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Autore: IAIA    05/05/2005    5 recensioni
Ehm... lo so, sono un po' fuori stagione... James vorrebbe portare Lily al ballo di Natale, ma i suoi tre amici stanno macchinando qualcosa...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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mal.1

Eccomi di ritorno con una fanfiction fresca fresca… beh non così fresca visto ke risale all’anno scorso… comunque è nuova, godetevela… see ya

 

 

IN QUELLA MAGICA NOTTE DI NATALE

 

Cap. 1

-          Potter!! Blaack!! Tornate subito qui!! – strillò il custode di Hogwarts. Due ragazzi sui diciassette anni stavano correndo per i corridoi della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, creando scompiglio tra le decine di studenti che s’apprestavano ad andare a lezione. Uno di loro aveva i capelli nerissimi e scompigliati, e portava gli occhiali. L’altro, più alto, aveva i capelli anch’esso neri, ma lisci e lunghi fino alle spalle. – Questa volta ve la faccio pagare, o non mi chiamo più Apollon Pringle!!

I ragazzi si guardarono, ansimando tutti e due, ma sorridendo divertiti.

-          Pausa, Felpato?

-          Perché no, Ramoso!

-          Mantello dell’Invisibilità?

-          Ok.

Il ragazzo con gli occhiali tirò fuori dalla veste un lungo mantello di stoffa leggera, che avvolse intorno a lui e al suo amico. Da dietro il mantello osservarono il custode che passò senza vederli, imprecando e maledicendoli in tutti i modi. Quando ebbe girato l’angolo, i due si tolsero il mantello e cominciarono a camminare nella direzione opposta.

-          Ce l’abbiamo fatta anche stavolta – disse quello con gli occhiali, dando il cinque all’amico.

-          Povero vecchio Pringle – sospirò l’altro – uno di questi giorni lo faremo finire in ospedale…

-          Beh, è colpa sua – ribatté il primo con aria innocente – non ha più l’età per fare queste cose, non è più un ragazzino…

-          Già… e poi, prendersela per così poco… abbiamo solo infestato l’ufficio di Vermicoli…

-          …e stregato gli archivi…

-          …e riempito il terzo piano di pus di Bubotubero…

Si guardarono per un attimo in silenzio. Poi scoppiarono a ridere a crepapelle. Alle loro spalle sentirono una vocetta stridula che si avvicinava.

-          James! Sirius! Aspettatemi…

Li raggiunse un ragazzino basso e grassottello dagli occhi acquosi; si fermò accanto a loro, piegandosi in due per riprendere fiato.

-          Codaliscia, vecchio mio! Non dirmi che ti sei perso la sfuriata del nostro beneamato custode! – esclamò James Potter dando al ragazzino una manata sulla schiena.

-          Io… James, cough cough… non…

-          Davvero, Peter – aggiunse Sirius Black imitando l’amico – è stata una cosa memorabile! Ci ha lanciato dietro tutte le armature che poteva!

-          …e quell’incantesimo che per poco non ti riduce la testa a pezzettini, Sirius! – continuò estatico James – come si chiama, aspetta…

-          …eehh, no, lo so, solo che non mi viene… – si sforzò Sirius, battendosi la fronte con una mano.

-          Destructor corpis?

-          Destructor corpis! Giusto! Ma come… – esclamò James, voltandosi – …b-buongiorno, professoressa McGranitt…

Anche Sirius Black si girò. La McGranitt li stava guardando con aria severa.

-          P-professoressa! Come mai in giro?

-          Mi stavo giusto chiedendo – spiegò la professoressa McGranitt con un lieve sorriso – come mai tre dei miei Grifondoro preferiti non fossero a lezione. Sapresti spiegarmelo tu, Potter?

-          Beh, ecco, professoressa, noi stavamo solo…

-          Naturalmente – continuò la McGranitt – quando ho sentito le urla di mastro Pringle per i corridoi, non ho avuto dubbi su dove fossero finiti i miei allievi. Che cosa suggerisce di fare, a questo punto, signor Black?

-          Mmm… compito aggiuntivo? – suggerì Sirius timidamente.

-          Un compito aggiuntivo sarebbe solo una formalità per te e Potter, Black – obiettò la McGranitt – so bene quanto vi piaccia la Trasfigurazione

James e Sirius si guardarono con un sorrisetto.

-          Tuttavia, non è certo possibile lasciarvi impuniti, e visto che non intendo sospendervi dal Quidditch per non creare a Grifondoro dei seri problemi di classifica… – James tirò un sospiro di sollievo – …la vostra punizione sarà quella di sistemare tutti i guai che avete causato a mastro Pringle. Senza magia. Accio. – aggiunse attirando a sé le loro bacchette.

Sirius si lasciò sfuggire un gemito di sofferenza, mentre, dietro di loro, Peter Minus galleggiava terrorizzato a mezz’aria per colpa di due alette fatate spuntategli dove James e Sirius lo avevano colpito.

 

Più tardi, nell’ufficio di Pringle, James e Sirius stavano raccogliendo i Vermicoli in alcune scatole, cosa piuttosto difficile, perché continuavano ad uscire e a strisciare per la stanza, riempiendo di bava tutto ciò che toccavano.

-          Bah, che noia – si lamentò James – e per fortuna che non ho dato retta a te: “Sì, sì, riempiamogli l’ufficio di Fiammagranchi!”

-          Magari erano anche meglio di queste schifezze – ribatté Sirius – bleah, ne ho pestato uno…

-          Ehi, poi te la vedi tu con gli archivi, eh?

-          Cosa? E perché proprio io?

-          Perché l’idea è stata tua…

-          Ma come faccio?? Quelli MORDONO! Senza bacchetta…

-          …senza bacchetta non siete poi un granché, vero? – disse un’altra voce dalla porta.

-          Remus! – esclamò Sirius.

-          Remus, salvaci! – James si tuffò in ginocchio davanti all’amico – Tiraci fuori da quest’incubo! – lo pregò con aria melodrammatica.

-          Sì… salvaci… – ripeté Sirius tra le risate – non lo faremo più…

-          Sì, come no…

-          Osi mettere in dubbio la mia parola? – esclamò Sirius fingendosi offeso – Hai sentito, James?

-          Brutto fellone codardo! – disse James con enfasi rialzandosi – Fatti avanti, se ne hai il coraggio, e sfodera la tua arma migliore!!

-          Dimenticate che io ho la bacchetta e voi no? – chiese Remus, tranquillamente appoggiato al muro a braccia incrociate.

Sirius e James si guardarono. Poi ricaddero in ginocchio.

-          Salvaci, Remus…

-          Ah no, direi che stavolta ve lo meritate – disse Remus mentre i due gli baciavano i piedi – quello del pus di Bubotubero non è stato proprio un bello scherzo. Peter quasi ci lascia un dito…

-          Oh, che importa – sbuffò Sirius – ne ha altri nove… avanti, lupacchiotto, dacci una zampa…

-          Uff… d’accordo – acconsentì Remus. Controllò che non ci fosse nessuno, e con un colpo di bacchetta risistemò tutto.

-          Fantastico! – esclamò James – E ora andiamo a mangiare, ho una fame…

 

  
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