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Autore: fairypiecefansGaia123    08/07/2019    2 recensioni
La gilda è cambiata dopo l'incidente di due anni prima, o meglio, è Natsu ad esser cambiato. Non è il solito ragazzo ingenuo, sorridente e solare, ma un ragazzo cupo, scontroso con tutti , se non con Happy. Ha perso suo padre e ora, per colpa di quell'incidente, aveva perso anche la ragazza, per questo non voleva riagganciare i rapporti con qualcun'altro. Ma cosa accadrà quando una ragazza bionda e con gli occhi color nocciola le pioverà addosso d'un tratto? Riuscirà quest'ultima a sciogliere quel suo cuore di ghiaccio che si ritrova?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Acnologia, Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Natsu, Natsu/Lucy, Wendy
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il sole splendeva sulla tranquilla cittadina di Malva, segno dell’inizio di una splendida giornata. Lucy alzò lo sguardo al cielo, assaporandosi la lieve brezza proveniente da ovest.
Era giunto per lei il momento di partire, di tornare a Fairy Tail, non poteva approfittare ancora della loro gentilezza. I maghi della Sabertooth si erano presi cura di lei per un’intera settimana, dandole un luogo dove poter dormire, mangiare e allenarsi.
-Sei certa di voler partire?- Ruppe il silenzio, una voce alle sue spalle.
Lucy abbassò lo sguardo e si voltò verso la nuova arrivata, sorridendo felice per essere riuscita a incontrarla prima della sua partenza.
-Sì, sono sicura. Sto approfittando fin troppo della vostra ospitalità.-
-Che vai a dire Lucy! Noi siamo contenti di averti con noi, non devi neanche considerarti un peso. Non devi sentirti costretta ad andartene…-
-No Yukino.- La fermò Lucy. -È inutile cercare di farmi cambiare idea. Ho preso la mia decisione. Sono molto grata a voi della Saber per tutto l’aiuto che mi state dando, ma io sono comunque una maga di Fairy Tail non posso restare qui per sempre.-
-Certo, lo capisco ma come farai per l’allenamento? È vero che hai fatto degli enormi progressi da quando sei arrivata, ma non puoi andartene adesso! Ti sei esercitata solo per una settimana, questo non si può considerare un allenamento.- Tentò di convincerla lei, seriamente preoccupata per l’amica.
-Questo è vero, infatti, una volta tornata a Magnolia, continuerò ad allenarmi costantemente. Grazie a te ora so come sprigionare la magia, mi hai insegnato anche a usare la frusta. Non so proprio come ringraziarti.- Affermò Lucy decisa, ormai nulla le avrebbe fatto cambiare idea.
-Sono io quella che deve ringraziati, grazie l’allenamento di Capricorn sento che il mio potere spirituale è aumentato di molto.- Yukino si avvicinò a Lucy, allargando le braccia, lo stesso fece l’altra.- Vedo che non c’è modo di farti cambiare idea, eh?-
-No.- Rispose Lucy abbracciandola. -Mi mancherai molto Yukino, spero che possiamo incontrarci presto.-
-Anch’io.- La maga di Sabertooth strinse di più l’abbraccio sorridendo.
In questa settimana Lucy aveva avuto anche l’opportunità di passare un po’ di tempo anche con Sting e Rogue, notando quanto simili fossero tra loro seppur con caratteri opposti.
Una sera si era scontrata con Minerva, appena tornata da una missione, mentre si stava allenando con la frusta nella loro palestra e fu accusata addirittura di intrusione. Per fortuna Sting e Yukino arrivarono in tempo spiegandole la situazione. Quella sera per scusarsi Minerva le offrì la cena, imparando a sue spese quanto temibile fosse lei in questo campo.
Mentre con Orga il dialogo era quasi impossibile, ogni momento era per lui un’occasione per cantare - in modo terribile - vantandosi contemporaneamente della sua forza.
Stretta in quel abbraccio Lucy ricordò tutti i momenti passati insieme a Yukino durante  l’allenamento con Capricorn, dai più duri ai più divertenti, e si ripromise di tornare a farle visita una volta trovato un appartamento in cui vivere.   
Sting uscì dalla gilda, con Levy al suo seguito e, non appena scorse le ragazze, alzò il braccio attirando così la loro attenzione. 
-Ehilà Lucy!- Urlò allegro e vivace come al solito.
-Eccomi.- La salutò in modo più pacato e tranquillo Levy.
Al loro arrivo, le ragazze sciolsero l’abbraccio prestando attenzione ai nuovi arrivati. In particolar modo, Lucy osservò con uno sguardo fintamente arrabbiato  la maga del Solid Scrip, visibilmente assonnata, arrivare alle spalle di Sting.
-Vi stavo aspettando. Levy, sei in ritardo! Se non ci sbrighiamo perderemo il treno!-
-Scusa, non volevo.- Si scusò la maga con uno sbadiglio. -È solo che stamattina il mio corpo non accennava proprio a svegliarsi…-
-Ci mancherai moltissimo, Lucy.- Si mise in mezzo Sting. -Ricorda: sei sempre benvenuta qui alla Sabertooth.- Aggiunse stringendola in un abbraccio.
-S-Sting… Così non respirò più…- Sospirò Lucy non appena le fu concessa l’opportunità di respirare.
-Scusa. Non era mia intenzione.- Si scusò lui liberandola da quell’abbraccio mortale.
-Nessun problema.- Gli sorrise lei, riprendendo fiato.
-Piuttosto Lucy, come mai tutta questa fretta? Anche se perderete questo treno, tra qualche ora né arriverà un altro.- Domandò Sting perplesso.
Non capiva perché l’amica avesse così tanta fretta di andarsene, di tornare a Fairy Tail.
“Se avesse perso uno o due treni, la gilda sarebbe sempre stata lì, non sarebbe scomparsa.” Gli venne da pensare mentre osservava attentamente la ragazza.
-La nostra neo maga vuole farsi notare al più presto da un certo mago di nostra conoscenza.- Si intromise Levy osservando l’amica con un sorriso leggermente malizioso.
-Ti stai sbagliando di grosso Levy!- Ribatté con le guance arrossate la maga degli spiriti stellari, facendo confondere il dragon slayer di luce.
-Sai Sting, prima di partire da Magnolia, Lucy e Natsu hanno avuto una piccola discussione.- Proseguì la maga, chiarendo così in fretta i suoi dubbi.
-Piccola?! Mi ha deriso! A differenza di quello che aveva detto, sono riuscita a dominare la magia. È normale il fatto che voglia fargli vedere quanto si sbagliava!- Proferì Lucy, cercando di convincere non solo loro, ma anche se stessa.
-Peccato che Wendy e Gajeel siano già partiti. Mi sarebbe piaciuto salutarli.- Interruppe i suoi pensieri una voce alle sue spalle.
Lucy si girò di scatto, portando una mano davanti alla bocca dallo spavento. Una volta riconosciuto il volto, spostò la mano al petto, sospirando per rallentare i battiti.
-Rogue! Che spavento, smettila di apparirmi alle spalle.-
-Non era mia intenzione.- Fece un passo indietro lui mortificato, come se quello spaventato fosse lui.
-Ciao Rogue, Minerva.- Salutò Levy. -Siete appena tornati dalla missione?-
-Sì, abbiamo cercato di fare più in fretta possibile per potervi salutare come si deve.- Rispose Minerv, affiancandosi al dragon slayer. -Sfortunatamente non abbiamo fatto in tempo a incontrare quei due. La loro avversione contro i mezzi di trasporto proprio non la capisco.-
-Lo dici solo perché non hai mai avuto la nausea su un qualsiasi mezzo di trasporto…- Intervenne Sting, appoggiato dall’amico.
-Se la sono svignata quando li ho informati che oggi avremmo dovuto prendere il treno.- Aggiunse Levy. -Hanno preferito farsi la strada a piedi, invece di due ore di viaggio in treno.-
-Orga non c’è?- Domandò Lucy, notando la sua assenza.
-Mi dispiace, ma Orga non tornerà per diversi giorni. Sta svolgendo una missione alquanto pericolosa e dubito che tornerà presto.- Le rispose dispiaciuta Yukino,.
-Peccato, mi sarebbe piaciuto salutarlo.-
Levy fece qualche passo avanti sistemandosi al fianco di Lucy.
-Credo che sia giunto il momento di salutarci. Se non ci sbrighiamo, perderemo davvero il treno.-
-Hai ragione. Statemi bene Lucy, Levy.- Le abbracciò di nuovo Yukino.
-Spero torniate presto a farci visita.- Salutò Rogue visibilmente felice.
-Certamente Rogue, e quando tornerò sarò più forte di prima!- Affermò Lucy più determinata che mai.
-Vi porgo i saluti anche da parte di Orga.- Riferì alle due maghe Minerva.
-Salutalo anche da parte nostra. A proposito Minerva…- Sussurrò Levy, facendo segno di avvicinarsi. -Spero di trovare miglioramenti tra te e Rogue al nostro prossimo incontro!- Le ammiccò sottovoce non appena fosse certa che nessun altro potesse sentirle.
-Eh? Una cosa del genere io…!- La maga sgranò gli occhi imbarazzata.
Si accorse in un secondo momento di aver alzato la voce attirando inevitabilmente l’attenzione di tutti sotto lo sguardo divertito di Levy.
Tutti notarono il tempestivo cambiamento di carattere della maga e la strana agitazione insinuata dalla domanda appena fatta; ed è tale comportamento che  incuriosì oltremodo i suoi compagni, visto il suo risaputo atteggiamento rigoroso e inflessibile, in cui difficilmente perdeva la calma
-Che è successo, Minerva?- Si incuriosirono quindi gli altri.
-Assolutamente nulla.- Diede a loro le spalle pur di non far vedere le guancie arrossate.
-Le porte della nostra gilda sono sempre aperte per voi ragazze!- Salutò  Sting avvicinandosi alle due maghe di Fairy Tail. -Lucy, quando tornate salutatemi Natsu, per piacere.-
-Natsu? Perché proprio lui?- Chiese Lucy ripensando al suo ultimo - nonché primo - incontro col dragon slayer del fuoco.
-Ho sempre ammirato Natsu fin da piccolo e vederlo in quello stato mi rattrista molto. Voglio fargli sapere che non è solo e che lo sostengo anche se da lontano.-  Sorrise pensando ai vecchi tempi. -Forse per lui ora non sono altro che un insetto fastidioso, ma io non voglio arrendermi. Sono sicuro che alla fine tornerà quello di una volta.-
-Che belle parole.- Commentò Levy. “Chissà se ci starà a sentire…”
-Gli riferirò il messaggio, stanne certo.- Lo rassicurò con un sorriso sincero Lucy.
-Grazie Lucy.-
Era bello vedere tanta amicizia nei confronti di qualcuno, anche se, secondo lei, Natsu non se la sarebbe meritata.
Le due ragazze partirono, lasciando alle spalle la gilda della Saber per tornare alla propria, Fairy Tail.
Dopo una corsa dell’ultimo secondo, raggiunsero la stazione e salirono sul treno proprio nell’esatto momento in cui il capotreno fischiò la chiusura porte e quindi l’immediata partenza del treno. Tutto il tragitto lo passarono a rilassarsi, discutendo di tanto in tanto delle nuove esperienze avute in questi ultimi giorni.
