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Autore: PigRabbit    05/07/2019    0 recensioni
[Korean Odyssey]
[Korean Odyssey]Son O-Gong si è avviato nell'oltremondo per ritrovare Ji Sun Mi. Le cose però non vanno esattamente come pianificato...
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Sun Mi stava cercando di terminare il rapporto mensile gestionale dell’Hotel. Stava cercando di terminarlo da almeno un’ora. 
Lo schermo del computer rifletteva la pagina bianca del programma word che non si sarebbe riempita magicamente solo con la forza del suo pensiero. 
Il cliente che aveva fatto check-in la sera prima continuava a balenarle davanti agli occhi, per quanto facesse era stato il suo volto a venirle in mente prima di addormentarsi e il primo a comparirle davanti appena sveglia e ancora adesso continuava a pensarci. 
Perché non riusciva a toglierselo dalla testa? Se avesse creduto a certe cose avrebbe pensato di avere avuto un colpo di fulmine. Dal momento che però non credeva in certe cose, doveva capire perché si sentiva irrevocabilmente connessa a lui, come se fossero uno parte dell’altra. 
Trattandosi di un perfetto sconosciuto era un fatto assurdo. 
Son O-Gong. Anche il suo nome sembrava riecheggiare nella sua mente dandole un senso di de-javù. 
Aveva già sentito quel nome ne era certa, ma dove? Quando? Non conosceva quell’uomo ne era certa, non l’aveva mai visto prima eppure… Eppure era sicura anche del contrario. Inspiegabilmente sapeva di conoscerlo, ma perché?
Improvvisamente sentì un brivido freddo sul collo e alzo lo sguardo dinnanzi a sé. 
Un spirito la stava fissando. Era così fin da quando aveva memoria: riusciva a vedere i demoni e le anime dei defunti che non riuscivano a trovare pace. 
Alcune volte riusciva a mandarli via solo guardandoli: gli spiriti più deboli non si avvicinavano mai troppo a lei, come se avessero paura. I più audaci invece provavano di tanto in tanto ad attaccarla, ma Sun Mi aveva il potere di esorcizzarli. 
Durante la sua infanzia era stato un problema il fatto che lei vedesse cose che gli altri non potevano vedere. Era stata spesso emarginata dai suoi compagni di classe, altre volte la deridevano in maniera crudele. 
Inoltre per qualche strano motivo non riusciva ad avere una vita sentimentale. Qualche volta c’erano stati degli uomini che l’avevano avvicinata, qualcuno che le era anche piaciuto, ma poi dopo la prima uscita si dileguavano nel nulla, era come se qualcosa li respingesse. 
Quando tentavano di toccarla di baciarla si tiravano indietro senza motivo.  Dopo l’ennesimo appuntamento andato a buca, Sun Mi aveva affrontato l’uomo in questione. 
Lui le aveva risposto che lei gli piaceva ma che semplicemente non riusciva a toccarla. 
Quando gliene aveva chiesto il motivo lui le aveva risposto che tutte le volte che si avvicinava per baciarla, quando la baciava sentiva un brivido di terrore passargli nelle vene, come se stesse facendo una cosa sbagliata. Proibita. Quasi stesse baciando sua sorella.
Dopo quella confessione Sun Mi aveva chiuso con tutto il genere maschile. Si era stufata di essere sempre quella strana e svitata. Un uomo la baciava e provava terrore? Era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso! 
Non ne voleva sapere più di niente e di nessuno!
I suoi genitori erano morti quando era nata e l’aveva cresciuta sua zia. Poi un giorno era tornata a casa e aveva scoperto che anche sua zia l’aveva lasciata: un ladro era entrato in casa loro e l’aveva uccisa. Sun Mi sapeva che non era vero. Era stato uno spirito maligno, ma questo non poteva dirlo alla polizia. 
Gli spiriti la cercavano. La trovavano e lei non sapeva neanche il perché. Li attirava e non ne capiva il motivo. 
Una volta si era tagliata e per un attimo aveva avuto l’impressione che avessero sete del suo sangue. Come se per loro lei fosse cibo. 
Non capiva e nessuno glielo aveva mai spiegato, fortunatamente fino a ora era sempre riuscita a difendersi. Oltre il potere di vederli infatti sembrava possedere anche il potere di respingerli.
Dopo la morte di sua zia aveva vissuto un periodo di disperazione. Non trovava più senso in nulla. Non aveva speranza di formarsi una famiglia e l’unica persona che aveva conosciuto come tale era ormai morta. 
Era stato allora che il proprietario del famoso Hotel a cinque stelle High Spirits l’aveva trovata. 
Sapeva tutto delle sue capacità e le aveva detto che la stava cercando. 
