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Autore: vanesiis    16/07/2019    1 recensioni
Detective!AU | accenni NaruHina, KakaSaku
Los Angeles, 1980.
Nel condominio Tsukuyomi, a pochi giorni dalla demolizione, l'ex detective Naruto Namikaze riceve una lettera anonima... Ognuno reca con sé un segreto. Ognuno ha delle cicatrici che vorrebbe tenere nascoste. Ma per Naruto il caso assume risvolti molto personali. Le indagini porteranno Naruto a svolgere un'intricata matassa che lega gli inquilini del palazzo, un incarico misterioso e la morte di suo padre.
***
Sbatte il bicchiere sul tavolo con un movimento secco, lo fissa per un momento, per poi alzare lo sguardo su Naruto e chiedergli se conosca il brano "Promise."
Naruto inclina il capo di lato dubbioso, ma Teuchi prosegue spiegandogli che è la colonna sonora perfetta per una sera come la vigilia di Natale. Si alza e recupera un disco che poggia sul bancone. [...]
Naruto attraversa la quiete notturna per tornare a casa.
Prima di cambiarsi d'abito per mettersi a letto, ascolta il disco di Teuchi e una dolce melodia malinconica riempie la casa.
La musica smuove qualcosa nel petto di Naruto che fissa lo sguardo nel vuoto nella speranza che la melodia riscopra delle emozioni sotterrate da tempo nella memoria.

[𝗜𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 "𝗧𝗵𝗲 𝗟𝗮𝘀𝘁 𝗪𝗶𝗻𝗱𝗼𝘄".] [53.800+ parole]
Genere: Azione, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Konan, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nessun contesto
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− CAPITOLO 3 −

DONNE E ILLUSIONI
Los Angeles
20 dicembre 1980
11:00 AM




 

 

