Hopeless
wanderers
Come un branco di lupi
[o di quell’illusione di
tranquillità]
2
luglio [One For All: 2%]
Katsuki
si sveglia perché ha sete.
Ha
provato a ignorarla, ma non ha funzionato. È talmente stanco che fa fatica
anche ad arrivare all’interruttore della lampada sul comodino - e non vuole
nemmeno aprire gli occhi, ma si conosce e sa che è decisamente meglio se evita
di camminare tenendoli chiusi. Accende la luce, si alza e solo allora si accorge che
c'è qualcosa che non va.
Riconosce quella sensazione, è come
l’energia statica nell’aria che gli fa rizzare i capelli sulla nuca e
irrigidire i muscoli e sudare i palmi delle mani. È un segnale d’allarme che
negli anni Katsuki non ha mai ignorato, facendo
scattare un meccanismo di difesa perfettamente rodato.
Spera sia solo la sua paranoia, lo
spera davvero, ma Katsuki conosce troppo bene casa
propria e sa perfettamente che in questo momento c’è qualcosa fuori posto che
lo fa sentire in pericolo.
Un
sudore freddo gli scivola lungo la schiena, la sete gli è passata, ma ha la
gola più secca che mai.
Tende le orecchie.
Sente
un sibilo, un fruscio. Passi.
Cazzo.
Sente
dei passi leggeri e prudenti anche dall’altro lato del muro: anche Mina li ha
sentiti, grazie al cielo, ed è pronta a difendersi. Spera che anche Ryu li abbia sentiti e abbia il tempo di nascondersi, pensa
mentre allunga un braccio all’indietro, verso il comodino, per cercare a
tentoni il cercapersone senza perdere di vista la porta.
Fa un
paio di passi in avanti, fermandosi a un soffio dalla porta. Quanti sono? Sono
armati? Hanno dei Quirk? Cosa è meglio fare, uscire e
consegnarsi o restare nella stanza e venire accerchiato?
Che
vadano tutti a fanculo, questi stronzi che sono venuti a rompere il cazzo alle
tre del mattino, lui preferirebbe dormire, sibila mentre il cercapersone si
illumina confermando che il messaggio è stato inviato. Qualcuno risponderà,
prima o poi… Cerca di ricordarsi chi è di pattuglia quella notte, se è
fortunato non dovrebbero impiegarci molto.
I
passi si fermano davanti alla porta a destra della sua, la socchiudono piano,
sicuri di coglierli nel sonno, e Katsuki decide.
Spalanca
la porta e si avventa sul primo che gli capita a tiro – sente, più che vederla,
Mina fare lo stesso e tutto diventa confuso: urla di dolore, il suono acuto
delle sue esplosioni e quello liquido dell’acido di Mina che corrode il
pavimento e l’intonaco e anche la pelle, rumore di qualcosa che si spezza,
forse un braccio o un collo, Katsuki non lo sa e non
gli interessa, si limita ad attaccare e a difendersi, viene scagliato con la
schiena a terra e si rialza, graffia e morde pur di difendersi e di far fuori
quei bastardi che sono entrati in casa sua mentre dormivano.
Perde
di vista Mina per una manciata di secondi, ma non ha il tempo di
preoccuparsene: continua a colpire, un’esplosione dietro l’altra in rapida
successione, precise e letali, Mina cade a terra a un soffio dallo spigolo di
un mobile ma si rialza in un battito di ciglia – a terra c’è del sangue, sangue
vischioso, a fiumi, Katsuki ci mette un piede sopra e
perde l’equilibrio, sente un forte dolore alla gamba e Mina è di nuovo per
terra, e Katsuki non capisce se quel sangue è anche
loro o no. Spera di no.
Non sa
dove sia Ryu, il pensiero lo colpisce come una delle
scariche elettriche di Kaminari e lo lascia
paralizzato quel tanto che basta per essere colpito di nuovo – e capisce che
sì, quel sangue in parte è anche suo, merda, ma continua ad attaccare a testa
bassa e colpisce e colpisce e colpisce.
