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Autore: _Almach_    28/07/2019    3 recensioni
E se Jiang Fengmian non avesse mai trovato Wei Wuxian? Se fosse stato trovato da qualcun altro? cosa ne sarebbe stato del suo percorso e destino?
{Fic in pubblicazione anche su wattpad}
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Era abbastanza considerevole la distanza tra Yunmeng e Caiyi, questo comportò un viaggio parecchio lungo che Wei Wuxian passò prevalentemente dormendo oppure osservando fuori dall'imbarcazione chiedendo spiegazioni a Lan Xichen ogni volta che c’era un nuovo dettaglio del paesaggio ad attirare la sua attenzione. Nessuno lo aveva sentito parlare tanto fino a quel momento, quindi l'idea che potesse possedere una tale curiosità repressa sorprese tutti, ma non per questo fu fastidiosa da colmare. Il più grande dei fratelli Lan aveva buon cuore, i suoi occhi non assunsero mai una sfumatura di stanchezza e sulle sue labbra c’era sempre un sincero sorriso e questo, non fece mai sentire in colpa Wei Ying dal riempirlo di domande.

Arrivarono a Caiyi che era primo pomeriggio, un posto tranquillo ma al contempo pieno di vita. Non mancavano venditori vari che cercavano di vendere la loro merce a chiunque passasse davanti al bancone in quel momento. Se non fosse che non erano assolutamente presenti fiori di loto che sfioravano la superficie dell'acqua Wei Wuxian pensò che, in realtà, non si erano mai veramente spostati da Yunmeng, che tutto quello che aveva visto fin'ora era solo il frutto della sua semplice immaginazione.

 Eppure non avevano il tempo materiale per fermarsi troppo a lungo. Era ancora lunga la strada per arrivare presso i Meandri delle Nuvole, e Wei Wuxian ebbe solo il tempo di dare un’occhiata veloce ai dintorni, darsi una sistemata sbrigativa e prendere a seguire i Lan verso la loro meta. Lan Wangji aveva detto il vero, non c’era alcun cane nei paraggi, e questo permise al più piccolo di camminare al meglio delle sue possibilità senza arrestare il passo per via della paura.
Camminarono a lungo, era già pomeriggio inoltrato quando giunsero nei pressi dell'ingresso. Wei WuXian, nonostante non si fosse mai lamentato, iniziava ad avere un leggero fiatone. Le sue gambe si fermarono non appena i suoi grandi occhi grigi si posarono su qualcosa che aveva attratto la loro attenzione.

<< Cos'è quella? >>

Chiese in generale, non si era rivolto a nessuno del terzetto in particolare, si limitò a indicare una parete con una moltitudine di caratteri incisi, molti di difficile comprensione considerando che non riusciva a leggere ancora bene.

<< È il muro delle tremila regole della nostra Scuola! >>

A rispondere era stato Lan Zhan, non parlava mai ma chissà perché la sua lingua era sempre in movimento ogni volta che c’era da dire qualcosa di tecnico sulla sua scuola. Era come se fosse un piccolo controllare e chissà, magari da grande lo sarebbe diventato davvero.

<< Eh? Quante sono tremila? >>

<< Tremila sono tremila. >>

 Wei Ying non capiva, e la perentorietà di Lan Wangji non aiutava. A cinque anni sapeva solo una manciata di numeri, quindi sapere che ne esisteva uno così grande, che non sapeva nemmeno contare, cominciò a fargli salire un brivido lungo la spina dorsale.

 << Non preoccuparti, avrai modo di apprenderle tutte senza alcuna fretta. >>

Questa volta fu Lan Xichen a proferire parola con un tono un pó più flessibile rispetto al fratello eppure, chissà perché, il piccolo Wei non si sentì affatto rassicurato questa volta, ma era troppo tardi per tornare indietro quindi si limitò semplicemente ad annuire e a seguire i tre fino ad arrivare, ufficialmente, all'interno di Gusu, dove due giovani maestri si avvicinarono al piccolo gruppo per accoglierli con tanto di inchino. Questa volta, fu Lan Qiren a prendere la parola.

<< Necessito che vi occupiate di Wei Wuxian per un pó. Fategli fare un bagno e procurategli dei vestiti puliti. Io devo andare a parlare con Qingheng-jun*. >>

 << Si, maestro Lan! >>

I due non si fecero molte domande e si avvicinarono al più piccolo per invitarlo ad andare insieme a loro con un semplice cenno della mano. Wei Wuxian, un pó restio, prese a seguirli. Voleva almeno uno dei due fratelli con lui, come una sorta di conforto, ma evidentemente non poteva chiedere tanto, probabilmente anche loro due avevano molto da fare. Infatti, prima di incamminarsi, Lan Qiren si rivolse anche ai nipoti.

 << Xichen, Wangji…riposate un pó, ma non vi dimenticate di riprendere i vostri studi. >>

Entrambi i fratelli annuirono, unendo le braccia davanti il busto per porgere il consueto inchino prima di congedarsi e dirigersi verso tre diverse direzioni. Per loro non era un problema, erano abituati ed era un modo per sviluppare un perfetto nucleo d'oro, come ci si aspetterebbe da dei discepoli di GusuLan.