 I rumori della città si confondono in lontananza, mentre Naruto cerca di afferrare ogni scampolo di sonno. Non occorre più alzarsi di fretta. Tuttavia viene sorpreso dallo squillo del telefono e allunga infastidito la mano ad afferrare la cornetta.
"Buongiorno!"
La voce allegra di Hinata lo sorprende con un saluto squillante.
"Ti va di lavorare ancora per la Konoha Crown?"
Naruto si sbarazza degli ultimi brandelli di torpore. Non ha mai ritenuto che il lavoro di venditore fosse particolarmente entusiasmante, ma da quando è stato licenziato, è iniziato a germogliare un senso di inadeguatezza.
"Vuoi dire che... Jiraiya si è pentito di avermi buttato fuori?"
Naruto scandisce stancamente le parole, ma di botto la voce di Jiraiya esplode all'altro capo.
"Per colpa tua e del fatto che ti sei fatto licenziare, ho cominciato ad avere incubi! Ti ho visto morto solo e abbandonato..."
L'immagine di Jiraiya che strappa con violenza la cornetta dalla mano di Hinata appare con chiarezza nella mente di Naruto, sempre più stupefatto, mano a mano che le parole si accavallano:
"Mi sono preoccupato per te..."
Non è da Jiraiya.
Naruto cerca di convincersi di essere sveglio, mentre lo sente parlare:
"Se ti va ancora di lavorare, beh... ti do un'altra possibilità."
Il viso di Naruto si rilassa mentre risponde con forza che, sì, vuole ancora lavorare, nonostante sia lui il primo a essere sbigottito da questa verità. Jiraiya annuisce e risponde che troverà un modo per mettere alla prova la sua buona volontà. Passa solo un attimo prima che il tono squillante di Hinata si ripresenti al telefono.
"Allora? Adesso sei sveglio?"
Naruto sorride alla battuta. Ma Jiraiya diceva sul serio? E quale prova lo aspetta? Gli è passata l’arrabbiatura?
Naruto si ritrova la testa piena di dubbi, ma se ne sbarazza pensando che, dopotutto, la cosa importante è che ha di nuovo la possibilità di lavorare. Sarebbe perfetto sfuggire a tutti problemi prima che arrivi Natale...
Hinata gli rassicura che è dalla sua parte e lo aiuterà a riprendersi il lavoro. Naruto lascia che un sorriso sincero gli illumini il volto. Ma c'è una cosa che deve assolutamente dirle...
Naruto le racconta della sua conversazione di ieri con Kakashi Hatake.
L'incontro all'Ichiraku Café gli ha lasciato un sapore amaro e le chiede di cercare qualche informazione su di lui. Hinata è sempre stata un asso nella raccolta di informazioni, tanto da riuscire a stupire più volte persino un ex detective come Naruto: sa sempre come trovare la persona giusta a cui chiedere.
Chissà cosa scoprirà... Naruto, ormai completamente sveglio dopo la chiacchierata con Jiraiya, inizia a riacquistare consapevolezza di sé. Fino a poco fa non aveva più mete o obiettivi, mentre ora comincia a prepararsi come in un qualsiasi giorno lavorativo.
Improvvisamente la signorina Tsunade apre la porta, cosa che non capita tutti i giorni. Il motivo della visita è l'affitto arretrato e Naruto coglie l'occasione per chiederle informazioni su quanto accaduto 13 anni prima nel palazzo, ma senza fare il nome di Teuchi.
La signorina Tsunade si sfiora il mento dubbiosa:
"Cosa sarebbe accaduto?"
Naruto insiste con le domande, ma la donna mantiene la calma mentre risponde:
"Ah, parla di quello... ma prima di perderci a chiacchierare in voci prive di fondamento, non le parrebbe il caso di saldare l'affitto?"
La signorina Tsunade non lascia trasparire alcuna emozione, mentre tocca il tema spinoso del pagamento degli arretrati.
Non ci sono scuse: Naruto deve pagare l'affitto. Scuote la testa ripensando alla sua situazione di quasi disoccupato e futuro senza tetto. Quando le cose inizieranno ad aggiustarsi?
Sul conto dovrebbero esserci almeno 400 dollari... ma oggi è sabato e la banca è chiusa. Niente gira per il verso giusto e Naruto deve rovistare la casa per tirare su i soldi dell'affitto.
In quel momento, suona il campanello e Kiba fa la sua entrata in scena:
"Oggi ti porto solo buone notizie!"
Naruto non ha avuto neanche il tempo di aprire la porta che dal volto radioso di Kiba sfocia una raffica di parole concitate. Gli spiega che ha fiutato un affare per decuplicare i soldi senza rischi e in poco tempo.
Naruto sente puzza di bruciato...
A quanto pare, Kiba non ha abbastanza soldi da investire ed è passato per convincerlo a contribuire:
