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Autore: They are almost Canon    04/07/2019    2 recensioni
un'Otp, due amiche folli, una scrittrice ancor più pazza di loro.
questi sono gli ingredienti di una raccolta di momenti di vita al Grande Tempio, l'amore tra Milo e Camus , due ragazzi, al di la delle loro responsabilità di Saint.
Un amore senza fine, come questa raccolta ...
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aquarius Camus, Scorpion Milo
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Erano settimane che non si rivolgevano la parola, quell'ultima lite, culminata in una scazzottata all'ombra della statua della Dea sembrava aver compiuito l'impossibile.
Eppure era così, Milo e Camus ormai sembravano due perfetti estranei.
Il francese aveva chiesto di far ritorno alla natia Avignone, dovev si era rifugiato a casa della nonna mentre il greco accettava qualsiasi missione pur di non rimanere al tempio e pensare.

Sembravano decisi a dimenticarsi, e a far tramontare un amore durato anni, mandando in frantumi i loro stessi sentimenti.
Una mattina lo Scorpione venne chiamato dal Gran Sacerdote che come tutti non si rassegnava a ciò che stava accadendo.
Lo inviò in missione a Hita, in Giappone assieme a Tatzumi << trovate quei documenti.. e liberati la testa dai cattivi pensieri.... vedrai che con il tempo tutto si sistema >> gli disse.

I due portarono a termine in modo relativamente trasquillo la missione e passarono alcuni giorni nella località, su idea del maggiordomo della Dea, per provare a sgombrare la mente dai pensieri.
Una sera si fermarono a mangiare in centro e quando la cameriera arrivò Tatzumi ordinò una bottiglia di Sakè.
<< Hai l'età per bere, brindiamo alla missione compiuta >> gli disse versando il liquore a entrambi << Alla missione! E grazie di essere venuto con me >> fu la risposta del gold << non ringraziarmi, piuttosto, parlami. Cosa ti turba? >> ribattè l'uomo, mentre il suo compagno d'avventura era già al quarto bicchiere e palesemente alticcio. (1)
Senza rendersene conto cominciò a parlare a ruota libera, senza porsi vincoli ed una frase saltò subito all'orecchio del giapponese << voglio che torni Camus >>  .
Tatzumi capiì il da farsi: prese il cavaliere dello scorpobe e lo portò in albergo, da cui – dopo una doccia gelata e una dormita – i due ripatirono la mttina dopo.

Milo si rese conto solo una volta in volo che l'aereo preso sarebbe atterrato nei pressi della città in cui si trovava l'acquario << ma Tatzumi.... >> obbiettò << ieri non facevi altro che nominarlo... sai come si dice in Giappone, in questi casi? Nankurunaisa, col tempo si sistema tutto.... Kronos sistema tutto. >> rispose << ti porto da lui... prendetevi il vostro tempo... e chiaritevi >> lo esortò.

Arrivarono dopo poco all'abitazione della nonna dell'acquario e Tatzumi, vedendo che Milo esitava andò a suonare il citofono, rimanendo fermo davanti al portone ad attendere mentre lo scorpine si nascose dietro un albero.
Il francese udendo il nome del giapponese come risposta quando chiesero chi fosse ebbe uno strano presentimento << nonna, vado io >> disse, quasi in lacrine, e scese le scale di fretta e furia.
Quando vide il maggiordomo della Dea  non gli diede il tempo di proferir parola << Avanti.. perchè sei solo? Che è successo a Milo? Me l'hanno ucciso? Avanti parla!! >>  
L'uomo stava per rispondere ma il greco lo anticipò << calmati Camus >> disse uscendo dal suo nascondiglio << io ho solo un pò di mal di testa da sbronza... sto bene... solo... mi manchi terribilmente.... lui mi ha portato qui perchè dice che col tempo chiariremo... >> gli disse, quasi come un fiume in piena.
<< no amore... io non ho bisogno di altro tempo... >> gli disse abbracciandolo << nemmeno io >> gli rispose il greco, baciandolo appassionatamente.
La nonna li raggiunse poco dopo, e sorridendo nel vedere il nipote di nuovo felice fece salire tutti e di sua iniziativa chiamò Shion, per avvisarlo che i tre sarebbero rimasti ancora qualche giorno con lei. E fu in quelle giornate che i due ragazzi riparlarono di quel giorno e comprendendo i loro errori si perdonarono a vicenda decidendo di tornare al tempio come – nuovamente – una coppia felice.

(1) andateci piano.... con l'alchool in genere
   
 
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