*rullo di tamburi*
STAPPATE LO CHAMPAGNE,
SIAMO ARRIVATI A 100!!!!!!!!!! TANTI AUGURI A ME, TANTI AUGURI A TE, TANTI AUGURI A NOIIIII… TANTI AUGURI AL
TRASH!!!!!!!!!!!!!!
Accendete le candeline e nettetevi in posa, ci vediamo sotto gli scritti di questa
settimana e oguno avrà la sua fetta di torta *-*
Esercizi di
scrittura
Lezione 1, Vol 1
Provate a descrivere, senza
definirli, lo stato d’animo della noia e la sensazione fisica delle vertigini.
Noia
È come stare su un’altalena che
non si arresta mai. Avanti, indietro, avanti… sempre lo stesso movimento.
Così meccanico che il tuo corpo
agisce senza che la tua mente lo comandi. Tutto ti sembra irrilevante, gli
oggetti sono posti a caso, la gente va e viene. E tu non sai più dove guardare.
Vertigini
Il pavimento cede sotto i tuoi
piedi e il mondo comincia a rotolare. Per un attimo pensi che sia un terremoto.
Ma poi ti accorgi che gli oggetti non si stanno spostando, è come se stessi
saltando su e giù su un tappeto elastico e guardi giù.
Costruite una breve storia che
illustri la verità di un proverbio, sostituendo il “chi” del proverbio con un
personaggio da voi inventato e illustrando ciò che ottiene (o non ottiene) nel
corso di un episodio significativo.
Roberta era finalmente felice.
Era riuscita ad arricchirsi grazie al suo lavoro di scrittrice. Ma ancora non
le bastava, voleva di più, di più e ancora di più. Era così affamata di soldi e
di successo che presentava alla sua casa editrice tutto ciò che le veniva in
mente e pretendeva che venisse pubblicato, nonostante si rendesse conto che erano
delle sciocchezze.
In una calda giornata di giugno,
venne convocata dal signor Bianchi, il direttore della casa editrice.
“Signorina” le disse, “Non posso
continuare a pubblicare i suoi racconti, sono delle vere schifezze. O
ricomincia a scrivere decentemente, o dei suoi scritti non si fa nulla.”
Ma Roberta non volle ascoltare.
Il primo settembre il signor Bianchi le ordinò di non tornare più.
Solo allora comprese lo sbaglio
che aveva fatto. Non ebbe più il coraggio di presentarsi in una casa editrice e
si ritrovò a lavorare come baby sitter; aveva giusto i soldi per mangiare.
Era passata dalla celebrità alla
povertà per uno stupido capriccio.
♥ ♥ ♥
Ladies and Gentlemen, benvenuti
alle centesime NdA del centesimo capitolo di questa raccolta,
che vi tiene compagnia da tre anni (non scherzo, il 31 luglio compirà davvero
tre anni, e io spero di riuscire ad aggiornare nuovamente quel giorno per festeggiare
di nuovo *-*)!
Chi l’avrebbe mai detto che saremmo
arrivati a questo punto? Io no, eppure eccoci qui, a delirare insieme per la
centesima volta!
E non posso che ringraziare voi,
miei cari lettori, per avermi seguito con fedeltà e interesse!
Quindi, oggi per festeggiare facciamo
un gioco: chi riesce a indovinare il proverbio su cui si basa la storia del secondo
esercizio? Su, scrivetemelo nelle recensioni e nel prossimo capitolo vi dirò
chi ha indovinato e, di conseguenza, chi ha vinto la torta di compleanno della
raccolta (?) ;)
Come già vi dicevo, nelle prossime
due settimane non mi farò sentire per motivi vari ed eventuali, tornerò ad
aggiornare intorno al 31 luglio/1o agosto, ancora non
ve lo so dire con precisione! Nel frattempo ringrazio tutti ancora una volta e vi
auguro buone vacanze per chi ci andrà :3
STAY TUNED, STAY TRASH!!! ♥