"Perché non mi presti qualche verdone?"
Il telefono inizia a squillare. Naruto si chiede come faccia a ritrovarsi sempre in queste situazioni assurde e gli intima di levarsi dai piedi:
"Devo rispondere al telefono."
Kiba perde il sorriso.
"Mi lasci in un mare di guai."
Chissà di che guai parla...
Naruto lo lascia a lamentarsi e risponde al telefono dove la voce della signorina Tsunade lo avverte:
"Mi sono dimenticata di dirle che gradirei i soldi dell'affitto entro oggi."
Naruto sorride, suo malgrado, pensando che piove sempre sul bagnato.
Kiba si accorge della sua reazione e chiede:
"Era la signorina Tsunade?"
Il seccatore è ancora lì...
"Quella donna è un mastino: non molla mai la presa. Prima ha telefonato anche a me."
Dopo un momento Kiba torna alla carica:
"Come posso fare... se non vanno le scommesse, non riuscirò mai a pagare l'affitto..."
Da dove saltano fuori le scommesse, adesso?
Quelle parole insospettiscono Naruto. Ci mancava solo il gioco d'azzardo...
Al culmine della sopportazione, si volta di scatto verso Kiba e gli abbaia in faccia:
"Non vorrai che ti paghi io i tuoi quattro mesi di affitto, adesso?! Arrangiati!"
Kiba rimane a bocca aperta al cospetto di quella sfuriata ed esce a capo chino dall'appartamento.
Finalmente da solo, Naruto ripiomba i problemi ben più reali. Ci sarà qualche spicciolo in giro per casa...
Ha sempre avuto l'abitudine di mettere tutti gli spiccioli che trovava in tasca in una bottiglia di whiskey vuota, perciò la prende in mano e la rovescia per farli cadere.
All'interno ci sono anche delle banconote, ma non riesce a farle uscire dal collo. Che situazione assurda... Non c'è altro da fare che spaccare la bottiglia. Potrebbe usare un cacciavite che ha in casa. Lo poggia sul vetro e dà un colpo secco sul manico con il palmo della mano, ma rischia solo di bucare il tavolo.
Bisogna trovare qualcosa di più adatto...
Cerca un attrezzo per spaccare la bottiglia, ma non riesce a trovare nulla. Basterebbe un semplice martello... e il pensiero vola subito a Sai e alla sua professione di idraulico.
Con il lavoro che fa, avrà certamente molti utensili per riparazioni, perciò sale al suo appartamento senza perdere altro tempo. Sai è sorpreso della visita inaspettata, ma lo invita a entrare in casa. Naruto evita di menzionare l'affitto e gli spiega che, per sbaglio, ha infilato qualcosa d'importante in una bottiglia e ora è costretto a romperla. Sai gli risponde amichevolmente che gli può prestare un martello, ma deve andare a prenderlo in macchina. Soddisfatto di poter essere utile, esce di casa e lo lascia solo.
Durante l'attesa, Naruto si guarda intorno e si sofferma davanti a un quadro. Si avvicina per osservarlo meglio e scopre che è un puzzle.
Si tratta de "L'angelo che apre la porta" di Osterzone.* E rappresenta proprio un angelo dai tratti bambineschi che porge tra i palmi delle mani aperte una chiave dorata. Come un fiume in piena, i ricordi invadono la sua testa.
Un'organizzazione criminale trafugò l'originale da una pinacoteca di New York tempo addietro. Era l'organizzazione in cui si era infiltrato Sasuke. Sembra quasi che non sia un caso essere incappati in questo quadro proprio qui e proprio adesso...
Fa scorrere le dita sul puzzle adombrato dalla polvere.
Ma il puzzle... con uno schianto cade a terra, spargendo tasselli su tutto il pavimento! Naruto si affretta a raccogliere tutto prima che ritorni Sai. Se dovesse scoprire ciò che ha combinato, non sarebbe incline a prestargli il martello. Nonostante la fretta, Naruto riesce a ricomporre il puzzle e tira un sospiro di sollievo.
"Eccomi qua."
Sai appare sulla porta e gli porge il martello con un sorriso.
Naruto lo ringrazia, ma prima di uscire si volta per rivolgergli una domanda:
"Hai fatto tu quel puzzle? È un quadro di... com'è che si chiama... Osterzone, giusto? 'L'angelo che apre la porta' o qualcosa di simile..."
Sai annuisce quasi stupito, ma non sembra aver voglia di parlare troppo del puzzle. Naruto torna a casa e spacca la bottiglia.
Finalmente anche il problema dell'affitto è risolto e non ha voglia di far aspettare troppo la signorina Tsunade. Si dirige di gran carriera nel suo appartamento.
"Le ho portato l'affitto."
