Tutto sembrava che non avesse un senso logico. Non capiva
come poteva essere possibile. Lei lo aveva lasciato dopo una scenata di
gelosia. Non ne voleva più sapere di lui. Lo odiava. Aveva mandato a fanculo
anche la sua migliore amica. Che falsi che erano! Ylenia andò in cucina da
Teresa, che stava preparando il cenone di Natale.
“Ma che stai facendo ancora ai fornelli??? Hai preparato un mare di roba…”
Ylenia guardò sconvolta quella pila di mangiare poggiata sul tavolo. Il solo
pensiero di mangiare fra un paio di ore le dava la nausea. Non aveva più
toccato cibo da quando si era lasciata con Fabio. Non sentiva minimamente il
bisogno di mangiare. Ogni giorno che passava si faceva sempre più magra.
Sembrava anoressica, ma non lo era. Teresa guardò Yle, si conoscevano da
un’eternità e ormai erano diventate come sorelle, infatti non riusciva a
vederla ridotta in quello stato.
“Comunque sia, sto andando al parco… Ci vediamo fra un po’… Ti amu shore…”
Si diedero un bacio e si abbracciarono. Il loro legame era qualcosa che veniva
dai meandri dell’anima, ormai vivevano in simbiosi. Non c’erano parole per
descrivere il loro legame. Ylenia improvvisamente ricordò le parole di Thery
<
“Ma come?? Mi lasci tutta sola ad aspettare quelle gallinelle??”
Ylenia le sorrise. Altro che gallinelle, erano oche quelle… Preferiva
scomparire dalla faccia della terra pur di non fare buona faccia e cattivo
gioco. Che palle…
“Si si… comunque vado…”
“Si ok vita… ti adoro…”
Yle le sorrise e, prendendo il giubbotto di pelle, uscì. Non pioveva neanche,
così andò in giro in via Etnea… forse le avrebbe fatto bene…
Camminava da più di due ore, ormai era quasi arrivata. Chissà se era a casa.
Decise di provare, avrebbe solo avuto una delusione se non c’era. Stava per
suonare al citofono quando, qualcuno da dietro le fermò la mano. Quella mano la
conosceva, quel tocco se l’era portato dentro dalla seconda media, da quando
lui le aveva sfiorato la mano. Yle non fu capace di girarsi, era come
paralizzata. Lui con l’altra mano, la fece girare. Ylenia non voleva nemmeno
guardarlo in faccia, aveva sofferto troppo per lui. Non voleva soffrire di
nuovo. Perché lui non diceva niente?? Sentiva il suo sguardo addosso, la
situazione stava diventando insostenibile per entrambi. Perché lui si faceva
vivo solo ora?? Nella sua testa non c’era stato altro spazio che per lui, cosi
come nel suo cuore. Lo aveva amato alla follia, e ora che l’aveva dimenticato…
era ricomparso. Perché doveva succedere questo proprio a lei?? Non era
giusto!!!
“son passati buoni buoni, un paio d’anni e di stagioni. Ho avuto un paio di
avventure, niente di particolare. Ma io uscivo a cercarti nelle strade, fra la
gente. Mi sembrava di voltarmi all’improvviso e vederti nuovamente…”
Yle stava ancora con la testa chinata mentre diceva questo. In quegli anni
aveva sofferto come non mai. E ora il dolore stava riaffiorando pian piano,
mentre aveva detto quelle maledettissime parole. Lui la guardò, il ghiaccio che
c’era sempre stato nei suoi occhi si stava sciogliendo poco a poco, e ora
lasciava spazio a quel sentimento che aveva sempre provato e sempre represso in
fondo al suo cuore. Perché dovevano stare così male? Si amavano? Lei lo amava…
e lui??
“Yle… mi dispiace averti fatto soffrire, davvero… ma ora sono sicuro di una
cosa, ti amo… ti amo anche io…”
Ylenia non credeva a quello che aveva sentito… come poteva essere vera una cosa
del genere??
******
L’odore intenso del caffè la svegliò. Si stiracchiò un po’ e nel farlo,
involontariamente diede una pedata a qualcosa. Si girò verso l’oggetto preso di
mira dal suo piede e appena lo vide rimase a bocca aperta… Ma cosa ci faceva
Tino nel suo letto?? Non resisteva dall’accarezzarlo, infondo se era nel suo
letto avevano dormito insieme. Gli sfiorò piano le guancie, poi passò alle
labbra. Che erano belle… Si avvicinò piano al viso del ragazzo che giaceva sul
suo letto e lo baciò. Aveva desiderato farlo da un’eternità. Il ragazzo rispose
al bacio e l’abbracciò. Che era bello stare con lui. Non aveva mai provato una
sensazione simile. Yle sospirò e lo strinse forte.
“Buongiorno amò… come va??? Scusami per ieri sera…”
Ieri sera?? Cos’era successo?? Aveva preso una sbronza sicuramente, anche
perché aveva un mal di testa pazzesco… uffa. E poi non ricordava niente. Yle lo
guardò e gli sorrise. Qualunque cosa fosse successa non le importava. Ora lui
era lì vicino a lei, questo era quello che le interessava.