Gli
fanno male braccia e le gambe ed è esausto, non credeva fosse così stancante
combattere con l’intento di uccidere pur di sopravvivere – ringrazia qualsiasi
divinità che conosce quando il Villain che si sta
avventando su Mina, a terra dolorante e sanguinante, rimane folgorato e si
accascia pateticamente sul pavimento, mentre un sottile strato di ghiaccio
imprigiona gli altri bastardi fino a trasformarli in statue grottesche e di
pessimo gusto. Solo in quel momento si permette di scivolare lungo la parete
fino a sedersi per terra.
-Todoroki, Kaminari, non avete
idea di quanto sia felice di vedervi.- esala Mina,
mettendosi seduta lentamente. Jirou e supera i due e
le si inginocchia di fianco con un kit di primo soccorso sotto braccio.
-Abbiamo
fatto il prima che abbiamo potuto. C’è stata una tentata rapina e non potevamo
lasciare gli altri da soli.- sussurra Earphone Jack, tamponando il taglio sulla fronte di Mina.
–Chiamo Recovery, quei lividi non mi piacciono… -
Katsuki osserva impassibile i bastardi che sono entrati in casa sua
e il puttanaio che hanno creato nel suo soggiorno. –Dov’è Ryu?-
-Sono
qui. Ero sotto il letto.- il ragazzino sbuca da uno
spiraglio della porta della sua stanza lasciata socchiusa, pallido e
spaventato. –Sono… Scusa, Katsuki. Ho solo pensato a
nascondermi… -
Katsuki scuote la testa. –Hai fatto bene, se ti avessero visto
sarebbe stato ancora peggio.-
-Cercavano
lui, giusto.- borbotta il Parafulmini. Forse non aveva
pensato che fosse proprio Ryu, l’obbiettivo di quegli
stronzi. –Che poi, come hanno fatto a non trovarti?-
-Bakugou e Ashido li hanno tenuti occupati.- suppone Todoroki.
-Ryu ha la straordinaria capacità di passare inosservato,
quando si mette d’impegno.- spiega Katsuki.
Non è la prima volta che gli capita, un attimo prima è seduto sulla poltrona a
mangiucchiare qualche biscotto e quello dopo, puff!, non c’è più.
Cala
il silenzio, un silenzio d’attesa in cui nessuno osa fiatare. Poi Katsuki sibila un : -…non li ho
nemmeno sentiti entrare.-
Nessuno
osa ribattere a quelle parole, perché sanno cosa implicano: se non si fosse
svegliato, a quest’ora sarebbero morti. E Ryu… Chissà
cosa gli sarebbe successo.
-L’importante
è che ti sei accorto che erano qui.- sentenzia Mezzo e
Mezzo. –Sei ferito?-
–No,
solo qualche botta, niente di grave.- scuote la testa.
Poi squadra Todoroki.-Voglio sapere chi sono questi stronzi e chi li ha mandati.-
Mezzo
e Mezzo annuisce, le braccia incrociate e l’espressione più seria che gli ha
mai visto dipinta in viso. -Cercherò di scoprire qualcosa.-
-No,
Mezzo e Mezzo.- sbotta. –Tu scopri qualcosa, e alla svelta.-
Ryu
indietreggia spaventato, nascondendosi dietro Kaminari.
-Tu
scopri chi ha mandato questi stronzi, così io lo posso massacrare.-
-Bakugou, cerca di stare calmo… -
-Sono
entrati in casa mia di notte con l’intento di ucciderci tutti e tre, il loro
sangue non andrà mai più via dal mio tappeto e tu mi dici di stare calmo?-
-Bakugou.-
mormora Mina, attirando la sua attenzione. –Sono d’accordo con te, ma essere
così precipitosi non ci aiuterà. Dobbiamo pensare a cosa è successo a mente fredda.-
La
conversazione viene interrotta dall’arrivo di Recovery
Girl, ma tutti sanno che è soltanto rimandata.
Katsuki comincia a vivere con i nervi a fior di pelle, sempre
allerta, pronto a difendersi come un animale braccato.