Naruto viene invitato nel soggiorno. Nonostante i quattro anni passati nel condominio, è la prima volta che entra in casa della signorina Tsunade.
Mentre riceve il denaro, la donna si lascia sfuggire che soltanto due inquilini devono ancora saldare gli arretrati.
Uno è ovviamente Kiba, mentre l'altra è Konan Tenshi dell'appartamento 206. La ragazza che sbraitava per la perdita dell'anello non dava l'impressione di avere problemi di denaro...
La signorina Tsunade manifesta comprensione per la ragazza, spiegando che anche lei è vedova e non deve essere facile racimolare i soldi per arrivare a fine mese. Ma senza apparente logica, gli chiede il favore di ricordarle dell'affitto. Naruto, rimasto senza parole, si limita ad annuire. La donna lo invita a fermarsi per un tè e quattro chiacchiere in tranquillità.
Naruto esita un istante, prima di essere aggredito con un brusco "Non le sono simpatica?" che lo spinge a cedere.
La signorina Tsunade si rilassa e spiega che la necessaria separazione dal palazzo l'ha portata a ripensare al passato. Naruto sorseggia il tè, mentre ascolta le confidenze della donna.
Scopre così che il marito suonava il sassofono in un gruppo jazz:
"Se fosse ancora vivo..."
Seguendo lo sguardo della donna che si rivolge verso uno scaffale, Naruto si accorge della foto di un uomo che suona un sassofono tenore. Poggia la tazza e chiede quali circostanze hanno portato alla scomparsa del marito.
"Un incidente... un terribile incidente..."
Poi, quasi per cambiare discorso, la signorina Tsunade si rivolge a Naruto e gli chiede come sia scomparso il padre.
"Beh... è morto quando avevo nove anni... è stato ucciso."
La risposta è secca.
La signorina Tsunade spalanca gli occhi e resta senza parole, mentre Naruto continua spiegando che il colpevole è ancora a piede libero.
Lo sguardo della donna si fa dolce, mentre sussurra qualcosa di appena percettibile:
"Ah... se potessi tornare indietro 13 anni fa e sistemare tutto..."
Ancora quei fatidici 13 anni... Naruto prova a carpirle qualche altra informazione:
"Dice che non bisogna dare fede a ciò che si racconta su quel che è accaduto 13 anni fa?"
Il tono della signorina Tsunade non varia minimamente quando risponde che è di sicuro una diceria e lo prega di evitare il discorso di fronte a lei.
La discussione è chiaramente giunta a un punto morto e Naruto decide di accomiatarsi. Solo Teuchi potrebbe dirgli qualcosa di più sull'incidente di 13 anni fa...
Naruto va al bar, dove il pavimento rischiarato dal sole della sera non è disturbato dall'ombra di nessun cliente.
L'usuale sorriso raggiante di Ayame lo accoglie all'ingresso:
"Benvenuto all'Ichiraku Café!"
Naruto sorride e ordina il caffè del giorno e un hamburger, ma ha le idee chiare sui dettagli:
"Ayame, l'hamburger senza pomodoro e con molti sottaceti. Mettici anche il formaggio, mi raccomando."
Teuchi borbotta alla figlia che dovrebbe ricordarsi i gusti dei clienti una volta tanto, ma Ayame non gli bada. Teuchi continua a borbottare che chi lavora in un ristorante o in un bar dovrebbe fare maggiore attenzione ai gusti dei clienti, soprattutto se abituali.
Dopo lo sfogo, si avvicina al tavolo. Grazie al suo amore per la chiacchiera, Naruto riesce a essere sempre informato su ciò che succede in città: è una perfetta fonte d'informazioni per un tipo schivo come Naruto.
"Senti, Teuchi, potresti dirmi qualcosa di più sull'incidente di 13 anni fa di cui mi hai accennato ieri?"
Teuchi si limita a dire che il discorso iniziava e finiva ieri sera. Mai gli aveva dato una risposta così brusca.
"Nessuno vuole vivere in un palazzo che è stato teatro di un omicidio."
Ciò che dice ha senso e Naruto capisce perché non avrebbe dovuto accennare alla signorina Tsunade.
Teuchi si lascia andare a delle riflessioni sulla donna:
"Non è stato facile per lei da quando le è morto il marito. Quando ha preso il palazzo, ha avuto vari problemi e non ho detto niente in giro per non renderle la vita più difficile."
Teuchi rimpiange di essersi lasciato sfuggire la cosa e gli chiede di dimenticarsela. Naruto non può fare molto altro che acconsentire.
Dopo un breve silenzio, Teuchi cambia improvvisamente discorso e chiede come se la cava con i cruciverba. Naruto annuisce tradendo un certo orgoglio nelle sue abilità di logica.