 Wei Wuxian venne sottoposto a un lungo bagno per cancellare qualsiasi segno di sporcizia che aveva macchiato la sua pelle. Mentre si sfregava le braccia notò la sua tunica ormai lacerata e consumata venire buttata via, un ultimo addio a quella che era stata la sua vita insieme ai genitori. Ne era dispiaciuto, tuttavia non pianse anche se avvertì un sensazione strana dentro di sé, come se il suo cuore si fosse completamente svuotato di ogni cosa. Probabilmente, era uno degli effetti della nostalgia.
Finito il bagno gli venne data una veste bianca, esattamente come quella dei discepoli, e i suoi capelli vennero pettinati e legati in una coda alta; essendo lunghi fino a poco sotto le spalle era necessario donargli un minimo di garbo. Sembrava decisamente un altro bambino dopo questo trattamento, ed era piuttosto piacevole da guardare.
Venne convocato nella stanza di Lan Qiren quando ormai la luna aveva preso posto nel cielo ormai scuro, un qualcosa che faceva risaltare ancora di più l'atmosfera di Gusu rendendolo un posto decisamente da togliere il fiato. I due fratelli Lan non erano insieme a lui, e Wei Wuxian si senti un pó a disagio a stare da solo col vecchio insegnante per via di quello sguardo gelido che si era guadagnato da lui qualche ora prima.

<< Lan-zhangmén era impossibilito a presenziare. Tuttavia, ha compreso il problema ed è disposto ad accoglierti. Da oggi diverrai un discepolo di GusuLan.>>

Nell’asserire questo, Lan Qiren fece scivolare sul tavolo il nastro frontale dal motivo a nuvola e l’amuleto di giada, due oggetti che ogni discepolo doveva tenere sempre con se.

<< Sii sempre giusto e abile nell’apprendere quanto ti verrà insegnato. Di conseguenza, diverrai Lan Wux…>>

<< Vorrei tenere il mio cognome. >>

Non era da tutti interrompere Lan Qiren nel bel mezzo di un suo discorso, tanto che una vena cominciò a pulsare sulla tempia dell’insegnante. Solitamente il sangue non era capace di mentire, e il piccolo Wei mai come adesso gli ricordava quella donna.

<< Puoi ripetere?! >>

<< Io… vorrei tenere il mio cognome.  Non voglio dimenticare chi sono. >>

<< Molte persone farebbero carte false per avere il nome Lan, e tu rifiuti per questo. Ne hai di coraggio. >>

C’era severità nella voce di Lan Qiren, ma Wei Wuxian era deciso a non cedere, anche di fronte a quello sguardo glaciale. Per quanto ne sapeva poteva essere un affronto tale da spedirlo a calci fuori da qui, un modo come un altro per farlo ritornare dal posto dove era venuto.

<< Io sono grato di essere stato accolto qui. Mi impegnerò, anche se porto un cognome diverso. >>

Wei Wuxian non unì le mani dinanzi a se come era consuetudine, semplicemente piegò il busto in avanti in un inchino che sapeva al tempo stesso di preghiera. Era il suo orgoglio di bambino a parlare, oggi poteva pensarla cosi e domani decidere assumere quel cognome per quanto ne sapeva. Erano successi cambiamenti troppo improvvisi nella sua breve vita, cambiamenti per cui non gli era stata chiesta una opinione. Erano successi e basta e lui li aveva dovuti accogliere così, senza avere la forza di fare altro. Forse era per questo che voleva mantenere il suo essere Wei, perché per una volta voleva decidere lui. Ma erano pensieri che non era ancora in grado di spiegare, per questo motivo adottò la via più semplice e diretta.

<< Fai come meglio credi, ma sappi che ti terrò d’occhio. Puoi congedarti, domani mattina voglio vederti puntuale all’interno della Sala Orchidea. >>

<< La ringrazio…>>

Mormorò per l’ultima volta Wei Wuxian prima di prendere i due oggetti che gli erano stati donati, rivolgere un ultimo inchino a Lan Qiren e uscire fuori da quella stanza.
Una volta fuori si fermò a meta strada, la dove la luna si vedeva meglio, e prese il nastro dal motivo a nuvola legandoselo sulla fronte. Prendendo un lungo respiro alzò lo sguardo grigio verso il cielo, un pensiero andò per un solo istante ai suoi genitori prima di incamminarsi di nuovo.

Ora doveva andare davvero tutto bene.  






Qingheng-jun: era il titolo del padre di Lan Wangji e Lan Xichen.






Angolo autrice:
Eccomi qua con un nuovo capitolo. Devo dire che è stato una sorta di parto che mi ha tenuta impegnata un pomeriggio intero, ma mi sono divertita a scriverlo e il risultato mi ha soddisfatto abbastanza.
Vi dirò...ero indecisa se far tenere a Wei Ying il suo cognome oppure cambiarlo con il Lan, ma alla fine ho optato per la prima opzione nonostante "Lan Wuxian" suoni davvero benissimo **
Non so quanti capitoli dedicherò a questa parte dedicata all'infanzia, sicuramente non tanti in modo da non annoiare.
Spero che vi sia piaciuto. Al prossimo aggiornamento <3
   
 
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