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Autore: ilenia23    26/07/2009    2 recensioni
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E se Albus Silente avesse una figlia? E se Sirius Black  se ne innamorasse? E se la storia fosse andata tutto in un altro modo o quasi?
Un intenso sguardo, durato un solo istante.
Pieno di dolcissima tensione.
Complicità.
E paura.
E ansia.
E passione.
E felicità straziante.
Gioia pura, autentica.
In un brevissimo sguardo  tutto questo.
Eravamo tutto questo io e Sirius.
E quel poco d’amore che c’era.
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Torno con un nuovo capitolo che servirà, forse, a chiarire alcuni punti ma anche a far venire a galla nuovi misteri..Ringrazio come al solito i nuovi lettori che hanno aggiunto tra i preferiti e tra le storie seguite. Mi raccomando: recensite!! Non importa se i commenti sono poco piacevoli, come è già successo. Ognuno ha le sue opinioni ma mi farebbe piacere confrontarmi con voi per cui: lasciate anche un piccolo commento, sarà ben accetto. Dopo avervi annoiato con i miei deliri,non mi resta altro da fare se non augurarvi buona lettura!!!!


Hogwarts – Dicembre 1994


I ragazzi di Hogwarts erano tutti stipati sul lato destro della Sala Grande, svuotata per l’occasione, mentre le ragazze si trovavano sul lato opposto. Al centro della Sala la professoressa McGrannit cercava di spiegare l’importanza del ballo del Ceppo ma l’unico pensiero che vorticava frenetico nella mente dei ragazzi era: dobbiamo davvero ballare?
La risposta era ovvia, per quanto terribile potesse sembrare.
Appoggiata al gigantesco grammofono, appena sistemato da Gazza sul fondo della Sala, c’era una divertita Aryana Silente che guardava i visi inquieti e terrorizzati degli studenti con grande ilarità.
“Allora, credo che possiamo incominciare con la lezione. Prego,signori, alzatevi e prendete una dama per le danze”sentenziò pragmatica la McGrannit.
Un imbarazzante silenzio scese nella Sala. I ragazzi presero a guardarsi tra di loro freneticamente, mentre le ragazze si scambiavano sorrisini maliziosi.
Aryana, cercando di riportare la situazione al livello comico, tenendo a stento le risate, esclamò: “Emm..Minerva, scusa se ti interrompo, ma non sarebbe meglio dare prima una dimostrazione di come..si danza?”.
“Oh, hai ragione. Allora, vediamo un po’…Signor Weasley, visto che non la smette di parlare, vediamo se userà la stessa tenacia nel ballo..”.
Risatine forzatamente represse accompagnarono Ron che si recava più mogio e strascicato che mai dalla professoressa McGrannit.
“Aryana, visto che ci sei anche tu, potresti aiutarmi ad insegnare qualcosa ai ragazzi? Sei un eccellente ballerina, d’altronde” disse la direttrice di Grifondoro tranquillamente.
“Con piacere. Chi vuole offrirsi come cavaliere?”replicò l’elfo, avvicinandosi al centro della Sala, insieme alla prima coppia.
Quasi tutti i ragazzi si alzarono in piedi, entusiasti di ballare con l’Auror che ,per tutta risposta, scoppiò in una risata argentina che risuonò per tutta la Sala. Al contrario, molte ragazze alzarono gli occhi al cielo in completo disaccordo.
“Ok, vedo che avete appreso a pieno lo spirito del Ballo. Diciamo che per farmi perdonare di quello scherzetto della linea del tempo scelgo uno dei due gemelli Weasley..potreste fare pari o dispari”.
Tra gli sbuffi degli altri studenti, Fred Weasley,dopo aver vinto la piccola sfida con il fratello, si piazzò di fronte all’Auror con fin troppo entusiasmo.
“Mastro Gazza, credo che possiamo dare il via alle danze” esclamò Aryana Silente mentre conduceva nei movimenti ,con grazia e leggiadria, l’incantato Fred Weasley.
“Adesso tocca a voi, ragazzi. Scegliete una dama”strillò la professoressa McGrannit sovrastando la musica proveniente dal grammofono.
Tutti gli studenti presero a volteggiare (più o meno) nella Sala Grande ma due di loro discutevano concitatamente..
“È  snervante il fatto che sia sempre in mezzo a noi ma non trovo mai l’occasione per parlarle seriamente”disse Harry, frustrato.
“Bhe, non ti aspetterai di affrontare un discorso che richiederebbe come minimo un’ ora qui davanti a tutte queste persone..”rispose Hermione, guardando preoccupata Ron volteggiare nella sala.
“Si, ma questi momenti sembrano gli unici in cui si possa catturare la sua attenzione.Ogni volta che si intravede, si volatilizza  un secondo dopo”.
“Organizzare il Torneo non deve essere esattamente una passeggiata. Io invece sono preoccupata per Sirius. Come gli è venuto in mente di venire qui ad Hogwarts?”.
“Oggi mi è arrivato un gufo, non te l’ ho detto?”.
“No! Di Sirius?Cosa diceva?”esclamò impaziente la piccola strega.
“Mi faceva i complimenti per l’ Ungaro Spinato e poi mi ha fatto sapere che sta facendo il possibile per “starmi più vicino”, il che equivale a dire che sta venendo qui alla velocità della luce, senza prendere le giuste cautele, come al suo solito”.
“Senti, ha deciso di venire qui da quando ha saputo che c’era Aryana. Che cosa vuol dire? Non si fida di lei?”.
“No…non mi ha dato quest’impressione..anzi..e poi hai sentito quello che ha detto Hagrid? Lei, mia madre e i Malandrini erano inseparabili. Qui c’è qualcosa di molto più losco sotto. Sirius si è preoccupato per tutte le coincidenze che ci sono state. Crede che la storia stia per ripetersi e, a giudicare da tutte le precauzioni che ha preso Silente quest’anno, non penso sia l’unico”.