17
luglio [One For All: 3%]
-Stai migliorando, Ryu!-
esclama Kirishima, dandogli una pacca sulla schiena. Ryu quasi cade di faccia sul pavimento della palestra.
–Quella serie di destri non era per niente male. Bakugou
ti sta preparando davvero bene.-
-Io faccio del mio meglio… -
sussurra il ragazzino, esausto. Non credeva che sarebbe stato così complicato
ed estenuante prepararsi a gestire l’immenso potere del One For All.
-No, è vero.- Katsuki annuisce, le
braccia incrociate al petto e la schiena appoggiata al muro. –Stai davvero
migliorando. Sto quasi pensando di farti fare un passo avanti.-
–Davvero?- gli occhi di Ryu
luccicano di anticipazione. –E cosa facciamo?-
-Hai
intenzione di fargli provare qualche Smash
più complesso?- ipotizza Kirishima,
scettico.
-Nah, si distruggerebbe le braccia proprio come Deku.-
scuote la testa. –Però adesso che ha raggiunto il tre per cento si potrebbe
iniziare a lavorare al Full Cowl.-
Ryu sembra non capire, proprio come Kirishima. -…il Full
che?-
Katsuki solleva gli occhi al cielo, borbottando se
fosse stato davvero il caso di fargliela pagare così cara per tutto quello che
ha fatto nelle sue vite precedenti e anche in questa. –Pensa a degli interruttori.-
-…okay.- Ryu è molto scettico, ma
sta comunque seguendo il suo ragionamento.
-Ora
pensa di attivarli tutti insieme.-
Dopo qualche
secondo di intenso movimento intellettuale, Ryu si
illumina come una lampadina. –Ho capito!-
-…io no.- mormora invece Kirishima. Katsuki non si stupisce granché.
-Se
accendi un solo interruttore tutta l’energia passa solo di lì, ma se accendi più
interruttori insieme quella stessa quantità di energia viene distribuita
uniformemente per ognuno di essi.- spiega il ragazzo.
–Stessa potenza, ma con probabilità di danni minore.-
Katsuki annuisce. –Deku era
arrivato a questa conclusione durante la sua settimana di tirocinio da Gran Torino.-
Kirishima è basito: indica Ryu,
sollevando gli occhi verso Katsuki. –Il ragazzino è sveglio!-
-Lo so.- ribatte. Poi fa un cenno con la testa. –Ora è meglio se
ti allontani: non ho idea di come possa reagire il suo corpo al Full Cowl. E
al massimo della potenza il One For All potrebbe tranquillamente farti il culo quadro anche
in Unbreakable.-
Kirishima si allontana in fretta, un po’ pallido per la
notizia appena ricevuta, e lo affianca. -…anche in Unbreakable?-
-Può darsi.- occhieggia verso Kirishima.
–Vuoi provare?-
Il rosso
sbianca. –Per questa volta passo… -
-Okay, Ryu.-
esordisce. –Concentrati come hai sempre fatto per provare la percentuale, ma
non convogliarla solo sul braccio. Focalizzala in tutto il corpo. E ricordati
l’uovo nel microonde.-
-Va bene,
ce la posso fare… -mormora, stringendo i pugni e concentrandosi. Katsuki le vede, nonostante la distanza, le piccole
venature rosse che segnano la pelle di Ryu nello
stesso modo in cui segnavano quella di Deku, prima di
esplodere in una miriade di fulmini blu. Kirishima
fischia impressionato.
Katsuki è davvero colpito. –Riesci a muoverti?-
–Non…
Non lo so… - Ryu solleva a fatica la testa, i denti
digrignati e i tendini del collo tirati per lo sforzo. Prova a muovere le
braccia e le gambe, molto lentamente. -È difficile… Restare concentrati… E
muoversi… -
Riesce a
fare qualche passo in avanti, prima di crollare esausto per terra. Katsuki cerca di nascondere la preoccupazione che sta
provando, quando si avvicina e gli chiede come si sente.
