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Autore: GattyP    15/07/2019    2 recensioni
Severus Piton è pentito di quello che ha fatto: Voldemort ora conosce parte della profezia della Cooman e vuole uccidere Harry e i suoi genitori. Decide allora di salvare Lily senza ricorrere all'aiuto di Silente. Con l'aiuto di un gruppetto di insospettabili personaggi...
Genere: Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Mary MacDonald, Regulus Black, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 2.

 

Lily Evans Potter

 

Finalmente la rivedevo… Un po’ sarà stato l’effetto della smaterializzazione, un po’ il fatto che, finalmente era davanti a me, ma mi sono sentito male. Era bellissima: stava camminando, in salotto, con il bambino in braccio - cercava evidentemente di farlo addormentare. Era in camicia da notte - riuscivo ad intravvedere le curve del suo corpo - , il volto pallido, serio, incorniciato da una massa disordinata di splendidi capelli rossi che le scendevano sulle spalle.  I suoi occhi - quegli stupendi occhi verdi - c si mossero velocemente da me, a Mary, poi ancora a me. Le labbra, rosse, chiuse, il viso deliziosamente coperto di efelidi, che conoscevo una per una, che una volta avevo riempito  di baci, una per una… 

 

Quanto mi era mancata! Era un anno che non la vedevo, da prima del matrimonio con quel maiale di Potter… Quando era stata l’ultima  volta? A Notturn Alley (ma che diavolo avevano in mente quell’idiota di Potter e quei maledetti suoi amici a farle rischiare la vita), davanti a Magia Sinister. Casualmente ero di guardia nella strada insieme a Tiberius Rosier: eravamo entrambi protetti da un potente incantesimo di disillusione, quando abbiamo visto Lily, Potter, Black e Minus (toh, mancava il Lupo Mannaro) materializzarsi proprio davanti a noi. Black e Minus volevano entrare nel negozio (idioti: come se due maghi di terzo livello, inesperti, potessero infrangere le potenti maledizioni approntate dall’Oscuro Signore), mentre Lily e quell’idiota di Potter si erano sistemati poco lontano a controllare che nessuno arrivasse). Tiberius, appena li ha  visti, ha puntata subito la bacchetta su di loro sussurrandomi: - Dai, ammazziamoli: il Signore Oscuro ci colmerà di lodi…

Potter era legato a doppio filo a quel maneggione di Silente, era uno dei suoi più fidati collaboratori, e sicuramente Voldemort avrebbe apprezzato se qualcuno l’avesse tolto di mezzo. Se fosse stato solo lui… ma c’era Lily… Senza neanche pensarci, ho schiantato immediatamente Tiberius e, senza che Lily e Potter se ne accorgessero (eravamo coperti, come ho detto, da un potente incantesimo di disillusione), sono rimasto a guardarli. Lily era tesa, mentre quell’idiota di James, euforico e arrogante come il solito, esortava i suoi compagni a far presto e blaterava che avrebbe fatto fuori tutti i Mangiamorte che fossero eventualmente apparsi. Idiota presuntuoso: neanche immaginava  quello che avevano rischiato e che aveva fatto rischiare a Lily…

Lily era bellissima: mi ricordo ancora la sua figura, quella sera, mentre il vento sibilava in Notturn Alley: i capelli mossi dal vento, le labbra rosse, lo sguardo deciso.  Era troppo bella. E straordinariamente buona. Ed era stata mia amica. La mia migliore amica. L’unica amica mia, e c’eravamo voluti bene, fino a quando…

Dopo qualche minuto Black e Minus erano usciti e i quattro se ne erano andati, scomparendo all’istante. Io la continuavo a guardare e, per un attimo, mentre dava la mano a Potter, mi è sembrato che guardasse dalla mia parte, prima di sparire definitivamente… Non mi poteva vedere… perché aveva guardato dalla mia parte? Immaginava che ci fossi io?

