Libri > Good Omens
Segui la storia  |       
Autore: Lory221B    22/06/2019    9 recensioni
Apocalisse mancata, esecuzione scampata, cena al Ritz.
Tutto sembrerebbe andare per il meglio... forse... non proprio.
Genere: Angst, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 4 Applausi celesti?


♫I'm happy at home
You're my best friend
Oh, you're my best friend
Ooh, you make me live
You're my best friend♫
“Best friend”


I libri non riuscivano a dare ad Aziraphale il conforto che gli avevano sempre concesso quando era in dubbio o spaventato, ossia ogni volta che non riusciva a capire le decisioni dei piani alti. Sta volta era diverso, aveva fatto tutto da solo.

« Ho fatto un bel casino »

Si stiracchiò sulla sedia, meditando quale potesse essere la prossima mossa per fare pace con il suo amico, più deluso che mai, quando una luce celeste seguita da un’inequivocabile sensazione di calore, portarono la sua attenzione sulla manifestazione del Metatron al centro della sua libreria.

« Buon pomeriggio Aziraphale »

« Oh, emh, salve, quanto tempo. Da prima dalla mancata Apocalisse » aveva preso a sfregare le mani come faceva ogni volta che si sentiva nervoso. C’erano state delle occasioni in cui Crowley aveva preso le sue mani perché smettesse di agitarsi e ogni volta l’effetto era stato immediato, ma questa volta era da solo ad affrontare l’ira celeste.

« Abbiamo saputo che Gabriele ha preso un’iniziativa nei tuo confronti » Aziraphale pensò a qualcosa di intelligente da dire ma fu anticipato dal Metatron « È stato richiamato per questo »

« Davvero? » chiese stupito.

« Sì è fatto prendere la mano, come nel medioevo »

« Già, mi ricordo, tutte quelle scomuniche, poi la caccia alle streghe… Quindi i demoni non sospettano niente? Crowley è al sicuro?» chiese d’impulso, prima di correggersi per evitare che i suoi sentimenti fossero troppo palesi « Insomma, intendo, non devo preoccuparmi di reazioni demoniache? »

« I demoni non sanno niente » e Aziraphale sorrise allegro  « E in ogni caso, gli angeli non vengono eliminati, solo Dio può decidere dei suoi angeli »

« Oh, che sollievo » Aziraphale pensava che il discorso fosse chiuso e aveva già rivolto all’apparizione un gesto di commiato ma il Metatron era ancora lì.

« Aziraphale, non significa che sarai reintegrato nella tua missione. Devi meditare sul perché Dio ti ha lasciato sulle Terra. Credi davvero che non sapesse delle tue frequentazioni? »

L’angelo non poteva credere alle sue orecchie, stava forse sottintendendo che aveva l’approvazione per “fraternizzare” con Crowley? Si avvicinò al Metatron, come se la domanda richiedesse una certa intimità « È una specie di via libera? »

L’apparizione non si trattenne e rivolse gli occhi al Cielo, in tutti i sensi, prima di sparire.
« Ok, lo prenderò per un sì. Poteva almeno dirmi dove trovare Crowley » nemmeno il tempo di raggiungere il telefono che una guida di Londra si aprì di botto e apparve un cerchio sulla zona di Oxford Street. « Ok, grazie »



In un piccolo locale a Oxford Street, un demone con gli occhiali da sole, ignorava completamente che il portavoce ufficiale di Dio stesse consigliando a Aziraphale di cercarlo e di dirgli, leggendo tra le righe, tutto quello che stava provando.

Nemmeno poteva sapere che a volte, il piano ineffabile, potesse comprendere dare indicazioni stradali come un google maps qualsiasi; così, Crowley, strabuzzò gli occhi quando Aziraphale entrò a passo deciso nel locale dove era in corso uno speed date.

Crowley, che non sembrava aver compreso del tutto le regole degli speed date e stava riversando tutte le sue lamentele, relative all’angelo, alla povera malcapitata che si era seduta davanti a lui, si zittì improvvisamente quando Aziraphale sembrò averlo notato.

Come per miracolo, la ragazza che era seduta di fronte a Crowley si alzò, lasciando il posto ad Aziraphale, che si accomodò davanti al demone, non senza qualche perplessità.

« Cosa ci fai qui? » chiese, prendendo in mano un volantino che annunciava l’evento per single  “speed date - tre minuti per incontrare la tua anima gemella” « Cos’è uno speed date? »

« È un modo per trovare qualcuno con cui uscire » Crowley rispose con noncuranza, come se stesse parlando del tempo o di una spada fiammeggiante data in prestito.

