotus, mi aveva spiegato qualche importante tecnica che aveva imparato dai suoi colleghi italiani… Dicono che laggiù tali tecniche siano particolarmente sviluppate.

- Non ho idea di chi possa essere il ladro… - continuai.

- Bene. E questa? - mi disse Alison, indicando… proprio la penna di pharomachrus che, qualche anno prima Fidippa mi aveva regalato (durante il nostro primo incontro) e che, tra l’altro, non avevo mai usato! Faceva però bella mostra sulla mia scrivania. Non pensavo ci fosse niente di male! Ma… come facevano quei due ad averla? Erano entrati nel mio studio!

Diventai una furia! Erano entrati nel mio studio! Mi avevano preso un mio oggetto! Non riuscivo a crederci!

- Ma….. come vi permettete? Non potete entrare nel mio studio!

- Siamo stati autorizzati dalla Preside di guardare quello che a noi sembrava opportuno - disse Alison, con un sorriso di scherno - E forse abbiamo trovato quello che cercavamo…

- Avete trovato un bel niente! - gli dissi, arrabbiatissima - E’ un regalo di un’amica, di qualche anno fa… e non l’ho mai usata, per altro. Potete controllare!

Ero agitatissima. Pensare che qualcuno aveva frugato nel mio studio mi irritava tantissimo. E mi rivolsi alla McGranitt, con una faccia delusa: - Hai dato loro tu il permesso, Minerva?

- Mi dispiace, Niamh! - mi spiegò, mortificata - Stavo ora dicendo che le loro illazioni sono infondate, prima che arrivassi… Sì, ho dato io il permesso… Harry mi ha chiesto di autorizzarli a girare liberamente per il Castello e loro hanno preso la mia autorizzazione alla lettera…  

- E su di lei, professoressa - disse Alison con un sorriso di scherno (e insistendo con il tono sull’ultima parola... che antipatico!) - abbiamo avuto qualche soffiata. Qualcuno ci ha detto dei suoi spostamenti ai margini della Foresta Proibita, o anche all’interno, della sua amicizia con i centauri… Lei ha la competenza  per riconoscere le penne, ne ha anche una nel suo studio…Penso che debba spiegare la faccenda al capo, che arriverà domani... Intanto si consideri incriminata… Secondo me, Whyte ha visto giusto… Abbiamo avuto una denuncia precisa dal suo collega, professoressa…

Ecco chi mi aveva accusata! Quello stronzo di Whyte! Quanto lo odio! Ma questa volta gliela faccio pagare!

Adesso ero proprio incavolata. - Cosa? - gli dissi, arrabbiatissima (era un bel po’ di tempo che non mi arrabbiavo così - Ma voi siete tutti matti! Protesterò e mi chiederete scusa! Siete due…

Per fortuna quell’odioso Alison mi precedette (altrimenti mi avrebbero accusato anche di oltraggio a pubblico funzionario! Avevo in mente un sacco di insulti!): - Poche storie! Lei è incriminata. Chiarirà la sua posizione domattina davanti al capo. Le proibisco di allontanarsi dal Castello e le ordino di non recarsi, assolutamente, nella Foresta Probita, altrimenti questo potrebbe essere considerato un tentativo di confondere le prove!

- Voi siete tutti matti - ho detto loro - Io vado dove mi pare. E voi potete andare…

- E’ meglio che obbedisci, Niamh - mi ha detto precipitosamente la McGranitt. E poi, rivolto ai due auror: - Penso che stiate prendendo un grosso granchio. Ho la massima fiducia nella prof.ssa O’Neil. Protesterò con Harry Potter, a cui riferirò delle vostre discutibili accuse. E non potete, a norme di legge, proibire ad una mia insegnante di andare dove ritiene opportuno

- L’insegnante non può andare nella Foresta Proibita - concluse Donovan. - E se la troviamo nella foresta, un soggiorno ad Azkaban non glielo nega nessuno. Glielo prometto io. Potrete protestare con il capo domani mattina. Fino a domani è alle prese con una rischiosa missione all’estero e non è contattabile, per nessun motivo. Quindi, fino a domani, comando io. E il corpo del delitto ce lo prendiamo noi.

E se ne andarono, dopo aver portato via la mia povera penna. Io friggevo per la rabbia!!! Tutta colpa di Whyte!

