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Autore: lmpaoli94    28/07/2019    0 recensioni
In un tempo sconosciuto e in un luogo in cui non esistono le arti marziali, un gruppo di giovani ragazzi giunge in una terra ostile posta all’estremo nord del Villaggio della foglia
La loro missione è cercare di resistere per tutta la durata di un inverno rigido che sembra non avere mai fine e fronteggiare nemici misteriosi…
Tsunade e Itachi Uchiha, capi e responsabili di un gruppo di giovani ragazzi, dovranno affrontare avversità e pericoli difendendo il loro territorio dai Sicari delle Tenebre e da un traditore insospettabile.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Tsunade
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Tsunade non riusciva a credere che Itachi non c’era più.
Il povero ragazzo era morto miseramente sotto le minacce e i colpi dei Sicari delle Tenebre.
< Senza Itachi non riusciremo mai a sconfiggere quel gruppo di uomini > fece Tsunade una volta tornata all’accampamento accompagnata da Hinata.
< Non è vero, Tsunade. Vedrete che riusciremo… >
< Siamo niente senza di lui. Anche se li combattiamo tutti assieme non abbiamo possibilità di vincire. >
Sentendo la sua responsabile disperarsi, alla fine Hinata gli diede un sonoro schiaffo.
< Hinata! >
< Una vera Hokage non si da per spacciata… in nessuna occasione. Noi combatteremo fino alla morte e difenderemo il nostro territorio con le unghie e con i denti. Mi sono spiegata? >
< Sai, Hinata? Saresti un ottima responsabile. >
< Voi siete molto forte, Tsunade. È solo che adesso siete molto scossa per la morte di Itachi… Posso capirvi ma non possiamo rimanere qui senza fare nulla. Dobbiamo organizzarci e sferrare un attacco decisione al loro gruppo prima che ci trovino impreparati. >
< Tu hai forse qualche idea? >
< L’unione fa la forza, Tsunade. Tutti noi assieme riusciremo ad ucciderli. Anche se loro come guerrieri sono insuperabili. Avranno pure un punto debole, no? >
< Vorrei proprio sapere quale… >
< Dobbiamo essere abili a trovarlo. Tutto qui. >
< Tu la fai facile… >
< Hinata! Allora sei tornata! > gridò Naruto piombandogli addosso per abbracciarla.
< Naruto! Anch’io sono molto contenta di vederti. >
< Ma dov’eri finita? Credevo che ti fosse successo qualcosa di spiacevole. >
< No, fortunatamente no… Ero impegnata a spiare i nostri nemici. >
< Hai rischiato un grande pericolo, sai? >
< Ne sono consapevole, Naruto. Ma tutto è bene quel che finisce bene… Almeno per ora. >
< Ma il maestro Itachi? >
< Purtroppo non è riuscito a salvarsi > fece Tsunade seria.
< Che intendete dire? >
< Che è morto sotto i colpi di quei maledetti Sicari delle Tenebre. >
< No… non il nostro maestro… >
< Se vogliamo sopravvivere dobbiamo unirci tutti e combattere allo stremo delle forze. Non vedo altra possibilità. >
< Abbiamo visto come combattono ma non è affatto facile sconfiggerli… Sembra che non abbiano punti deboli. >
< Loro ce l’hanno… Dobbiamo scoprirlo… >
< E come? >
< Ancora non lo so, Naruto… Adesso pensiamo a riunirci e a prepararci per il peggio. Tra poco i Sicari delle Tenebre saranno qui. >
 
 
Tsunade i suoi ragazzi si preparavano a combattere i Sicari delle Tenebre aspettandoli in varie parti del loro accampamento per circondarli.
< Tsunade, siete sicura che facendo così sia una buona idea? >
< L’unico modo è attaccarli di sorpresa… Loro non si aspettano un attacco simultaneo. >
Ma Hinata non riusciva a fidarsi delle parole della sua responsabile.
< Hinata, di a tutti gli altri di prepararsi con le armi. Sento che tra poco saranno qui. >
< D’accordo. >
Passeggiando tra la neve e il vento sferzante del nord, Hinata notò qualcosa che le raggelò il sangue.
“Queste impronte… mi sembrano molto familiari…”
Guardando più attentamente, Hinata notò qualcosa di strano.
“No… non possono essere qui.”