I due caddero in un gelido silenzio,scambiandosi sguardi eloquenti, pieni di preoccupazione e incertezza.
D’un tratto una voce melodiosa si insidiò nelle loro orecchie..
“Allora, voi non ballate?”esclamò Aryana Silente,piazzandosi davanti ai due.
“Bhe..noi..”balbettarono all’unisono i due.
“Credo che la McGrannit si infurierà a breve se vi vede seduti, quindi mi sa che è meglio se vi diate da fare con i piedi”.
“Io vado a salvare Ron,allora”esclamò Hermione, dirigendosi verso l’anomala coppia di danzatori.
“Signor Potter, mi concede l’onore di questo ballo?”chiese divertita l’Auror.
“Certamente”.
Mentre prendevano posizione in pista, Harry pensò che forse quella era l’occasione migliore per parlare con l’Auror.
“Devo avvertirti che sono un pessimo ballerino..”disse Harry, cercando un argomento neutrale.
“Tutto tuo padre, allora”esclamò Aryana, trascinando Harry per tutta la Sala.
Ovviamente il mago non si lasciò scappare l’occasione e disse: “A proposito, quindi tu conoscevi i miei genitori..”.
“Se li conoscevo! Tua madre era la mia migliore amica dai tempi di Hogwarts e quando si mise insieme a James, conobbi anche lui, Remus e tutto il resto della combriccola”.
Harry notò come tergiversò abilmente sul nome di Sirius.
Forse pensava che io non sapessi..ma possibile che suo padre non gli raccontò nulla di tutta l’intera vicenda dello scorso anno?Eppure erano così legati..forse voleva essere solo prudente.
“È  strano come si possa cambiare idea sulle persone così rapidamente, basta un gesto,una parola o anche uno sguardo. Con tuo padre e gli altri è stato così. All’inizio pensavo fossero solo degli arroganti, spocchiosi, presuntuosi, egoisti, esibizionisti e loro pensavano lo stesso di me..non facevamo altro che litigare e prenderci a colpi di bacchetta..e poi..è cambiato tutto”.
“Quindi non siete diventati amici subito..”.
“Oh,no, assolutamente. Bhe, tua madre e io eravamo totalmente coalizzate contro il gruppo di tuo padre. Eravamo in eterna competizione”.
“Mia madre non sopportava mio padre?”.
“Si, ma le cose cambiano..”.
“E dopo la scuola, siete rimasti amici?”.
“Certo che si, lavoravamo insieme contro Voldemort. Naturalmente non erano bei tempi ma il nostro rapporto anziché logorarsi è diventato più solido..”.
“È  stato in quel periodo che hai vinto tutti quei premi?”:
“A dire il vero,no. Quel periodo della mia vita è arrivato successivamente. Dopo la morte dei tuoi genitori avevo una tale rabbia in corpo che ho concentrato tutti i miei sforzi nel fare giustizia”.
“Quello che non capisco è come mai ,se eri così legata ai miei genitori , io non ti ho mai conosciuto prima di quest’estate?”.
“Mi aspettavo questa domanda,Harry. In realtà io ti ho conosciuto quando eri ancora un bimbo in fasce..ovviamente tu non puoi ricordartene.Prima di quella maledetta notte, ho avuto la fortuna di stringerti tra le mie braccia quando eri ancora piccolissimo”.
“Davvero?”la interruppe Harry interdetto,fermandosi nel mezzo della sala.
“Bhe,a dire il vero, c’è dell’altro,Harry. Io…come ti ho già detto ero molto legata ai tuoi genitori..”.
“Aryana!”esclamò Albus Silente,irrompendo nella Sala improvvisamente. Appariva sereno come al solito ma i suoi occhi mostravano preoccupazione e agitazione.
Harry e l’Auror, che lo conoscevano molto meglio degli altri, lo notarono subito.
Con passi svelti ma non frettolosi,per non allarmare gli studenti, si diresse di fronte alla figlia appena chiamata in causa.
“Che è successo?”chiese allarmata Aryana.
“Niente..è che ti cerco da un’infinità. Dobbiamo appuntare alcune cose con Bagman, andiamo nel mio ufficio, non si può trattenere molto” disse il preside stoico.
Aryana parve capire immediatamente che qualcosa non andava. Senza aggiungere altro,seguì in fretta Albus fuori dalla Sala.
Ron e Hermione raggiunsero Harry interdetti quasi quanto lui.
“Che diamine è successo qui?”esclamò Ron,guardando Harry.
“Non so da che parte cominciare..”disse il mago,gettandosi su una panca e mettendosi le mani tra i capelli.
“Sei riuscito a parlarle?”chiese Hermione,curiosa.
“Poco e niente.Lei e Silente sono scappati via prima che potessi chiarire.Questa discussione è servita solo per darmi altri rompicapi da risolvere”.
“Dove sono andati?”.
“Nell’ufficio del preside, dovevano chiarire alcune cose con Bagman..ma la cosa non mi ha convinto per niente”.
“Ovviamente era una scusa. Stamattina ho sentito Fred e George lamentarsi appunto delle scommesse fatte con Bagman. A quanto pare, Ludo ha riferito che non si farà vedere per un po’ quindi non pagherà i gemelli fino al ballo”disse Ron tutto d’un fiato.
“Può darsi che abbia inventato una scusa per non pagare”.
“Impossibile. Bagman doveva pagare i gemelli ma doveva anche riscuotere da molti altri ragazzi e vi assicuro che erano un bel po’ di galeoni. Conoscendo Bagman, non si sarebbe fatto scappare un’occasione del genere se non fosse davvero impossibilitato”.
“Sembra che Karkaroff non sia l’unico a nascondere segreti..” concluse un confusissimo Harry.
Nel frattempo nei corridoi di Hogwarts Albus e Aryana Silente procedevano spediti in un silenzio carico di tensione verso l’ufficio del preside.

