Anime & Manga > The Seven Deadly Sins / Nanatsu No Taizai
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Autore: Yume18    24/06/2019    0 recensioni
In un periodo di assoluta pace, una vicenda molto particolare porta scompiglio tra i membri dei Sette Peccati Capitali.
(Tratto dal Capitolo 2)
“…Presto tutti quanti avevano visto. In mezzo a loro, al posto del solito capitano, c’era un piccolo Meliodas che li fissava inespressivo ed innocente con i suoi grandi occhi verde smeraldo. Ban sollevò un sopracciglio con aria confusa. Elaine dal canto suo pensava che non ci potesse essere creatura sulla terra più carina di quel bambino. Diane era dello stesso avviso, ma una certa inquietudine la turbava. King non credeva ai suoi occhi, ed Elizabeth… Elizabeth lo stava ancora abbracciando, quindi allentò la presa, e concluse il gesto passando una mano fra i capelli del piccolo. Quei capelli come al solito scompigliati e più biondi del grano d’estate...”
Ma la verità dietro queste inaspettate vicende è oscura e arcana. I destini si intrecciano. Il tempo si contorce. Tutta la storia da tremila anni a questa parte sembra essere coinvolta. Ecco gli avvenimenti che determineranno l’intero destino del mondo...
(SPOILER ALERT per tutti coloro che non leggono il manga)
P.S. Per qualunque chiarimento o simili non esitate a chiedere.
Buona Lettura!
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ban, Elizabeth Liones, Meliodas, Sorpresa
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Capitolo 2


 Meliodas era svenuto. Ci fu un attimo di smarrimento generale. Nessuno capiva cosa stesse succedendo. Finché Diane non esordì:

-Deve essergli finito nel cibo uno dei tonici da guerra di Hawk, guardate, ne mancano alcuni sul suo collare!-

E in effetti era così. Anche Hawk guardò sul suo collare trovando dei posti vuoti. Eppure era sicuro di non averne usato nessuno in quei giorni, anzi, aveva controllato quella mattina stessa che tutti i cubetti magici fossero al loro posto e ben sistemati… che si fossero staccati mentre si agitava? Provò a contestare ancora, ma sembrava che nessuno lo ascoltasse. Tutti convenivano che non potesse esserci altra spiegazione logica. Quindi parlò Merlin.

-Se è così allora non ci saranno effetti collaterali gravi, dovrebbe riprendersi presto.-

Così Ban prese in braccio il capitano al momento incosciente e lo portò in camera sua, seguito da Elizabeth ed Elaine. Escanor e Gowther commentarono un po' l’accaduto mentre sparecchiavano. Diane, tornata alle sue dimensioni naturali si affacciò alla finestra del capitano e King con lei. Hawk non si capacitava di quello che era successo. Era convinto che c’entrasse Merlin con lo svenimento del capitano, la donna infatti era stata anche la prima a trovare una scusa per l’accaduto. Tuttavia a quanto pareva, tutti avevano mangiato lo stesso cibo lei compresa, e allora perché solo Meliodas era rimasto vittima di quel presunto incantesimo? Il maiale vide Merlin alzarsi e fare ritorno verso il suo laboratorio. Decise di seguirla. La tallonò su per le scale fin dentro la stanza, credendo di passare inosservato. Si rese conto troppo tardi di essersi lasciato ingannare. La Merlin che aveva seguito si rivelò essere un’ombra e si dissolse. La vera Merlin alle sue spalle chiuse la porta del laboratorio con loro due dentro. Poi sorrise in modo affabile e accostando un dito alla bocca fece cenno ad Hawk di stare in silenzio. Il maiale sentì crescere il panico e si diede dello stupido.