Guardandosi intorno con circospezione, Hinata notò degli uomini nell’ombra che si stavano muovendo a velocità inaudita.
“Sono loro. Non c’è dubbio.”
Cercando di non farsi cogliere impreparata, Hinata tentò di seguirli per scoprire le loro reali intenzioni.
“Come avranno fatto ad entrare nel nostro accampamento senza essere visti? È impossibile.”
< Siamo molto più abili di voi… Sono sconcertato che tu non l’abbia ancora capito, Hinata. >
Sentendo una voce dietro di lei, Hinata si girò di scatto.
< Dove sei?! Fatti vedere! >
< Noi Sicari delle Tenebre siamo molto abili ad attaccare nell’ombra. >
< Siete solo un gruppo di vigliacchi! Noi del Villaggio della Foglia combattiamo a viso aperto senza nasconderci. >
< Quello che fate voi non c’interessa minimamente… >
< Che cosa avete intenzione di fare? >
< Uccidervi dall’interno senza che voi ve ne accorgiate. Tipo così. >
Seguendo il fruscio e la voce del suo nemico, Hinata riuscì ad intravederlo mentre prese in ostaggio la povera Ino.
< Ino! >
< Chi sei?! Lasciami immediatamente andare! > gridò la ragazzina cercando di divincolarsi.
< Più ti muovi più ti farai del male… Ascolta la tua compagna. È meglio per te. >
< Hinata, sono loro vero? >
< Purtroppo sì, Ino. >
< Felice di conoscerti, Ino… Come fa una bella ragazza come te a far parte di una combriccola di idioti che non sanno difendersi minimamente? >
< Non è vero. I miei compagni sono i più forti guerrieri del mondo. >
< Davvero? Da quando avete abbandonato le vostre arti marziali siete diventati una massa di rammolliti. >
< Non ti permetto di infamare i miei compagni… I nostri maestri ci hanno dato tutto. >
< Ti riferisci forse a Itachi? Lui era il peggio di tutti. Prima criminale e dopo maestro… Ma era solo un uomo inutile che pensava ai suoi affari. >
< Non è vero. Lui teneva molto a noi > replicò Ino con le lacrime agli occhi.
< Se vi aveva davvero a cuore non faceva di testa sua abbandonando la qui presente Hinata e fare l’eroe contro di noi… E’ stata una follia bella e buona… Devo dire che il più intelligente è stato Gaara nel tradirvi. Peccato che sia stato sconfitto da quelli come voi. Ma la vita va avanti e non possiamo fermarci dinanzi a nulla. >
< Perché volete conquistare il nostro villaggio? Che cosa ci guadagnate? >
< Per la supremazia del nord, è ovvio. E poi non ce la facciamo più a rimanere nell’ombra… Abbiamo bisogno di altri seguaci per rafforzarci e divenire più forti. Dopodiché potremmo anche ambire a conquistare tutti gli altri villaggi. Ma una cosa alla volta… Adesso dobbiamo pensare a voi, miei cari ragazzi del Villaggio della Foglia. Riuscirete davvero ad avere la meglio contro di noi? >
< Ricordati una cosa, dannato sicario: i ragazzi del Villaggio della Foglia non si arrendono mai. >
< Allora questo vuol dire che morirete uno ad uno… A cominciare da questa bellissima ragazza. >
< Ino! No! >
Mentre il nemico si apprestava a tagliargli la gola, Shikamaru riuscì ad agguantare la sua mano riuscendo a strappargli l’arma.
< Il tuo cavaliere è venuto a salvarti, Ino… Ma questo non servirà a niente. >
Senza che se ne accorgesse, gli altri membri dei Sicari delle Tenebre circondarono il giovane ragazzo.
< Adesso sì che non hai nessuna speranza… I miei compagni sono in cinque mentre tu sei solo. >
< Il nostro amico non sarà mai solo. >
Uscendo allo scoperto, Naruto, Sasuke, Sakura e Tsunade vennero in soccorso del giovane Shikamaru.
< Bene. La compagnia del Villaggio della Foglia è finalmente riunita… Sarà un piacere sconfiggervi tutti assieme. >
< Sempre che ci riuscite. >
< Sasuke Uchiha, se combatti come tuo fratello, non hai nessuna possibilità di sconfiggerci. >
< Mio fratello era forte… Ma io sono molto diverso da lui. State a vedere! >
Seguito da Naruto e Sakura, Sasuke si mossè a gran velocità contro i nemici che avevano circondato Shikamaru, facendo un varco che avrebbe permesso di liberarlo.