« Oh…Stai cercando… compagnia? » Aziraphale sembrava ancora più a disagio,

« No, sto cercando qualcuno che sia costretto ad ascoltarmi per tre minuti » rispose, tamburellando le dita sull’orologio posto sul tavolino che era pronto a emettere un leggero allarme allo scadere del tempo per conoscere i potenziali partner.

Una ragazza seduta al tavolo vicino, incuriosita dall’apparizione improvvisa di Azirphale nel posto dove prima era seduta una bionda, decise di interrompere la conversazione per offrire il suo pacato punto di vista « In realtà nessuno ne può più dei tuoi sproloqui, tre minuti sono anche troppi »

Crowley spalancò la bocca offeso « Non sto parlando con te adesso, abbiamo parlato tre minuti fa  »

« Crowley, caro, possiamo parlare noi? » intervenne Aziraphale, troppo ansioso per la voglia di chiarire con il demone da continuare ad ascoltare i battibecchi con il tavolo vicino.

« Angelo… » iniziò pazientemente Crowley ma venne nuovamente interrotto, questa volta dal ragazzo seduto all’altro lato « Oh, sei il suo fidanzato? Non ha fatto altro che parlare di te a chiunque. Davvero balli la gavotta? »

« Puoi concentrarti sul tuo speed date? » sbraitò Crowley.

« Hai parlato di me a questa gente? » chiese l’angelo, con un tremante sorriso.

« Hai ancora 60 secondi »

« So di averti deluso, mi dispiace. È che… »

« Smettila, Aziraphale. Diciamo la verità, non supererai mai il fatto che io sia un angelo caduto. Sono un demone, faccio cose demoniache quindi per te è normale che proverei a eliminarti. O che ti chiederei di “cadere”, come se non sapessi cosa si prova »

Il suono dell’orologio sancì la fine dei tre minuti a disposizione per lo speed date, ma non c’era il rischio che qualcuno volesse sedersi al posto di Aziraphale, tutti stavano evitando “il pazzo con gli occhiali” che tediava le persone parlando del suo “angelo” che non si fidava di lui, di quanto fosse tenero e di come, in realtà, non si sentisse di meritarlo.

« Tempo scaduto » sentenziò Crowley con una scrollata di spalle.

« Vuoi davvero che me ne vada? » chiese con sguardo triste, non riusciva a immaginare come si sarebbe sentito a parti inverse, sicuramente orribile.

« Non fare quella faccia da angelo bastonato, non ne hai il diritto »

« Non sto facendo nessuna faccia da… »

« Sì invece. Quella da “Crowley ho una macchia sulla giacca” “ Crowley i nazisti cattivi mi trattano come un babbeo” »

« Non ho mai detto una cosa del genere »

« Mi guardi sempre malinconico o in attesa di qualcosa, mi inviti al Ritz, trattieni il fiato se ti propongo di vivere assieme  ma quando faccio un solo passo avanti, tiri fuori discorsi sul fatto che siamo di fazioni diverse, buoni e cattivi... » sbuffò sconsolato mentre Aziraphale cercava di avvicinare la mano alla sua « Sai cosa? Me ne vado io » fece il demone, spostando di scatto la mano dell’angelo e raggiungendo velocemente la porta d’uscita »

« Beh, seguilo! » commentò la ragazza impicciona del tavolo accanto.

Contrariamente alla falcata veloce con cui aveva abbandonato il locale, che faceva presagire un immediato congedo a bordo della sua bentley, Crowley era ancora sul marciapiedi, intento a rimuginare sul comportamento dell’angelo.

Aziraphale temeva di dover di nuovo ricorrere ad un aiuto celeste per ritrovarlo, invece il demone era ancora fuori, quasi ad aspettarlo.

« Puoi stare ad ascoltarmi almeno un attimo? » chiese piano ma Crowley continuava a dargli le spalle, facendo finta che osservare la sua bentley fosse più importante delle sue parole.

« Va bene, sono stato orribile, ma ero pronto a cadere. Per te. Questo non mi rende un po’ più perdonabile? »

Crowley rimase immobile, non aveva bisogno di girarsi per immaginare la faccia supplichevole che gli stava rivolgendo ma decise comunque di voltarsi e guardarlo negli occhi « Questo, in effetti, è stato carino »

Aziraphale sorrise, perché nonostante il demone fosse così adirato, l’angelo sapeva che se gli stava ancora parlando era a un passo dal perdonarlo.

