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Autore: DreamWanderer    26/07/2009    3 recensioni
"Lei, una dei Cullen. Lui, uno dei Volturi. E un’amore sbocciato tra le spire di una cella." Ambientato dopo Breaking Dawn.
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

 

Ma ciaooo!!! Ci credete che siamo arrivati all’epilogo??? Io NO! Eppure è vero, questo è l’ultimo capitolo di Legami… a parte i ringraziamenti che saranno postati dopodomani!

mizar89: grazie mille, sono contenta che la storia ti piaccia!

francesca27: mi scuso ancora per la brevità del capitolo precedente… spero che questa non ti deluda! Nemmeno io riesco a credere che la storia sia finita ç_ç

Norine: carissima! Che piacere leggere ogni volta le tue recensioni, non ne hai idea!!! Eccoti qui l’epilogo, spero che ti piaccia… mi raccomando fammi sapere che ne pensi perché ci tengo tantissimo al tuo parere! Anche a me dispiace che stia finendo… vorrei farne una soap solo per continuare a leggere i tuoi commenti!!! Ma dato che io le soap le detesto, meglio di no e mi accontento di terminare con questo ultimo chappy… spero ti soddisfi!

 

-Ellie, vieni subito qui!-

-Alice, ti ho detto che l’eye-liner sopra l’occhio non me lo metto!-

-Non farmi venire a prenderti…-

-Macchè, non ti metteresti a inseguirmi: hai già il tuo vestito addosso!-

Rosalie guardò le sue due sorelle con un sorriso. Erano impossibili: mancava mezz’ora al matrimonio e loro stavano a litigare su un eye-liner!

-Mamma!- chiamò. Sapeva benissimo che da sola non poteva calmare le acque.

-Ragazze!- le richiamò Esme urlando dal piano di sotto. -Ci diamo un taglio? Alice, lascia stare Gabrielle con l’eye-liner, il trucco è già abbastanza. Gabrielle, lascia scegliere ad Alice le scarpe col tacco.-

Le due litiganti si guardarono dapprima in cagnesco, poi si sorrisero soddisfatte. Mentre Gabrielle si metteva il vestito, Alice andava all’armadio delle scarpe in camera sua. Era così eccitata per la sua sorellina! E sapeva che anche Gabrielle era nervosa. D’accordo che di matrimoni ce ne sarebbero stati per l’eternità, ma quello per lei era il primo! E sarebbe anche stato perfetto, esattamente come aveva previsto…

Scelse un paio di tacchi alti, bianco argenteo con dei cristallini sul cinturino attorno alla caviglia. Il collo del piede era fasciato da un intreccio di stoffa sbrilluccicosa. Satino, ovviamente.

Tornò in camera ma sulla soglia si bloccò: Ellie era semplicemente divina, più bella persino di come l’aveva vista (anzi, prevista) nella sua visione.

L’abito bianco fatto su misura era formato da un corpetto rigido che lasciava le spalle scoperte. La seta candida era finemente ricamata con un motivo sottilissimo di liane e piccoli fiori avvinghiati. Aderiva perfettamente alle sue forme snelle ma femminili. La gonna partiva dai fianchi, a veli di organza bianca e semitrasparente. Principesca, piena, sembrava una nuvola a batuffolo. Scendeva fino ai piedi, ma in realtà avrebbe coperto appena sotto le caviglie dato il tacco vertiginoso che le aveva scelto.

Rose le stava facendo le unghie, meticolosamente. Le laccava usando con precisione il pennellino morbido che stendeva un velo di smalto rilucente, madreperlaceo.

Alice sorrise, poi si concentrò sul futuro. Sorrise: sarebbe stato tutto perfetto. Ellie si meritava quella felicità che Mike le donava. Non era stato facile per la loro piccola orgogliosa cominciare a credere nell’amore vero, specie dopo quello che le era stato fatto. Strano che avesse reagito in modo così disilluso rispetto a Rosalie, nonostante la sorella maggiore avesse avuto la stessa esperienza. Ma evidentemente aveva attribuito all’aggressione un significato diverso; infondo anche Rose aveva attribuito un sognificato diverso all’essere vampira.