< Vieni. Non c’è tempo da perdere. >
Mentre Naruto e Sakura erano impegnati a fronteggiare i loro nemici, Sasuke si precipitò contro quello che doveva essere il loro capo.
< Bravo, Sasuke. Sei molto più forte di tuo fratello maggiore… Ma questo non impedirà di aver salva la vita. >
Senza che se ne potesse accorgere, Sasuke fu ferito all’altezza dello stomaco con un coltello.
< Purtroppo per te non sei così furbo come vuoi farci credere… Adesso come riuscirai a salvarti? >
< Maledetto… Come hai potuto? >
< Dovevi dimostrarmi la tua potenza e la tua astuzia… Ma ancora non sei pronto per sconfiggerci… Spero solamente che non sia tu il più forte del gruppo. >
< Non avete ancora visto me! >
Il grido di Tsunade, talmente forte da squarciare il vento, si precipitò contro colui che aveva ferito Sasuke colpendolo a sua volta alle spalle.
< Questo è per Itachi! >
Dopo averlo squarciato i suoi organi, gli altri Sicari delle Tenebre si immobilizzarono all’istante.
< Che cosa avete da guardare? > tuonò Tsunade con il sangue del suo nemico che gli era schizzato in faccia < Adesso tocca a voi fare la sua stesse identica fine. >
Cercando dei varchi per poter fuggire alla furia della donna, alla fine i Sicari delle Tenebre furono circondati dagli altri membri del Villaggio della foglia, morendo sotto il loro impeto.
< E’ finita… Ancora non ci posso credere > mormorò Sasuke prima di crollare svenuto a terra.
< Sasuke! > gridò Sakura < Ti prego, non morire. >
< Sakura… Tsunade… Siete stati tutti bravi a fronteggiare un simile nemico. Sono stato orgoglioso di aver combattuto con dei guerrieri come voi. >
< Tu non morirai, Sasuke > gridò Tsunade < Ti riportiamo dritto al Villaggio della Foglia per curarti. >
< No! Il Villaggio è troppo lontano. Non riusciremo mai ad arrivare in tempo. >
< Ma Sasuke… >
< Lasciatemi morire qui… Devo ricongiungermi con mio fratello. >
< Tuo fratello non avrebbe mai voluto che tu morissi così. Lui vorrebbe che tu vivessi! >
< Mi dispiace Sakura, ma ho già visto che la ferita non si può più curare… Ormai sono spacciato. >
< Sasuke, no… >
< Ti prego di non piangere. Voglio ricordarti con quel tuo sorriso che ti contraddistingueva. Fallo per me. >
< Io… non riesco a farlo… >
< Sei la persona a cui ho tenuto di più, Sakura. Non dimenticarlo. >
Sentendo quelle parole piene d’amore, Sakura smorzò un sorriso che non passò inosservato a Sasuke.
< Bene. Adesso posso morire in pace. >
Dopo aver chiuso gli occhi, Sasuke si addormentò per sempre tra le braccia della sua amata, lasciando la sua responsabile e tutti gli altri ragazzi nella più completa disperazione.
 
 
Dopo aver seppellito il corpo di Sasuke nelle fredde aree del nord, Tsunade e gli altri ragazzi del Villaggio della Foglia erano tornati a casa.
Sconfitti i loro nemici più potenti, i giovani ragazzi fecero di tutto per tornare alle loro vite normali.
Ma non potevano dimenticarci di quella missione che aveva per sempre scosso le loro vite perdendo due dei rappresentanti più forti.
< La vita deve andare avanti… qualsiasi cosa succede > fece Tsunade accarezzando il viso di Sakura distrutto dal dolore.
< E’ quello che continuo a dirmi pure io… Ma è troppo frustrante. Non doveva finire così. >
< Avresti voluto morire al suo posto? >
< Se lui è morto, anch’io volevo fare la sua stessa fine. >
< Sakura, ti prego. Non dirlo nemmeno per scherzo. >
< Tsunade, devo continuare a vivere senza di lui… ma è impossibile. >
< Ci sono i tuoi amici. Loro non ti abbandoneranno mai. >
< Sì… avete ragione > replicò Sakura sorridendo.
