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Autore: IAIA    06/05/2005    3 recensioni
Ehm... lo so, sono un po' fuori stagione... James vorrebbe portare Lily al ballo di Natale, ma i suoi tre amici stanno macchinando qualcosa...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2

Il finesettimana seguente i quattro amici se ne andarono insieme a Hogsmeade, chi per fare rifornimento di Caccabombe, chi per godersi l’aria fresca e frizzante dell’inverno appena iniziato.

Il paese era tutto addobbato pe le festività natalizie, e anche i negozi si adattavano all’occasione. Da Mielandia trovarono dei festoni colorati che alla mezzanotte di Natale si trasformavano in lunghe strisce zuccherate, mentre da Zonko James si comprò una calza di Natale senza fondo e delle palline speciali che spruzzavano cioccolato bollente cantando Jingle Bells.

Nel passeggiare per una via secondaria, James vide con sorpresa Liy Evans che leggeva un libro sulla panchina vicina alla Stamberga Strillante, tutta sola. Lily era una ragazza molto carina del settimo anno di Serpeverde, ed era noto ormai ai più che James Potter era cotto di lei.

-          Ehm… vado a fare due chiacchiere con Lily – annunciò agli amici.

I tre cominciarono a ridacchiare.

-          Uuh sì, Prongie! – lo incitò Sirius – Vai e colpisci!

-          Stai diventando più rosso di Babbo Natale, James! – aggiunse più delicatamente Remus.

James li ignorò. Facevano così tutte le volte. Si portò silenziosamente alle spalle di Lily e le mise le mani sugli occhi.

-          Cucù! Indovina chi sono?

-          James Potter – rispose lei con naturalezza. James si stupì.

-          Come hai fatto a capirlo? – le chiese sedendosi vicino a lei.

-          Beh, facile… sei l’unico che fa ancora questi scherzi, ormai…

James arrossì.

-          Ah, beh… ehm, che cosa leggi?

-          Shakespeare – rispose lei – un autore babbano – aggiunse, vedendo la faccia perplessa di James.

-          Oh… oh! Ma certo! Sì, l’ho… l’ho letto anch’io quello Shek… Skh…

-          Davvero l’hai letto? – chiese Lily sorridendo incredula – E ti è piaciuto?

-          Oh, sì… molto. – rispose lui – Soprattutto la fine… sai, q-quando la storia… f-finisce… molto carina…

-          Ho capito – sorrise la ragazza.

James intravide dall’altro lato della strada i suoi amici che facevano i cretini rivolgendogli smorfie e ridendo a tutto spiano.

-          B-bene, ora devo… devo proprio andare – borbottò James alzandosi – è stato un piacere stare… cioè parlare… con te.

-          Ci vediamo, James – lo salutò Lily senza smettere di sorridere.

-          Ciao…

James raggiunse i suoi compagni.

-          Si può sapere che cosa avete da ridere come dei cretini??

-          Allora, ti stava scaricando un’altra volta, rubacuori? – gli chiese allegramente Peter.

-          Ti sbagli, stavamo… – James arrossì violentemente – …stavamo conversando amichevolmente.

Ciò fece ridere ancora di più Sirius, che si accasciò e cominciò a battere i pugni per terra.

-          NON C’E’ NIENTE DA RIDERE!! – tuonò James allontanandosi.

Sirius si rialzò con le lacrime agli occhi.

-          Scusa Prongie, pfff… – gli disse cingendogli le spalle con un braccio – ma con le ragazze sei così imbranato che potresti fare coppia con Piton!

-          Ah, ah, molto spiritoso…

-          Già – aggiunse Peter – finirà che al Ballo di Natale ci andrai con lui!

-          Ballo di Natale? Quale…

-          Andiamo, James, non dire che non te lo ricordi! – sorrise Remus.

-          Io veramente…

-          Parola mia, ragazzi, questa volta è davvero cotto! – esclamò Sirius – James! Il Ballo di Natale! L’ha detto Silente la settimana scorsa!

-          E’ inutile, Felpato – disse Peter – quando James ha davanti agli occhi Lily Evans, il resto del mondo scompare come l’oro dei Lepricani!

-          E… quando sarebbe questo ballo? – chese James con aria noncurante. I tre si guardarono.

-          Domenica prossima.

-          C-così presto??

-          Certo, la vigilia di Natale – disse Sirius – quindi affrettati ad invitare la tua bella, prima che Mocciosus te la soffi sotto il naso!

-          Sciocchezze, Lily non andrebbe mai a ballare con Piton… vero?

Lunastorta, Codaliscia e Felpato si lanciarono un’occhiata perplessa.

-          Mah, sai James, essendo della stessa Casa… – ipotizzò Remus.

-          e poi ho sentito che quest’anno i nasi chilometrici tornano di moda… – aggiunse Sirius.