Poi, una volta scomparsi, ho dovuto sistemare Tiberius: innestare un falso ricordo (una coppietta di sconosciuti davanti  alla porta di Sinister), svegliarlo, rimproverarlo duramente perché si era appisolato trasgredendo agli ordini del Signore Oscuro…

 

Ora ero a casa sua e Lily mi guardava stupida. Aveva in mano Harry, nato da poco, e, forse involontariamente, lo strinse ancora di più a sé. Poi, con lo sguardo, si staccò dai miei occhi e cercò la bacchetta, che aveva lasciata sopra il tavolo. Ero un nemico…

Ho provato a fare un sorriso. Lei mi ha guardato con un’espressione straordinariamente dura e  si è rivolta a Mary:

- Mary? Cosa hai fatto? E’ un mangiamorte, lo sai…

- Voldemort vuole uccidere Harry e tutti voi - ha detto velocemente - Severus vuole avvisarti…

- E tu ci credi? Tu credi ad un mangiamorte? - ha domandato Lily.

- Sì - ha risposto Mary - Dovresti ascoltarlo…

Intervenni a questo punto io. Era essenziale comunicare le informazioni velocemente: - Il Signore Oscuro ha sentito una profezia che parla della sua possibile caduta ad opera di un bambino che nascerà di sette mesi. Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore... nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese... l'Oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto... e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive... il solo col potere di sconfiggere l'Oscuro Signore nascerà all'estinguersi del settimo mese... Lui pensa che sia il tuo.

- E come mai tu sai questo, Severus? - mi ha detto, sempre guardandomi con uno sguardo tagliente, ostile, deluso. Aveva appoggiato il bambino nella culla e si era avvicinata a noi. Era ad un passo da me. Mio Dio, sentivo il suo profumo… da quanto non lo sentivo!

Avrei voluto non dirglielo. Mi sommerse un’ondata di disperazione. Ma doveva credermi: -  Perché io gli ho portato la profezia. L’ho sentita dalla Cooman, mentre la pronunciava a Silente… Anche lui la conosce… ma lì per lì non ho pensato che riguardasse te… Poi tuo figlio è nato di  sette mesi, a luglio.

Lily mi guardò inorridita. Distolse lo sguardo, spaventata, da me. In quel momento mi odiava. Ok, l’avevo messo in conto. Ma dovevo salvarla.

- Non voglio essere perdonato per quello che ho fatto, ma ti chiedo di passare sopra ai nostri motivi di attrito, o all’odio che provi per me, per… per il bambino. Lui lo ucciderà… e ucciderà tutti voi…

- E perché devo crederti? Tu hai ucciso per Voldemort, tu hai commesso non so quante nefandezze per essere ammesso tra i Mangiamorte, tu hai venduto l’anima… è un piano organizzato contro James… Sei meschino… - mi ha detto, con durezza. Ma il tono della voce sembrava denotare una piccola incrinatura nel muro di ghiaccio che si era frapposto tra noi. Il pensiero che il bimbo fosse a rischio la preoccupata, lo sentivo. Più dell’odio che ora provava per me.

- Ti apro la mia mente. Faccio cadere tutte le mie barriere… Ti prego… guarda i miei ricordi… Vedrai che non sto mentendo e che siete in pericolo di vita.

E così ho immediatamente liberato la mente, permettendo a Lily di spaziarvi dentro, senza nessun ostacolo. Avrebbe visto tutto: anche la parte più brutta di me e tutto il male che avevo fatto; avrebbe capito cosa pensavo; avrebbe però anche  scoperto il grave pericolo che li sovrastava. E avrebbe compreso perché lo facevo.

La sentii vagare nella mia mente… per qualche minuto. Poi: - Come hai fatto a cadere così in  basso, Sev?

Sono rimasto bloccato dal diminutivo con cui mi aveva chiamato… Solo lei lo faceva…

- Ho sbagliato. Ma su quello che ho commesso contro di te, e il tuo bambino, voglio rimediare. Non chiedo niente e non voglio niente. Ma voglio salvarvi

E poi: - E ora?