- Ora lo crucio! - ho pensato. Ho salutato velocemente la McGranitt e mi sono diretto verso le aule di Difesa, dove, sapevo, avrei incontrato quello stronzo… erano passate da poco le nove e, a quell’ora, non aveva ancora lezione; sapevo però che lui si recava sempre prima in classe a preparare il materiale e ad attendere lì gli alunni.

- Cosa hai, Niamh? - mi ha detto Charles, vedendomi passare come una furia diretta all’ufficio di quel cane.

- Vado a cruciarlo! - gli dissi. Subito mi si accodò, cercando di calmarmi.

Gli raccontai tutto… Mi sono anche messa a piangere, per la rabbia… Come si fa ad essere così cattivi?

- Andiamo a parlare insieme - ha detto Charles. - E… mi dai la tua bacchetta, per qualche minuto?

Evidentemente mi conosceva… Poco dopo eravamo davanti alla porta della sua Aula.

- Sta’ calma e lascia parlare me - ha detto Charles - Mi raccomando, autocontrollo…

Io non gliel’ho promesso. Siamo entrati e, quando ho visto quel cane (era impegnato in un complicato esperimento che lo avrebbe occupato per una mezzora almeno… doveva spostare contemporaneamente le armature e programmarle per qualche idiota esercizio che avrebbe fatto fare agli alunni  e non poteva perdere la concentrazione!), non ce l’ho fatta più. Dovevo sfogarmi!!!!

- Come ti permetti, stronzo, spia, fallito, demente, di denunciarmi alla polizia? Brutto sfigato che non sei altro, fallito, pezzo di merda! Come ti senti a rompere sempre le scatole a me e alla mia famiglia?

Quel cane ha perso evidentemente la concentrazione, ha fatto cadere tutte le armature (ben gli sta! doveva ricominciare da capo!!!) ed è sbiancato; poi ha rivolto la sua bacchetta verso di me, ma, per fortuna, io non l’avevo.. Effettivamente Charles è stato previdente!

- Ma… come ti permetti… - ha provato a biasciare - Ti denuncio alla Pre…

- Denunciami a chi ti pare, brutto sfigato. Tanto ho capito che sbavavi per mia madre e, dato che le facevi schifo, brutto sfigato fallito, ora te la prendi con me e la mia famiglia…

Questa glielo dovevo dire da un sacco di tempo! Lo sapevo che, quando era piccolo, aveva rotto le palle a mio padre e a mia madre per un bel pezzo… Quant’era meschino!

- Dai, andiamo, Niamh - mi diceva Charles. Evidentemente si era fidato troppo del mio autocontrollo… Ma vedere quel cane, e pensare a tutte le cattiverie che aveva detto su di me, e pensare a tutto quello che mi aveva fatto negli anni passati, mi aveva fatto proprio uscire dai gangheri.

- Questa me la paghi, stupida irland… - provava a dire quello stronzo.

Ma mi sottovalutava. Quando sono arrabbiata, riesco ad alzare la voce e a parlare velocissima!

- Mentecatto! Idiota! Sfigato! Frustrato! Fallito! Deficiente! - continuavo io, mentre Charles cercava di portarmi via - Quando mi ridaranno la penna di quella specie di pappagallo, te la metto nel c…

- Vattene, vattene, me la pagherai, altro che M.A.G.O…. - continuava quello - Ti farò espellere da ogni scuola magica… Tu non sai chi sono io…

Alla fine, per fortuna, Charles, quasi di peso, mi ha portato fuori. Quel cane era livido di rabbia ed io ero ancora arrabbiata ma… mi aveva fatto bene insultarlo! Era qualche anno che volevo farlo!

- Quando fai così, mi fai paura… - mi ha detto il mio moroso, con uno sguardo fintamente spaventato.

- Discendo da un famoso mago oscuro, mi ha detto mio padre… - ma mi è venuto da sorridere - Ma non preoccuparti, tu sei l’amore mio…

- Non dici lo stesso al tuo corvus? - mi ha domandato Charles.

- Sì, hai ragione. Allora tu sei il secondo in graduatoria - gli ho detto.

E ci siamo messi a ridere. Cosa farei se non avessi al mio fianco Charles? Ci siamo abbracciati. Vada al diavolo quello stronzo di Whyte… questa però gliela faccio pagare…

 

Riguardo alla faccenda degli Auror, per fortuna tutti, quel giorno, mi mostrarono la loro solidarietà, sia a Cena, in Sala Grande (naturalmente mangiavo tra gli studenti! Volevo stare il più lontano possibile da quella schifosa carogna di Whyte), sia dopo, nel mio ufficio. Io contrabbandiere…. di penne? Ma erano ubriachi? Anche Charles era scandalizzato, ma cercava di calmarmi: - Hanno preso un grosso granchio, Niamh, non arrabbiarti. Domani con Harry ci chiariremo.

