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Autore: steffirah    29/07/2019    1 recensioni
Un'altra possibilità? O l'eterno ripetersi della stessa storia...?
Una maledizione? Una colpa da scontare? Una speranza? Un futuro in cui vivere, in cui sopravvivere?
"Da quel momento in poi, cantammo del nostro immenso ed eterno amore."
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Raccolta di one-shot dedicate alla "2B9S week" indetta su tumblr dal primo al sette dicembre 2017.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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3. [K]emonomimi / [F]airytale / [S]INoALICE


 

Quando 2B riaprì gli occhi si ritrovò avvolta dal buio più assoluto. Era come se fosse circondata da pareti di petrolio, che andavano estendendosi all'infinito. Provò a camminare per capire dove fosse la fine di quello spazio sconosciuto, mettendo i sensi all'erta. Nulla si udiva eccetto il rumore dei suoi tacchi, che riecheggiavano ad ogni passo che faceva.
Tentò di mettersi in contatto con Pod 042 e l’Operatore 6O, ma non ottenne alcun segnale in risposta.
Non poté far altro che avanzare, cercando di svelare quel mistero, finché non udì un rumore simile ad una corda che veniva tirata, seguito da un fruscio di tende e due voci di bambini che parlavano velocissimi, in sincrono: “Benvenuta nella Library, un mondo dimenticato, imprigionato da storie di eterne morti e rinascite! Da questo momento in poi la tua storia non sarà più la stessa!”
Si mise in posizione d'attacco, ma non fece in tempo ad afferrare la spada che fluttuava alle sue spalle che il suolo sparì da sotto i suoi piedi. Precipitò nel vuoto e, d'istinto, gridò, atterrando sul proprio sedere. Si lamentò massaggiandoselo, bloccandosi nel percepire qualcosa di poco familiare.
Guardò dietro di sé, trovandosi una coda grigia e pelosa che sembrava appartenere ad un gatto attaccata al fondoschiena. Si chiese che brutto scherzo fosse e chi lo avesse architettato, provando a staccarsela, ma dovette necessariamente fermarsi, essendosi attivati i sensori del dolore.

