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Autore: mirisparkles    19/07/2019    1 recensioni
Cosa accadrà adesso che Rory sta per diventare madre? La vita "perfetta" di Logan verrà scombussolata per sempre? O forse la nostra protagonista seguirà le orme della madre e deciderà di crescere questo bambino da sola? Jess Mariano è davvero il "nuovo Luke"? Riusciranno i nostri amati "Literati" ad avere una seconda occasione?
Non so se definirla una vera e propria fanfiction, ma prendetela per quello che è. Questo Revival mi ha lasciata con l'amaro in bocca e allo stesso tempo con un barlume di speranza per i miei amati Rory e Jess, perciò ho deciso di amalgamare queste due cose e dar vita a questo progetto, un piccolo passatempo per tutti coloro che non ne hanno mai abbastanza delle avventure dei nostri beniamini di Stars Hollow.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Logan Huntzberger, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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- Philadelphia, Truncheon Books  - 


𝓡𝓸𝓻𝔂: [...] E mia nonna ha detto: “Certo che ti aiuterò a pagare la retta. Ma ad una condizione. Visto che saremo coinvolti finanziariamente nella vostra vita, noi vogliamo essere coinvolti del tutto.”. E fu così che vennero istituite le indimenticabili—
 

“Cene del venerdì sera.”
 

Esclamano all’unisono Jess e Rory. Ruby e Christopher, sorpresi da quella sorta di complicità che sembra essersi formata tra il collega e l’autrice, si scambiano uno sguardo d’intesa, per poi proseguire con la riunione come se nulla fosse.

 

𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: E queste cene sono fondamentali ai fini della trama perché...?
𝓡𝓸𝓻𝔂: Sta tutto nella contrapposizione tra il rapporto di Emily e Lorelai e quello di Lorelai e Rory. 
Le prime sono perennemente in conflitto l’uno con l’altra, litigano in continuazione. Le seconde invece sono complici e quasi sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Il loro è un rapporto alla pari, è quasi come se fossero “sorelle”. Il punto è che queste due relazioni sono ugualmente intense, ugualmente sincere, ugualmente importanti. Voglio che sia il lettore a scegliere in quale delle due rispecchiarsi...
Alla fine dei conti il fulcro di questa storia sta proprio nel rapporto tra una madre e una figlia.

 

La Gilmore conclude il suo discorso concedendosi finalmente qualche secondo per riprendere fiato.
Non è così agitata per un colloquio da tempo, probabilmente da anni. Questa volta non si tratta dei discorsi triti e ritriti riguardo alle sue competenze in ambito lavorativo. 
Si tratta di mettersi in gioco e di convincere dei perfetti estranei a credere nell’importanza della sua storia. 
Da quando ha messo piede in quell’ufficio alterna momenti in cui sembra rivolgersi esclusivamente a Jess - interrompendosi di tanto in tanto nel bel mezzo di un discorso, in attesa di un suo cenno di approvazione -  ad altri in cui si sforza di sostenere lo sguardo degli altri due potenziali editori, tentando di non dare di matto e soprattutto cercando di interpretare i loro frequenti cambi di espressione.