Arrivarono a Magnolia senza problemi, raggiungendo con tutta calma la loro sede, non prima di aver fatto un giro turistico della città a Lucy. Levy la guidò verso la maestosa cattedrale di Kardia fin al South Gate Park; le mostrò il dormitorio, dove alloggiava e la sua stanza, promettendole che un giorno l’avrebbe accompagnata nella sua biblioteca di Magnolia preferita; le mostrò anche il bagno pubblico, ideale quando dopo aver terminato una missione o dopo un duro allenamento.
Fu proprio quando stettero per varcare l’uscio della porta che una voce fastidiosa alle loro spalle impedì alle ragazze di compiere un altro passo.
-Guarda un po’ chi è tornato! La bella smemorata in compagnia della sua amichetta secchiona.- Schernì Natsu mentre, con dei lenti movimenti, le due ragazze si voltarono verso di lui.
-Natsu…- Sbuffarono le ragazze irritate per come le aveva chiamate.
Tale gesto spinse Natsu a continuare, mentre giungeva alle sue spalle Happy, incuriosito nel vedere l’amico fermo sull’uscio della porta. -Hai capito che la magia non fa per te e ti sei rassegnata a diventare cameriera?-
Lucy stava per ribattere, tuttavia tale intenzione le fu rubata da qualcun altro.
-Vedi di smetterla Natsu!- Sgridò come mai aveva fatto prima Happy.
-Happy?- Domandò lui sorpreso, era la prima volta che gli rispondeva così.
Happy era appena arrivato e due cose lo avevano colpito tanto da sentire il dovere di intervenire: la prima cosa in assoluto che lo colpì, fu il crescente potere spirituale che aveva percepito in Lucy tanto diverso dal primo giorno in cui si sono visti alla gilda; il secondo è stata la frase dettata da Natsu. Se persino lui riusciva a distinguere il suo potere spirituale, era impossibile per Natsu non accorgersene.
-Perché non ammetti di aver sbagliato per una buona volta?! È impossibile che tu non ti sia accorto del suo miglioramento, e tutto ciò in una sola settimana.-
-Grazie Happy, sono felice cha almeno qualcuno se ne sia accorto di questo cambiamento.-  Sottolineando le ultime parole.
-E vedrai che non sono l’unico.- Le sorrise lui.
-Uff…- Sbuffò soltanto Natsu, proseguendo dritto come se nulla fosse.
Raggiunse in fretta il portone, ignorando completamente le maghe. Non voleva aver a che fare con loro due, anzi aveva parlato fin troppo secondo i suoi standard. Fu tuttavia bloccato sull’uscio della porta dalla mano forte e ferma di Lucy; con viso impassibile girò a malapena il volto guardando la ragazza con la coda dell’occhio.
-Non toccarmi.- Proferì freddo lui.
-Ho un messaggio da parte del Master della Sabertooth: Sting e Rogue ti portano i loro saluti.- Riferì fiera e determinata quello che poche ore prima i gemelli le avevano affidato.
-Non ho il minimo interesse per quei due.- Si liberò dalla stretta di Lucy, entrando nella gilda e sparendo così dalla loro visuale.
-Che modi!- Si offese lei.
-Non ti lamentare, è già tanto che ti ha ascoltato.- Intervenne Levy, spingendola a fare ad entrare. -Dai andiamo.-
Appena varcato il portone, subito si poteva notare la solita aria di festa, tipica della gilda.
Diversi uomini, compreso il Master, erano raggruppati in un angolo della sede con bicchieri stracolmi di birra e vino; molte ragazze invece si erano radunate attorno a Cana, per la lettura delle carte, tipica della sua magia; sul palco posto di fronte alla gilda, un’esibizione canora era in corso, rendendo l’aria festosa più allegra che mai.
Lo sguardo delle due maghe si fermò al centro della gilda, sul balcone, al quale sedute si trovavano Erza, alla sua sinistra Wendy, con Charle in braccio, e alla loro sinistra Gajeel e Lily. Mira stava servendo una fetta di torta a Erza, un succo di arancia a Wendy e a Charle, dei chiodi arrugginiti a Gajeel e dell’acqua a Lily.
-Ciao ragazze.- Le salutò la barista.
Le due, una volta raggiunto il bancone, salutando si sedettero negli ultimi due posti liberi, alla destra di Erza.
L’attenzione fu rivolta tutta a loro, ma prima che potessero salutare Gajeel si alterò, sbattendo le mani sul balcone e alzandosi di poco per poter guardare meglio le due ragazze.
-Sei in ritardo, Gamberetto! Il vostro treno è arrivato più di un’ora fa! Che cosa hai fatto per tutto questo tempo?- Le aggredì subito lui.
-Vedi di smetterla con quel nomignolo!- Gonfiò le guance lei.- Ho fatto da guida a Lucy, le ho mostrato diverse attrazioni di Magnolia. Invece di scagliarti su di me dovresti ringraziarmi, avrei potuto mostrarle dell’altro e metterci più tempo.-
-Gajeel, per quale motivo tutta questa fretta?- Si incuriosì Erza, mentre si affrettava a divorare il dolce appena servito.
Gajeel non rispose, suscitando in Erza un certo nervosismo. Detestava quando la ignoravano o non gli rispondevano.
-Gajeel non vede l’ora di andare in missione. Aveva convinto Levy a lavorare una volta tornati.- Rispose al suo posto Lily, calmando gli spiriti bollenti della maga.
-In effetti, è da una settimana che non facciamo niente.- Aggiunse pensierosa Charle, dando un sorso alla sua bibita.
-Scusate… è successo perché siete dovuti venire con me…- Abbassò lo sguardo colpevole,  Lucy.
-Non preoccuparti Lucy! Eravamo consapevoli di tutto ciò, è solo Gajeel che ne sta facendo dramma.- La consolò Levy mentre fulminò l’amico.
-Ehi! Non ho detto questo!- Cercò di difendersi lui.
-E per le missioni? Come farete? E se sono rimaste solo quelle difficili?- Chiese preoccupata.
-Questo difficilmente accade.- La assicurò Erza, continuando a deliziarsi del dolce.
-Ogni giorno arrivano sempre nuove richieste, dalle più semplici alle più complicate, e per tutte le età. Siamo abbastanza famosi.- Le fece l’occhiolino Mira.
-E nel caso di assenza di missioni tranquille, non hai da preoccuparti.- Le sorrise Levy. -Anche se non sembra Gajeel è molto forte, quasi come Natsu.-
-Ti sbagli Gamberetto, io quel fiammifero lo distruggerei a occhi chiusi.- Si vantò il dragon slayer.
-E tu Wendy?- Si preoccupò Lucy per la più piccola.
-Avevo promesso a Romeo che una volta tornata, sarei andata in missione con lui.- Le rispose timidamente le guancie arrossate e un sorriso innocente, scemando così  ogni sua preoccupazione.
-A proposito di missioni… che ne dite di affidarne qualcuna a Lucy?- Propose Erza attirando l’attenzione dei presenti. -Wendy ci ha raccontato di quanto duramente ti sei allenata, pochi avrebbero potuto mantenere un ritmo così difficile. Direi che una missione è più che meritata.-
-Sono d’accordo con Erza, tuttavia sono un po’ preoccupata. È un bene andare da sola?- Si chiese Mira. -Non voglio dire che non saresti in grado, ma hai pur sempre perso la memoria…-
-Mira ha ragione! La memoria potrebbe tornare da un momento all’altro e in questi casi avere qualcuno accanto aiuta molto.- Intervenne Wendy in quanto amica e medico della gilda.- Non può assolutamente andare da sola!-
-In questo caso Bunny-chan, devi trovarti qualcun altro che ti accompagni in missione. Io, Levy e Lily non siamo disponibili.- Espresse la sua opinione Gajeel, che non vedeva l’ora di rimanere solo con il suo Gamberetto.
-Purtroppo anch’io non posso…- Abbassò tristemente lo sguardo Wendy, venendo però subito consolata da Charle.
-Non preoccuparti Wendy. Sarà per la prossima volta.- La consolò pure Lucy.
Mira posò il bicchiere, ora asciutto, insieme con gli altri esprimendo anche la sua situazione.
-Io mi devo occupare della gilda, quindi…-
L’unica rimasta, Erza, alzò gli occhi dalla torta notando gli sguardi di tutti puntati addosso. Infilzò con la forchetta l’ultimo pezzo di torta e con un sospiro scosse la testa.
-Niente da fare ragazzi. Questo pomeriggio parto per una missione di classe S e come potete capire, farebbe meglio a non venire.-
-Che cos’è una missione di Classe S?- Domandò lei, non capendo la differenza con una missione normale.
-È una missione pericolosissima dove si mette in gioco anche la vita in cambio di un compenso più alto rispetto le alte missioni; più pericolose sono le missioni e più il compenso è alto.- Spiegò in modo abbastanza semplice Levy.- Per questo solo maghi di rango S possono parteciparvi.-
-Erza è una maga rango S?- Chiese di nuovo lei, ancora più curiosa di prima.
-Già, un giorno ti mostrerò tutta la mia vera potenza Lucy.- Si vantò la rossa, fiera dello sguardo pieno di ammirazione che le stava rivolgendo.
-Oltre a Erza chi sono gli altri maghi di rango S?- Si rivolse sta vola a Erza.
-Oltre a me, ci sono Laxus e Gildarts; quest’ultimo è considerato il mago più potente di tutta la gilda. Peccato però che sia sempre in viaggio per lavoro. In questo momento sta svolgendo la missione dei 100 anni, in altre parole una missione incompleta ormai da un secolo.-
-Wow… deve essere potentissimo questo mago… spero di riusciere a incontrarlo-
-Ci puoi scommettere Bunny-chan, è partito tre anni fa, ma nessuno di noi ha mai pensato che possa essere stato sconfitto.-
-Tre anni fa… quindi…- Ragionò ad alta voce.
-Sì, prima della morte di Lisanna.- Continuò la frase Lily.
-Capisco.- Abbassò lo sguardo Lucy, temendo di aver riaperto una ferita per tutti.
-E poi c’è anche la sottoscritta- Si indicò Mira,  per nulla risentita. -Anch’io sono una maga di classe S.-
-Non sapevo che anche tu fossi così potente, Mira!- Esclamò sorpresa Lucy.
-Non farti ingannare, un tempo ero anche più forte di Erza, sappilo!- Si vantò lei sta volta.
-Tieni a bada la lingua!- Aggrottò la fronte l’interpellata. -Da quanto mi ricordo io ti ho sempre battuta.-
-Mi sa che hai sbattuto la testa Erza. Ero io quella che vinceva a ogni nostro scontro.-
-Ferme tutte e due!!- Si sovrappose Gajeel, temendo il peggio. -Non siamo qui per parlare dei bei vecchi tempi, ma di chi deve accompagnare Bunny-chan alla sua prima missione.-
-Hai ragione, tuttavia ognuno di noi ha un impegno…-
-Non c’è bisogno di scomodarsi tanto… se nessuno di voi può, sarà per un'altra volta.- Tentò di convincere Lucy.