Lasciò perdere, meditando intanto sul come vendicarsi, e si rimise in piedi, pulendosi dalla polvere prima di proseguire in mezzo a quelle lastre variopinte. Specchiandosi casualmente in uno di questi rosoni, scorse anche delle orecchie da gatto ai lati della sua testa. Strinse le labbra, imbarazzata, ringraziando il cielo che nessuno potesse vederla in quello stato, e cominciò a correre nel corridoio, affrettandosi a cercare una via d'uscita. Non appena vide comparire dinanzi a sé un'intensa luce accecante accelerò, saltandovi dentro.
Una volta che si fu abituata a quei bagliori si guardò intorno, notando con sconcerto due cose: invece di essere tornata al Bunker si trovava in un posto del tutto sconosciuto, che non poteva in alcun modo analizzare, essendo priva sia del Pod che del visore. Inoltre, a un lato del paesaggio boschivo che si apriva dinanzi ai suoi occhi fluttuavano delle scritte che non riusciva ad interpretare. Se almeno 9S fosse stato con lei…
“2B, che stai facendo?”
“9S!” esclamò sollevata, voltandosi verso gli alberi, subito pietrificandosi. “… 9S?”
“Sì?”
Sollevò un dito verso le sue orecchie e coda da coniglio, attonita: “Quelle cosa… cosa…?”
Lui la fissò confuso.
“Qualcosa non va?”
2B scosse il capo, giungendo ad una conclusione.
“Sto sognando.”
“Non stai sognando.”
Stavolta la voce di 9S le giunse dalle spalle. Si voltò di scatto e lo trovò comodamente seduto sulla porta da cui, evidentemente, era entrata, dondolando le gambe all'aria, con orecchie e coda da volpe.
“Se non sconfiggi le principesse non potrai esaudire il tuo desiderio.”
“Desiderio?”
Io ho un desiderio?
“Potrai trovare il tuo creatore.”
“Il mio… creatore?”
Si sentiva terribilmente spaesata. Era quello ciò che desiderava?
“Per scoprire di lui devi prima salvare il principe e baciarlo” la istruì, con fare da maestrino.
Lo fissò alzando un sopracciglio, chiedendosi di cosa stesse parlando, ma prima che potesse replicare l'altro 9S le corse vicino, afferrandola per un braccio per attirare la sua attenzione, mettendole fretta.
“Non abbiamo molto tempo, se non ci sbrighiamo le altre principesse potrebbero anticiparti!”
Osservò quello sguardo sinceramente impensierito, serrando le labbra. Non ci stava capendo molto, ma…
“È l'unica tua possibilità per uscire di qui!”
A quelle parole non esitò più, ordinando: “9S, fammi strada.”
La versione di lui coniglio le aprì il percorso, preoccupandosi di girarsi più volte per assicurarsi che non si perdesse tra le righe e le pagine, mentre quella volpe li seguiva con un sorrisetto ambiguo. Nell’accorgersene fu colta da un brivido, sentendo che qualcosa di importante non le era stato detto.
Dovettero fermarsi in diverse tappe e, grazie alle indicazioni di streghe con sembianze animali, si ritrovarono ad affrontare varie fanciulle, ciascuna pericolosa a modo suo. Soprattutto Cinderella, Gretel e Red Riding Hood, erano state delle vere e proprie piantagrane psicopatiche, particolarmente difficili da battere.
Fatto sta che, dopo aver superato quegli ostacoli, 2B giunse finalmente al castello; esso era completamente formato da cubi, come se fosse fatto di dati, e su di esso vi erano sempre quelle infauste iscrizioni in linguaggio sconosciuto.
2B avanzò con decisione, seppure continuava a portarsi dietro quello strano presagio che, come uno strascico che le gravava sulle spalle, la accompagnava dalla partenza. A mano a mano che procedeva diventava sempre più opprimente, sempre più angosciante. Tali sensazioni peggiorarono nel momento in cui cominciò ad avere l’impressione che quel mondo le si stesse chiudendo poco alla volta addosso, come se a spingerne le pareti fosse il cielo stesso. Sentì il peso della punizione divina che si portava con sé anche tramite quelle oscure parole, che le filtravano nella mente, incolpandola di ogni sua singola azione.
Scombussolata da tutto ciò, esitò dinanzi all'ultima porta di quell'apparente labirinto. I due 9S gliela aprirono con fare teatrale, informandola che lì la attendesse il principe, insieme alla verità, e alla libertà.
Mise da parte qualsiasi indugio ed entrò impettita nella stanza, sperando di porre una fine a tutto quel nonsenso quanto prima. Si arrestò ai piedi di un letto sfarzoso, pietrificandosi. Lì sopra, al centro di fiori bianchi a lei tremendamente familiari, riposava 9S, immobile, con le mani intrecciate sul petto, pallido e freddo, come se fosse morto.
Che cosa significa…?
Udì la porta sbattere alle sue spalle e si voltò, pronta all'ultima battaglia.
“Sei tu il mio ultimo avversario, 9S?” domandò stoica, celando ad arte la propria instabilità.