Poi, dopo cena, quando Ryann e Lorna mi portarono la piccola Deirdre, li interrogai subito. Prima non avevo potuto parlare loro, dato che c’erano intorno un sacco di persone.

- Noi non siamo mai entrati nella Foresta Proibita - mi ha detto Ryann - O almeno non siamo entrate a prendere quelle penne. Te lo giuro sulla piccola.

Anche Lorna diceva la stessa cosa. E non avevo difficoltà a credere loro. Li conoscevo. Erano dei perfidi serpentelli, ma non mi avrebbero mentito su una cosa del genere. Sospirai, loro due non c’entravano per nulla. Per me il contrabbandiere di penne era Whyte… Ma certo! Mi voleva incastrare per portare a termine il suo schifoso compito… Ma gliel’avrei fatta pagare!

Poco dopo sono venuti, nel mio ufficio, Seanna, Ginevra e metà della Casa Tassorosso. E anche un sacco di amici e amiche delle altre case. Sono poi arrivati anche il Frate Grasso e un paio di altri fantasmi a manifestarmi la loro solidarietà. Non che ne avessi bisogno (era solo un’azione stupida di due auror senza cervello e, il giorno dopo, tutto si sarebbe chiarito con Harry), ma mi ha fatto piacere vedere tanti amici. Poi, piano piano, tutti se ne sono andati ed èrimasto il solo Charles… e naturalmente la piccola Deirdre, che avrebbe passato la notte con me.

- Rimani, questa notte? - gli ho chiesto - Vada a quel paese Whyte e i suoi stupidi divieti! Tanto cercherà di farmela pagare in ogni caso…

- Beh… Non ho mai fatto l’amore con una persona incriminata di contrabbando, una mezza reclusa… potrebbe essere interessante… - mi ha detto sorridendo Charles.

- Che sfacciato! - gli dissi - E mi sa che non lo farai!

Ma l’idea mi piaceva. E poi c’era il mio bel fiore nel vaso in mezzo al tavolo, quello che mi aveva regalato Fidippa, che esalava un magnifico profumo (si era aperto!)… Oddio, erano venuti tutti a trovarmi: Kyle e Rup, Seanna e Ginevra, Ryann e Lorna, Vic e Polignac… Non è che quella notte tutti…? Ma chi se ne fregava! Ora dovevo pensare a me…

 

--------------

 

Tutto perfetto. Meraviglioso. Il fiore effettivamente aveva un potere afrodisiaco. Peccato che la fioritura dura solo una giornata! E Deirdre continuava a dormire. La serata era finita sicuramente meglio di come era iniziata. Abbracciai Charles. Potevo dedicarmi un po’ a giocherellare con…

Improvvisamente un lampo mi ha attraversato la mente. James. Non avevo visto James.

- Scusami, Charles. James… non ho visto James, neanche durante la cena…

- Sì, hai ragione, a cena non c’era…

Ma si interruppe improvvisamente.

- Ha ancora litigato, e questa volta per bene, non so il motivo, con quell’Ezer. Li ho anche separati prima che li vedesse il tuo amico Teddy (che li avrebbe sicuramente puniti), dicendo che li avrei denunciati se li avessi visti scontrarsi in giro - mi confermò Charles - Nel primo pomeriggio… Poi, con le tue avventure, l’accusa inverosimile nei tuoi confronti, la litigata con Whyte e tutto il resto, me ne sono proprio scordato. Ma ho sentito che si sibilavano qualcosa, prima di andarsene, a pensarci bene… forse hanno menzionato la parola “Hagrid”…

Perché dovevano citare Hagrid allontanandosi… Forse si davano appuntamento dietro alla capanna di Hagrid, luogo appartatissimo, adatto… ad un duello di magia?

- Non è che vogliono fare un duello, o qualcosa del genere? - ho chiesto preoccupata. -  Mi venne in mente la profezia. “Deve scontrarsi col nulla”. Si scontrava con Ezer..

Nulla? Non è che Ezer in spagnolo volesse dire… ?