“Oh beh, il mondo è bello perché è vario!” si disse mentre le passava le scarpe col tacco.

-Sono un prestito.- le ricordò la veggente armandosi di pettine a denti larghi e cominciando a passarlo delicatamente tra i boccoli morbidi della sorella.

-Rose, mi aiuti qui con l’acconciatura perfavore?-

-Certo. Dimmi cosa ti serve.- annuì disponibile la vampira bionda.

-Grazie cara! Ellie, tu chiudi gli occhi!-

Alice cominciò a dividere le ciocche, attentamente. Attaccato al retro della sedia c’era uno schizzo dell’acconciatura che avrebbe ricreato.

-Pettine.-

-Arricciacapelli.-

-Piastra.-

-Mollettine.-

-Spillette.-

-Lacca.-

-Alice, lo sai che io ho paura, vero?- mugolò Gabrielle.

Rose ridacchiò. -Sciocchezze, non hai temuto le ire di Jane e adesso ti spaventi solo perché Alice si è offerta di pettinarti?!-

-Assolutamente sì!-

Risate argentine, persino dal piano di sotto. Evidentemente c’erano dei vampiri ad aspettare alla fine della scalinata…

Infine Alice prese un meraviglioso accessorio, che aveva fatto forgiare appositamente per l’occasione.

Una specie di diadema d’argento, che dietro si chiudeva con una spilla di rubini e diamanti a forma di rosa. Da lì si diramavano due spirali di oro pallido ai lati delle tempie che s’intrecciavano con qualche ciocca ribelle dei capelli. Sulla fronte, esattamente nel centro della frangetta divisa in un paio d’ali, sedeva una pietra di un rosso carminio intenso.

-Apri gli occhi…-

 

Jasper svolgeva la sua funzione da testimone, in attesa dietro Mike, ed era occupatissimo: cercava di inviare onde calmanti al suo nuovo fratello per aiutarlo a sciogliere la tensione nervosa dei muscoli.

Ci mise poco però a distrarsi: Alice, che faceva da damigella, stava salendo le scale per prima e il vampiro non potè evitarsi la vampa di fuoco che lo prese lì per lì mentre la guardava. Portava un abitino rosso magenta cupo, modesto, con la gonna a palloncino. Il bustino attillato era retto da due spalline sottili, i capelli elegantemente scompigliati come al solito.

La seguiva Bella, vestita con un abito più semplice dello stesso colore ma altrettanto perfetto: gonna corta una spanna sopra il ginocchio, corpetto morbido ma aderente che le celava parte delle spalle e si allacciava dietro il collo. I capelli castani, raccolti in uno schignon basso, lasciavano il collo scoperto.

Jasper avvertì la vampa d’amore e desiderio di Edward e non faticò ad immaginarsi il suo viso in adorazione mentre contemplava la sua compagna. Quando l’onda dei sentimenti lussuriosi di Emmett lo colpì, non si sprecò a nascondere un sogghigno.

Rose avanzava a sua volta sui gradini, un lato dell’abito stretto elegatemente tra le mani mentre saliva la corta scalinata. Senza spalline, aderente alle curve e ai fianchi, il vestito si allargava solo sopra le ginocchia in un ampia onda di gonna di raso lucido in modo tale da permetterle di camminare, muoversi e ballare comodamente. Rosso magenta cupo anch’esso, ovviamente. Le mani erano coperte da un paio di guanti alti fino al gomito. Un collier di rubini le celava la gola.

E poi toccò a lei: la stella della serata. Mike, in attesa davanti all’altare, si ritrovò con gli occhi spalancati…

-È bellissima, non è vero?- gli suggerì Jasper dietro di lui.