Strinse con tutte le sue forze l'elsa della spada, furiosa, con loro e con se stessa. Non poteva piangere, non poteva lasciare che l’angoscia prendesse il sopravvento, non poteva permettere alle emozioni di vincere.
“Pin-pon, indovinato~” cantilenò il 9S volpe, sembrando deliziato all'idea.
“2B, mi dispiace” mormorò invece il coniglio, con aria mortificata. Ciononostante anche lui le puntò la katana contro, sorridendo tristemente. “È così che deve andare.”
2B digrignò i denti, non attendendo oltre. Ne aveva abbastanza, di tutto. Prima l'avrebbe fatta finita, e meglio sarebbe stato per quel suo finto, ostinato, malandato cuore.
Si scagliò contro di loro, attaccandoli contemporaneamente. I due 9S si difesero bene, ma per quanto lei si sentisse spossata non sarebbero mai stati alla sua altezza. Per questo zittì il loro continuo blaterare, pensando unicamente a brandire la spada, coprendo quella loro familiare voce coi colpi che infliggeva. Il liquido che costituiva il loro sangue schizzava dappertutto, macchiandole i vestiti e la pelle, ma lei cercava di non farci caso, ripetendosi sempre le stesse parole, agendo per dovere, chiudendoli fuori dalla sua mente e dal suo cuore.
Prima li uccido e prima me ne libero, più sarò rapida e meno soffriremo, prima li uccido e prima me ne libero, più sarò rapida e meno soffriremo, credevo in te ma tu mi hai mentita, però la prima a mentire sono stata io stessa, e forse per questo dovremmo semplicemente ucciderci a vicenda, ma per quanto io desideri morire non posso ancora permettertelo, ho un compito da eseguire, un compito da eseguire, un compito da Eseguire
Il primo cui inferse il colpo di grazia fu il 9S coniglio, il più docile e meno combattivo dei due. Anche nello spirare egli le sorrise, pronunciando in mezzo al sangue che gli bloccava la gola e gli scivolava giù in un rettilineo rivoletto fino al mento: “Sono sempre… felice… di morire… per mano tua…”
Troppo simile, troppo simile, troppo reale!
2B si chiuse nuovamente nel suo senso di dovere, ma stavolta le frasi insinuanti di 9S volpe riuscirono a raggiungerla. Forse perché stava cominciando a stancarsi, forse perché le sue velenose parole erano crudelmente veritiere.
“Sei un'esecutrice, 2B, e non sai neanche perché lo fai” la derise, ricevendosi un altro colpo.
“Sì che lo so!”
Lui rise più forte, in maniera quasi folle: “No, non lo sai! Non ne hai proprio idea! Segui gli ordini che ti vengono dati, senza ragione!”
“La ragione c'è!” gridò con tutto il fiato che aveva in gola e alle sue risate crescenti gli trapassò la cassa toracica, non sopportandolo più.
Estrasse la lama con violenza e il suo corpo cadde all'indietro su quel pavimento a scacchiera; la sua risata andò affievolendosi gradualmente mentre si portava faticosamente una mano al petto, recitando con un'ultima traccia di sarcasmo: “Gloria... all'Umanità…”
Ansante, 2B si allontanò da quelle pozze di vermiglio, appoggiandosi fiacca ad una colonna. All'improvviso udì una musica sinistra, cui si aggiunse come il rumore di marionette che battevano i denti, in una muta risata. Dei fili trasparenti apparvero dal soffitto, attorcigliandosi attorno ai cadaveri inermi e scomposti dei due 9S, tirandoli via, prima di coprire quella cruda scena calando un sipario scarlatto.
2B rimase a fissare tutto ciò turbata e sconvolta, ma si diede subito una scossa. Doveva assolutamente andarsene di lì, prima di rischiare di impazzire.
S'approcciò al letto, allungandosi verso 9S, sfiorandogli il viso con una mano, con una delicatezza tale che era come se temesse che potesse infrangersi in mille pezzi da un momento all'altro.
“9S… è veramente questa la mia storia? Non c'è modo di cambiarla? Non avrebbe dovuto essere diversa?”
Strinse l'altra mano in pugno, notando che quei candidi fiori così simili ai gigli andavano tingendosi di rosso, bagnandosi del suo sangue. Non era quello che voleva, non era quello che desiderava.
Chiuse gli occhi, poggiando la fronte contro la sua, cominciando a sentirsi persa.
“Il te volpe mi ha detto che tu saresti stato la mia via di uscita. Che tu mi avresti fatto scoprire la verità, che mi avresti fatto trovare il mio creatore. Ma queste cose, non mi interessano.”
Una lacrima le sfuggì mentre si chinava maggiormente verso di lui, sussurrando: “Io voglio soltanto disfarmi di questa maledizione, sciogliermi dalle catene di questo perpetuo castigo e trovare la libertà, con te.”
Posò le labbra sulle sue e, nello stesso momento, tutto, compreso loro stessi, sfavillò e si sfibrò, in una distruzione di dati.









 

Angolino autrice:
Buonsalve! E con questa, si conclude il trio delle shot più crude, dolorose e angoscianti (le prossime hanno toni più leggeri).
In teoria, avrei dovuto scegliere uno dei tre temi del prompt, ma essendo indecisa ho finito col mescolarli. Quindi kemonomimi lo ritrovate nelle orecchie e code di animali, fairytale nella "solita" favoletta illustrata (in cui però i buoni sono i cattivi e viceversa, ecco perché le streghe danno consigli, pur guidandola verso un finale tragico) e SINoALICE nell'ambientazione (seppure nemmeno a questo io abbia mai giocato, ho solo visto un po' l'inizio e la collaborazione con Automata, ma mi ci sono
staccata). In particolare, ho citato come personaggi Cinderella, Gretel e Red Riding Hood, che come immagino sappiate sono associate a "Depravazione", "Delusione" e "Violenza". Per diverse ragioni, sembravano le più azzeccate con ciò che ho finito col trattare. Potete comunque considerare questa shot come un sogno o un'AU, a libera interpretazione. 
Il fatto che ci siano due (in realtà tre) 9S dovrebbe essere una rappresentazione dei vari "caratteri" che lui ha. Immagino siano anche piuttosto palesi le corrispondenze con le sue due personalità predominanti (buona e furba) e non ci sia bisogno di spiegare altro. Così come non credo di dover aggiungere nulla sui "fiori bianchi simili ai gigli", no? Ma se siete curiosi e volete saperne di più su tutto quello che mi ruotava in testa quando l'ho scritta, chiedete pure.
Detto ciò, vi auguro un buon inizio di settimana!

  
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