< Ecco, brava. È così che noi tutti ti vogliamo. >
< Siete la migliore Hokagh che il Villaggio della Foglia abbai mai avuto, Tsunade. >
< Ti ringrazio, tesoro. È bello sentirtelo dire > rispose la donna abbracciando la sua guerriera preferita come se fosse la figlia che non aveva mai avuto.
Tsunade non riusciva a credere che Itachi non c’era più.
Il povero ragazzo era morto miseramente sotto le minacce e i colpi dei Sicari delle Tenebre.
< Senza Itachi non riusciremo mai a sconfiggere quel gruppo di uomini > fece Tsunade una volta tornata all’accampamento accompagnata da Hinata.
< Non è vero, Tsunade. Vedrete che riusciremo… >
< Siamo niente senza di lui. Anche se li combattiamo tutti assieme non abbiamo possibilità di vincire. >
Sentendo la sua responsabile disperarsi, alla fine Hinata gli diede un sonoro schiaffo.
< Hinata! >
< Una vera Hokage non si da per spacciata… in nessuna occasione. Noi combatteremo fino alla morte e difenderemo il nostro territorio con le unghie e con i denti. Mi sono spiegata? >
< Sai, Hinata? Saresti un ottima responsabile. >
< Voi siete molto forte, Tsunade. È solo che adesso siete molto scossa per la morte di Itachi… Posso capirvi ma non possiamo rimanere qui senza fare nulla. Dobbiamo organizzarci e sferrare un attacco decisione al loro gruppo prima che ci trovino impreparati. >
< Tu hai forse qualche idea? >
< L’unione fa la forza, Tsunade. Tutti noi assieme riusciremo ad ucciderli. Anche se loro come guerrieri sono insuperabili. Avranno pure un punto debole, no? >
< Vorrei proprio sapere quale… >
< Dobbiamo essere abili a trovarlo. Tutto qui. >
< Tu la fai facile… >
< Hinata! Allora sei tornata! > gridò Naruto piombandogli addosso per abbracciarla.
< Naruto! Anch’io sono molto contenta di vederti. >
< Ma dov’eri finita? Credevo che ti fosse successo qualcosa di spiacevole. >
< No, fortunatamente no… Ero impegnata a spiare i nostri nemici. >
< Hai rischiato un grande pericolo, sai? >
< Ne sono consapevole, Naruto. Ma tutto è bene quel che finisce bene… Almeno per ora. >
< Ma il maestro Itachi? >
< Purtroppo non è riuscito a salvarsi > fece Tsunade seria.
< Che intendete dire? >
< Che è morto sotto i colpi di quei maledetti Sicari delle Tenebre. >
< No… non il nostro maestro… >
< Se vogliamo sopravvivere dobbiamo unirci tutti e combattere allo stremo delle forze. Non vedo altra possibilità. >
< Abbiamo visto come combattono ma non è affatto facile sconfiggerli… Sembra che non abbiano punti deboli. >
< Loro ce l’hanno… Dobbiamo scoprirlo… >
< E come? >
< Ancora non lo so, Naruto… Adesso pensiamo a riunirci e a prepararci per il peggio. Tra poco i Sicari delle Tenebre saranno qui. >
 
 
Tsunade i suoi ragazzi si preparavano a combattere i Sicari delle Tenebre aspettandoli in varie parti del loro accampamento per circondarli.
< Tsunade, siete sicura che facendo così sia una buona idea? >
< L’unico modo è attaccarli di sorpresa… Loro non si aspettano un attacco simultaneo. >
Ma Hinata non riusciva a fidarsi delle parole della sua responsabile.
< Hinata, di a tutti gli altri di prepararsi con le armi. Sento che tra poco saranno qui. >
< D’accordo. >
Passeggiando tra la neve e il vento sferzante del nord, Hinata notò qualcosa che le raggelò il sangue.
“Queste impronte… mi sembrano molto familiari…”
Guardando più attentamente, Hinata notò qualcosa di strano.
“No… non possono essere qui.”
Guardandosi intorno con circospezione, Hinata notò degli uomini nell’ombra che si stavano muovendo a velocità inaudita.
“Sono loro. Non c’è dubbio.”
Cercando di non farsi cogliere impreparata, Hinata tentò di seguirli per scoprire le loro reali intenzioni.
“Come avranno fatto ad entrare nel nostro accampamento senza essere visti? È impossibile.”