Era rimasta un po’ delusa, ma sicuramente non poteva obbligare nessuno di loro a cambiare i loro piani solo per lei.
Il silenzio calò per un’attimo: ognuno stava pensando a un modo per poterla aiutare.
“Ci sarà qualcuno disponibile per accompagnare Lucy in missione?”
Tutti erano così presi a rispondere a tale domanda tanto da non ascoltare neanche la protagonista dei loro pensieri, ma nessuno di loro si sarebbe mai aspettato che proprio lui offrisse inconsapevole la soluzione a tal enigma.
-Ehi Mira, registrami questa missione.- Apparve Natsu porgendo la richiesta in questione.
Mira accettò volentieri il foglio e si mise a leggerlo attentamente.
“Rapine a Oshibana… Non sembra difficile… Gilda oscura…” Rifletté Mira. Fece un sorriso. “Beh a quella ci penserà Natsu!”
Bastò uno sguardo per far capire le sue intenzioni agli altri, eccetto Lucy, ma tale gesto non fu invisibile a Natsu che incominciava a sospettare qualcosa.
-Mira?- Chiese dubbioso.
-E va bene, te la registro...- Gli disse porgendogli il foglio.
Nell'esatto momento in cui Natsu lo stava per afferrare, Mira ritirò immediatamente a sé la richiesta, sorridendo maligna.
-A una condizione!-
-Una condizione?- Si sorprese lui, intimorendosi allo stesso tempo lui.
Non sapeva cosa avesse in mente, ma di certo non sarebbe stato niente di buono. Lei era l’unica persona che poteva veramente intimidirlo e di certo lei che ne era consapevole, avrebbe approfittato di questa sua capacità. Infatti…
-In questa missione devi portare Lucy con te.-
-Eh? Non ho intenzione di andare in missione con uno/a come questo/a qui!! – Gridarono contemporaneamente indicandosi a vicenda.
-Visto? Siete pure sincronizzati! Andrete d’accordissimo.-
-Dai Mira! Non scherzare, piuttosto che andare con lui preferisco aspettare una settimana!-  Pregò Lucy, indicando il mago affianco a lei.
-Non ho intenzione di portarmi dietro una palla al piede!- Aggiunse Natsu fulminand0 sia la barista  che  la “neo-maga”.
-Palla al piede chi?!- Si rivolse a lui, furiosa.
-Chi altri se non tu!- Le rispose lui in altrettanto modo.
-Smettetela immediatamente voi due!- Intervenne esasperato lui Happy.
Erano due lunghi anni in cui Natsu  si faceva i fattacci suoi, non litigando con nessuno, limitandosi a ignorare tutto e tutti; ma quando ha incontrato Lucy, trovava sempre un pretesto per andargli contro. E ovviamente quello che doveva fermare i loro litigi era il povero Happy!
-Lucy, anche se ora probabilmente non ci crederai Natsu è molto forte.- Si intromise Erza, la quale voltò lo sguardo verso Natsu squadrandolo per bene. -Natsu, Lucy è forte, ma ha bisogno di esperienza. Non possiamo permetterci di mandarla da sola e dato che tutti noi siamo già impegnati, quindi…-
-Quindi un corno! Siccome voi non potete, la volete scaricare a me!-
-Natsu!- Lo rimproverò MiraJane.
I due si fissarono con occhi freddi e determinati, nessuno dei due aveva intenzione di perdere quella sfida perché avrebbe significato cedere alla testardaggine dell’altro. Natsu tuttavia non resistette molto, i ricordi s’impadronirono di nuovo di lui e lo costrinsero ad abbassare lo sguardo e ad accettare la resa.
-E va bene!- Accettò scocciato più che mai. -Ma che sia la prima e l’ultima volta!-
Lei inclinò la testa e sorrise vittoriosa consegnadoli la missione registrata.
-Buona fortuna.- Sorrise mesta.
-Quindi non ho scelta…- Sospirò Lucy.
-Smemorata, non startene lì impalata! Il viaggio è lungo, partiamo subito.- La informò passandole accanto.
-Eh?! Subito? Ma se sono appena tornata!-
-Non me ne frega un cazzo!- Le urlò contro uscendo in fretta e furia dalla gilda.
-Antipatico! Almeno dimmi in cosa consiste la missione!- Si mise a rincorrerlo.
-Te lo spiegherò io una volta che saremo arrivati.- Rispose Happy alle sue spalle.
Una volta usciti anche loro, nella gilda calò il silenzio. Cana e il Master avevano smesso di bere, altri avevano sospeso persino di litigare, rimanendo tutti a bocca aperta. Con occhi pieni di determinazione, Mira ruppe il silenzio creato.
-La “Missione Nalu” è appena stata avviata.- Disse, soddisfatta.
-Mira…- Si avvicinò Gray sorpreso. -Cosa gli hai detto per convincerlo?-
-Veramente non gli ho detto niente di particolare.- Rise tranquillamente lei.
 
Intanto fuori dalla gilda…
 
-Natsu aspetta! Vai troppo veloce!-
-Meno chiacchiere. Più svelta. Se ti perdi, è colpa tua.- Le rispose senza neanche guardarla.
Lo sapevo. Parlare con lui è impossibile!” Pensò lei cercando di raggiungerlo.
 
~

 
Una volta lasciata Magnolia, i tre avventurieri si inoltrarono in una fitta boscaglia, la quale poteva sembrare un enorme labirinto per i forestieri ma non per Natsu che percorreva quel sentiero ogni giorno.
Lucy notò subito il profumo delle foglie bagnate dalla brezza mattutina. A pochi passi da lei, si trovava uno scoiattolo, raggomitolato nella sua tana, mentre sgranocchiava le nocciole.
Si guardò intorno, constatando quanto quel bosco non fosse poi così tanto deserto: gli alberi rossastri e secolari nascondevano animali di ogni genere, sin da sopra i rami che sotto le radici. Per terra vi era un tappeto di foglie di tanti colori diversi: verdi, gialle, rossicce, marroni.
Lucy si risvegliò da quell’incanto raggiungendo Natsu, il quale invece era rimasto immune da tale splendore. 
Per tutto questo tempo Natsu non le aveva rivolto la parola, neanche per sbaglio, e questa situazione la faceva impazzire. L’unico suono a tenerle compagnia era un leggero, ma comunque armonioso cinguettio di un uccellino, nascosto chissà dove.
Per quanto bello e rilassante non poteva continuare così! Non sapeva neanche in cosa consisteva la missione. Avevano fatto una pausa per mangiare il cibo gentilmente offerto da Mira, ma l’unico a farle compagnia fu Happy e il suo pesce crudo.
A ormai due di viaggio, in totale silenzio, non ne potè più.
-Insomma! Se non vuoi rivolgermi la parola almeno fammi vedere di che missione si tratta!- Si spazientì lei, fermandosi di colpo.
Ovviamente, anche stavolta da Natsu non ricevette risposta.
-Dobbiamo catturare dei ladri nella cittadina di Oshibana.- Le rispose Happy, ignorando l’occhiataccia di Natsu. -Oshibana è famosa per essere un paese abbastanza ricco e le sue banche stanno venendo rapinate da membri di una gilda oscura.-
-Cos’è una gilda oscura?- Contenta che finalmente qualcuno le parlava.
-Una gilda cattiva! Compie soprattutto richieste di assassinio e non sono sotto il controllo del consiglio della magia. In poche parole sono gilde illegali, al contrario di noi.-
-E noi dovremo affrontare maghi del genere!?- Tremò all’idea Lucy. -Aspetta! Se Mira non lo avesse convinto a portami, sarebbe andato tutto da solo?-
-Aye! Natsu è molto forte!- Affermò lui, sicuro di ciò che aveva appena detto.
-È per caso un mago di classe S?- Chiese ingenuamente Lucy, suscitando in Happy una fragorosa risata.
-Non esagerare! Non è così forte!- Rise Happy.
-Happy, guarda che ti sento.- Lo rimproverò Natsu.
-Ops.-
-Allora ce l’hai la voce! Perché non mi rispondi?!- Chiese dunque lei venendo però nuovamente ignorata.
-Uffa! Faccio davvero fatica a credere che prima fosse un tipo socievole!- Sbuffò sottovoce, cercano di non farsi sentire.
-Ma è così Lucy! E non solo! Sono sicuro che tu riuscirai a farlo tornare come prima.-
-Perché proprio io? E perché ne sei così sicuro?- Gli chiese osservando la determinazione che aveva negli occhi.
-Perché sei apparsa nella visione di Charle.- Continuò lui, alzando leggermente la voce.
-Cosa c’entra ora la visione di Charle?- Gli chiese più confusa di prima.
-Tra tutte le persone che ci sono sei apparsa proprio da Natsu!- Affermò con determinazione Happy. -Devi sapere che la sera in cui sei partita per allenarti non ha fatto che parlare di te e del tuo comportamento irrispettoso verso di lui.-
-Cosa? Lui si sarebbe lamentato di me? Sono io che avrei dovuto lamentarmi di lui!-
-Non è questo il punto Lucy!- La interruppe Happy. -Non ha mai parlato così tanto di una ragazza da quando Lisanna non c’è più.-
Lucy si calmò.
-Dici davvero?-
-Aye! Per questo ti chiedo di portare pazienza, sono sicuro che la tua presenza lo stia in qualche modo influenzando.-
“Sarà vero? Lui non fa altro che prendermi in giro però…” Pensò lei.
Tra una chicchera e l’altra era ormai giunta la sera. La luce del tramonto tinse il cielo di varie sfumature rosa, rosso, giallo, arancio così come le nuvole che si persero all'orizzonte e, con gli ultimi raggi del sole ancora presenti, si poterono già ammirare i piccoli puntini luminosi nel cielo, le stelle.
Natsu alzò lo sguardo, constatando che tra non molto si sarebbe fatto buio. Si fermò di colpo, non dando il tempo agli altri due di accorgersene, finendo così con lo sbattere il viso sulla sua schiena.
-Ahi! Perché ti sei fermato all’improvviso?!- Lucy si massaggiò il naso dolorante.
-Ci accampiamo qui.- Proferì Natsu, ignorando il lamento dell’amica.
-Oh…! Finalmente mi hai risposto… Aspetta! Che significa che ci accampiamo qui?!- Si agitò lei, realizzando in un secondo momento ciò che realmente aveva detto.
-Non mi hai sentito alla gilda? Ti avevo avvertito che il viaggio sarebbe stato lungo.-
-Sì, ma non avevi minimamente accennato che ci saremmo dovuti accampare all’aperto!-
-Smettila di lamentarti. Io faccio sempre così.- Le rispose voltandole le spalle. -Vado a prendere da mangiare, Happy potresti prendere della legna?- Gli chiese più gentilmente.
-Aye!-
-Happy.- Lo richiamò Lucy. - Tu sei d’accordo? Intendo... di accamparci per la notte.- Cercò il suo sostegno Lucy.
-Aye! È vero che sarebbe stato più comodo sul treno, ma anche all’aperto non è male.-
-A-aspetta, treno hai detto? Se c’era un treno perché non ci siamo andati!?-
-Natsu soffre i mezzi di trasporto.- La informò, allontanarsi subito dopo alla ricerca della legna.
-È vero… Anche Natsu è un dragon slayer…- Mormorò a se stessa Lucy.
