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Autore: _Almach_    26/07/2019    3 recensioni
E se Jiang Fengmian non avesse mai trovato Wei Wuxian? Se fosse stato trovato da qualcun altro? cosa ne sarebbe stato del suo percorso e destino?
{Fic in pubblicazione anche su wattpad}
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante il tremore che aveva preso possesso del suo corpo, Wei Wuxian, cercò di focalizzarsi sulla figura dell’uomo in modo da scavare all’interno dei suoi ricordi di bambino se lo avesse già visto da qualche parte. Non erano molte le persone interamente vestite di bianco che giravano per Yunmeng e nei suoi dintorni, un colore che ricordava molto le vesti da lutto che, il bambino, non aveva fatto in tempo ad indossare quando era toccato a lui subire una doppia perdita improvvisa. Eppure, lo sguardo dell’uomo tradiva una sorta di astio mai del tutto represso, di chi si fascia la testa di rancore aspettando il giusto momento per riversarlo sulla persona giusta.

Si sentiva congelato sul posto, messo di fronte a una difficoltà insormontabile di cui non riusciva a comprendere il significato e, nonostante la sua voglia di scappare, non riusciva a farsi forza sulle gambe per alzarsi dalla posizione che aveva assunto non appena aveva mezzo piede all’interno della calda imbarcazione.

Era un disagio che stava cominciando a impregnare le pareti, gli stessi fratelli Lan si scambiarono un’occhiata in cui regnava la più pura e semplice incomprensione. Lan Xichen non si era ancora spostato da davanti lo zio, e sciolse le braccia facendole ricadere lungo i fianchi. L’uomo era entrato da pochi secondi, eppure sembrava già passato un tempo a dir poco infinito.

<< Zio, è successo qualcosa? >>

La domanda di Lan Xichen arrivò dritta al suo obiettivo, Lan Qiren spostò lo sguardo da Wei Wuxian ai nipoti e probabilmente si rese conto di aver avuto un metodo di approccio troppo violento. Anche se era il figlio di quella donna, di cui aveva avuto modo di apprendere la triste sorte, questo non gli dava il pretesto per riversare su di lui parte delle sue frustrazioni passate.

<< Dovrei essere io a domandarvelo. Come mai lo avete portato qui con voi? >>

Il tono non era più gelido come prima, eppure Wei Ying non riusciva a stare del tutto tranquillo. Lan Xichen gli aveva assicurato che non avrebbe creato disturbo, eppure perché, improvvisamente, stava cominciando a sentirsi di troppo?

<< Era spaventato, inoltre è solo, non ha più nessuno. Nel suo stato attuale non potevamo lasciarlo andare senza fare niente. >>

C’era tanto cuore nelle parole di Lan Huan, e Wei Wuxian gliene fu decisamente grato tanto che il suo corpo riprese a rilassarsi un po’ di più anche se manteneva una sorta di rigidità apparente. I suoi occhi grigi alla luce della lanterna apparivano avvolti in una patina lucida, eppure non voleva lasciare alle lacrime la libertà di solcare le sue guance. Nonostante tutto, quel suo piccolo corpo era piuttosto orgoglioso.

Lan Qiren annuì comprensivo e riprese ad accarezzarsi il lungo pizzetto come se stesse pensando a cosa fare considerando la situazione. Probabilmente la risposta risiedeva nel cognome stesso del bambino; Yunmeng apparteneva alla setta Jiang, e il padre di Wei Wuxian, prima di sposarsi, era stato un grande amico e servitore del capo scuola.

<< Comprendo, e avete fatto quello che mi aspetterei da due discepoli di GusuLan. Tuttavia, sono dell’opinione che Jiang-zhǎngmén* potrebbe sapere cosa fare con lui. >>

<< No! >>

Wei Ying non ebbe nemmeno il tempo di sentirsi come una sorta di pacco postale, che si voltò sorpreso verso la fonte di quell’unica e semplice parola. Lan Wangji non si era mai espresso, aveva lasciato il compito di farlo al fratello che era di natura più aperto e affabile. Lo stesso Lan Qiren si voltò sorpreso verso il nipote più piccolo.