Crowley si tolse gli occhiali, quasi come per dimostrare quanto fosse vulnerabile in quel momento « Ero sparito perché dovevo riflettere su cosa volevo dalla nostra relazione. Se poteva andarmi bene essere soltanto amici per l’eternità. Come hai potuto pensare che ti avrei ucciso? »

Aziraphale si sentiva molto sciocco in quel momento; mai, in seimila anni, Crowley gli aveva mentito o lo aveva ingannato, eppure si era fatto trascinare in pensieri sempre più cupi « Mi sembrava che qualcosa non andasse, che fossi irritato con me. Credevo che ti fossi stancato. Poi in auto, quella sera dopo il Ritz, ti eri ammutolito sentendo quella canzone alla radio e ho pensato che… »

Crowley fece un verso a metà tra “ma di cosa stai parlando?” e “angelo, sei tenero anche se sono arrabbiato con te”; Azirpahale cercò di ignorare la ritrovata sensazione di farfalle nello stomaco e provò a  proseguire « Quella canzone “Best friend”. Sembravi in imbarazzo e, infatti, l’hai cambiata subito per “Under pressure” »

« Certo, perché tu sembravi in imbarazzo » rispose sconcertato.

Si guardarono tutti e due seri e poi scoppiarono a ridere  « Ok, potrebbero esserci state delle incomprensioni. In ogni caso, credevo che ti fossi stufato, dopo seimila anni, di vedere sempre questa faccia, con i miei giochi di prestigio e… e sono un po’ goffo e parlo troppo e… »

Il resto di Oxford Street non avrebbe mai saputo cos’altro era Aziraphale perché, per zittirlo ma anche perché era da tempo che voleva farlo, Crowley aveva appoggiato delicatamente le sue labbra sulle sue.

Ci misero un po’ a staccarsi, in maniera abbastanza impacciata che probabilmente avrebbe causato un’altra alzata di occhi al Metatron se li avesse osservati.

« Cos’era? » chiese Aziraphale, toccandosi le labbra perplesso.

« Sei sulla Terra dalla Creazione e non sai cos’è un bacio?! »

« Certo che lo so, ma non credevo potessimo darli anche noi. In questo modo » rispose offeso, come se Crowley gli avesse detto che la sua giacca non era più alla moda dagli anni ’50.

« In questo modo? » rise sarcastico « Hai una bocca e una lingua, angelo? » lo provocò ma Aziraphale ignorò il tono da presa in giro di Crowley e continuò a concentrarsi sulle ultime, nuove, sensazioni.

« Ok, fammi riprovare » fece avvicinandosi deciso, provocando un inaspettato passo indietro di Crowley che finì per sbattere contro la portiera della bentley.

« Non sono un tester e ti ho già detto che non vale fare quegli occhi da cucciolo »

L’angelo non diede peso alla ritrosia di Crowley, soprattutto perché mentre a parole faceva improvvisamente il prezioso, aveva già trascinato l’angelo più vicino a sé. E semplicemente accadde, dopo seimila anni di lenta cottura: Aziraphale era riuscito a manifestare pubblicamente i suoi sentimenti tramite un paio di labbra appoggiate su quelle dell’altro, sempre meno castamente.

Dietro di loro si levò un applauso e, per un attimo, Aziraphale si illuse che provenisse dal Paradiso, invece era soltanto il gruppetto dello speed date, che qualche giorno dopo lo avrebbe cercato per imparare a ballare la gavotta.

« Va bene » fece l’angelo « Andiamo da te a scoprire cos’altro possiamo fare che fanno anche gli esseri umani? »

Crowley spalancò la bocca « Dovrei essere io a tentarti »

In effetti avrebbe dovuto essere così ma, dopotutto, non erano mai stati una coppia convenzionale.



Angolo autrice:
eccoci già alla fine :( spero vi sia piaciuto leggerlo quanto mi ha divertito scriverlo.
Grazie a tutti quelli che hanno letto, commentato e inserito la storia in qualche categoria.
Un grazie particolare a Bablia87 e Marilia_88 per aver supportato questa storia fin dall’inizio, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. (a Marilia anche grazie per la definizione “faccia da angelo bastonato” che mi fa sempre molto ridere).
Grazie a  leonessa885, Mintaka83, Scaramouch_e per le recensioni e l’entusiasmo, sempre molto apprezzato.
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Good Omens / Vai alla pagina dell'autore: Lory221B