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Autore: ArIeL_91    30/06/2019    1 recensioni
Alcuni amori vanno troncati dall’inizio, noi ci abbiamo provato più e più volte, ma stavolta è l’addio, allora ho deciso di scriverti delle lettere che non riceverai mai, ho deciso di raccontarti la mia vita dopo di te.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorno Trenta



L’altro giorno dentro un cassetto dell’ufficio ho trovato una nostra foto, scattata mesi fa, in una delle volte in cui ci siamo visti, prima che questo amore ci facesse così male.
Era una bellissima giornata, mi sono ricordata subito del calore delle tue mani, non ho potuto fare a meno di fissare i tuoi occhi ancora ed ancora una volta.
Comunque l’ho rimessa al suo posto, non ho avuto il coraggio di strapparla.

Come si fa a strapparsi dal petto un amore come il nostro?

Questa è’ stata una settimana molto lunga e difficile credo che mi serva almeno un mese di vacanza. Al lavoro ho avuto un sacco di cose da fare, tra carte, pagamenti e corsi di formazione, non ho avuto nemmeno un po’ di tempo, nemmeno per rispondere a quel messaggio che mi hai mandato.
L’ho ricevuto tranquillo!!!

La realtà è che non ho voluto risponderti.

Non mi aspettavo che dopo tutti questi giorni di silenzio, tu mi avresti chiesto di riprovarci.

  Lo sapevo che mi amavi ancora.

Io però non ero sicura di volerci riprovare, perché proprio io ho fatto in modo di mandarti via, per salvare almeno te stesso.

Sono troppo complicata, troppo piena di paure che ti avrebbero fatto venir voglia di scappare. Ed invece di renderti la vita impossibile ho preferito l’addio.

Che mai sarebbe stato un addio vero e proprio, lo sai bene anche tu.

Ieri però ho capito una cosa.

Ho capito che se siamo in due risolviamo tutto, che se stiamo insieme ci salviamo insieme.
Quindi ho deciso che oggi ti risponderò, ti dirò che sono qui, che ti aspetto sempre seduta sul nostro divano, che guarderò l’orologio ogni minuto fin quando non suonerai a quella porta, fin quando il tuo aereo non toccherà terra.

Ci prenderemo per mano come facevo quando eri qui con me, distrattamente ti sfioravo le dita sentendo un brivido ad ogni tocco.

Non so cosa mi succeda quando tu mi scrivi, mi guardi, mi sfiori.

Solo che non ci capisco più niente.


Quasi non ci credo comunque, Stefano mi ha aperto gli occhi due giorni fa, mi ha fatto capire che se voglio qualcosa devo andare fino in fondo, non devo fermarmi alla prima domanda sciocca che mi frulla in testa.

Stefano è una persona meravigliosa, ma non posso dare una possibilità a lui se prima non l’ho data a noi.

 Adesso andiamo fino in fondo.

Noi ce lo meritiamo.
   
 
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