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Autore: Akiho87    23/07/2019    4 recensioni
Chiude gli occhi non molto dopo e si lascia cadere all’indietro, con le braccia parallele al corpo ed un sospiro a varcargli appena le labbra.
Sono già trascorsi sette anni e... ancora si ostina a non voler più nessuno accanto a sé.
Quando riapre gli occhi, il sole sta morendo nell’acqua e passi veloci attirano la sua attenzione.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Salve a tutti!
Oggi è il compleanno di Sasuke e davvero mi andava di scrivere qualcosina per omaggiarlo in qualche modo, così ho partorito questa flash davvero senza pretese.
Cinquecento parole esatte per lasciare una miriade di auguri al nostro teme preferito, sebbene la storia in sé sia un pochino malinconica. Ma che volete farci, io ho l’angst inside, eheh
Per inciso: il luogo di questa storia e la fine sono voluti e sono affini deliberatamente alla flashfic dello scorso anno e ad eventuali altri miei scritti (mi piacciono i cliché, ahahah)
Vi ringrazio anticipatamente per la lettura e per le eventuali recensioni che giungeranno, sempre graditissime!
Buona lettura
♥♥♥
 
Akiho
 



Disclaimer: come sempre, i personaggi di questa storia sono di pura fantasia, appartenenti a chi detiene i loro diritti (nella fattispecie, Kishimoto Masashi) e fatti e/o situazioni non sono in alcun modo riconducibili ad eventi reali. Niente di quanto scritto è a scopo di lucro, tutto è nato per passione.



 


Non dovrai mai dirmi addio
 



Quanto tempo è trascorso dall’ultima volta?
Non avrebbe saputo asserirlo con certezza, ma era tanto. Troppo.
Passeggiare in riva al mare ha sempre sortito un effetto rilassante su di lui; non avrebbe saputo asserirne con certezza la ragione, ma la sensazione scaturita dall’ammirare quelle acque nel loro momento di quiete gli è sempre stato di grande conforto.
Al principio, che fosse estate oppure inverno, saltava in macchina ogni qual volta avesse un momento libero, solo per raggiungere la spiaggia, mentre negli ultimi anni il lavoro l’ha assorbito a tal punto da non concedersi più alcuna pausa.
«Non ti fa ridere ch’io sia qui, proprio oggi?»
Si concede una domanda a piena voce, ma è consapevole che nessuno gli risponderà.
Avanza lentamente, affondando con i piedi nella sabbia e lasciandosi alle spalle una miriade di orme dai contorni irregolari; di tanto in tanto si ferma, ruota il capo e per qualche istante scruta in silenzio quell’immensa distesa salata.
Poi, dopo qualche centinaio di metri, decide di accomodarsi sul manto sabbioso, restandosene per un po’ a fissare il mare, cogliendone ogni sfumatura, ogni suono, ogni movimento.
Chiude gli occhi non molto dopo e si lascia cadere all’indietro, con le braccia parallele al corpo ed un sospiro a varcargli appena le labbra.
Sono già trascorsi sette anni e... ancora si ostina a non voler più nessuno accanto a sé.
Quando riapre gli occhi, il sole sta morendo nell’acqua e passi veloci attirano la sua attenzione.
Si tira su a sedere e di scatto ruota il busto, voltandosi alla sua destra e notando una figura che gli si avvicina sempre più.
«SASUKE!!»
Le iridi scure e profonde si dilatano di colpo, il respiro gli si smorza ed una lacrima gli scivola dall’occhio sinistro senza che possa far nulla per controllarla.
«Credevo di non fare in tempo, ma ci sono riuscito, hai visto?»
Da quanto tempo non si ritrovava davanti quel sorriso e quegli occhi pieni di vita?
Deglutisce sommessamente, mentre il cuore pare schizzargli via dal petto.
È un’allucinazione, non può essere altrimenti, perché lui... ormai da tempo vive in un mondo diverso dal suo.
«Perché non rispondi? Perché stai piangendo? Eh??»
Ciocche biondissime si muovono leggiadre, cullate dalla brezza marina, e due occhi azzurri ed innocenti lo fissano, in attesa, mentre l’indice della mano destra ambrata si posa sulla rispettiva guancia.
«Ah, ho capito...» si avvicina appena al moro, riducendo ulteriormente le distanze e sollevando un braccio per condurgli il pollice della mano appena sotto l’occhio sinistro, asciugandogli quell’unica lacrima «Ti manco, non è vero?»
Sasuke quasi rabbrividisce a fronte di quel contatto, dopodiché china appena il viso, lasciando che qualche ciocca corvina gli copra gli occhi.
«Però sai... anche se non sono fisicamente accanto a te, qui potrai sempre incontrarmi.»
Qui?
Il biondo increspa appena le labbra, sfoggiando poi un sorriso dolcissimo.
«Nei tuoi sogni non dovrai mai dirmi addio.»
Sollevato appena il capo, Sasuke allarga gli occhi, fissando il viso ora etereo del giovane che gli sta davanti.
«Tanjoubi omedetou, teme.»






▶ Tanjoubi omedetou: Buon compleanno
   
 
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