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Autore: MadLucy    17/07/2019    0 recensioni
E se la realtà alternativa descritta in The cursed child, in cui Voldemort ha vinto la guerra, fosse quella del presente?
Delphini Riddle, l'Augurey, è il braccio destro di Lord Voldemort. Al grido di "il futuro è nelle nostre mani", il suo compito è fungere da modello per la nuova generazione di maghi, infondere in loro ambizioni di potere e asservirli alla causa dell'Oscuro Signore.
Ted Lupin, orfano come fu il suo padrino, si dà alla macchia insieme a Ron e Hermione, ormai rimasti gli unici membri in vita dell'Ordine della Fenice, e cerca vendetta contro il regime che ha ucciso i suoi genitori e lo vuole morto.
Roxanne e Dominique Weasley combattono dall'interno di una Hogwarts ormai ostile, che non è più la casa di nessuno, con il sostegno di un unico professore ancora fedele ai valori dell'Ordine, Severus Piton.
Victoire Weasley invece è un'anti-eroina, si sente sempre più incompresa e distante dalla posizione che i Weasley hanno sempre occupato, stregata da una sinistra attrazione per chi non dovrebbe.
Lysander e Lorcan Scamander, giovani veggenti, recitano una profezia. Tutto viene messo in dubbio. Cosa accadrà?
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Delphini Riddle, Dominique Weasley, Roxanne Weasley, Teddy Lupin, Victorie Weasley | Coppie: Teddy/Victorie
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione, Da VII libro alternativo
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Epilogo: The cursed child


La grande segreta di pietra, illuminata da sole torce, ospitava una voluta di panche di legno, alte fino al soffitto, fittamente popolate. Le pareti erano piastrellate di nero. Hermione Granger sedeva ad un banco sopraelevato al centro, indossando un lungo mantello.
«Udienza disciplinare del tredici settembre» scandì, la voce amplificata da un incantesimo che si diffondeva in un'eco profonda in tutta la sala. «Per violazioni commesse contro lo Statuto Internazionale dei Diritti del Mago e della Strega, il Decreto per la Restrizione delle Arti Magiche e la Proibizione delle Arti Oscure e la Legge per la Protezione dei Babbani, per sommi capi, e innumerevoli altre accuse, ufficiali e non, al centro delle quali c'è l'accusa di complicità nei confronti di Lord Voldemort, da parte di Delphini Riddle.» Fece una pausa. Al centro della sala c'era una strega legata con delle catene magiche ad una sedia di legno; altri scudi magici, invisibili, la bloccavano. Ma non ce n'era bisogno. Delphi era disarmata e svogliata, con nessuna intenzione di opporre resistenza. Sembrava quasi annoiata. 
Su degli spalti a parte sedeva Luna Lovegood, con il marito Rolf Scamander e i gemelli Lysander e Lorcan, entrambi sereni come se non avessero rischiato la vita, e Draco Malfoy, il viso che sembrava ringiovanito di dieci anni, il braccio che circondava protettivamente le spalle del figlio Scorpius. Accanto a Scorpius c'erano Roxanne e Dominique Weasley, con le quali lui chiacchierava a bassa voce, accompagnate dai genitori Bill, Fleur, George e Angelina. Victoire, pur essendo insieme ai parenti, li ignorava del tutto, apprensivamente attenta a ciò che veniva detto. 
«Inquisitori: Hermione Jean Granger, Ministro della Magia; Edward Remus Lupin, Direttore dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia; Severus Piton, Sottosegretario del Ministro.»
I due maghi la affiancavano, un contrasto d'età notevole; Ted, con eleganti capelli color mogano, e Piton, non abbigliato diversamente rispetto a quando insegnava a Hogwarts, lo sguardo austero puntato sulla figlia di Voldemort. 
«Le accuse sono le seguenti: che consapevolmente, deliberatamente e in piena coscienza dell'immoralità delle sue azioni, l'imputata abbia dato per almeno dieci anni il suo sostegno magico a Tom Riddle, il mago oscuro conosciuto sotto lo pseudonimo di Lord Voldemort, due al di sopra della maggiore età. L'imputata avrebbe compiuto innumerevoli Maledizioni senza Perdono, rimanendo coinvolta nell'omicidio, sparizione, persecuzione e tortura di incalcolabili streghe, maghi, creature magiche e Babbani, nonchè aderito attivamente ad un regime dittatoriale che inneggiava a valori d'odio contrari a quelli di questa corte e delle sue leggi, quali la discriminazione per Stato di Sangue e possesso della magia, che ha portato alla creazione di campi di concentramento per Babbani e alla reclusione di maghi e streghe Nati Babbani, ibridi e Maghinò. Tutto questo sarebbe più che sufficiente per condannare l'imputata alla reclusione a vita a Azkaban.» Hermione lanciò un'occhiata sprezzante a Delphi, che roteava gli occhi in segno di esasperazione. «Tuttavia,» riprese a denti stretti, «questa corte non ha potuto non tenere conto di altri fattori...»
«... senza di me eravate fregati» commentò Delphi, placida.
«... quali il legame di parentela che univa l'imputata a Tom Riddle, il plagio a cui è stata sottoposta fin dalla tenera età anche da parte della madre, Bellatrix Lestrange, già reclusa a Azkaban, la sua attuale giovane età e la sua collaborazione, che ha agevolato la caduta di Lord Voldemort stesso» proseguì Hermione, impassibile. «L'imputata come si dichiara?»
«Colpevole» confermò subito Delphi, senza enfasi. «Molto colpevole.»
Hermione la fulminò con lo sguardo. «Questa corte condanna l'imputata... all'esilio dal mondo magico, alla rimozione totale dei suoi ricordi concernenti esso, all'inibizione forzata della magia e all'integrazione in una comunità babbana, pena della violazione l'incarcerazione a Azkaban» concluse. 
Delphi chiuse gli occhi e annuì. «Non è male.»
Qualcuno si mosse dall'ombra ai lati della sala. «Allora lo farò anch'io!»
Al suo fianco Fleur le mise una mano sul braccio, per farla tacere; Victoire invece scese dagli spalti e avanzò fino a che la luce non la rese visibile a Hermione. «Voglio seguirla» ripetè con forza. Anche lo sguardo di Ted si appuntò triste su di lei. Hermione esitò. «Questo... non è di competenza... della corte.»
Quando l'udienza fu terminata Victoire si avvicinò a Delphi, ancora avvinta alla sedia. Anche così, imprigionata e scompigliata, ai suoi occhi era bellissima.
«Ne sei sicura?» chiese lei, dolcemente. «Lascerai la tua famiglia per sempre. Rinuncerai alla magia.»
«Ho sempre fatto schifo come strega» le ricordò Victoire, con un sorriso scherzoso. «E l'unico incantesimo utile era quello per il cambio dei vestiti.»
Delphi riuscì a toccarle la mano.Non aveva parole per esprimere quello che provava per questo gesto, quindi sdrammatizzò. «Finalmente posso essere la star di instagram che sono sempre stata. Dove vorresti vivere?»
«A Parigi» rispose subito Victoire.
«Parigi? Non esiste, restiamo in Inghilterra.»
«Ma come? Mi hai chiesto dove vorrei vivere! Credevo intendessi ampliare i tuoi orizzonti!»
«Sì, ma non intendevo la Francia...»
«Beh allora su, fai una lista di opzioni!»
«... Glasgow, Belfast, Edimburgo, Brighton...»
«Ma dai...»



 
  
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