Anime & Manga > Monogatari
Segui la storia  |       
Autore: Azothic    01/07/2019    0 recensioni
Sora Miura, un'esorcista in erba partito per un viaggio di lavoro, si trova inspiegabilmente a cadere dal cielo, più precisamente, a schiantarsi nella famosa città dei templi: Kyoto.
Stabilitosi nella storica prefettura per continuare il suo lavoro, decide di rimanere lì a studiare gli spiriti ed accrescere le sue abilità, perseguitato da una serie di sfortunati e fortunati incidenti di natura spiritica si ritroverà circondato di nuove conoscenze.
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< Un eroe >>
 
<< Un eroe? >>
 
Ribadì perplesso l'esorcista.
 
<< Gli eroi sono quelle persone che salvano gli altri, no? è quello che tu hai fatto con me.>>
 
<< Io non ti ho salvata >>
 
Affermò deciso.
 
<< Senza di te, ora non sarei qui >>
 
<< Questo non mi classifica come "eroe", però. >>
 
<< E allora cosa "classifica" una persona come "eroe"? >>
 
Domandò curiosa la ragazza, mentre lo osservava con il lenzuolo bianco stretto intorno alle spalle.
 
<< Il desiderio di aiutare gli altri senza aspettarsi alcun compenso. Un martire dell'umanità: ecco come mi immagino io un eroe >>
 
<< Che immaginario triste >>
 
Affermò Natsumi, spostando lo sguardo verso il terriccio ai piedi del tempio.
 
<< Anche la realtà è triste, non pensi? >>
 
<< Che intendi? >>
 
<<  Il posto in cui viviamo non è magnanimo, e neanche le persone che lo abitano lo sono >>
 
<< Ma le brave persone esistono! >>
 
Le "brave persone". L'esorcista sorrise, abbassando lo sguardo sulla ragazza.
 
<< Hai ragione, le "brave persone" esistono >>
 
<< E tu sei una di quelle  >>
 
<< Tu dici? >>
 
Le chiese Sora, alzando le braccia e dando uno sguardo, perplesso, al proprio aspetto.
 
<< Come ti vesti o come parli non conta >>
 
Seguì la scolaretta, dando un giocoso pugno alla spalla dell'uomo.
 
<< Le tue azioni fanno di te un eroe >>
 
<< Però io da te mi aspetto una ricompensa, non ti ho aiutata per compassione >>
 
Silenzio.
 
Alla conclusione di Sora la ragazza non sapeva proprio come rispondere. Alzando lo sguardo al cielo cercò di mettere assieme una risposta in grado di controbbattere l'affermazione dell'esorcista, sperando di trarre un qualche tipo di ispirazione dalle stelle, trovando nei corpi luminosi solo altri dubbi. Con l'uomo ansioso di una risposta si vedette costretta ad accelerare i suoi ragionamenti, arrivando ad una conclusione tutt'altro che ben pensata.
 
<< Un mercenario >>
 
Sora spalancò gli occhi, osservandola titubante.
 
<< Un mercenario? >>
 
Ribadì.
 
<< Si, tu sei un mercenario. Al contrario di un eroe ti ricopri di soldi per stare bene con te stesso, rimpiazzando i ringraziamenti delle persone >>
 
L'uomo espirò profondamente, assottigliando lo sguardo.
 
<< Mi stai dando dell'avido? >>
 
<< Esattamente >>
 
Sorrise arrogante la ragazza, sicura di aver elaborato un'ottima risposta.
 
<< Quindi...anche i tuoi genitori sono avidi, visto che si fanno pagare per ciò che fanno >>
 
<< Bhe...non proprio... >>
 
<< Io offro un servizio, che poi questo comporti aiutare direttamente le persone è solo un caso. Non ho mai desiderato essere l'eroe della storia. Credi che se ci fosse stata in gioco la mia vita ti avrei aiutata? >>
 
Il sorriso della ragazza, in procinto di sparire, si riaccese improvvisamente, accompagnato da un'espressione saccente. Sora incrociò il proprio sguardo con quello fisso su di se di Natsumi ed iniziò a sbattere le palpebre.
 
<< Perché sorridi? >>
 
<< Tu hai rischiato la tua vita per aiutarmi >>
 
L'esorcista deglutì.
 
<< Non vorrai tornare a quella storia della frana vero?Quante volte ti devo dire che non mi ha travolto?>>
 
<< Si si, e che altro vorresti inventarti?Che mi hai trasportata qui mentre ero svenuta solo per essere pagato? >>
 
Sora abbassò lo sguardo, così come il tono di voce.
 
<< Bhe...si >>
 
<< Ah-ha!Lo sapev- >>
 
Convinta di averla fatta franca sull'esorcista risposte come più le venne naturale, ansiosa di ricevere le parole "hai ragione". Alla risposta dell'uomo, però, aprì lentamente gli occhi, e dopo un'attenta analisi, riversò sulla spalla di quest'ultimo tutta la sua ira: con una raffica di quelli che potevano essere a malapena considerati pugni.
 
<< Natsumi smettila, ma che combini? >>
 
Alzò il braccio per bloccare i "colpetti" della ragazza ed iniziò a ridere, di gusto però.
 
Risero entrambi quella sera.
 
Dopo la vittoria empirica sullo Yatagarasu la ragazza rimase fino a sera dall'esorcista per potersi riprendere, ed ora che si stava facendo notte, purtroppo per l'uomo, era costretta a tornare a casa, da una famiglia nuova, si, ma pur sempre una famiglia. Sora invece non aveva nessuno con cui parlare, nessuno famiglia a cui rivolgesi da molto tempo, ed il fatto che a Kyoto non conoscesse nessuno era solo un piccolo dettaglio visto che neanche nella sua città natia conosceva molte persone. Rientrato nel tempio si limitò a riordinare il materiale usato durante il rituale nella valigia, in modo che se gli fosse stato necessario per qualche caso futuro avrebbe saputo dove cercarlo, poi si stese, non curante della polvere e dell'altro schifo presente sul pavimento spoglio del vecchio edificio, lui si stesse, rigido su quel pavimento in legno, intanto, però, lo sguardo volava attraverso lo spiraglio nel tetto: consolandolo che la visione del firmamento.
 
Alzò il braccio destro e se lo mise sulle fronte, per poi, lasciarsi andare ad un profondo sospiro.
 
<< Ora che Natsumi è diventata una splendida colomba, dovrai trovarti qualcun'altro da importunare, Sora >>
 
Si disse, lasciandosi sfuggire un sorriso.
 
Proprio mentre si prendeva in giro da solo successe qualcosa, una delle tante stelle che stava osservando iniziò a fluttuare libera in cielo. Incredulo alzò di scatto il busto, piantando le mani contro il pavimento, e controllò meglio, assottigliando lo sguardo. Quella a muoversi in cielo non era una stella, la prospettiva lo aveva ingannato, bensì una lanterna: splendente di una debole luce azzurra e che, piano piano, si stava dirigendo verso la città, passando giusto giusto sopra al tempio. Il suo fiuto da esorcista non sbagliava un colpo, e fidatevi se vi dico che al sol vedere una sinistra lanterna Sora ci era già immaginato città in fiamme e streghe al rogo, quindi, armatosi di tanta buona volonta e caricato come una dalla curiosita si rimise velocemente in piedi, uscendo dal tempio ed andando ad inseguire la lanterna spiritata.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Monogatari / Vai alla pagina dell'autore: Azothic