In quello stesso istante un urletto lanciato da Diane ruppe la placida quiete pomeridiana. Proprio davanti ai suoi occhi, e a quelli di Ban, Elaine, Elizabeth e King, si era verificato un fatto incredibilmente assurdo. All’improvviso una luce accecante era scaturita dal corpo di Meliodas, portando tutti a distogliere lo sguardo. Per qualche istante nessuno era stato in grado di capire cosa stesse succedendo al capitano dei sette peccati capitali. Poi poco a poco la luce era diminuita in intensità, ed Elizabeth per prima si era gettata verso Meliodas. Ancora un po' abbagliata, aveva trovato di fronte a sé le fattezze del capitano e lo aveva abbracciato stringendolo a sé. Ma ben presto si era resa conto che c’era qualcosa che non andava. Le sue braccia si erano ritrovate strette in una circonferenza dal diametro assai stretto, attorno a quello che avrebbe dovuto essere il busto di Meliodas seduto sul letto. Invece quello che Elizabeth aveva stretto era un corpicino piccolo ed esile, che stava ritto davanti a lei, in piedi sul letto. Presto tutti quanti avevano visto. E in quel momento Diane urlò. In mezzo a loro, al posto del solito capitano, c’era un piccolo Meliodas che li fissava inespressivo e innocente con i suoi grandi occhi verde smeraldo. Ban sollevò un sopracciglio con aria confusa. Elaine dal canto suo pensava che non ci potesse essere creatura sulla terra più carina di quel bambino. Diane era dello stesso avviso, ma una certa inquietudine la turbava. King non credeva ai suoi occhi, ed Elizabeth… Elizabeth lo stava ancora abbracciando, quindi allentò la presa, e concluse il gesto passando una mano fra i capelli del piccolo. Quei capelli come al solito scompigliati e più biondi del grano d’estate. Meliodas non cambiò di una virgola la propria espressione, e dopo aver osservato tutti attorno a sé per qualche secondo, scese dal letto con un piccolo salto. La canottiera che indossava prima di rimpicciolire gli scivolò di dosso per le dimensioni ormai esagerate in confronto al proprietario.

-Ehi aspetta…!-

Gli disse Elizabeth quando Meliodas si mosse. Lei non si aspettava che lo capisse, infatti si era già alzata per seguirlo. A quel punto il bambino voltò appena la testa, con la medesima espressione di poco prima, che però adesso sembrava riservare loro una qual certa strafottenza:

-No.-

Rispose il piccolo e così dicendo uscì dalla porta semiaperta. Tutti i presenti si guardarono più che altro perplessi.

-Lo sapevo, è sempre difficile determinare l’età di un demone dal suo aspetto. Questo Meliodas anche se sembra un bambino di nemmeno tre anni probabilmente ne ha almeno sei o sette di più. Non possiamo lasciarlo andare dove vuole, potrebbe essere pericoloso!-

E così dicendo King, che aveva assistito alla scena dalla finestra volò precipitosamente al piano di sotto. Diane lo seguì. Elizabeth urlò il nome di Meliodas e lo inseguì oltre la porta che lui aveva appena varcato. Elaine e Ban si guardarono. E Ban scoppiò a ridere.

-Che cosa c’è di così divertente Ban!?-

Lo riprese la fata. Lui rise ancora un po' poi la guardò e rispose:

-Non rimproverarmi Elaine, ti saresti dovuta vedere poco fa, stravedi per quel moccioso o sbaglio?-

Lei si portò le mani alla faccia arrossendo. Lui si avviò alla porta.

-Andiamo dai, il capitano da piccolo è uno spettacolo che non posso perdermi, ci sarà eccome da divertirsi.-

Meliodas scese le scale senza fermarsi fino alla sala principale al piano terra. Lì si imbatté in Escanor e Gowther, che non si capacitarono subito di quello che stavano vedendo.

-Capitano! Cosa le è successo? Com’è conciato..?!-

-E’ nudo.-

Commentò Gowther.

-Bè sì… l’avevo notato, ma non mi riferivo a quello…-

-Capitano?-

Domandò perplesso il piccolo di fronte a loro. In quel momento Elizabeth apparve alla fine delle scale con aria preoccupata.

-Fermo dove sei!-

Gridò il Fairy King irrompendo nella stanza dal lato opposto. Come disobbedendo di proposito all’ordine, Meliodas si mosse fulmineo verso la porta in uno scatto talmente inaspettato, che persino King che presidiava l’entrata fu colto di sorpresa e superato con facilità.
   
 
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