–È
davvero, davvero difficile… - Ryu ansima, ma sorride.
–Ma ce la posso fare, Katsuki. Ce la farò entro aprile.-
E Katsuki gli crede. Ghigna, aiutandolo ad alzarsi. –Ci
conto, principessa.-
Kirishima corre verso di Ryu e
lo abbraccia così forte che gli fa male, continuando a ripetere che è stato
fantastico.
Katsuki
incontra Naeko, per la prima volta di persona, proprio
quel pomeriggio assolato e afoso, in cui ha permesso a Ryu
di fare una pausa dall’allenamento visti i recenti miglioramenti per andare in
piscina con degli amici. Non può impedirgli di svagarsi un po’, nonostante la
minaccia della Collezionista - è un ragazzino, ha il diritto di vivere come i
suoi coetanei, e Mina e Faccia Tonda possono dire quello che vogliono.
Naeko
è una ragazzina carina e minuta, con i capelli color rame che circondano un
visino tondo e pallido pieno di efelidi su cui brillano due grandi occhi grigi,
che subito si focalizzano su di lui come due fari indagatori appena Ryu la invita ad accomodarsi mentre lui prende la borsa
dalla sua camera. Katsuki fa finta di ignorarla,
continuando a seguire il notiziario in televisione.
-…c’è un forte sentimento di
inadeguatezza, intorno a lei.- mormora la ragazzina,
in un sussurro appena udibile. –E una sensazione di gelo, come un’ombra che
continua a perseguitarla... Ma anche calore, come se qualcuno stesse vegliando
su di lei.-
Katsuki
piega la testa verso di lei, inarcando un sopracciglio. –Hai detto qualcosa?-
Naeko
diventa un tutt’uno con i suoi capelli e inizia a balbettare. –Chiedo… Chiedo
scusa, è… Il mio Quirk… Io… -
-Naeko ha
un Quirk davvero interessante, Katsuki.- spiega Ryu, e Naeko gli rivolge uno
sguardo adorante e sussurra un grazie. –È… una sorta di empatia, potremmo dire.
Percepisce le emozioni delle persone e degli oggetti che la circondano.-
-Interessante.-
commenta Katsuki, curioso. Gli viene da ridere,
immaginandosi Deku sommergerla di domande e prendere
appunti sul suo Quirk. –Immagino tu abbia percepito
qualcosa, allora.-
Naeko
annuisce, sempre rossissima. –Io… Mi dispiace… Non so ancora controllarlo bene
e… -
-Naeko,
dobbiamo andare.- la interrompe Ryu,
già sulla porta. Naeko balbetta ancora le sue scuse a
fa un inchino, prima di sparire fuori dal suo appartamento in uno svolazzare di
cotone azzurro del suo prendisole.
-…c’è
un forte sentimento di inadeguatezza, intorno a lei. E una sensazione di gelo,
come un’ombra che continua a perseguitarla... Ma anche calore, come se qualcuno
stesse vegliando su di lei.-
Che abbia percepito la minaccia
della Collezionista? Katsuki decide di non pensarci,
riprendendo la lettura degli appunti di Deku.
Ryu
torna a casa dopo l’ora di cena, rosso come un pomodoro maturo e con un
principio di insolazione ma felice come non lo è mai stato da quando Katsuki lo conosce, e quindi va bene così. Lo spedisce a
letto dopo una doccia veloce e una ramanzina nemmeno troppo convinta,
lanciandogli un tubetto di crema per le scottature che Mina aveva comprato
qualche settimana prima.
30
agosto [One For All: 3.5%]
-Bakugou?-
Chi è questo coglione?
-Bakugou.-
Rompipalle.