In meno di cinque minuti, i due svolsero i loro compiti e dal poco tempo impiegato, Lucy poté constatare quanto i ragazzi fossero abituati a vivere questo genere di situazioni.
Alla fine si sedettero tutti intorno al falò creato dal potere di Natsu, aspettando pazientemente la giusta cottura del pesce catturato da lui stesso.
-Hai intenzione di non parlarmi per tutta la missione?- Provò a introdurre un discorso Lucy.
-Non vedo di cosa dovremo parlare.- Gli rispose secco lui.
“Voglia di parlare pari a zero.”
-Avremmo potuto parlare della missione. Se non fosse per Happy, non saputo nulla.-
-Bene, ora che ne sai qualcosa, non credo tu abbia bisogno di continuare a parlare.- Le rispose afferrando il suo pesce ormai ben cotto.
Tale gesto fu seguito da Lucy e Happy, il quale se ne stava ben zitto a guardare la scena tra loro due, stanco ed esasperato per poter intervenire ancora.
-Sei per caso arrabbiato con me perché sono venuta? Se è così, potevi non accettarla l’idea di Mira! E poi io non sapevo niente di niente di questa storia! Hanno organizzato tutto loro. La prossima volta andrò da sola.- Si espresse lei delusa dal suo comportamento.
Forse il discorso con lui era davvero impossibile…
-Come se avessi scelta contro quella là.- Rifletté ad alta voce Natsu finendo il suo pesce. -Si vedeva lontano un miglio che l’idea di accollarti a me fosse partita da Mira, o da Erza.-
-Allora non capisco perché sei arrabbiato. E poi, perché vuoi stare solo? Quando si perde qualcuno non bisogna mai restarsene in disparte. Io per esempio che non mi ricordo più di nessuno, sono entrata a far parte della gilda proprio per sostituire il vuoto lasciato dalla mia memoria.-
Forse aveva detto una parola di troppo. Happy gli aveva riferito che non ama parlare del suo passato.
-Tutto ciò non ti deve interessare e non ho bisogno di aiuto, specialmente del tuo.- Le soffiò acido. -E non parlarmi come se mi capissi, tu che non ricordi se i tuoi genitori sono morti o no. Sei così fortunata! Per questo non ti sopporto! Anch’io avrei voluto dimenticare tutti questi dolorosi ricordi così da lasciarmi tutto alle spalle, ma non ci riesco…-
paf!
Il rumore di uno schiaffo risuono nell’aria, seguito da un inquietante silenzio. Lucy era in piedi, con la mano tesa verso la guancia ci Nastu, frastornato per quel improvviso dolore apparso sulla guancia mentre Happy osservo preoccupato la scena.
-Sei un idiota!- Lo proferì lei con le lacrime agli occhi. -Sei tu quello fortunato e sei tu quello che non potrai mai capire come mi sento! Non ricordare come mi chiamo e non sapere nemmeno dove ti trovi! Sapere di avere dei genitori e non ricordarli nemmeno, che potrebbero essere in pericolo o peggio ancora morti! E tu questa la chiami fortuna? Io non ricordo neanche come si chiamano, non ricordo che lavoro facevano o quando giocavamo! Tu invece ricordi sia tuo padre sia Lisanna, ma vuoi dimenticare tutto quello che hai passato con loro solo per dei brutti ricordi! Non posso credere che con loro tu non abbia mai avuto dei momenti felici, di gioia, ma soprattutto non posso credere questi ricordi tu li voglia cancellare come se niente fosse!-
Lucy non riuscì più a trattenersi urlandogli contro tutto quello che provava, mentre con i suoi occhi, rossi per il forte pianto, osservava senza mai distogliere lo sguardo da quello ormai divenuto scioccato di Natsu.
Il dragon slayer del fuoco assimilò parola per parola, senza fiatare. Nessuno gli aveva mai detto cose del genere, nessuno lo aveva mai fatto ragionar tanto sul passato quanto lei e nessuno gli aveva dato dell’idiota senza pagarne le conseguenze, ma in quel momento non riusciva a muovere un dito.
Il suo discorso lo aveva colpito e affondato. Era apparsa in questo mondo solo da poche settimane e già riusciva a far vacillare la barriera che si era costruito in quei due lunghi e dolorosi anni.
-Natsu!- Lo risvegliò Happy. -Questa volta hai esagerato! Lo sanno tutti che Lucy vorrebbe ricordare i suoi genitori… - Lo sgridò l’amico.
-Dov’è finita?- Gli domandò Natsu notando solo in quel momento che Lucy fosse sparita.
-Siccome te ne stavi lì imbambolato e non le rispondevi più si è andata via, verso il fiume qui vicino, dicendomi che voleva restare sola.-
-Forse ho esagerato…- Ammise lui sottovoce, ma venendo comunque sentito dall’amico.
-Ci puoi scommettere! Ti conviene andare a sistemare tutto altrimenti non ti perdonerò questa volta!- Lo minacciò Happy.
Annuì soltanto, immergendosi in quella fitta boscaglia, dritto verso il fiume dove poco prima aveva pescato dell’ottimo pesce.
“Per quale motivo tutti oggi non fanno altro che ricattarmi?” Si ritrovò a pensare mentre raggiunse la riva
Poco lontano da lui, Lucy se ne stava seduta con le gambe a penzoloni su una roccia, immergendo la punta dei piedi nel fiume tanto limpido che si potevano vedere i pesciolini attorno a lei.
Lucy sentì un rumore di passi verso la sua direzione, ma non si girò per capire chi fosse, infondo in quel posto c’erano solo loro tre.
-Che vuoi?- Chiese allora lei con un tono tanto glaciale che lo fece sussultare impercettibilmente.
-Non è sicuro stare da soli quando c’è buio.-
-Mi sono allenata intensamente per un’intera settimana, posso resistere anche da sola se qualche bandito cerca di derubarmi. Anche se dubito di poter attrarli visto la mia mancanza di gioielli o soldi.-
-Smettila di comportati così e torniamo all’accampamento.-  Insistette lui, con il solito tono indifferente, facendo alterare la maga.
-Io dovrei smetterla di comportarmi così?!- Si infuriò ancora alzandosi e girandosi verso di lui. -Sei venuto qui solo per rompere le scatole? Se è così, saresti pregato di tornartene da dove sei venuto!-
-Niente affatto.- Natsu afferrò la sua mano trascinandola con difficoltà verso il falò.
-Lasciami!- Cercò di divincolarsi ancora arrabbiata lei.
-Scusa.- Le sussurrò calmandola di colpo. -Non dovevo parlare così dei tuoi genitori.-
Non fece in tempo a rispondergli che l’aveva già riportata all’accampamento venendo colpita al petto da una palla azzurra.
-Lushi!- Biascicò il piccolo e tenero gatto alato.
-Happy!-
Lucy guardò Natsu tirare fuori dal suo zaino un sacco a pelo che successivamente le porse, o meglio, glielo lanciò addosso.
-Tieni.-
Ignorando il come glielo aveva dato, Lucy si staccò da Happy e appoggiò a terra il sacco a pelo gentilmente offerto da Natsu.
-E tu dove dormi?- Gli chiese Lucy notando che non avesse tirato fuori un altro.
-Sei tu l’unica ad avere problemi nel dormire all’aperto.- Si sdraiò lui dandole le spalle.
-Grazie.- Sorrise lei per poi immettendosi nel sacco.
“Forse mi sono fatta l’idea sbagliata su di lui.”  Pensò addormentandosi.
La mattina successiva fu dura da digerire per Lucy, come una gettata di acqua gelida in faccia, poiché Natsu l’aveva svegliata praticamente all’alba, ma era comunque felice perché tra poco avrebbe svolto la sua prima missione e perciò non vedeva l’ora di fare vedere a quello scorbutico quanto forte fosse diventata.
Dovettero ancora camminare per almeno tre ore prima di intravedere la cittadina in cui dovevano svolgere il loro lavoro. L’ingresso della città e le vie in sé erano stranamente vuote. Non si vedeva nessuno e le case sembravano deserte.
Natsu aveva un brutto presentimento.
I due raggiunsero il municipio venendo accolti da un uomo alto e slanciato con dei piccoli tatuaggi neri vicino agli occhi. Aveva capelli grigio-scuro, raccolti in una pettinatura fluente con un lungo ciuffo che gli copriva parzialmente il viso. Aveva con sé una sciarpa nera intorno al collo, abbinata con una camicia grigio scuro e dei pantaloni neri con, ai piedi, due sandali.
-Salve io sono Grim, Grim Reaper, il sindaco di questa splendida città. Voi dovreste essere i maghi di Fairy Tail, giusto?- Forzò un sorriso.
-Sì, sono Natsu, lui è Happy mentre quella lì è Lucy.- Si presentò lui, indicando i suoi compagni di viaggio.
-Questa è la prima volta che mi chiama per nome. - Sussurrò Lucy all'orecchio di Happy.
-Aye! Vi piaaaacete.- Sussurrò lui, soffocando una risata ricevendo per questo come risposta uno sguardo glaciale da entrambi.
-Prego accomodatevi.- Il sindaco li fece sedere su delle poltrone poste di fronte alla sua.-
-Ho notato che in giro non c’è nessuno. È normale?- Chiese subito Happy.
-Con tutto quello che sta succedendo, molti hanno deciso di rinchiudersi in casa mentre altri si sono trasferiti temporaneamente in un’altra città. Come biasimarli…- Si strofinò gli occhi l’uomo. -Vado dritto al punto. I ladri hanno già svaligiato quasi tutte le banche di questa città. Ne manca solo una.-
-Hanno già svaligiato tutte le banche!?!- Si sorpresero Happy e Lucy al contrario di Natsu che se rimase impassibile davanti a tale informazione.
-Già… Ogni volta si inventano trucchi nuovi e non sappiamo proprio come respingerli tanto meno catturarli! C’è anche da considerare che sono dei maghi, noi, gente comune, non possiamo nulla a confronto.-
-Ci faccia vedere la banca.- Si alzò Natsu.
-Speravo che lo dicessi.- Sussurrò maligno il sindaco.
Tale frase non passò inosservata da Natsu che incominciò subito a squadrarlo.
-Come prego?-
-Stavo dicendo che sono felice che ti stia interessando tanto la faccenda. Prego, andiamo.- Sembrò correggersi l’uomo.
Seguendo il sindaco e le sue guardie del corpo, raggiunsero l’unica banca rimasta illesa dall’attacco dei ladri. Tuttavia il brutto presentimento che Natsu aveva avvertito appena arrivato non accennava a sparire: non sapeva il perché, ma il sindaco Grimm non gli donava molta fiducia e il suo istinto di solito non sbagliava mai.
Dopo averli condotti per le vie della città, il gruppo arrivò ai piedi di un edificio.
-Questa è la banca.- Aprì la porta il sindaco facendoli entrare.
L’unica cosa che trovarono entrati nella struttura fu un anziano signore legato e imbavagliato che si agitava costantemente.
Che cosa…!” Pensò Lucy sgranando gli occhi insieme a Natsu e Happy.
Non fecero in tempo a dire o fare qualcos’altro che altri due uomini apparvero dal nulla e senza poter far nulla, li stordirono facendo perdere i sensi a tutti e tre.