< Siamo molto più abili di voi… Sono sconcertato che tu non l’abbia ancora capito, Hinata. >
Sentendo una voce dietro di lei, Hinata si girò di scatto.
< Dove sei?! Fatti vedere! >
< Noi Sicari delle Tenebre siamo molto abili ad attaccare nell’ombra. >
< Siete solo un gruppo di vigliacchi! Noi del Villaggio della Foglia combattiamo a viso aperto senza nasconderci. >
< Quello che fate voi non c’interessa minimamente… >
< Che cosa avete intenzione di fare? >
< Uccidervi dall’interno senza che voi ve ne accorgiate. Tipo così. >
Seguendo il fruscio e la voce del suo nemico, Hinata riuscì ad intravederlo mentre prese in ostaggio la povera Ino.
< Ino! >
< Chi sei?! Lasciami immediatamente andare! > gridò la ragazzina cercando di divincolarsi.
< Più ti muovi più ti farai del male… Ascolta la tua compagna. È meglio per te. >
< Hinata, sono loro vero? >
< Purtroppo sì, Ino. >
< Felice di conoscerti, Ino… Come fa una bella ragazza come te a far parte di una combriccola di idioti che non sanno difendersi minimamente? >
< Non è vero. I miei compagni sono i più forti guerrieri del mondo. >
< Davvero? Da quando avete abbandonato le vostre arti marziali siete diventati una massa di rammolliti. >
< Non ti permetto di infamare i miei compagni… I nostri maestri ci hanno dato tutto. >
< Ti riferisci forse a Itachi? Lui era il peggio di tutti. Prima criminale e dopo maestro… Ma era solo un uomo inutile che pensava ai suoi affari. >
< Non è vero. Lui teneva molto a noi > replicò Ino con le lacrime agli occhi.
< Se vi aveva davvero a cuore non faceva di testa sua abbandonando la qui presente Hinata e fare l’eroe contro di noi… E’ stata una follia bella e buona… Devo dire che il più intelligente è stato Gaara nel tradirvi. Peccato che sia stato sconfitto da quelli come voi. Ma la vita va avanti e non possiamo fermarci dinanzi a nulla. >
< Perché volete conquistare il nostro villaggio? Che cosa ci guadagnate? >
< Per la supremazia del nord, è ovvio. E poi non ce la facciamo più a rimanere nell’ombra… Abbiamo bisogno di altri seguaci per rafforzarci e divenire più forti. Dopodiché potremmo anche ambire a conquistare tutti gli altri villaggi. Ma una cosa alla volta… Adesso dobbiamo pensare a voi, miei cari ragazzi del Villaggio della Foglia. Riuscirete davvero ad avere la meglio contro di noi? >
< Ricordati una cosa, dannato sicario: i ragazzi del Villaggio della Foglia non si arrendono mai. >
< Allora questo vuol dire che morirete uno ad uno… A cominciare da questa bellissima ragazza. >
< Ino! No! >
Mentre il nemico si apprestava a tagliargli la gola, Shikamaru riuscì ad agguantare la sua mano riuscendo a strappargli l’arma.
< Il tuo cavaliere è venuto a salvarti, Ino… Ma questo non servirà a niente. >
Senza che se ne accorgesse, gli altri membri dei Sicari delle Tenebre circondarono il giovane ragazzo.
< Adesso sì che non hai nessuna speranza… I miei compagni sono in cinque mentre tu sei solo. >
< Il nostro amico non sarà mai solo. >
Uscendo allo scoperto, Naruto, Sasuke, Sakura e Tsunade vennero in soccorso del giovane Shikamaru.
< Bene. La compagnia del Villaggio della Foglia è finalmente riunita… Sarà un piacere sconfiggervi tutti assieme. >
< Sempre che ci riuscite. >
< Sasuke Uchiha, se combatti come tuo fratello, non hai nessuna possibilità di sconfiggerci. >
< Mio fratello era forte… Ma io sono molto diverso da lui. State a vedere! >
Seguito da Naruto e Sakura, Sasuke si mossè a gran velocità contro i nemici che avevano circondato Shikamaru, facendo un varco che avrebbe permesso di liberarlo.
< Vieni. Non c’è tempo da perdere. >
Mentre Naruto e Sakura erano impegnati a fronteggiare i loro nemici, Sasuke si precipitò contro quello che doveva essere il loro capo.