- Devi allontanarti da questa casa, insieme a tuo figlio, subito. Invia un patronus a tuo marito chiedendogli di raggiungerti. Affidatevi a Silente. Potreste utilizzare l’incanto Fidelius e Silente potrebbe essere il vostro custode segreto. Io non dirò niente al Signore Oscuro, te lo giuro. Sai che ho il completo controllo dei miei ricordi...    Non potete però farvi vedere più in giro. Lui non perdona, nessuno lo ferma, è spietato. E nessuno è in grado di opporsi a lui… Forse solo il vostro Silente, ma ho i miei dubbi.

Lily mi guardò. In quel momento non mi odiava, lo sentivo. Era preoccupata e mi era riconoscente.

- Grazie, Sev - mi disse.

- Ti prego solo di non dire a nessuno che sono stato io ad avvisarti. Se lo venisse a sapere il Signore Oscuro non avrei un minuto di vita… e non potrei proteggervi… - le dissi.

Stranamente non mi importava della mia vita… mi importava solo di proteggerla…

- Te lo giuro, Sev. Ma come facciamo?

- Se Mary acconsente, ho un piano…

E così discutemmo, e poi mettemmo in pratica velocemente, il mio piano. Dovevo obliverare Lily e innestarle un falso ricordo… Lei si sarebbe ricordata solo che Mary le forniva la profezia. E Mary l’aveva avuta da me... Lei le diceva, nel falso ricordo, che noi due avevamo passato insieme la notte e io mi ero confidato… Silente ci avrebbe creduto, anche perché lui conosceva la profezia (ma, contorto com’era non aveva voluto mettere in allerta Lily e Potter… forse voleva utilizzare loro due e il bambino come esca? Quell’uomo era pericoloso…).

Prima dell’obliverazione, Lily, cosa che non mi aspettavo, venne verso di me e… mi abbracciò.

- Grazie, Sev - mi disse semplicemente - Vorrei ricordare quello che hai fatto per noi… ma non è possibile, vero?

- Un giorno forse di ridarò il ricordo… Ora però non è possibile… Se ne accorgerebbero e sarei in pericolo…

Una lacrima le era scesa sul viso. Io, goffamente, la circondai con le mie mani. Sentivo il suo profumo. Mi persi per un attimo nei suoi capelli e nel suo profumo.  Oddio, quanto era bella…

- E’ meglio andarcene - disse in quel momento Mary - Facciamo veloce.

Mi ero scordato di lei. Se ne stava in disparte, seria.

Obliverai Lily, che mi guardava ora con uno sguardo spento. Le inserii il falso ricordo, poi, prima di sparire, insieme a Mary, le diedi un ultimo sguardo. Era tornata vicino alla culla del bambino.  Oddio, quanto era bella.

 

Mi ritrovai in camera  da letto di Mary, dove eravamo partiti.

- Grazie, Mary. Non so come ringraziarti - le dissi. Ero pronto per andare.

- Sono stato contento di aver contribuito ad ingannare Voldemort ed aver salvato Lily. E, sul ringraziamento, lo so io. Cos’è che hai immaginato… che passavamo la notte insieme? - mi disse, con uno sguardo malizioso.

E poi: - Mi sei mancato…

Mi guardava negli occhi. Si tolse velocemente la maglietta e si avvicinò a me. Le sue labbra si appoggiavano sulle mie. Sentivo il suo seno premere sul mio petto. Mi guardò con uno sguardo malizioso. Come fare a dirle che non potevo? Che amavo solo Lily? Che con lei  era stato uno sbaglio? Mi distrassi un attimo… Devo essere sincero? Guardavo il suo seno. Lei sorrideva. Mi stava togliendo il mantello… Cosa avrei dovuto fare? Era bella, Mary MacDonald. Avrei dovuto rinunciato a un po’ di conforto?

Non lo saprò mai perché, approfittando  anche del mio attimo di distrazione…. qualcuno nell’ombra ci schiantò.


 
   
 
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