-Bakugou!-
-Shono shveglio… - apre un occhio e cerca la sveglia. Le nove del
mattino, cazzo, è praticamente l’alba. –Ma vorrei non esserlo. Dimmi che hai un
buon motivo per svegliarmi, Mina.-
Mina annuisce, prima di indicare la
porta con il pollice. –C’è Todoroki di là. Dice di
avere qualcosa di nuovo.-
Katsuki
si gira sulla schiena e sbadiglia, allungando le braccia. Che palle. –Cinque
minuti e arrivo, tu prepara del caffè.-
Todoroki
lo saluta con un gesto della mano. –Forse avrei dovuto avvisare, ho dato per
scontato che fossi sveglio.-
-Mezzo e Mezzo, fosse per me i
giorni liberi li passerei a dormire.- sbuffa,
lasciandosi cadere sul divano. –Ma a quanto pare la Sfiga Cosmica mi ha preso
in simpatia… Quindi, cosa vuoi?-
-Ti ricordi il Villain
che avete affrontato tu e Ashido un po’ di tempo fa?-
-…intendi la montagna di muscoli o
la brutta copia di Occhio di Falco?-
-La montagna di muscoli.-
Todoroki sorseggia il suo caffè. –L’altro giorno Shinsou è tornato dalla Germania e… -
-…chi?-
alla sua domanda, Mina si sbatte una mano in fronte e Mezzo e Mezzo sbuffa
rassegnato. –Che c’è?-
-Shinsou Hitoshi.-
esordisce Mina, ma lui scuote la testa. –Alto alto, controfigura di Jack Skeletron ma con troppi capelli, trent’anni e senza una
notte di sonno decente da quando è nato… -
-Oh.-
esclama. –Lo strizzacervelli.-
-Lui.-
Mezzo e Mezzo annuisce. –Dicevo, l’altro giorno è tornato dalla Germania e gli
abbiamo chiesto di usare Brainwashing
sui due Villains. Il cecchino non ha detto una sola
parola, l’altro invece ci è cascato con entrambe le scarpe.-
-Ha detto qualcosa di utile?- l’altro Villain gli aveva
fatto intendere, nemmeno molto sottilmente, che la Collezionista sarebbe
arrivata anche a lui, magari gli altri hanno saputo dare qualche informazione
in più.
-Probabilmente non sapeva molto,
perché tutte le volte che Shinsou gli chiedeva
qualcosa non rispondeva, ma scriveva sempre la stessa frase.-
spiega Todoroki. –Come se fosse l’ordine che gli era
stato impartito.-
Katsuki
annuisce, spronandolo ad andare avanti mentre si porta la tazza di caffè alle
labbra.
-Uccidere Ground Zero.-
La tazza quasi gli scivola dalle
mani, mentre vede con la coda dell’occhio Mina sbiancare e appoggiarsi allo
schienale del divano per non cadere.
-…okay.-
sussurra, posando la tazza sul tavolino. Adesso è davvero sveglio. –Questo è interessante.-
-Non sei nemmeno un po’ preoccupato?- domanda Mina, ancora più pallida.
-Certo che lo sono, Mina.- è fottutamente terrorizzato, è solo molto bravo a non
farlo notare. -Avrei dovuto aspettarmelo, però. Se vuole arrivare a Ryu, la Collezionista deve essere sicura che non ci sia
nessuno a fermarla.-
Prima c‘era la polizia, ora c’è
lui. Era prevedibile, visto anche gli avvenimenti di un mese prima, Katsuki è solo stato così coglione da non pensarci.
-Che cosa facciamo?-
domanda ancora Mina, agitata. –Li dobbiamo allontanare da qui, non è più sicuro
per loro.-
-Ryu si è
ambientato a questo posto ormai, Mina, e ad aprile inizierà a studiare alla UA.- Katsuki cerca di
tranquillizzarla. –E andrà al dormitorio. Devi essere proprio un coglione con
istinti suicidi se vuoi tentare di entrare nei dormitori della UA.-
-E se non dovesse entrare?-
Todoroki
ridacchia. –Kirishima mi ha parlato dei progressi che
sta facendo. Se non lo accettano sono davvero stupidi.-
Katsuki
schiocca le dita. –L’hai detto.-
Mina non è per nulla tranquilla e Katsuki può capirla, davvero, ma non può andarsene.
Se la Collezionista vuole Ryu, dovrà prima vedersela con lui.