< Bravo, Sasuke. Sei molto più forte di tuo fratello maggiore… Ma questo non impedirà di aver salva la vita. >
Senza che se ne potesse accorgere, Sasuke fu ferito all’altezza dello stomaco con un coltello.
< Purtroppo per te non sei così furbo come vuoi farci credere… Adesso come riuscirai a salvarti? >
< Maledetto… Come hai potuto? >
< Dovevi dimostrarmi la tua potenza e la tua astuzia… Ma ancora non sei pronto per sconfiggerci… Spero solamente che non sia tu il più forte del gruppo. >
< Non avete ancora visto me! >
Il grido di Tsunade, talmente forte da squarciare il vento, si precipitò contro colui che aveva ferito Sasuke colpendolo a sua volta alle spalle.
< Questo è per Itachi! >
Dopo averlo squarciato i suoi organi, gli altri Sicari delle Tenebre si immobilizzarono all’istante.
< Che cosa avete da guardare? > tuonò Tsunade con il sangue del suo nemico che gli era schizzato in faccia < Adesso tocca a voi fare la sua stesse identica fine. >
Cercando dei varchi per poter fuggire alla furia della donna, alla fine i Sicari delle Tenebre furono circondati dagli altri membri del Villaggio della foglia, morendo sotto il loro impeto.
< E’ finita… Ancora non ci posso credere > mormorò Sasuke prima di crollare svenuto a terra.
< Sasuke! > gridò Sakura < Ti prego, non morire. >
< Sakura… Tsunade… Siete stati tutti bravi a fronteggiare un simile nemico. Sono stato orgoglioso di aver combattuto con dei guerrieri come voi. >
< Tu non morirai, Sasuke > gridò Tsunade < Ti riportiamo dritto al Villaggio della Foglia per curarti. >
< No! Il Villaggio è troppo lontano. Non riusciremo mai ad arrivare in tempo. >
< Ma Sasuke… >
< Lasciatemi morire qui… Devo ricongiungermi con mio fratello. >
< Tuo fratello non avrebbe mai voluto che tu morissi così. Lui vorrebbe che tu vivessi! >
< Mi dispiace Sakura, ma ho già visto che la ferita non si può più curare… Ormai sono spacciato. >
< Sasuke, no… >
< Ti prego di non piangere. Voglio ricordarti con quel tuo sorriso che ti contraddistingueva. Fallo per me. >
< Io… non riesco a farlo… >
< Sei la persona a cui ho tenuto di più, Sakura. Non dimenticarlo. >
Sentendo quelle parole piene d’amore, Sakura smorzò un sorriso che non passò inosservato a Sasuke.
< Bene. Adesso posso morire in pace. >
Dopo aver chiuso gli occhi, Sasuke si addormentò per sempre tra le braccia della sua amata, lasciando la sua responsabile e tutti gli altri ragazzi nella più completa disperazione.
 
 
Dopo aver seppellito il corpo di Sasuke nelle fredde aree del nord, Tsunade e gli altri ragazzi del Villaggio della Foglia erano tornati a casa.
Sconfitti i loro nemici più potenti, i giovani ragazzi fecero di tutto per tornare alle loro vite normali.
Ma non potevano dimenticarci di quella missione che aveva per sempre scosso le loro vite perdendo due dei rappresentanti più forti.
< La vita deve andare avanti… qualsiasi cosa succede > fece Tsunade accarezzando il viso di Sakura distrutto dal dolore.
< E’ quello che continuo a dirmi pure io… Ma è troppo frustrante. Non doveva finire così. >
< Avresti voluto morire al suo posto? >
< Se lui è morto, anch’io volevo fare la sua stessa fine. >
< Sakura, ti prego. Non dirlo nemmeno per scherzo. >
< Tsunade, devo continuare a vivere senza di lui… ma è impossibile. >
< Ci sono i tuoi amici. Loro non ti abbandoneranno mai. >
< Sì… avete ragione > replicò Sakura sorridendo.
< Ecco, brava. È così che noi tutti ti vogliamo. >
< Siete la migliore Hokagh che il Villaggio della Foglia abbai mai avuto, Tsunade. >
< Ti ringrazio, tesoro. È bello sentirtelo dire > rispose la donna abbracciando la sua guerriera preferita come se fosse la figlia che non aveva mai avuto.
   
 
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