-          VADO SUBITO!! – James schizzò via. Arrivato alla panchina dov’era seduta Lily, però, s’accorse che se n’era già andata. La cercò con gli occhi tra la folla di studenti per la strada, e alla fine la vide, intenta ad osservare la vetrina di un negozio insieme a due sue amiche di Serpeverde.

-          Ehi, Lily! – gridò – Lily, ti devo p…

STUMP! Nella foga, James andò a sbattere contro qualcuno, ed entrambi caddero per terra. Rialzando lo sguardo, James vide un ragazzo, alto più o meno come lui, dai capelli lunghi e unticci.

-          Piton. – esclamò.

-          Potter. – rispose lui con aria sprezzante – Non hai mai pensato di guardare dove vai?

James si guardò intorno. Lily era scomparsa.

-          Ma certo che ci ho pensato – rispose guardandolo con odio – è solo che vedendoti lì, brutto, sporco e nero, ti ho scambiato per una pattumiera…

-          E ti ci sei buttato subito contro, vero? Si sapeva che eri un rifiuto, Potter, ma…

-          Sta’ attento a come parli, Piton! – tuonò James tirando fuori la bacchetta.

-          Io… parlo come voglio! – ribatté Piton, con una nota di nervosismo nella voce. James era sempre stato più bravo di lui nei duelli.

James volle sondare il terreno.

-          Dimmi, Mocciosus – chiese sorridendo – hai già pensato a qualcuno per domenica?

-          Di che diavolo stai parlando, Potter? – chiese lui per tutta risposta.

-          Come – lo schernì James – ehm, non lo sai? Il B…

-          James, vecchio mio! – arrivò Sirius con una pacca sulla schiena così forte che gli mozzò il fiato – Vedo che stai chiacchierando col nostro… – squadrò Piton con aria disgustata – Piton.

Piton ricambiò l’occhiataccia di Sirius.

-          Beh, ora che ti abbiamo trovato – suggerì Remus allegramente – è meglio tornare al castello, non trovate? Sta diventando freddo…

Ma il calore provocato dall’odio reciproco di Piton e Sirius sarebbe bastato per far bollire un estratto di Mandragola. Remus prese per le sapalle Sirius e lo condusse via, mentre Peter li seguiva con James.

-          Allora, Sirius? – lo rimbeccò Remus a bassa voce – Una lite è l’ultima cosa che ci serve, adesso.

-          Non è colpa mia! – si giustificò quello – E’ che tutte le volte che lo vedo mi vien voglia di…

-          Beh, non vorrai mandare tutto all’aria, vero? Datti una calmata, ok?

-          Ok.

James e Peter li raggiunsero.

-          Perché ti sei intromesso? – chiese James a Sirius – Stavo cercando di farmi dire se l’aveva già chiesto a Lily!

-          Sareste finiti per farvi male…

-          Ah, senti chi parla…

-          E poi – aggiunse Sirius – Piton non… non gliel’ha ancora chiesto!

-          Davvero? E perché…

-          Lo sappiamo e basta – tagliò corto Sirius. James lo squadrò.

-          Oh, James, è così semplice! – s’intromise Remus – Piton neanche sa del Ballo! Quando Silente l’ha annunciato, lui era… – guardò gli altri due.

-          …era in… in infermeria! – sbottò Sirius.

-          In infermeria! Ma certo! – si rammentò Remus – Non ti ricordi? Gli avevate aggiunto due milze di gatto nel calderone, a Pozioni…

-          A Pozioni, sì… – ribadì Peter.

-          Strano, non me lo ricordo… – disse James.

-          Comunque, non è importante – continuò Remus – lui non c’era, e probabilmente nessuno gliel’ha detto, ehm… quindi…

-          Quindi?

-          Quindi noi sappiamo di sapere che Mocciosus non sa del Ballo! – esclamò Sirius.

-          Esatto! – confermò Peter.

-          Noi… sappiamo di sapere… – ripeté James confuso.

-          E non dobbiamo in nessun modo far sapere a Piton che non sapeva del Ballo! – aggiunse Remus con veemenza.

-          altrimenti potrebbe venirlo a sapere… – continuò Peter.

-          e sapere di poter invitare Lily Evans! – concluse Sirius.

-          Hai capito? – dissero tutti e tre in coro.

James li guardò.

-          Ehm… sinceramente no.

-          Non importa! – esclamò Sirius dandogli l’ennesima pacca sulla spalla – Tutto quello che devi fare è invitare Lily Evans al Ballo, al resto ci penseremo noi. Ti fidi di noi, non è vero?

Tutti e tre gli fecero un sorrisone a trentadue denti.

-          C-certo che mi fido di voi.

-          Coraggio, allora! – ruggì Sirius incamminandosi – Torniamo al castello! Ci sono i preparativi, i vestiti, i festoni…

-          Ehm, Sirius? – lo chiamò gentilmente Remus.

-          Sì?

-          Hogwarts è dall’altra parte.

Silenzio.

-          Coraggio, allora! Dall’altra parte!!!

 

  
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