L’albergo sorgeva in un’area che attirava molti spiriti maligni, il sig. Woo voleva eliminarli e per farlo aveva bisogno di lei. Della sua speciale abilità perché lei era un essere umano speciale. 
Per la prima volta qualcuno non aveva avuto paura di lei, ma al contrario aveva bisogno del suo aiuto, proprio per la sua speciale abilità. Non aveva provato terrore, ma bisogno. 
Ji Sun Mi aveva accettato dunque il posto di Direttrice dell’Hotel senza battere ciglio, se c’era un posto in cui poteva appartenere allora non l’avrebbe rifiutato. 
E ormai erano passati già due anni. 
Si era affezionata al Sig. Woo e alla sua inseparabile segretaria, una volta si era chiesta se per caso non si stesse innamorando, ma poi aveva compreso che non doveva trattarsi d’amore, forse più un senso di riconoscenza per chi l’aveva tirata fuori dal baratro verso cui si stava incamminando. 
Il Sig. Woo era sempre gentile con lei. Qualche volta aveva avuto la strana sensazione che la trattasse come una vecchia amica, qualcuno di importante. E una volta l’aveva sorpreso a fissarla con un’espressione incredibilmente triste. 
Per scherzo un giorno gli aveva chiesto come l’aveva trovata e lui aveva risposto che era stato il suo sangue a guidarlo da lei. Non aveva ben capito ma poi lui aveva aggiunto: - Sapevo che non poteva essere una buona idea immischiarsi con l’Oltretomba. 
Sun Mi l’aveva fissato senza capire ma lui aveva fatto una risata e aveva liquidato la questione. 
Gli occhi della donna si puntarono di nuovo sulla pagina bianca che continuava a lampeggiare immacolata. Irritata spense il computer. 
 
Son O-Gong era piuttosto irritato dalla situazione. Il maledetto Re Demone gli aveva nascosto Ji Sun Mi per quanto tempo? 
Se non fosse tornato per vedere l’albergo di lusso di cui si vantava non l’avrebbe mai scoperto? 
Come aveva potuto nascondergli il fatto che l’aveva trovata? 
Erano passati molti anni dall’ultima volta che l’aveva vista eppure quando se l’era trovata di nuovo davanti era stato come se non fosse passato neanche un giorno. 
Non riusciva a credere che si fosse reincarnata con il medesimo aspetto della prima volta. Anche per la Regina Madre era lo stesso ma lei doveva scontare una punizione, Ji Sun Mi avrebbe dovuto seguire il corso normale per gli esseri umani. 
Inoltre lei era stata Samjan, quindi quelli del Regno degli Spiriti non avrebbero dovuto darle una ricompensa. 
Dopo la sua morte O-Gong aveva quasi sperato di rivedersela davanti trasformata in un essere immortale come lui, invece no. 
Era andato nell’Oltretomba deciso a riportarla indietro costasse ciò che costasse e poi…
E poi non ricordava più nulla. 
Non ricordava di averla trovata e non ricordava come avesse fatto a tornare indietro. 
Non ricordava assolutamente nulla e sapeva bene che questa era opera del Regno degli Spiriti. Stavano pianificando qualcosa… ma cosa?
Il pensiero l’aveva preoccupato non poco dopo il suo ritorno dall’Oltretomba, aveva tormentato il Maestro Sobori perché gli dicesse cosa fosse successo… Ma non aveva cavato un ragno dal fatidico buco. 
Però considerato che si erano limitati solo a cancellargli i ricordi e non l’avevano rinchiuso da nessuna parte, né maledetto in alcun modo forse non era stato niente di troppo grave. 
Non che gli importasse molto di quello che avrebbero potuto fare. 
Immaginava che si sarebbero irritati non poco per il fatto di aver donato il suo occhio d’orato fiammeggiante all’anima di una semplice umana. Non si poteva condividere la divinità con gli umani, ma non aveva subito nessun tipo di rimprovero. 
Con il passare degli anni aveva smesso di pensarci e tutto ciò su cui si era concentrato era stato ritrovare Ji Sun Mi. Ma non era mai riuscito a trovarla. 
Il tempo era passato e nonostante non fosse da lui si era rassegnato al fatto che sarebbero passati probabilmente mille anni prima che loro si fossero potuti riunire. 
Dopotutto il Re Demone in mille anni era riuscito a incontrare solo due delle reincarnazione della Regina Madre. Perché per lui avrebbe dovuto essere diverso?
Importava forse qualcosa che aveva sconfitto il dragone nero l’ultima volta? 
Che l’avessero costretto a proteggere Samjang e vederla morire per capire che cosa fosse il vero dolore. 
Importava qualcosa a qualcuno? Ovviamente no. Lui aveva capito che cosa fosse il vero dolore e aveva scontato la sua condanna. 