Mi sono subito alzata e ho preso un pezzo di pergamena, scrivendo velocemente il nome “Ezer”. Poi, con la mia bacchetta, ho fatto una semplice incantesimo di traduzione (a moderna Iberica lingua transfero), per vedere se era una parola spagnola… No, per fortuna,  non esisteva quella parola in spagnolo. Respirai. Mi ero sbagliata…

Charles mi aveva seguito ed aveva intuito quello che stavo cercando ed era impallidito. Poi, guardandomi negli occhi:  - Ma se i genitori vengono da Bilbao… parlano il basco, oltre che lo spagnolo… Sono baschi, parlano un’antica lingua della penisola iberica, preindeuropea…

E ha provato a tradurre Ezer dal basco (a lingua euskara transfero)… il termine si è illuminato e, un attimo dopo si è trasformato nella parola “nulla”.

Non poteva essere una coincidenza! La profezia! Dovevo raggiungerli e bloccarli! Erano andati dietro casa di Hagrid?

- Vengo con te - mi ha detto Charles.

- No. Devi rimanere con Deirdre. Non possiamo portarcela dietro. Non preoccuparti per me. Ti mando subito mia sorella, o Ginevra. Poi raggiungimi. Intanto avviso tutti gli insegnanti  - gli dissi, mentre mi vestivo velocemente e, contemporaneamente, mandavo una serie di patronus a tutti i miei colleghi, a parte naturalmente Whyte (“Emergenza. Ci vediamo all’ingresso!”), a Ginevra, Seanna, Kyle e Rup (“Emergenza. Controllate chi manca nella vostra Casa e venite a riferirmelo, subito, all’ingresso).

- E poi sono io quella della profezia - ho detto, più a me stessa che a Charles

- Non puoi andare nella Foresta Proibita, secondo gli Auror - mi disse Charles.

- Ma andassero a… - gli dissi, mentre gli passavo un veloce bacio sulle labbra - Non entrerò nella Foresta. Mi fermerò prima… se possibile. Pensa a Deirdre, per favore…

Mi immaginavo la scena. I ragazzini se ne erano  andati a fare un duello di magia e avevano cercato un luogo dove non potevano essere interrotti. Dietro la casa di Hagrid era perfetto: non erano visibili dal Castello. Io più volte avevo dovuto sgridare ragazzi e ragazzetti che si aggiravano furtivamente dietro la casa del mio amico verso il tramonto. Ma ora era notte! E se fossero entrati nella Foresta Proibita? Dove… mio Dio!... c’era anche quella specie di portale che poteva crearsi e chiudersi da un momento all’altro.  Cominciavo a preoccuparmi!

Mi diressi velocemente verso l’ingresso.

 

Appena arrivata, c’erano quasi tutti gli insegnanti: Vitious, la Sprite, Neville Paciock, Sinistra e la Bertyl (la nuova prof. di divinazione). Li misi al corrente della situazione: “Mancano alcuni ragazzi, penso, dalle loro case e penso che siano nella Foresta Proibita per un duello di magia. E da quelle parti c’è una frattura spaziale… l’ho vista qualche tempo fa con la mia amica centaurina, Fidippa, e ne ho informato la Preside…

Era arrivata anche la McGranitt: - Sì, ma stavo tranquilla, dato che gli studenti non possono andare. Ho avvisato anche Hagrid … Chi manca?

In quel momento sono arrivate, tutti trafelati, Kyle e Seanna che ci hanno comunicato che mancavano in effetti alcuni ragazzini di prima: James, Deborah Calosbury e Myriam Prewett in Grifondoro; Ezer, Ruhainiki e McGrove a Serpeverde.

Perfetto, proprio i miei “polli”. Duello di magia: i due duellanti e due testimoni per ognuno…. Sei idioti!

- Voi restate qui - ha detto Paciock a Seanna e Kyle - Svegliate i prefetti e il Caposcuola. Noi andiamo nella Foresta a cercare quegli incoscienti. Niamh, tu non puoi venire, secondo gli Auror…

- Devi farmi una fattura. Io poi sono citata nella profezia… Ve ne ha parlato Harry… Ezer vuol dire “Nulla” in basco…

- Presto, andiamo! - ha detto la McGranitt, ora veramente spaventata - Ti autorizzo io a venire!