<< Wangji, il motivo di questa tua imposizione? >>

<< Lì ci sono i cani. >>

Nel sentire quella semplice parola il corpo di Wei Wuxian prese a tremare, mentre lo sguardo dello zio si tinse sempre di più di una sfumatura perplessa.

<< E questo cosa dovrebbe significare? >>

<< Lui ne ha paura. >>

Wei Ying spalancò gli occhi per la sorpresa, di certo non si sarebbe mai aspettato Lan Wangji dicesse una cosa del genere, era come se lo stesse proteggendo con la forza di poche e semplici parole, e immediatamente trovò anche in lui una fonte di conforto. L’unico che non stava comprendendo era ancora Lan Qiren, ma decise di non indagare oltre, anche perché cominciava già a dolergli la testa se pensava di dover sbattere contro la testardaggine del nipote, una barriera che erigeva di rado ma che sapeva essere resistente abbastanza.

<< Quindi, Wangji, che vorresti fare? >>

Era una domanda specifica quello dello zio, probabilmente era la prima volta che faceva prendere una decisione a Lan Zhan. D’altra parte, perché si dovevano lasciar prendere delle scelte importanti a un bambino di cinque anni e poco più? Eppure, il più piccolo dei Lan aveva già lasciato il suo posto per andarsi a sedere vicino a Wei Ying, occhi di giada che si specchiarono in un mare di grigio.

<< Vieni a Gusu con noi, Wei Wuxian. >>

Non era una domanda, non era una richiesta, era come se fosse una sorta di ordine, un qualcosa per cui Wei Ying si sentì spiazzato per qualche istante. Non aveva parlato per niente da quando Lan Qiren aveva messo piede sull’imbarcazione, eppure finalmente le sue labbra si schiusero in modo da permettergli di proferire qualche frase.

<< Lì… non ci sono cani, vero? >>

<< Allevare animali non è permesso nei Meandri delle Nuvole.>>

<< Allora, si. Verrò con voi. >>

Era stato un botta e risposta di pochi secondi almeno, un qualcosa che spiazzò sia Lan Qiren che Lan Xichen, il primo perché non si sarebbe mai aspettato un risvolto del genere, il secondo perché era qualcosa a cui aveva pensato ma che non aveva avuto modo di esprimere. Era contento, specialmente nel vedere il sorriso che timido sbocciò sul volto sporco del piccolo Wei.

<< Bene, allora ne parlerò con vostro padre una volta che saremo arrivati. L’ultima decisione spetta sempre a lui. >>

A Gusu erano soliti accogliere persone di bell’aspetto, eppure Wei Wuxian era semplicemente trascurato dal troppo tempo passato in strada. Sarebbe bastato un bagno e dei vestiti puliti per vederlo sbocciare come il più timido e carino dei fiori. Lan Qiren, quindi, si spostò verso la plancia per comunicare la partenza immediata. Nel mentre, anche Lan Xichen si spostò per andare a sedersi dall’altro lato rispetto al nuovo arrivato che accolse con un sorriso sincero.

E Wei Wuxian sentì che stava cominciando ad andare tutto bene.






*zhangmen: capo scuola

Angolo Autrice

Oddio, non mi aspettavo di aggiornare così presto, ma vuol dire che sono presa bene da questa fic e la cosa mi rende essenzialmente contenta **
E così, Lan Zhan ha fatto la sua mossa chiedendo a Wei Ying di venire a Gusu, aww <3 se me li vedo che glielo chiede con voce infantile non posso far altro che sciogliermi.
Non vi preoccupate se vedete Wei Wuxian parlare poco, presto lo vedremo chiacchierone e casinista come sempre siamo stati abituati a vederlo...o forse no, dipende sempre da come recepirà le 3000 regole della scuola di Gusu x°°
Questa Long sarà una continua scoperta anche per me, anche perchè non ho preparato scalette di sorta, sarà tutto un viaggio di ispirazione improvvisa della mia testolina.
Detto ciò, grazie a tutti quelli che leggeranno fino a qui <3 al prossimo aggiornamento :3
   
 
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