Il sindaco li guardò sdraiati sul pavimento. E ghignò.
-Buonanotte fatine.-        
Il sole splendeva sulla tranquilla cittadina di Malva, segno dell’inizio di una splendida giornata. Lucy alzò lo sguardo al cielo, assaporandosi la lieve brezza proveniente da ovest.
Era giunto per lei il momento di partire, di tornare a Fairy Tail, non poteva approfittare ancora della loro gentilezza. I maghi della Sabertooth si erano presi cura di lei per un’intera settimana, dandole un luogo dove poter dormire, mangiare e allenarsi.
-Sei certa di voler partire?- Ruppe il silenzio, una voce alle sue spalle.
Lucy abbassò lo sguardo e si voltò verso la nuova arrivata, sorridendo felice per essere riuscita a incontrarla prima della sua partenza.
-Sì, sono sicura. Sto approfittando fin troppo della vostra ospitalità.-
-Che vai a dire Lucy! Noi siamo contenti di averti con noi, non devi neanche considerarti un peso. Non devi sentirti costretta ad andartene…-
-No Yukino.- La fermò Lucy. -È inutile cercare di farmi cambiare idea. Ho preso la mia decisione. Sono molto grata a voi della Saber per tutto l’aiuto che mi state dando, ma io sono comunque una maga di Fairy Tail non posso restare qui per sempre.-
-Certo, lo capisco ma come farai per l’allenamento? È vero che hai fatto degli enormi progressi da quando sei arrivata, ma non puoi andartene adesso! Ti sei esercitata solo per una settimana, questo non si può considerare un allenamento.- Tentò di convincerla lei, seriamente preoccupata per l’amica.
-Questo è vero, infatti, una volta tornata a Magnolia, continuerò ad allenarmi costantemente. Grazie a te ora so come sprigionare la magia, mi hai insegnato anche a usare la frusta. Non so proprio come ringraziarti.- Affermò Lucy decisa, ormai nulla le avrebbe fatto cambiare idea.
-Sono io quella che deve ringraziati, grazie l’allenamento di Capricorn sento che il mio potere spirituale è aumentato di molto.- Yukino si avvicinò a Lucy, allargando le braccia, lo stesso fece l’altra.- Vedo che non c’è modo di farti cambiare idea, eh?-
-No.- Rispose Lucy abbracciandola. -Mi mancherai molto Yukino, spero che possiamo incontrarci presto.-
-Anch’io.- La maga di Sabertooth strinse di più l’abbraccio sorridendo.
In questa settimana Lucy aveva avuto anche l’opportunità di passare un po’ di tempo anche con Sting e Rogue, notando quanto simili fossero tra loro seppur con caratteri opposti.
Una sera si era scontrata con Minerva, appena tornata da una missione, mentre si stava allenando con la frusta nella loro palestra e fu accusata addirittura di intrusione. Per fortuna Sting e Yukino arrivarono in tempo spiegandole la situazione. Quella sera per scusarsi Minerva le offrì la cena, imparando a sue spese quanto temibile fosse lei in questo campo.
Mentre con Orga il dialogo era quasi impossibile, ogni momento era per lui un’occasione per cantare - in modo terribile - vantandosi contemporaneamente della sua forza.
Stretta in quel abbraccio Lucy ricordò tutti i momenti passati insieme a Yukino durante  l’allenamento con Capricorn, dai più duri ai più divertenti, e si ripromise di tornare a farle visita una volta trovato un appartamento in cui vivere.   
Sting uscì dalla gilda, con Levy al suo seguito e, non appena scorse le ragazze, alzò il braccio attirando così la loro attenzione. 
-Ehilà Lucy!- Urlò allegro e vivace come al solito.
-Eccomi.- La salutò in modo più pacato e tranquillo Levy.
Al loro arrivo, le ragazze sciolsero l’abbraccio prestando attenzione ai nuovi arrivati. In particolar modo, Lucy osservò con uno sguardo fintamente arrabbiato  la maga del Solid Scrip, visibilmente assonnata, arrivare alle spalle di Sting.
-Vi stavo aspettando. Levy, sei in ritardo! Se non ci sbrighiamo perderemo il treno!-
-Scusa, non volevo.- Si scusò la maga con uno sbadiglio. -È solo che stamattina il mio corpo non accennava proprio a svegliarsi…-
-Ci mancherai moltissimo, Lucy.- Si mise in mezzo Sting. -Ricorda: sei sempre benvenuta qui alla Sabertooth.- Aggiunse stringendola in un abbraccio.
-S-Sting… Così non respirò più…- Sospirò Lucy non appena le fu concessa l’opportunità di respirare.
-Scusa. Non era mia intenzione.- Si scusò lui liberandola da quell’abbraccio mortale.
-Nessun problema.- Gli sorrise lei, riprendendo fiato.
-Piuttosto Lucy, come mai tutta questa fretta? Anche se perderete questo treno, tra qualche ora né arriverà un altro.- Domandò Sting perplesso.
Non capiva perché l’amica avesse così tanta fretta di andarsene, di tornare a Fairy Tail.
“Se avesse perso uno o due treni, la gilda sarebbe sempre stata lì, non sarebbe scomparsa.” Gli venne da pensare mentre osservava attentamente la ragazza.
-La nostra neo maga vuole farsi notare al più presto da un certo mago di nostra conoscenza.- Si intromise Levy osservando l’amica con un sorriso leggermente malizioso.
-Ti stai sbagliando di grosso Levy!- Ribatté con le guance arrossate la maga degli spiriti stellari, facendo confondere il dragon slayer di luce.
-Sai Sting, prima di partire da Magnolia, Lucy e Natsu hanno avuto una piccola discussione.- Proseguì la maga, chiarendo così in fretta i suoi dubbi.
-Piccola?! Mi ha deriso! A differenza di quello che aveva detto, sono riuscita a dominare la magia. È normale il fatto che voglia fargli vedere quanto si sbagliava!- Proferì Lucy, cercando di convincere non solo loro, ma anche se stessa.
-Peccato che Wendy e Gajeel siano già partiti. Mi sarebbe piaciuto salutarli.- Interruppe i suoi pensieri una voce alle sue spalle.
Lucy si girò di scatto, portando una mano davanti alla bocca dallo spavento. Una volta riconosciuto il volto, spostò la mano al petto, sospirando per rallentare i battiti.
-Rogue! Che spavento, smettila di apparirmi alle spalle.-
-Non era mia intenzione.- Fece un passo indietro lui mortificato, come se quello spaventato fosse lui.
-Ciao Rogue, Minerva.- Salutò Levy. -Siete appena tornati dalla missione?-
-Sì, abbiamo cercato di fare più in fretta possibile per potervi salutare come si deve.- Rispose Minerv, affiancandosi al dragon slayer. -Sfortunatamente non abbiamo fatto in tempo a incontrare quei due. La loro avversione contro i mezzi di trasporto proprio non la capisco.-
-Lo dici solo perché non hai mai avuto la nausea su un qualsiasi mezzo di trasporto…- Intervenne Sting, appoggiato dall’amico.
-Se la sono svignata quando li ho informati che oggi avremmo dovuto prendere il treno.- Aggiunse Levy. -Hanno preferito farsi la strada a piedi, invece di due ore di viaggio in treno.-
-Orga non c’è?- Domandò Lucy, notando la sua assenza.
-Mi dispiace, ma Orga non tornerà per diversi giorni. Sta svolgendo una missione alquanto pericolosa e dubito che tornerà presto.- Le rispose dispiaciuta Yukino,.
-Peccato, mi sarebbe piaciuto salutarlo.-
Levy fece qualche passo avanti sistemandosi al fianco di Lucy.
-Credo che sia giunto il momento di salutarci. Se non ci sbrighiamo, perderemo davvero il treno.-
-Hai ragione. Statemi bene Lucy, Levy.- Le abbracciò di nuovo Yukino.
-Spero torniate presto a farci visita.- Salutò Rogue visibilmente felice.
-Certamente Rogue, e quando tornerò sarò più forte di prima!- Affermò Lucy più determinata che mai.
-Vi porgo i saluti anche da parte di Orga.- Riferì alle due maghe Minerva.
-Salutalo anche da parte nostra. A proposito Minerva…- Sussurrò Levy, facendo segno di avvicinarsi. -Spero di trovare miglioramenti tra te e Rogue al nostro prossimo incontro!- Le ammiccò sottovoce non appena fosse certa che nessun altro potesse sentirle.
-Eh? Una cosa del genere io…!- La maga sgranò gli occhi imbarazzata.
Si accorse in un secondo momento di aver alzato la voce attirando inevitabilmente l’attenzione di tutti sotto lo sguardo divertito di Levy.
Tutti notarono il tempestivo cambiamento di carattere della maga e la strana agitazione insinuata dalla domanda appena fatta; ed è tale comportamento che  incuriosì oltremodo i suoi compagni, visto il suo risaputo atteggiamento rigoroso e inflessibile, in cui difficilmente perdeva la calma
-Che è successo, Minerva?- Si incuriosirono quindi gli altri.
-Assolutamente nulla.- Diede a loro le spalle pur di non far vedere le guancie arrossate.
-Le porte della nostra gilda sono sempre aperte per voi ragazze!- Salutò  Sting avvicinandosi alle due maghe di Fairy Tail. -Lucy, quando tornate salutatemi Natsu, per piacere.-
-Natsu? Perché proprio lui?- Chiese Lucy ripensando al suo ultimo - nonché primo - incontro col dragon slayer del fuoco.
-Ho sempre ammirato Natsu fin da piccolo e vederlo in quello stato mi rattrista molto. Voglio fargli sapere che non è solo e che lo sostengo anche se da lontano.-  Sorrise pensando ai vecchi tempi. -Forse per lui ora non sono altro che un insetto fastidioso, ma io non voglio arrendermi. Sono sicuro che alla fine tornerà quello di una volta.-
-Che belle parole.- Commentò Levy. “Chissà se ci starà a sentire…”
-Gli riferirò il messaggio, stanne certo.- Lo rassicurò con un sorriso sincero Lucy.
-Grazie Lucy.-
Era bello vedere tanta amicizia nei confronti di qualcuno, anche se, secondo lei, Natsu non se la sarebbe meritata.
Le due ragazze partirono, lasciando alle spalle la gilda della Saber per tornare alla propria, Fairy Tail.
Dopo una corsa dell’ultimo secondo, raggiunsero la stazione e salirono sul treno proprio nell’esatto momento in cui il capotreno fischiò la chiusura porte e quindi l’immediata partenza del treno. Tutto il tragitto lo passarono a rilassarsi, discutendo di tanto in tanto delle nuove esperienze avute in questi ultimi giorni.
Arrivarono a Magnolia senza problemi, raggiungendo con tutta calma la loro sede, non prima di aver fatto un giro turistico della città a Lucy. Levy la guidò verso la maestosa cattedrale di Kardia fin al South Gate Park; le mostrò il dormitorio, dove alloggiava e la sua stanza, promettendole che un giorno l’avrebbe accompagnata nella sua biblioteca di Magnolia preferita; le mostrò anche il bagno pubblico, ideale quando dopo aver terminato una missione o dopo un duro allenamento.