Aryana Silente

Chiudendomi la porta alle spalle, in preda al panico esclamai : “Allora, mi dici cosa è successo di tanto grave?”.
“Dieci minuti fa mi è arrivato un gufo da Shantaram. Sembra che abbia provato a scappare”.
“Cosa? E dov’è adesso?”.
“Sta bene, Uriel l’ ha fermato in tempo ma sembra che sia di pessimo umore. A quanto pare ha distrutto gran parte del palazzo di Ernest e Tatami. Credo che sia meglio scrivergli immediatamente, cercando di calmarlo”.
“È  impossibile calmarlo. Sai qual è l’unica soluzione a questo problema: farlo andare dove vorrebbe stare,cioè qui, con noi, con Harry”.
“E tu sai fin troppo bene che non è possibile, è troppo pericoloso. Hai la minima idea di cosa succederebbe se sapessero che l’abbiamo tenuto nascosto tutto questo tempo a Shantaram?”.
“Saremo prudenti,papà. Non posso costringerlo a stare in un posto in cui non vuole stare. Ma non lo capisci? è come un cane in gabbia. Ok, battuta infelice, ma il concetto è quello. Questa è la sesta volta che cerca di scappare per venire qui e sai benissimo che Uriel e gli altri non possono trattenerlo ancora per molto. Dobbiamo farlo venire qui”.
“Non ancora. Dobbiamo aspettare un po’ ”.
“Ma aspettare cosa? Cosa vuoi che cambi da qui ad un mese?”.
“Possiamo organizzare meglio un piano per nasconderlo”.
“Quindi sei d’accordo a farlo venire qui con noi?”.
“Penso che non ho altra scelta,giusto?”disse mio padre, sorridendo.
“Immagino di no. Sai com’è fatto..quando si mette in testa una cosa..”.
“Mi ricorda qualcuno…”disse ironico mentre afferrava dalla scrivania carta e penna. “Adesso però è meglio che lo avverti prima che distrugga completamente la residenza dei tuoi nonni”.
Risi di gusto mentre sedevo alla scrivania con piuma e pergamena in mano.
Finalmente non sarei più dovuta stare lontano dalla persona più importante della mia vita..ancora un mese e ci saremmo di nuovo ritrovati dopo un’interminabile attesa..
Ma nel frattempo insieme alla gioia cresceva dentro di me un altro sentimento…dal retrogusto amaro: la consapevolezza che con la sua vicinanza  inevitabilmente avrei continuato a sentire l’ oscura presenza che aleggiava su entrambi. La stessa ombra da cui scappavamo ormai da anni e da cui non ci saremmo mai liberati, di questo ero certa.
Non si può scappare dai propri fantasmi.
Mai.  
Perché ti troveranno,ovunque andrai.  


  
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