Characters: Clint Barton;
Pairing: Clint (& Natasha)
Warning: spoiler endgame;
Un'anima per un'anima
prompt: mano che stringe un fiore
«You know, I wish there was a way that I could let her know that we won, we did it.»
«She knows. They both do.»
Il gambo dondola incastrato tra due dita, sul palmo si adagia la spata di una calla bianca[1]: una coppa di champagne profumato di petali che Clint offre alla memoria di Natasha.
Ruota le dita. La lascia scivolare in una carezza che termina in punta e rimane tesa, penzolante nel vuoto. Come allora, quando la gola di Vormir ha ingoiato Natasha e rigettato lui.
Il fiore non è più nella sua mano, né lo è quella di lei – è un cadavere in bianco accasciato sulla lapide, che sfiora parole di marmo. Ha dato l’anima per il mondo, ma si è portata via la mia.
«Meritavi di più, Tasha. Meritavi di vivere.»
[ 110w ]
[1] Nel linguaggio dei fiori, la calla bianca simboleggia, nei funerali, il ricordo per una persona giovane scomparsa prematuramente. --- Fuck. Her. Death. Non l'ho ancora superata, non ho superato la sua morte e, soprattutto, non ho superato il modo in cui è stato gestito il dopo. Signori della Marvel e della Disney sappiate che non aspetto altro se non il giorno in cui rimedierete. Scritta per: la Drabble challenge: le mani del Gioco Estivo - 2019 @il giardino di EFP |