Fu proprio quando stettero per varcare l’uscio della porta che una voce fastidiosa alle loro spalle impedì alle ragazze di compiere un altro passo.
-Guarda un po’ chi è tornato! La bella smemorata in compagnia della sua amichetta secchiona.- Schernì Natsu mentre, con dei lenti movimenti, le due ragazze si voltarono verso di lui.
-Natsu…- Sbuffarono le ragazze irritate per come le aveva chiamate.
Tale gesto spinse Natsu a continuare, mentre giungeva alle sue spalle Happy, incuriosito nel vedere l’amico fermo sull’uscio della porta. -Hai capito che la magia non fa per te e ti sei rassegnata a diventare cameriera?-
Lucy stava per ribattere, tuttavia tale intenzione le fu rubata da qualcun altro.
-Vedi di smetterla Natsu!- Sgridò come mai aveva fatto prima Happy.
-Happy?- Domandò lui sorpreso, era la prima volta che gli rispondeva così.
Happy era appena arrivato e due cose lo avevano colpito tanto da sentire il dovere di intervenire: la prima cosa in assoluto che lo colpì, fu il crescente potere spirituale che aveva percepito in Lucy tanto diverso dal primo giorno in cui si sono visti alla gilda; il secondo è stata la frase dettata da Natsu. Se persino lui riusciva a distinguere il suo potere spirituale, era impossibile per Natsu non accorgersene.
-Perché non ammetti di aver sbagliato per una buona volta?! È impossibile che tu non ti sia accorto del suo miglioramento, e tutto ciò in una sola settimana.-
-Grazie Happy, sono felice cha almeno qualcuno se ne sia accorto di questo cambiamento.-  Sottolineando le ultime parole.
-E vedrai che non sono l’unico.- Le sorrise lui.
-Uff…- Sbuffò soltanto Natsu, proseguendo dritto come se nulla fosse.
Raggiunse in fretta il portone, ignorando completamente le maghe. Non voleva aver a che fare con loro due, anzi aveva parlato fin troppo secondo i suoi standard. Fu tuttavia bloccato sull’uscio della porta dalla mano forte e ferma di Lucy; con viso impassibile girò a malapena il volto guardando la ragazza con la coda dell’occhio.
-Non toccarmi.- Proferì freddo lui.
-Ho un messaggio da parte del Master della Sabertooth: Sting e Rogue ti portano i loro saluti.- Riferì fiera e determinata quello che poche ore prima i gemelli le avevano affidato.
-Non ho il minimo interesse per quei due.- Si liberò dalla stretta di Lucy, entrando nella gilda e sparendo così dalla loro visuale.
-Che modi!- Si offese lei.
-Non ti lamentare, è già tanto che ti ha ascoltato.- Intervenne Levy, spingendola a fare ad entrare. -Dai andiamo.-
Appena varcato il portone, subito si poteva notare la solita aria di festa, tipica della gilda.
Diversi uomini, compreso il Master, erano raggruppati in un angolo della sede con bicchieri stracolmi di birra e vino; molte ragazze invece si erano radunate attorno a Cana, per la lettura delle carte, tipica della sua magia; sul palco posto di fronte alla gilda, un’esibizione canora era in corso, rendendo l’aria festosa più allegra che mai.
Lo sguardo delle due maghe si fermò al centro della gilda, sul balcone, al quale sedute si trovavano Erza, alla sua sinistra Wendy, con Charle in braccio, e alla loro sinistra Gajeel e Lily. Mira stava servendo una fetta di torta a Erza, un succo di arancia a Wendy e a Charle, dei chiodi arrugginiti a Gajeel e dell’acqua a Lily.
-Ciao ragazze.- Le salutò la barista.
Le due, una volta raggiunto il bancone, salutando si sedettero negli ultimi due posti liberi, alla destra di Erza.
L’attenzione fu rivolta tutta a loro, ma prima che potessero salutare Gajeel si alterò, sbattendo le mani sul balcone e alzandosi di poco per poter guardare meglio le due ragazze.
-Sei in ritardo, Gamberetto! Il vostro treno è arrivato più di un’ora fa! Che cosa hai fatto per tutto questo tempo?- Le aggredì subito lui.
-Vedi di smetterla con quel nomignolo!- Gonfiò le guance lei.- Ho fatto da guida a Lucy, le ho mostrato diverse attrazioni di Magnolia. Invece di scagliarti su di me dovresti ringraziarmi, avrei potuto mostrarle dell’altro e metterci più tempo.-
-Gajeel, per quale motivo tutta questa fretta?- Si incuriosì Erza, mentre si affrettava a divorare il dolce appena servito.
Gajeel non rispose, suscitando in Erza un certo nervosismo. Detestava quando la ignoravano o non gli rispondevano.
-Gajeel non vede l’ora di andare in missione. Aveva convinto Levy a lavorare una volta tornati.- Rispose al suo posto Lily, calmando gli spiriti bollenti della maga.
-In effetti, è da una settimana che non facciamo niente.- Aggiunse pensierosa Charle, dando un sorso alla sua bibita.
-Scusate… è successo perché siete dovuti venire con me…- Abbassò lo sguardo colpevole,  Lucy.
-Non preoccuparti Lucy! Eravamo consapevoli di tutto ciò, è solo Gajeel che ne sta facendo dramma.- La consolò Levy mentre fulminò l’amico.
-Ehi! Non ho detto questo!- Cercò di difendersi lui.
-E per le missioni? Come farete? E se sono rimaste solo quelle difficili?- Chiese preoccupata.
-Questo difficilmente accade.- La assicurò Erza, continuando a deliziarsi del dolce.
-Ogni giorno arrivano sempre nuove richieste, dalle più semplici alle più complicate, e per tutte le età. Siamo abbastanza famosi.- Le fece l’occhiolino Mira.
-E nel caso di assenza di missioni tranquille, non hai da preoccuparti.- Le sorrise Levy. -Anche se non sembra Gajeel è molto forte, quasi come Natsu.-
-Ti sbagli Gamberetto, io quel fiammifero lo distruggerei a occhi chiusi.- Si vantò il dragon slayer.
-E tu Wendy?- Si preoccupò Lucy per la più piccola.
-Avevo promesso a Romeo che una volta tornata, sarei andata in missione con lui.- Le rispose timidamente le guancie arrossate e un sorriso innocente, scemando così  ogni sua preoccupazione.
-A proposito di missioni… che ne dite di affidarne qualcuna a Lucy?- Propose Erza attirando l’attenzione dei presenti. -Wendy ci ha raccontato di quanto duramente ti sei allenata, pochi avrebbero potuto mantenere un ritmo così difficile. Direi che una missione è più che meritata.-
-Sono d’accordo con Erza, tuttavia sono un po’ preoccupata. È un bene andare da sola?- Si chiese Mira. -Non voglio dire che non saresti in grado, ma hai pur sempre perso la memoria…-
-Mira ha ragione! La memoria potrebbe tornare da un momento all’altro e in questi casi avere qualcuno accanto aiuta molto.- Intervenne Wendy in quanto amica e medico della gilda.- Non può assolutamente andare da sola!-
-In questo caso Bunny-chan, devi trovarti qualcun altro che ti accompagni in missione. Io, Levy e Lily non siamo disponibili.- Espresse la sua opinione Gajeel, che non vedeva l’ora di rimanere solo con il suo Gamberetto.
-Purtroppo anch’io non posso…- Abbassò tristemente lo sguardo Wendy, venendo però subito consolata da Charle.
-Non preoccuparti Wendy. Sarà per la prossima volta.- La consolò pure Lucy.
Mira posò il bicchiere, ora asciutto, insieme con gli altri esprimendo anche la sua situazione.
-Io mi devo occupare della gilda, quindi…-
L’unica rimasta, Erza, alzò gli occhi dalla torta notando gli sguardi di tutti puntati addosso. Infilzò con la forchetta l’ultimo pezzo di torta e con un sospiro scosse la testa.
-Niente da fare ragazzi. Questo pomeriggio parto per una missione di classe S e come potete capire, farebbe meglio a non venire.-
-Che cos’è una missione di Classe S?- Domandò lei, non capendo la differenza con una missione normale.
-È una missione pericolosissima dove si mette in gioco anche la vita in cambio di un compenso più alto rispetto le alte missioni; più pericolose sono le missioni e più il compenso è alto.- Spiegò in modo abbastanza semplice Levy.- Per questo solo maghi di rango S possono parteciparvi.-
-Erza è una maga rango S?- Chiese di nuovo lei, ancora più curiosa di prima.
-Già, un giorno ti mostrerò tutta la mia vera potenza Lucy.- Si vantò la rossa, fiera dello sguardo pieno di ammirazione che le stava rivolgendo.
-Oltre a Erza chi sono gli altri maghi di rango S?- Si rivolse sta vola a Erza.
-Oltre a me, ci sono Laxus e Gildarts; quest’ultimo è considerato il mago più potente di tutta la gilda. Peccato però che sia sempre in viaggio per lavoro. In questo momento sta svolgendo la missione dei 100 anni, in altre parole una missione incompleta ormai da un secolo.-
-Wow… deve essere potentissimo questo mago… spero di riusciere a incontrarlo-
-Ci puoi scommettere Bunny-chan, è partito tre anni fa, ma nessuno di noi ha mai pensato che possa essere stato sconfitto.-
-Tre anni fa… quindi…- Ragionò ad alta voce.
-Sì, prima della morte di Lisanna.- Continuò la frase Lily.
-Capisco.- Abbassò lo sguardo Lucy, temendo di aver riaperto una ferita per tutti.
-E poi c’è anche la sottoscritta- Si indicò Mira,  per nulla risentita. -Anch’io sono una maga di classe S.-
-Non sapevo che anche tu fossi così potente, Mira!- Esclamò sorpresa Lucy.
-Non farti ingannare, un tempo ero anche più forte di Erza, sappilo!- Si vantò lei sta volta.
-Tieni a bada la lingua!- Aggrottò la fronte l’interpellata. -Da quanto mi ricordo io ti ho sempre battuta.-
-Mi sa che hai sbattuto la testa Erza. Ero io quella che vinceva a ogni nostro scontro.-
-Ferme tutte e due!!- Si sovrappose Gajeel, temendo il peggio. -Non siamo qui per parlare dei bei vecchi tempi, ma di chi deve accompagnare Bunny-chan alla sua prima missione.-
-Hai ragione, tuttavia ognuno di noi ha un impegno…-
-Non c’è bisogno di scomodarsi tanto… se nessuno di voi può, sarà per un'altra volta.- Tentò di convincere Lucy.
Era rimasta un po’ delusa, ma sicuramente non poteva obbligare nessuno di loro a cambiare i loro piani solo per lei.
Il silenzio calò per un’attimo: ognuno stava pensando a un modo per poterla aiutare.
“Ci sarà qualcuno disponibile per accompagnare Lucy in missione?”
Tutti erano così presi a rispondere a tale domanda tanto da non ascoltare neanche la protagonista dei loro pensieri, ma nessuno di loro si sarebbe mai aspettato che proprio lui offrisse inconsapevole la soluzione a tal enigma.
-Ehi Mira, registrami questa missione.- Apparve Natsu porgendo la richiesta in questione.