Teuchi non perde tempo e gli ficca in mano un modulo di partecipazione al quiz dell'Ichiraku Café. Tra i partecipanti che rispondono correttamente verrà sorteggiato il vincitore di 1000 dollari. Per essere un piccolo bar di quartiere, la cifra è decisamente alta. Sembra che Teuchi voglia chiudere il locale in grande stile tirando su il morale dei clienti.
Con un sorriso aggiunge:
"Qua mi faranno anche chiudere, ma aprire da un'altra parte."
Teuchi è sicuramente il proprietario perfetto e ci sono molti clienti abituali, ma non è arduo immaginare le difficoltà di sgombrare in breve tempo un locale e riaprirlo da un'altra parte. Naruto realizza che a breve non potrà più passare il tempo in questo bar e l'idea che possa chiudere gli lascia un senso di vuoto.
Mentre assapora l'hamburger tra un sorso e l'altro di caffè, fa scorrere le dita sul cruciverba. Perché non provarci? Finita la cena, attraversa la hall diretto a casa, quando una voce lo sorprende alle spalle.
"Scusa ancora per i problemi che ho causato ieri..."
La voce è quella di Konan, la ragazza che ieri strillava accusando Kiba del furto di un anello. Konan aggiunge con un sussurro che ormai si sarà fatto una pessima opinione di lei.
Tuttavia Naruto le risponde con un accenno di sorriso che per avere un'opinione pessima di qualcuno, dovrebbe averne una buona per se stesso.
"Namikaze... non ti facevo così gentile..."
Per la prima volta, Konan alza lo sguardo a incrociare il suo. Naruto aggiunge che non si tratta di gentilezza, ma del fatto che cerca di dimenticare le seccature che gli piombano addosso.
Konan scoppia in lacrime lasciandolo in preda allo sgomento:
"Io... ti faccio pena, vero?"
"No... immagino che non sia facile per te... hai qualche problema di soldi, forse?"
Gli spiega che, in effetti, ha chiesto alla signorina Tsunade di avere pazienza con il suo affitto, perché a breve dovrebbe riuscire a ritirare un po' di soldi.
Tra le lacrime, gli rivela che ha cercato di essere sempre forte da quando è morto il marito, ma istintivamente ha trovato in Naruto qualcuno di cui potersi fidare. Ma perché proprio adesso ha deciso di lasciarsi andare e dirgli tutto?
Nonostante uno spiacevole presentimento, Naruto si rassegna ad ascoltare i suoi discorsi. A metà della conversazione, la porta di ingresso si apre accogliendo Kakashi Hatake nella hall.
Non passa neppure un attimo che Konan si irrigidisce, smette di parlare e si allontana in tutta fretta.
Dopo un attimo di sbigottimento, Naruto attacca discorso con Kakashi:
"Ti serve qualcosa?"
"Non da te."
Alla risposta secca, segue una breve spiegazione: sta cercando un altro inquilino. L'atteggiamento arrogante di Hatake mette a dura prova la pazienza di Naruto. Tuttavia, la curiosità lo sprona a chiedere chi stia cercando.
"Qualcuno più interessante di te. Ci vediamo."
Dopo il breve saluto, Hatake va verso l'uscita, ma Naruto cerca di fermarlo:
"C'è per caso qualcuno del genere in questo palazzo?"
Kakashi ridacchia e risponde che sì, è probabile che ci sia qualcuno di più interessante di un ex poliziotto che ha sparato a un collega. La battuta ironica chiude il discorso e Kakashi esce dal palazzo.
Naruto non riesce a levarsi dalla testa la reazione di Konan. Sale le scale per andare a parlare con lei, ma lungo il corridoio del secondo piano si ferma indeciso sul da farsi. Proprio in quel momento, gli cade l'occhio su una busta per terra vicino a una panchina.
Si tratta di una lettera di una compagnia assicurativa per Konan, che lo fa ripensare alle parole di poco prima riguardo ai soldi che dovrebbe ritirare.
Arrivato alla porta dell'appartamento 206, bussa e Konan si affaccia subito.
Naruto le consegna la busta:
"Penso sia tua, da una compagnia assicurativa."
L'espressione della ragazza diventa agitata mentre lo invita ad entrare in casa. Si prospetta un discorso spinoso.
Pare che quei pochi fogli presenti nella busta sgualcita siano molto importanti. La ragazza si affretta a dargli spiegazioni.
La lettera riguarda l'incidente che è costato la vita al marito e riporta l'ammontare dell'indennizzo che le permetterà di saldare l'affitto e trovare una nuova casa.
L'accenno al marito la spinge a parlare, rivelando che è stata quella ragione per cui si è trasferita nel condominio sei mesi prima:
"Questo posto mi ricorda tante cose. L'ho conosciuto qua, quando era ancora l'Hotel Tsukuyomi."