Come sempre al Regno degli Spiriti di tutto il resto non importava nulla. 
Il fatto che il fantastico piano di quei geni avesse generato l’effetto collaterale di fargli incontrare l’amore della sua vita senza dargli la possibilità di vivere con lei, non contava nulla. 
Prima gli avevano imposto il divieto dell’alcol e ora non poteva stare con la donna che amava. 
O-Gong si stiracchiò sul letto. 
-Re Demone mi avevi promesso una Suite con una vasca enorme. Perché ora mi trovo in una Premium Deluxe?
Il Re Demone stava osservando la scimmia capricciosa già da un po’. Sapeva che cosa gli avrebbe detto anzi che non avesse già scatenato la sua collera contro di lui con una palla di fuoco gli sembrava già un segno piuttosto notevole del suo cambiamento. 
-Avresti potuto avvertire della tua visita. Al momento le suite sono tutte occupate. Dovrai accontentarti di questa stanza. 
L’uomo si aggirava con il suo bastone per la camera dove con un lieve sorriso incontrò di nuovo la statua della scimmia. 
-Non credo che questa sia molto in tono con l’arredamento raffinato del mio Hotel di lusso. 
-Come mai non hai messo una mucca all’entrata? – rispose O-Gong con un sorrisetto. 
-Non era una mucca era un toro! Un toro! 
O-Gong si alzò dal letto e gli si mise di fronte sorridendo. 
-Comunque mi dispiace non averti avvertito del mio arrivo, non ti ho dato il tempo di continuare a nasconderla. E’ così?
L’espressione del Re Demone non vacillò. 
-E’ forse possibile nascondere qualcosa al Grande Saggio pari del Cielo Son O-Gong? 
I due uomini si fissarono per qualche secondo: misurandosi con lo sguardo in una eterna rivalità e strana e incomprensibile amicizia. 
-Perché non mi hai avvertito che l’avevi trovata? Non sai da quanto la sto cercando? Non sai che mi sta aspettando?
-O-Gong. Io ho fatto questo gioco per molto più tempo di te. Non è facile seguire le tracce di un’anima umana che si reincarna. Inoltre che cosa ti era saltato in mente per darle il tuo occhio? L’ultima punizione non ti era bastata?
Il Grande Saggio si allontanò. 
-Mi è bastata. Possono dire quello che vogliono ma sto ancora scontando quella punizione. 
-Non stai scontando proprio niente. Avresti dovuto lasciarla andare e basta. Quella era la tua punizione! Soffrire e capire cosa fosse il vero dolore e perdere la donna che amavi. Non hai visto la mia storia con la Regina Madre? Possibile che non avessi capito? 
-Re Demone, stai esagerando e stai evitando la domanda. Perché non mi hai detto che avevi trovato Ji Sun Mi? 
-Perché ho pensato che non fosse giusto che soffrisse ancora per causa tua. La sua vita si è persa già una volta per colpa tua. Ho intenzione di fare in modo che questa volta possa risolvere ciò che ha lasciato in sospeso. 
O-Gong strinse gli occhi perché non gli piaceva affatto ciò che stava sentendo. Di cosa stava parlando il Re Demone?
-Vuoi tenerla lontana da me? Ehi, Re Demone, l’età di ha rimbecillito? Vuoi morire? Credi davvero di avere il potere di farlo?
-Mha’ dal momento che le hai donato uno dei tuoi occhi forse non sei più tanto forte…
In una frazione di secondo la terra iniziò a tremare. 
-L’ultima volta non ho raso al suolo la tua agenzia di talenti, vuoi che distrugga questo posto per mostrarti quanto sono potente? – le scosse iniziarono ad aumentare di intensità – Perché vorresti tenere Sun Mi lontana da me? Parla maledetto!
-Smettila scimmia rabbiosa che non sei altro! Ci sono degli ospiti che occupano le stanze, vuoi uccidere tutti?!
-Io sono un bastardo lo sai. L’unico essere umano di cui mi importa è Ji Sun Mi, che al momento non è nell’edificio, quindi parla! Parla!
-E va bene! Smettila! Anche dopo aver capito cosa sia la sofferenza sei rimasta una scimmia disubbidiente con un pessimo carattere!
-Ti sei dimenticato di aggiungere, con pochissima pazienza che sta per esaurirsi. 
-Per colpa tua Ji Sun Mi è nata di nuovo come Samjan brutto pazzo maniaco!
Il terremoto cessò all’istante. 
L’espressione sul volto del Grande Saggio era di pietra. Un secondo dopo tutte le finestre, i vetri e gli specchi dell’Hotel High Spirits esplosero con un fragore assordante. 
  
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