“Bellissima è riduttivo” gli avrebbe risposto l’altro, se solo avesse avuto la capacità di parlare…

Era davvero la sua Ellie la meravigliosa creatura che stava camminando verso di lui?

La gonna di tulle finissimo, che ondeggiava gonfiandosi morbidamente ad ogni suo singolo passo le conferivano la leggerezza di una nuvola trasportata dal vento. E, grazie alla sua vista acuta da vampiro, riusciva ad intravedere la silouette delle gambe snelle sotto lo strato di organza a veli.

Il fianchi stretti, la pancia piatta e le curve sode erano fasciate da un corsetto attillato, ricoperto da uno strato di seta soffice ricamanta a intrecci finissimi, floreali.  La scollatura timida, a V, suggeriva con malizia innocente le forme morbide e piene dei seni. Al collo portava una fascetta di fili d’oro intrecciati, dal quale pendeva un rubino piccolo ma lucente come una stella. Gli orecchini abbinati, ovvio.

I capelli erano stati lasciati come li preferiva lui: liberi, boccolosi, morbidi. Anche se tenuti a bada da quella meravigliosa coroncina; fatta d’oro, con una spilla fatta a rosa in diamanti sulla  nuca, ad assicurarne l’aggancio. La frangetta liscia e sfilata, a incorniciare il rubino che posava sulla fronte.

Ma le gemme che brillavano di più erano i suoi occhi. Due topazi liquidi di felicità, che quella notte avrebbero brillato più delle pietre che portava, e forse persino più delle stelle del cielo. Gli occhi erano illuminate da un leggero velo di ombretto dorato e sbrilluccicoso, le ciglia intensificate con il mascara, la linea dell’occhio definita all’interno da un eye-liner blu-nero.

E le labbra. Ricoperte da un liquido strato di gloss, gli angoli della bocca delineate da un filo di matita. Sorridevano, quelle labbra. Solo per lui, solo per quella notte, solo per il loro futuro, solo per la loro felicità.

divina.- riuscì a mugolare Mike.

Carlisle gli sorrise incoraggiante mentre accompagnava la mano piccola di sua figlia su quella di lui.

 

Gabrielle si strinse a suo marito, mentre danzavano assieme sotto gli occhi di tutti.

Aveva sorriso per tutta la cerimonia, e ancora le sue labbra erano piegate in quella curva così naturale che prima le era sempre uscita forzata. Ma prima non c’era lui…

Mike le fece fare un volteggio e lei istintivamente gli passò le dita tra i capelli, sconpigliandoli.

Avvertì le sue labbra muoversi accanto al proprio orecchio.

-Dì un po’ Ellie, ma se lo facessi io a te?-

La minaccia poteva essere potenzialmente consistente, ma lei invece ghingò.

-Alice ti truciderebbe!- sussurrò di rimando.

Lo sentì piegare le labbra in una smorfia di disappunto: perché quel folletto doveva sempre rovinargli il suo passatempo preferito con la tiritera “così le rovini l’acconciatura!”?

-Pazienza allora.- sbuffò infine. -Tanto avrò l’eternità per scompigliarti quei boccoli che ti ritrovi.-

Gabrielle rise. -Ci conto allora!-

-In ogni caso, la sposa non dovrebbe avere qualcosa di prestato_-

Ellie mostrò le scarpe col tacco, di Alice.

-_qualcosa di nuovo_-

La vampira fece un giro su sé stessa, valorizzando il luccichio della coroncina.

-_e qualcosa di blu?-

Un ghigno malandrino, un sussurro all’orecchio.

-Più tardi…-

Mike sorrise. -Ci conto allora!-

 

Fine

 

ANGOLETTO!

Eh già… siamo arrivati alla parola con la F! Piaciuto??? Ci vediamo tra un paio di giorni con i ringraziamenti, che spero avrete la pazienza di leggere. Ciao a tutti, siete stati meravigliosi! Un bacio,

Clarisse

   
 
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