Mira accettò volentieri il foglio e si mise a leggerlo attentamente.
“Rapine a Oshibana… Non sembra difficile… Gilda oscura…” Rifletté Mira. Fece un sorriso. “Beh a quella ci penserà Natsu!”
Bastò uno sguardo per far capire le sue intenzioni agli altri, eccetto Lucy, ma tale gesto non fu invisibile a Natsu che incominciava a sospettare qualcosa.
-Mira?- Chiese dubbioso.
-E va bene, te la registro...- Gli disse porgendogli il foglio.
Nell'esatto momento in cui Natsu lo stava per afferrare, Mira ritirò immediatamente a sé la richiesta, sorridendo maligna.
-A una condizione!-
-Una condizione?- Si sorprese lui, intimorendosi allo stesso tempo lui.
Non sapeva cosa avesse in mente, ma di certo non sarebbe stato niente di buono. Lei era l’unica persona che poteva veramente intimidirlo e di certo lei che ne era consapevole, avrebbe approfittato di questa sua capacità. Infatti…
-In questa missione devi portare Lucy con te.-
-Eh? Non ho intenzione di andare in missione con uno/a come questo/a qui!! – Gridarono contemporaneamente indicandosi a vicenda.
-Visto? Siete pure sincronizzati! Andrete d’accordissimo.-
-Dai Mira! Non scherzare, piuttosto che andare con lui preferisco aspettare una settimana!-  Pregò Lucy, indicando il mago affianco a lei.
-Non ho intenzione di portarmi dietro una palla al piede!- Aggiunse Natsu fulminand0 sia la barista  che  la “neo-maga”.
-Palla al piede chi?!- Si rivolse a lui, furiosa.
-Chi altri se non tu!- Le rispose lui in altrettanto modo.
-Smettetela immediatamente voi due!- Intervenne esasperato lui Happy.
Erano due lunghi anni in cui Natsu  si faceva i fattacci suoi, non litigando con nessuno, limitandosi a ignorare tutto e tutti; ma quando ha incontrato Lucy, trovava sempre un pretesto per andargli contro. E ovviamente quello che doveva fermare i loro litigi era il povero Happy!
-Lucy, anche se ora probabilmente non ci crederai Natsu è molto forte.- Si intromise Erza, la quale voltò lo sguardo verso Natsu squadrandolo per bene. -Natsu, Lucy è forte, ma ha bisogno di esperienza. Non possiamo permetterci di mandarla da sola e dato che tutti noi siamo già impegnati, quindi…-
-Quindi un corno! Siccome voi non potete, la volete scaricare a me!-
-Natsu!- Lo rimproverò MiraJane.
I due si fissarono con occhi freddi e determinati, nessuno dei due aveva intenzione di perdere quella sfida perché avrebbe significato cedere alla testardaggine dell’altro. Natsu tuttavia non resistette molto, i ricordi s’impadronirono di nuovo di lui e lo costrinsero ad abbassare lo sguardo e ad accettare la resa.
-E va bene!- Accettò scocciato più che mai. -Ma che sia la prima e l’ultima volta!-
Lei inclinò la testa e sorrise vittoriosa consegnadoli la missione registrata.
-Buona fortuna.- Sorrise mesta.
-Quindi non ho scelta…- Sospirò Lucy.
-Smemorata, non startene lì impalata! Il viaggio è lungo, partiamo subito.- La informò passandole accanto.
-Eh?! Subito? Ma se sono appena tornata!-
-Non me ne frega un cazzo!- Le urlò contro uscendo in fretta e furia dalla gilda.
-Antipatico! Almeno dimmi in cosa consiste la missione!- Si mise a rincorrerlo.
-Te lo spiegherò io una volta che saremo arrivati.- Rispose Happy alle sue spalle.
Una volta usciti anche loro, nella gilda calò il silenzio. Cana e il Master avevano smesso di bere, altri avevano sospeso persino di litigare, rimanendo tutti a bocca aperta. Con occhi pieni di determinazione, Mira ruppe il silenzio creato.
-La “Missione Nalu” è appena stata avviata.- Disse, soddisfatta.
-Mira…- Si avvicinò Gray sorpreso. -Cosa gli hai detto per convincerlo?-
-Veramente non gli ho detto niente di particolare.- Rise tranquillamente lei.
 
Intanto fuori dalla gilda…
 
-Natsu aspetta! Vai troppo veloce!-
-Meno chiacchiere. Più svelta. Se ti perdi, è colpa tua.- Le rispose senza neanche guardarla.
Lo sapevo. Parlare con lui è impossibile!” Pensò lei cercando di raggiungerlo.
 
~
 
Una volta lasciata Magnolia, i tre avventurieri si inoltrarono in una fitta boscaglia, la quale poteva sembrare un enorme labirinto per i forestieri ma non per Natsu che percorreva quel sentiero ogni giorno.
Lucy notò subito il profumo delle foglie bagnate dalla brezza mattutina. A pochi passi da lei, si trovava uno scoiattolo, raggomitolato nella sua tana, mentre sgranocchiava le nocciole.
Si guardò intorno, constatando quanto quel bosco non fosse poi così tanto deserto: gli alberi rossastri e secolari nascondevano animali di ogni genere, sin da sopra i rami che sotto le radici. Per terra vi era un tappeto di foglie di tanti colori diversi: verdi, gialle, rossicce, marroni.
Lucy si risvegliò da quell’incanto raggiungendo Natsu, il quale invece era rimasto immune da tale splendore. 
Per tutto questo tempo Natsu non le aveva rivolto la parola, neanche per sbaglio, e questa situazione la faceva impazzire. L’unico suono a tenerle compagnia era un leggero, ma comunque armonioso cinguettio di un uccellino, nascosto chissà dove.
Per quanto bello e rilassante non poteva continuare così! Non sapeva neanche in cosa consisteva la missione. Avevano fatto una pausa per mangiare il cibo gentilmente offerto da Mira, ma l’unico a farle compagnia fu Happy e il suo pesce crudo.
A ormai due di viaggio, in totale silenzio, non ne potè più.
-Insomma! Se non vuoi rivolgermi la parola almeno fammi vedere di che missione si tratta!- Si spazientì lei, fermandosi di colpo.
Ovviamente, anche stavolta da Natsu non ricevette risposta.
-Dobbiamo catturare dei ladri nella cittadina di Oshibana.- Le rispose Happy, ignorando l’occhiataccia di Natsu. -Oshibana è famosa per essere un paese abbastanza ricco e le sue banche stanno venendo rapinate da membri di una gilda oscura.-
-Cos’è una gilda oscura?- Contenta che finalmente qualcuno le parlava.
-Una gilda cattiva! Compie soprattutto richieste di assassinio e non sono sotto il controllo del consiglio della magia. In poche parole sono gilde illegali, al contrario di noi.-
-E noi dovremo affrontare maghi del genere!?- Tremò all’idea Lucy. -Aspetta! Se Mira non lo avesse convinto a portami, sarebbe andato tutto da solo?-
-Aye! Natsu è molto forte!- Affermò lui, sicuro di ciò che aveva appena detto.
-È per caso un mago di classe S?- Chiese ingenuamente Lucy, suscitando in Happy una fragorosa risata.
-Non esagerare! Non è così forte!- Rise Happy.
-Happy, guarda che ti sento.- Lo rimproverò Natsu.
-Ops.-
-Allora ce l’hai la voce! Perché non mi rispondi?!- Chiese dunque lei venendo però nuovamente ignorata.
-Uffa! Faccio davvero fatica a credere che prima fosse un tipo socievole!- Sbuffò sottovoce, cercano di non farsi sentire.
-Ma è così Lucy! E non solo! Sono sicuro che tu riuscirai a farlo tornare come prima.-
-Perché proprio io? E perché ne sei così sicuro?- Gli chiese osservando la determinazione che aveva negli occhi.
-Perché sei apparsa nella visione di Charle.- Continuò lui, alzando leggermente la voce.
-Cosa c’entra ora la visione di Charle?- Gli chiese più confusa di prima.
-Tra tutte le persone che ci sono sei apparsa proprio da Natsu!- Affermò con determinazione Happy. -Devi sapere che la sera in cui sei partita per allenarti non ha fatto che parlare di te e del tuo comportamento irrispettoso verso di lui.-
-Cosa? Lui si sarebbe lamentato di me? Sono io che avrei dovuto lamentarmi di lui!-
-Non è questo il punto Lucy!- La interruppe Happy. -Non ha mai parlato così tanto di una ragazza da quando Lisanna non c’è più.-
Lucy si calmò.
-Dici davvero?-
-Aye! Per questo ti chiedo di portare pazienza, sono sicuro che la tua presenza lo stia in qualche modo influenzando.-
“Sarà vero? Lui non fa altro che prendermi in giro però…” Pensò lei.
Tra una chicchera e l’altra era ormai giunta la sera. La luce del tramonto tinse il cielo di varie sfumature rosa, rosso, giallo, arancio così come le nuvole che si persero all'orizzonte e, con gli ultimi raggi del sole ancora presenti, si poterono già ammirare i piccoli puntini luminosi nel cielo, le stelle.
Natsu alzò lo sguardo, constatando che tra non molto si sarebbe fatto buio. Si fermò di colpo, non dando il tempo agli altri due di accorgersene, finendo così con lo sbattere il viso sulla sua schiena.
-Ahi! Perché ti sei fermato all’improvviso?!- Lucy si massaggiò il naso dolorante.
-Ci accampiamo qui.- Proferì Natsu, ignorando il lamento dell’amica.
-Oh…! Finalmente mi hai risposto… Aspetta! Che significa che ci accampiamo qui?!- Si agitò lei, realizzando in un secondo momento ciò che realmente aveva detto.
-Non mi hai sentito alla gilda? Ti avevo avvertito che il viaggio sarebbe stato lungo.-
-Sì, ma non avevi minimamente accennato che ci saremmo dovuti accampare all’aperto!-
-Smettila di lamentarti. Io faccio sempre così.- Le rispose voltandole le spalle. -Vado a prendere da mangiare, Happy potresti prendere della legna?- Gli chiese più gentilmente.
-Aye!-
-Happy.- Lo richiamò Lucy. - Tu sei d’accordo? Intendo... di accamparci per la notte.- Cercò il suo sostegno Lucy.
-Aye! È vero che sarebbe stato più comodo sul treno, ma anche all’aperto non è male.-
-A-aspetta, treno hai detto? Se c’era un treno perché non ci siamo andati!?-
-Natsu soffre i mezzi di trasporto.- La informò, allontanarsi subito dopo alla ricerca della legna.
-È vero… Anche Natsu è un dragon slayer…- Mormorò a se stessa Lucy.
In meno di cinque minuti, i due svolsero i loro compiti e dal poco tempo impiegato, Lucy poté constatare quanto i ragazzi fossero abituati a vivere questo genere di situazioni.
Alla fine si sedettero tutti intorno al falò creato dal potere di Natsu, aspettando pazientemente la giusta cottura del pesce catturato da lui stesso.
-Hai intenzione di non parlarmi per tutta la missione?- Provò a introdurre un discorso Lucy.
-Non vedo di cosa dovremo parlare.- Gli rispose secco lui.
“Voglia di parlare pari a zero.”