20
ottobre [One For All:
3.75%]
-Bakugou,
io sono convinta sia una pessima idea.-
-Nah,
andrà tutto bene.-
-Senza offesa, Bakugou,
davvero, ma forse non è il metodo migliore.-
-…non mi stai incoraggiando, zia ‘Chaco, sai?- Ryu
sta sudando freddo ma si sforza di ridacchiare, fermo in mezzo alla palestra
mentre Katsuki controlla che le mani siano fasciate
nel modo giusto e che le bende non siano troppo strette. –Anzi, mi stai
mettendo ansia.-
Uraraka
si porta una mano alle labbra. –Scusami, tesoro. È che so com’è quel troglodita
quando fa sul serio.-
Katsuki
preferisce ignorarla, lanciando nella sua direzione un cronometro. Uraraka lo afferra al volo. –Avvisami quando passano due minuti.-
-Perché due minuti?-
domanda Ryu, confuso.
-Hai due minuti per provare a
mettermi in difficoltà prima che io inizi a fare sul serio. Due minuti in cui
non ti attaccherò, mi limiterò a stare in difesa e a schivare, prova a farmi male.- gli spiega, scrocchiando le nocche prima di infilare
i guantoni. –Ripasso veloce delle regole di base, principessa.-
-Niente colpi sotto la cintura o
dietro la nuca, niente calci, niente gomitate… - Ryu
sciorina una lunga serie di regole che ha imparato a memoria, ciondolando
svogliatamente sul posto, prima che Katsuki gli
ricordi che non deve decantargli l’intero regolamento.
-Quindi… - mormora Faccia Tonda.
–Due minuti a partire da… ora?-
Ryu
si piega in avanti e attacca a testa bassa, Katsuki
lo evita con fin troppa facilità: Ryu barcolla,
sbilanciato, ma si riprende in fretta e torna alla carica cercando di colpirlo
con un gancio destro. Questa volta Katsuki non lo
schiva, limitandosi a incassare il colpo – sì, è un bel gancio, ma può fare
decisamente di meglio – e indietreggia. Ryu si
galvanizza, continuando a sferrare pugni a grande velocità che lo raggiungono
alle braccia.
-Bakugou.- il richiamo di Uraraka gli ricorda che sono passati due minuti: scioglie
la posizione di difesa – e un pugno gli arriva dritto nelle costole, ma non fa
così tanto male – e carica il sinistro, colpendo Ryu
allo zigomo. Il colpo è così forte che il ragazzino barcolla ancora, in questo
caso per lo stordimento.
-Bakugou!- Uraraka questa volta strilla, ma lui neanche la ascolta:
sfruttando la distrazione di Ryu, carica un altro
gancio, dritto al naso, mandandolo al tappeto. Soffocando un lamento, Ryu cade a terra con un tonfo sordo e lì ci resta, mentre Katsuki si accovaccia per controllare le sue condizioni.
-Era il caso di colpirlo così
forte?!- urla ancora Faccia Tonda, componendo il numero di Recovery
sul cellulare.
-Forse ho esagerato.-
ammette, mentre Ryu riapre gli occhi.
-…Gazughi?- domanda il ragazzo, confuso. –‘uello scì ghe era ‘n bugno… -
–Fai piano, credo di averti rotto
il naso.-
-Credi?!-
-E piantala di strillare, Faccia
Tonda, sembri una cazzo di arpia!-
D.P.P.:
Deliri Post Partum
È uscito da poco il trailer finale della s3 di
Stranger Things ed è
uscita anche la seconda stagione di Dark.
La Maki si chiede come farà a sopravvivere, adesso che ha anche ricominciato a
lavorare e fa così caldo che le sembra di sciogliersi come il burro dimenticato
dieci secondi fuori dal frigorifero, ma non si è dimenticata di voi e di questa
storia.
Ho finito questo capitolo due ore fa, sul
pullman mentre tornavo a casa con un caldo asfissiante e la voglia di vivere di
un bradipo in letargo.
Spero ne valga la pena.
Maki