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Naturalmente questi sono i nomi veri, pensavo di camuffarli per una questione di privacy... Mia madre mi ucciderebbe se solo—
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Ecco di che cosa stavo parlando!
𝓡𝓸𝓻𝔂: Davvero?
𝓙𝓮𝓼𝓼: Davvero?
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Trama semplice, ma funzionale. Punta parecchio sull’emotività del lettore, ma non risulta per nulla pallosa. Basta aggiungere alcuni degli aneddoti esilaranti che ci hai raccontato poco fa,  qualche altro riferimento alla cultura pop e… BOOM! Io dico che abbiamo per le mani un gioiellino. Hai già pensato ad un seguito?
𝓡𝓸𝓻𝔂: A dire il vero io non— 
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Inizia a farlo. È il tipo di storia che spinge la gente a domandarsi “Che cosa succede dopo? Le protagoniste riusciranno a realizzare i propri obiettivi? Sceglieranno il ragazzo giusto? Il loro rapporto cambierà nel momento in cui Rory lascerà quella cittadina di provincia per inseguire i suoi sogni?”
𝓙𝓮𝓼𝓼: Hey, Christine, non ti facevo così smielata. 
𝓡𝓾𝓫𝔂: Sta zitto, ha ragione.
𝓙𝓮𝓼𝓼: Tu, stai zitta. Fai questo lavoro da poco più di venticinque minuti. 
𝓡𝓾𝓫𝔂: Continuerai a rinfacciarmelo ogni volta che aprirò bocca?
𝓙𝓮𝓼𝓼: Probabile.
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Finitela di bisticciare e pensiamo alle cose serie. Lorelai Leigh Gilmore, Jess mi ha fatto leggere ciò che hai scritto finora, ed io ti dico che credo in questo progetto e che dovremmo collaborare. Ruby?

 

Rory sta per rispondere, estremamente lusingata, ma si blocca non appena la bionda viene interpellata. 
 

𝓡𝓾𝓫𝔂: Non per vantarmi, ma i romanzi “rosa” sono la mia specialità. Voglio dire, Jess sarà pure un esperto per quanto riguarda Hemingway, Bukowski e chissà quale altro “autore maledetto” maledettamente barboso, ma io so che cosa piace ai lettori di oggi. “Gilmore Girls” può piacere, ha tutte le carte in regola per piacere.
𝓙𝓮𝓼𝓼: Sì, ma ora basta riempirla di complimenti! O il suo ego si gonfierà tanto quanto quello del caro e vecchio Anderson e ci snobberà anche lei per una casa editrice più famosa. 
𝓡𝓸𝓻𝔂: No, no. Non succederà.
È un’opportunità irripetibile, io… Sarei onorata di collaborare con voi. Non vi deluderò.
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Questo è lo spirito giusto! Allora, cari colleghi... Propongo una piccola pausa per sgranchirci un po’ le gambe, che ne dite? Più tardi, Gilmore, ti mostrerò la pila di scartoffie che renderà la tua vita un inferno e che ti legherà al nostro nome per il resto dei tuoi giorni. D’accordo? 
𝓙𝓮𝓼𝓼: Sta scherzando… 
𝓒𝓱𝓻𝓲𝓼: Assolutamente. Niente clausole nascoste annotate in carattere 5 a piè di pagina e, decisamente… Niente fregature. 
𝓙𝓮𝓼𝓼: Avrai tutto il tempo che ti serve per leggerlo con calma. Sai... Puoi fare le opportune osservazioni, parlarmi dei tuoi dubbi...
𝓡𝓸𝓻𝔂: Certo. Paris mi darà una mano.

𝓙𝓮𝓼𝓼: Grande.
𝓡𝓸𝓻𝔂: Perfetto. 
𝓡𝓾𝓫𝔂: Rory, sto andando alle macchinette a prendere un caffè. Mi fai compagnia?
𝓡𝓸𝓻𝔂: Caffè? Arrivo subito!

 

[...]

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: La dottoressa mi ha severamente proibito di superare le tre tazze al giorno, ed io sto letteralmente impazzendo! Voglio dire, io e mia madre siamo due caffé-dipendenti. Sono sicura che lei se ne sia altamente fregata di questa stupida regola, altrimenti non si spiega questa mia ossessione per la caffeina. Ti sto annoiando, vero? Quando sono nervosa tendo a straparlare, perdonami. 
𝓡𝓾𝓫𝔂: Non mi stai annoiando, assolutamente! È solo che…  Non ci credo che tu sia già al settimo mese, stai benissimo! 

 

Esclama Ruby scrutando la Gilmore dalla testa ai piedi. 