-Avremmo potuto parlare della missione. Se non fosse per Happy, non saputo nulla.-
-Bene, ora che ne sai qualcosa, non credo tu abbia bisogno di continuare a parlare.- Le rispose afferrando il suo pesce ormai ben cotto.
Tale gesto fu seguito da Lucy e Happy, il quale se ne stava ben zitto a guardare la scena tra loro due, stanco ed esasperato per poter intervenire ancora.
-Sei per caso arrabbiato con me perché sono venuta? Se è così, potevi non accettarla l’idea di Mira! E poi io non sapevo niente di niente di questa storia! Hanno organizzato tutto loro. La prossima volta andrò da sola.- Si espresse lei delusa dal suo comportamento.
Forse il discorso con lui era davvero impossibile…
-Come se avessi scelta contro quella là.- Rifletté ad alta voce Natsu finendo il suo pesce. -Si vedeva lontano un miglio che l’idea di accollarti a me fosse partita da Mira, o da Erza.-
-Allora non capisco perché sei arrabbiato. E poi, perché vuoi stare solo? Quando si perde qualcuno non bisogna mai restarsene in disparte. Io per esempio che non mi ricordo più di nessuno, sono entrata a far parte della gilda proprio per sostituire il vuoto lasciato dalla mia memoria.-
Forse aveva detto una parola di troppo. Happy gli aveva riferito che non ama parlare del suo passato.
-Tutto ciò non ti deve interessare e non ho bisogno di aiuto, specialmente del tuo.- Le soffiò acido. -E non parlarmi come se mi capissi, tu che non ricordi se i tuoi genitori sono morti o no. Sei così fortunata! Per questo non ti sopporto! Anch’io avrei voluto dimenticare tutti questi dolorosi ricordi così da lasciarmi tutto alle spalle, ma non ci riesco…-
paf!
Il rumore di uno schiaffo risuono nell’aria, seguito da un inquietante silenzio. Lucy era in piedi, con la mano tesa verso la guancia ci Nastu, frastornato per quel improvviso dolore apparso sulla guancia mentre Happy osservo preoccupato la scena.
-Sei un idiota!- Lo proferì lei con le lacrime agli occhi. -Sei tu quello fortunato e sei tu quello che non potrai mai capire come mi sento! Non ricordare come mi chiamo e non sapere nemmeno dove ti trovi! Sapere di avere dei genitori e non ricordarli nemmeno, che potrebbero essere in pericolo o peggio ancora morti! E tu questa la chiami fortuna? Io non ricordo neanche come si chiamano, non ricordo che lavoro facevano o quando giocavamo! Tu invece ricordi sia tuo padre sia Lisanna, ma vuoi dimenticare tutto quello che hai passato con loro solo per dei brutti ricordi! Non posso credere che con loro tu non abbia mai avuto dei momenti felici, di gioia, ma soprattutto non posso credere questi ricordi tu li voglia cancellare come se niente fosse!-
Lucy non riuscì più a trattenersi urlandogli contro tutto quello che provava, mentre con i suoi occhi, rossi per il forte pianto, osservava senza mai distogliere lo sguardo da quello ormai divenuto scioccato di Natsu.
Il dragon slayer del fuoco assimilò parola per parola, senza fiatare. Nessuno gli aveva mai detto cose del genere, nessuno lo aveva mai fatto ragionar tanto sul passato quanto lei e nessuno gli aveva dato dell’idiota senza pagarne le conseguenze, ma in quel momento non riusciva a muovere un dito.
Il suo discorso lo aveva colpito e affondato. Era apparsa in questo mondo solo da poche settimane e già riusciva a far vacillare la barriera che si era costruito in quei due lunghi e dolorosi anni.
-Natsu!- Lo risvegliò Happy. -Questa volta hai esagerato! Lo sanno tutti che Lucy vorrebbe ricordare i suoi genitori… - Lo sgridò l’amico.
-Dov’è finita?- Gli domandò Natsu notando solo in quel momento che Lucy fosse sparita.
-Siccome te ne stavi lì imbambolato e non le rispondevi più si è andata via, verso il fiume qui vicino, dicendomi che voleva restare sola.-
-Forse ho esagerato…- Ammise lui sottovoce, ma venendo comunque sentito dall’amico.
-Ci puoi scommettere! Ti conviene andare a sistemare tutto altrimenti non ti perdonerò questa volta!- Lo minacciò Happy.
Annuì soltanto, immergendosi in quella fitta boscaglia, dritto verso il fiume dove poco prima aveva pescato dell’ottimo pesce.
“Per quale motivo tutti oggi non fanno altro che ricattarmi?” Si ritrovò a pensare mentre raggiunse la riva
Poco lontano da lui, Lucy se ne stava seduta con le gambe a penzoloni su una roccia, immergendo la punta dei piedi nel fiume tanto limpido che si potevano vedere i pesciolini attorno a lei.
Lucy sentì un rumore di passi verso la sua direzione, ma non si girò per capire chi fosse, infondo in quel posto c’erano solo loro tre.
-Che vuoi?- Chiese allora lei con un tono tanto glaciale che lo fece sussultare impercettibilmente.
-Non è sicuro stare da soli quando c’è buio.-
-Mi sono allenata intensamente per un’intera settimana, posso resistere anche da sola se qualche bandito cerca di derubarmi. Anche se dubito di poter attrarli visto la mia mancanza di gioielli o soldi.-
-Smettila di comportati così e torniamo all’accampamento.-  Insistette lui, con il solito tono indifferente, facendo alterare la maga.
-Io dovrei smetterla di comportarmi così?!- Si infuriò ancora alzandosi e girandosi verso di lui. -Sei venuto qui solo per rompere le scatole? Se è così, saresti pregato di tornartene da dove sei venuto!-
-Niente affatto.- Natsu afferrò la sua mano trascinandola con difficoltà verso il falò.
-Lasciami!- Cercò di divincolarsi ancora arrabbiata lei.
-Scusa.- Le sussurrò calmandola di colpo. -Non dovevo parlare così dei tuoi genitori.-
Non fece in tempo a rispondergli che l’aveva già riportata all’accampamento venendo colpita al petto da una palla azzurra.
-Lushi!- Biascicò il piccolo e tenero gatto alato.
-Happy!-
Lucy guardò Natsu tirare fuori dal suo zaino un sacco a pelo che successivamente le porse, o meglio, glielo lanciò addosso.
-Tieni.-
Ignorando il come glielo aveva dato, Lucy si staccò da Happy e appoggiò a terra il sacco a pelo gentilmente offerto da Natsu.
-E tu dove dormi?- Gli chiese Lucy notando che non avesse tirato fuori un altro.
-Sei tu l’unica ad avere problemi nel dormire all’aperto.- Si sdraiò lui dandole le spalle.
-Grazie.- Sorrise lei per poi immettendosi nel sacco.
“Forse mi sono fatta l’idea sbagliata su di lui.”  Pensò addormentandosi.
La mattina successiva fu dura da digerire per Lucy, come una gettata di acqua gelida in faccia, poiché Natsu l’aveva svegliata praticamente all’alba, ma era comunque felice perché tra poco avrebbe svolto la sua prima missione e perciò non vedeva l’ora di fare vedere a quello scorbutico quanto forte fosse diventata.
Dovettero ancora camminare per almeno tre ore prima di intravedere la cittadina in cui dovevano svolgere il loro lavoro. L’ingresso della città e le vie in sé erano stranamente vuote. Non si vedeva nessuno e le case sembravano deserte.
Natsu aveva un brutto presentimento.
I due raggiunsero il municipio venendo accolti da un uomo alto e slanciato con dei piccoli tatuaggi neri vicino agli occhi. Aveva capelli grigio-scuro, raccolti in una pettinatura fluente con un lungo ciuffo che gli copriva parzialmente il viso. Aveva con sé una sciarpa nera intorno al collo, abbinata con una camicia grigio scuro e dei pantaloni neri con, ai piedi, due sandali.
-Salve io sono Grim, Grim Reaper, il sindaco di questa splendida città. Voi dovreste essere i maghi di Fairy Tail, giusto?- Forzò un sorriso.
-Sì, sono Natsu, lui è Happy mentre quella lì è Lucy.- Si presentò lui, indicando i suoi compagni di viaggio.
-Questa è la prima volta che mi chiama per nome. - Sussurrò Lucy all'orecchio di Happy.
-Aye! Vi piaaaacete.- Sussurrò lui, soffocando una risata ricevendo per questo come risposta uno sguardo glaciale da entrambi.
-Prego accomodatevi.- Il sindaco li fece sedere su delle poltrone poste di fronte alla sua.-
-Ho notato che in giro non c’è nessuno. È normale?- Chiese subito Happy.
-Con tutto quello che sta succedendo, molti hanno deciso di rinchiudersi in casa mentre altri si sono trasferiti temporaneamente in un’altra città. Come biasimarli…- Si strofinò gli occhi l’uomo. -Vado dritto al punto. I ladri hanno già svaligiato quasi tutte le banche di questa città. Ne manca solo una.-
-Hanno già svaligiato tutte le banche!?!- Si sorpresero Happy e Lucy al contrario di Natsu che se rimase impassibile davanti a tale informazione.
-Già… Ogni volta si inventano trucchi nuovi e non sappiamo proprio come respingerli tanto meno catturarli! C’è anche da considerare che sono dei maghi, noi, gente comune, non possiamo nulla a confronto.-
-Ci faccia vedere la banca.- Si alzò Natsu.
-Speravo che lo dicessi.- Sussurrò maligno il sindaco.
Tale frase non passò inosservata da Natsu che incominciò subito a squadrarlo.
-Come prego?-
-Stavo dicendo che sono felice che ti stia interessando tanto la faccenda. Prego, andiamo.- Sembrò correggersi l’uomo.
Seguendo il sindaco e le sue guardie del corpo, raggiunsero l’unica banca rimasta illesa dall’attacco dei ladri. Tuttavia il brutto presentimento che Natsu aveva avvertito appena arrivato non accennava a sparire: non sapeva il perché, ma il sindaco Grimm non gli donava molta fiducia e il suo istinto di solito non sbagliava mai.
Dopo averli condotti per le vie della città, il gruppo arrivò ai piedi di un edificio.
-Questa è la banca.- Aprì la porta il sindaco facendoli entrare.
L’unica cosa che trovarono entrati nella struttura fu un anziano signore legato e imbavagliato che si agitava costantemente.
Che cosa…!” Pensò Lucy sgranando gli occhi insieme a Natsu e Happy.
Non fecero in tempo a dire o fare qualcos’altro che altri due uomini apparvero dal nulla e senza poter far nulla, li stordirono facendo perdere i sensi a tutti e tre.
Il sindaco li guardò sdraiati sul pavimento. E ghignò.
-Buonanotte fatine.-        

Angolo dell’autrice
Scusate per il ritardo, per questioni di scuola non ho potuto aggiornare. Spero vivamente che questo capitolo aggirnato vi sia piaciuto.Spero che il capitolo si stato di vostro gradimento e che l'attesa non sia stata vana.
ps. il nome del mio accuonnt fa schifo, lo so. E' da mesi che cerco di cambiarlo chissà se un giorno ci riuscirò....
   
 
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