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Autore: Leotie    15/07/2019    0 recensioni
Un bambino vittima di abusi. Un uomo dal passato oscuro. Riuscirà l'amore a smacchiare le due anime da ogni ferita e colpa?
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans, Petunia Dursley, Severus Piton, Vernon Dursley | Coppie: Lily/Severus
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Erano passati diversi anni dal giorno in cui Severus Piton era stato costretto a prendersi le sue responsabilità e comportarsi da uomo. Apparentemente, però, nulla mostrava il pervicace cambiamento: la pelle del suo volto era rimasta pallida come la luna, i suoi capelli unti d’olio, gli zigomi affilati e gli occhi neri come zaffiri impassibili. Incontrare il suo sguardo non avrebbe significato alcunché, in quanto da esso non trapelava informazione, emozione, sentimento; incarnava l'immagine di un adulto vuoto, freddo, distaccato. Eppure, in Severus Piton ardeva una fiamma di angoscioso dolore, scoppiettante, incuneato nei più oscuri vicoli del suo corpo, in ogni nervo, in ogni articolazione.

Lily era il nome della sua sofferenza. Il nome dell'amore più puro, della gentilezza fatta carne, di una donna che era stata capace di amare i piccoli grandi difetti del suo sé giovanile e aveva visto la bellezza in ciò che era stata sempre ritenuta bruttura.

E come Severus Piton era fiamma nello spirito, Lily era fiamma nell'anima e nell'amore. Lily come Lilium, Giglio. Bianco, puro, candido, trascendente. Era riuscita a dissotterrare un bambino, un ragazzo e, poi, un uomo affamato d'affetto e a curarne le ferite con il balsamo del suo chiarore amorevole.

Le cicatrici di Severus non erano solo corporee: ne disseminavano l’anima. Bambino maltrattato da suo padre, fu spesso vittima dell'ira di Tobias, preda volubile delle cinghiate, dei pugni, dei soprusi; eppure, sua moglie era riuscita ad amare ogni centimetro della sua pelle. Lily, donna a lui fedele, sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e malattia, colei che l'aveva onorato e amato come suo sposo tutti i giorni della sua vita. Fino alla fine, rendendolo marito e padre orgoglioso.

Frutto del loro amore era stato Harry, bambino voluto, desiderato, ma anche compianto.

Non passava giorno che non rimpiangesse le sue scelte, che non rivolgesse un piccolo pensiero alle Ragioni e Cause della sua vita: come Lily, anche Harry era stato strappato alle sue braccia, l'una dalla morte, l'altro da un bastardo manipolatore.

Non passava giorno che non desiderasse correre da suo figlio, stringerlo tra le sue braccia, baciargli il capo e sussurrargli all’orecchio che non lo avrebbe lasciato mai più. Mai più.

Ma ogni lacrima versata era stata vana, ogni preghiera e supplica non avevano ricevuto ascolto.

«Per il bene più grande.» era questa la dura frase pronunciata da Silente e che risuonava, come un mantra senza interruzione, nella testa di Severus. Eppure, quest’ultimo continuava a nutrire segretamente la speranza che, un giorno, sarebbe riuscito a trovare il suo bambino: senza di questa, avrebbe sicuramente posto fine alla sua vita. 

Quando fu posto il sigillo del vincolo matrimoniale, era pienamente consapevole che, fino a quando il Signore Oscuro non fosse stato fatto morire o decadere, non avrebbe potuto condurre una vita facile, ma non aveva mai effettivamente pensato che presto i sogni avrebbero ceduto il passo alla distruzione rapida e crudele della sua famiglia. Aveva sperato con tutto il suo cuore di riuscire a difenderla, a salvarla, a salvaguardarla per mezzo di misure estreme: aveva persino lasciato Lily nelle mani di quel Potter, solo per salvarla, solo per salvare lei ed Harry. Ma ciò non era bastato.

E ora, come segno di lutto, indossava solo nero, per onorare la morte della sua amata sposa. Le doveva ogni palpito di vita nel suo corpo.

Era l'unico a sapere davvero il motivo di quella scelta: Severus era l'ultimo e unico tesoriere di un gioiello più grande. Aveva ospitato in sé l'amore di e per Lily e Harry e il dolore per la loro scomparsa e li aveva trasformati in una forza che nessuno, mai, avrebbe potuto scalfire e distruggere.

Da bambini, la piccola strega era stata la sola a spingerlo sufficientemente sulla strada dei suoi sogni, prendendolo per mano e conducendolo su quella che era la ripida "salita" della Vita. Certo, ne aveva commessi di errori, e anche parecchi.

Flashback

«Lily!»