Prima di uscire ho fatto in tempo a dire a Seanna di andare nel mio ufficio, dopo aver avvisato i prefetti e Teddy, a prendersi cura di Deirdre, così da lasciare libero Charles. E poi velocemente siamo andati alla Capanna di Hagrid, dove anche lui era sveglio: i miei patronus sono molto insistenti, quando ci si mettono!

- Andiamo subito alla radura dei fiori - ha detto Hagrid, e ci ha guidato velocemente attraverso la Foresta Proibita. Senza la sua guida non sarei riuscita sicuramente a ritrovare il punto che mi aveva mostrato Fidippa qualche tempo prima. Che incoscienti quei ragazzini, a ficcarsi in quel guaio: inoltrarsi nella Foresta Proibita! Purché non fosse capitato a loro niente di male! Li avrei puniti!!!

Giungemmo dopo pochi minuti alla radura e ci si ghiacciò il sangue… Una luce pulsante si era creata al centro della radura e alcuni ragazzini terrorizzati la stavano guardando

- E sta chiudendosi… - ha aggiunto Vitious - guardate come pulsa…

Una biondina, del gruppetto dei ragazzini di prima si diresse agitata verso di noi: - Si è creata all’improvviso… e ha inglobato la Prewett, Potter e Ezer… Noi non sapevamo cosa fare… Poi si è messa a pulsare

Non avevo troppo tempo per pensare. James e gli altri ragazzini erano dentro. Senza che nessuno potesse fermarmi, mi gettai, letteralmente, dentro il portale e, mentre tutto stava scomparendo, mi accorsi che il portale si chiudeva definitivamente, alle mie spalle.

 

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- Professoressa? - sentii chiamare.

Aprii gli occhi. Ero probabilmente svenuta. Mi faceva male la testa: l’avevo battuta. Mi usciva del sangue.

Intorno a me c’erano i tre  ragazzi… Myriam Prewett, agitatissima, e due preoccupati Ezer e Potter. Tutti e tre erano chiaramente spaventati. Né ora pensavano di prendersi in giro o fare idioti duelli di magia. Quante punizione avrei loro dato!!!… se fossimo riusciti a tornare…

- Con voi facciamo i conti quando torniamo ad Hogwarts - ho detto loro. E poi: - Dove siamo?

Eravamo dentro una specie di grotta. Poco lontano sentivo il rumore del mare… un mare in burrasca… eravamo vicino alla spiaggia… la profezia!

- Non ne abbiamo idea - mi ha detto la Prewett - Il portale ci ha attirato qui… Siamo vicini al mare… fuori c’è una tempesta… è notte… è freddo…

- Sarà la spiaggia di quell’isola di Lith… - pensai, rivolta a me stessa. E poi, sempre a me stessa: - Forza, Niamh. Pensa alla conclusione della profezia. Devi salvare i ragazzi.

- Risolveremo tutto domattina, ormai. Ma poi vi aspetta una bella punizione! - dissi, mostrandomi arrabbiata (in realtà ero piuttosto preoccupata, ma non volevo farlo vedere). E poi: - Come vi è venuto in mente di entrare nella Foresta Proibita? Incoscienti!

Dovevo sembrare proprio arrabbiata, perché i tre trasalirono.

- Ce l’ha detto il poltergeist… Pix… Ha detto che lì non ci sarebbero stati insegnanti ad impedire il duello… - disse debolmente Ezer. Era molto abbattuto, come lo era James. I due si sentivano in colpa…

- Siete stati doppiamente idioti! Fidarsi di Pix! - conclusi. Punizione per loro e punizione per il poltergeist, se fossimo tornati ad Hogwarts!

Poi ho continuato: - Ora accendiamo un fuoco e cerchiamo di dormire… Poi, penseremo domattina a cosa fare… Andate intanto a raccogliere legna secca… ce n’è tanta in questa grotta, mi pare… E… avete dei fazzoletti?

Mentre i ragazzi andavano poco lontano a raccogliere la legna (per fortuna effettivamente ce n’era tanta in giro), ho trasfigurato i fazzoletti in alcune coperte… Beh, per fortuna me la cavavo discretamente in Trasfigurazione! Poi, ci siamo accucciati tutti un po’ preoccupati, intorno al fuoco che avevo acceso. Mi faceva ancora male la testa, il pavimento della grotta era duro e freddo, fuori infuriava la tempesta, avevo tanti motivi di preoccupazione… Tuttavia ero proprio distrutta e mi addormentai quasi subito.

 

-2 alla conclusione! A mercoledì!. S.

 

   
 
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