Konan sperava che abitare nel palazzo le permettesse di vivere tra i ricordi e, ascoltandola, Naruto si rende conto che la ragazza che ha di fronte è molto diversa dall'immagine che si era fatto.
Davanti a lui c'è una donna fragile e insicura. Naruto capisce che non può lasciarla da sola.
Konan interrompe le sue riflessioni per chiedergli un consiglio. Si allontana un attimo e torna con un apparecchio grosso come il palmo di una mano. Ma è una cimice... Konan sospetta che sia stato Kakashi a installarla.
Ora si spiega la reazione di Konan quando ha visto Kakashi all'ingresso: è chiaramente terrorizzata da quell'individuo.
"Nell'ultimo periodo mi sento un sguardo addosso ovunque vada e tre giorni fa mi sono accorta che lo sguardo era il suo."
Konan non ha dubbi. Naruto la tranquillizza promettendole che farà sputare il rospo ad Hatake. Ma come avrà fatto a installare una cimice?
Konan non ne ha idea, ma da tre giorni ha cominciato ad avere la sensazione di essere seguita e spiata.
Konan si guarda attorno nervosamente, mentre espone la sua ipotesi di come si sia infilato in casa.
A Naruto è capitato di usare delle cimici come metodo di indagine e ricorda che alla prima lezione sul loro utilizzo, gli hanno spiegato che la cosa più importante è il luogo in cui le si installa. Evidentemente deve aver avuto fretta, se Konan è riuscita a trovarla. Magari una persona esterna come Kakashi non ha avuto abbastanza tempo per fare una lavoro migliore...
Tuttavia, Naruto non riesce a capire quali possano essere le ragioni che lo potrebbero spingere a tanto. Cosa spera di trovare? Solo il diretto interessato potrebbe dargli una risposta soddisfacente. Konan torna a parlare dei tempi in cui il palazzo era ancora l'Hotel Tsukuyomi. Non c'erano molte camere, ma il servizio era buono e la cucina gustosa. La voce si tinge di nostalgia. Sarà per il tono più rilassato, ma la ragazza trasmette una piacevole sensazione di dolcezza.
Il marito lavorava all'hotel con il fratello di Konan, ormai scomparso. Questo spiega i numerosi ricordi che il palazzo le suscita.
Naruto prova a chiederle dell'incidente accaduto 13 anni prima, ma Konan sa solo che c'è stato un omicidio e nulla di più. Sembra che non sappia neanche del fatto che sia ancora irrisolto. Prova ad accennare anche alla Kitsune Star, ma Konan scuote la testa. Naruto cerca di riflettere e di capire chi possa essere Kakashi Hatake e quali possano essere i suoi obbiettivi, ma non riesce a darsi una risposta.
Finora ha sempre cercato di non farsi coinvolgere nei problemi degli altri, ma questa volta capisce che non può fare finta di niente. Kakashi non si sta interessando solamente a lui, ma sta indagando anche su altri inquilini...
Deve scoprire chi è e che cosa vuole ottenere.
Naruto torna a casa e si siede sul divano continuando a rimuginare su quel misterioso tipo. In quel momento si accorge del martello sul tavolo. Accidenti, non l'ha ancora restituito.
Quasi come se lo avesse chiamato, Sai suona alla porta per riprendere il martello.
Naruto si scusa per essersi dimenticato e lo ringrazia, ma mentre sta chiudendo la porta, Sai lo ferma con una strana domanda:
"Negli ultimi giorni hai per caso notato uno strano individuo con gli occhiali da sole che si aggirava per la palazzina?"
Sta parlando di Kakashi... secondo Sai, sia lo sguardo che il modo di fare, lo contraddistinguono chiaramente come un vero e proprio poliziotto e vorrebbe parlargli non appena possibile. Ama molto i polizieschi e vorrebbe saperne di più su come davvero si svolgono le indagini e altre cose del genere.
Ma se sa di Naruto, perché non chiede a lui? Non è comunque un lavoro così interessante come lo dipinge la televisione. Senza mezzi termini, gli consiglia di stare alla larga da quell'uomo e Sai abbassa la testa deluso.
Naruto approfitta dell'occasione per fargli qualche domanda:
"Di recente non è successo niente di strano nel palazzo?"
"L'unica cosa che mi viene in mente è che la radio ha una ricezione peggiore del solito. L'hai notato anche tu?"
Naruto scuote la testa, ma si ricorda che è da un po' di giorni che non la accende.
Quando Sai se ne va, preme l'interruttore della sua piccola radio, ma la ricezione è pessima, forse perché è rimasta spenta per troppo tempo. Mentre cerca di sintonizzarla su qualche stazione, si accorge di uno strano suono. Gli sembra di sentire la voce di Teuchi tra le note di una canzone.