Il nome gridato da un giovanissimo Severus si fece incontro all’udito della ragazzina.

«Sev!»

Lily lo guardò con occhi vivaci. Il ragazzo dai capelli corvini non riuscì a non incontrare il suo sguardo.

«Sei bellissima…» sussurrò. La sua bocca socchiusa esternava stupore.

Le iridi smeraldine scintillavano e la felicità che si leggeva nelle loro smagliature le rendevano ancor più belle di quel che già erano. Severus scrutò il piccolo viso, le ciglia folte e rosse, la curvatura del naso, le labbra rosee segnate da pieghettature dal rosso policromatico, i capelli ramati, il collo di Venere, lungo e sottile, i lembi di pelle increspata dalla fresca brezza scozzese, il sorriso abbagliante che si allargò al complimento.

«Grazie…»

Seguì qualche secondo di imbarazzato silenzio.

«…e chiudi quella bocca prima che entrino le mosche, su!»

Parve che qualcuno avesse lanciato un Inflammare sulle gote del giovane Piton, tanto si erano fatte rosse. Serrò i denti di scatto, producendo un rumore schioccante.

«Senza spaccarti i denti però!» lo rimproverò Lily, ridacchiando.

«Sei sempre la solita.»

«Dai Sev! Non essere permaloso!»

L’adolescente fu sbalzato di lato di qualche centimetro.

«LIL! Non mi spingere!»

La ragazzina lo fece, di nuovo.

«Ah, così è?» tuonò Severus, con volto particolarmente serioso. La giovane quattordicenne ebbe timore di averlo offeso per davvero.

«No, Sev, non è c-»

«Allora…» la interruppe. «CORRI!»

Allungò le braccia verso di lei e la ragazzina, con un gridolino, prese a correre, seguita dal Serpeverde. Le diede vantaggio per qualche minuto, ma, alla fine, l’ebbe vinta lui: Lily fu catturata e fu costretta a contorcersi dalle risa, dal momento che Severus non si risparmiò dal farle il solletico

«S-SEE-EV, S-SMETTILA… LA….. SCIAMII!

«Mai così presto, ora che posso avere la mia vendetta!»

Un lampo divertito guizzò negli occhi del ragazzino. Lily si distese nell’erba e Severus fece lo stesso, ma non la solleticò più. Alzò il busto, poggiandosi sul gomito e allungò il collo fino a rendere i loro due volti simmetrici.

Erano così vicini.

Non sarebbe bastato molto perché le loro labbra si incontrassero.

La ragazzina aveva sicuramente notato la nuova improvvisa parvenza pensierosa del suo amico, tant’è che si ritrovo a domandargli: «Stai bene, Sev?»

Severus trattene il respiro.

«Ti amo» sussurrò velocemente.

L’adolescente non rispose.

Il petto gli bruciò. “Sciocco se pensavi che ti avrebbe detto lo stesso!”. Si allontanò da lei con un movimento brusco, senza fiatare. Non sapeva cosa dire.

Strappò un filo d’erba dal terreno, incerto sul da farsi.

«…ti amo anch'io»

La mano di Severus si bloccò a mezz’aria e il filo maciullato cadde senza troppe cerimonie sul tappeto dei suoi simili. Voltò il capo verso di lei, con gli occhi spalancati.

«C-co… potresti… ripetere? I-io non ho capito molto bene…»

Lily rise.

«Credo proprio che tu abbia capito benissimo, sciocchino!»

«Dici sul serio, Lil?»

La fiera Grifondoro sorrise e, quasi fosse un effetto domino, fece lo stesso il Serpeverde, il quale si avventò sul suo corpo e la baciò, cingendole i fianchi con un braccio.

Fine Flashback

Iniziò per Severus il periodo più bello della sua vita, composto di giorni, ore e minuti felici, scanditi dal ticchettio di quello che alcuni avrebbe chiamato fato, altri caso e altri ancora destino. Ma l’alpha e l’omega non erano state chiamate così per caso: tutto aveva inizio e ciascuno una fine, con l’unica clausola che a determinarne il tramonto non fosse la stessa persona che ne aveva disegnato l’alba. Il maestro di pozioni, però, l’infranse.

E il Vaso di Pandora s’aprì.

 

//Ecco a voi il secondo capitolo modificato! Ho notato come, dopo qualche anno, la mia scrittura sia diventata più matura. Non riuscivo a continuare questa storia senza ridisegnare l'intero suo profilo. E, quindi, eccomi qui! 

P.S. Non dimenticate di lasciare un commentino con un feedback. Fa sempre piacere leggervi, che sia un commento positivo o una critica costruttiva :)
   
 
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