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Fidati, è tutta apparenza. Il merito è tutto di questi abitini prémaman. Non lo avrei mai detto, ma fanno miracoli.
𝓡𝓾𝓫𝔂: Ti prego, sei di sicuro più in forma di me il giorno del ringraziamento, dopo la terza porzione di tacchino ripieno!

 

Entrambe scoppiano a ridere in seguito a quel bizzarro paragone. La risata di Ruby si interrompe nel momento in cui il diamante al dito della Gilmore attira la sua attenzione.

 

𝓡𝓾𝓫𝔂: Wow. Che Signor Anello! Ti sposi a breve, giusto? Come ci si sente? 

 

Rory, fino a quell’istante sovrappensiero, torna alla realtà in seguito alle parole della bionda e posa a sua volta lo sguardo sulla sua mano sinistra.


𝓡𝓸𝓻𝔂: Già. Logan è uno di quelli che fa le cose in grande, oppure non le fa affatto!
𝓡𝓾𝓫𝔂: Deve averci speso una fortuna!
𝓡𝓸𝓻𝔂: Suppongo di sì…

 

Risponde la mora quasi a disagio in seguito al commento della ragazza, spostando istintivamente la mano “colpevole” dietro alla schiena.  

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Tu sei di qui, giusto? 
𝓡𝓾𝓫𝔂: Pittsburgh. Mi sono trasferita a Philadelphia per gli studi. Dopo una serie di lavoretti part-time che non mi hanno portata da nessuna parte, i ragazzi mi hanno assunta come stagista. E  il resto è storia, suppongo. Matthew Anderson ha abbandonato la compagnia per lavorare per la concorrenza - tra parentesi, STRONZO! - e quindi il suo posto si è liberato qualche mese fa. Non sapevo nemmeno che stessero cercando un sostituto, probabilmente non avrei mai avuto nemmeno il coraggio di farmi avanti,  ma qualche giorno fa Jess lo ha proposto a Chris ed… Eccomi qui. 
𝓡𝓸𝓻𝔂: Wow! Congratulazioni, allora! 
𝓡𝓾𝓫𝔂: Sei la prima autrice che seguo per davvero. La mia esperienza si basa esclusivamente sulle riunioni a cui ho assistito “illegalmente”, con la scusa del distribuire litri di caffè a tutti i presenti, ma— Probabilmente non dovrei dirti tutte queste cose, non è vero? Non vorrei che tu pensassi che non ne sono all’altezza, perchè ti assicuro che non è così.  
𝓡𝓸𝓻𝔂: Non preoccuparti, davvero! È la prima volta anche per me, sono sicura che riusciremo a cavarcela egregiamente.
𝓡𝓾𝓫𝔂: Già, lo penso anche io.
𝓡𝓸𝓻𝔂: Quindi Matthew vi ha abbandonati? È di lui che parlavate poco fa?
𝓡𝓾𝓫𝔂: L'unico ed inimitabile.
𝓡𝓸𝓻𝔂: Che stronzo!

𝓡𝓾𝓫𝔂: Già, l'ho detto anche io!
𝓡𝓸𝓻𝔂: Jess non me ne aveva parlato…
𝓡𝓾𝓫𝔂: Jess non parla molto, non è così?

 

Rory alza le spalle in seguito a quella domanda, lasciandosi sfuggire un sorriso.  

 

𝓡𝓸𝓻𝔂: Nah... Basta imparare a fare le domande giuste.

 

Ruby si ferma per qualche secondo a guardare la mora, riflettendo sul significato delle parole che ha appena sentito.
Voleva forse mettere in evidenza il fatto che lei conosca Jess come un libro aperto? Il fatto che lo conosca meglio di lei? Forse, e per qualche strana ragione quel commento la infastidisce più di quanto si sarebbe mai aspettata.

 

𝓡𝓾𝓫𝔂: Dovremmo tornare dagli altri... Chris detesta quando la gente non rispetta gli orari delle pause!


Esclama la bionda lasciandosi sfuggire una risata, per poi afferrare Rory a braccetto e incamminarsi verso l’ufficio.

   
 
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