Perché diavolo gli pare di sentire i suoni dell'Ichiraku Café? Che si tratti di un'altra cimice? Naruto deve capire con certezza se la sua intuizione è giusta e, per farlo, deve scendere all'Ichiraku Café, ma mentre sta per uscire suona il telefono. Hinata ha qualcosa per lui.
"Ho raccolto qualche informazione su Kakashi Hatake. Ha 38 anni e lavora come investigatore privato per le compagnie assicurative."
Hinata continua dicendo che girano voci sul fatto che le indagini di Hatake abbiano sempre fatto risparmiare soldi alle assicurazioni. Naruto le chiede di fare anche qualche ricerca sull'Hotel Tsukuyomi. Inoltre spiega a Hinata che dovrà lasciare la casa entro la fine del mese.
"Così all'improvviso?"
"Posso sempre venire a piazzarmi da te, se non trovo altro."
All'altro capo del telefono, Hinata si zittisce di colpo. Naruto la rassicura che stava solo scherzando prima di riattaccare.
Naruto esce di casa per andare all'Ichiraku Café ripensando alla strana battuta che ha fatto. Non è incline a scherzi del genere e si ritrova ad allungare istintivamente il passo. Giunto davanti al bar, fa un respiro profondo prima di spingere la porta ed entrare. Con qualche domanda, scopre da Teuchi che Konan si siede sempre nello stesso posto quando viene al bar di fianco all'albero di Natale.
Naruto si avvicina al luogo indicato da Teuchi e inizia a ispezionare l'albero. Mentre sta analizzando i singoli addobbi, si accorge di un oggetto scuro tra i rami. Ecco una cimice ancora attiva. Se la infila in tasca ed esce dall'Ichiraku Café. Nella hall incappa in Kakashi e lo ferma.
"Sputa il rospo: nel tuo mirino c'è Konan Tenshi!"
Hatake non si scompone e propina il solito sorriso arrogante. Naruto gli mostra la cimice e l'espressione di Kakashi si congela. Poi lo incalza chiedendogli spiegazioni sulle cimici che ha installato per spiare Konan.
Hatake cede e sputa una risposta:
"Voglio smascherarla."
A detta di Kakashi, Konan è abile a tessere trame per approfittare degli altri e spillargli soldi. Naruto gli chiede maggiori dettagli sulle sue indagini.
Tuttavia, Hatake si rifiuta di rispondere e Naruto continua a pressarlo senza perdere tempo:
"So chi sei."
Queste tre parole infrangono il silenzio di Kakashi, che si lascia andare in una spiegazione: lavora per la compagnia che assicurava il defunto marito di Konan. Dovrebbe trovare delle prove della truffa che Konan sta perpetrando. Naruto ripensa al viso in lacrime di Konan, mentre gli raccontava del marito.
Kakashi gli spiega che la ragazza aveva ricevuto una notevole somma di denaro dall'assicurazione alla morte del fratello 13 anni prima. E il marito coinvolto in un incidente d'auto stranamente simile. La compagnia si è insospettita e ha assunto Hatake per investigare. Durante le indagini, è venuto a conoscenza di alcuni curiosi particolari. Naruto gli domanda se sappia qualcosa sull'omicidio che è avvenuto 13 anni prima.
La breve risposta non lascia adito a dubbi:
"Certo."
Increspa le labbra in un sorriso beffardo, mentre Naruto prosegue:
"E hai sentito parlare anche di una certa Kitsune Star?"
"Kitsune Star???"
Kakashi spalanca gli occhi quasi scandalizzato:
"Se è mai esistito qualcuno che ne sapesse qualcosa, quello è stato tuo padre."
Naruto rimane di sasso.
"Se ne vuoi sapere qualcosa, dovresti trovare il modo di chiedere a lui!"
Ma che rapporto potrebbe mai legare suo padre con la misteriosa Kitsune Star? Naruto rimane impietrito senza trovare più le parole, mentre fissa la figura di Hatake che esce dal palazzo.
La truffa di Konan...
L'omicidio di 13 anni fa...
L'ordine misterioso...
Naruto si rende conto di quante cose questo palazzo gli stia ancora nascondendo e di come rimanga sempre invischiato a dispetto delle sue intenzioni.

 
 
 

          

 

*Osterzone: ci tengo a specificare che 'il pittore Osterzone', non esiste.

Spero che la storia vi stia piacendo nonostante l'OOC, non è nata come naruhina bensì come un semplice AU giallo.
E' di 10 capitoli già terminati e da sistemare, non esitate a recensire, mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate!

 

 

 

 

   
 
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