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Autore: Ande03    30/07/2019    0 recensioni
Relativamente, ho capito tantissime cose di te esattamente quando i nostri occhi si sono incrociati, abbiamo trascorso svariati secondi a scrutarci.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Rimango ad osservare i suoi occhi mentre le parole che mi ha appena detto mi rimbombano in testa mille e mille volte, senza farmi capire più nulla. Come dovrei reagire a queste sue parole?

Significa che anche lui ha sentito ciò che ho sentito  io? Queste strane sensazioni non le provo solo io?

  • Scusa che intendi?
  • Dai... hai capito. Non fare finta di nulla.
  • No non ho capito. Mi dispiace forse ti sei fatto un idea sbagliata di me.
  • Che idea pensi che io mi sia fatto?
  • Ma non lo so... so solo che sei piuttosto strano.
  • Sicuramente strano lo sono ma  fammi capire cosa vuoi dire?
  • Niente niente basta.

Mi allontano facendo finta di  non essere stato scalfito dalle sue parole.

 

  • Ma che fai ? Perché cazzo scappi? Che sto facendo di male?
  • Ti ho già risposto nulla. Ho solo sonno e voglio andare a casa.
  • Ok... allora dato che vai via mi puoi dare un  passaggio?
  • No sono a piedi.
  • Va bene allora alla prossima . Ciao 
  • Ciao 

Vado via un po’ frastornato dalla situazione non so esattamente cosa pensare  non so che cazzo è successo questa sera, ma sinceramente non lo voglio sapere  probabilmente  questo ragazzo mi sta simpatico quindi per questo avevo voglia di conoscerlo, probabilmente è una di quelle simpatie che senti a primo impatto, nulla di strano.

Se mi sono un po’ preoccupato è solo perché è la prima volta che  mi succede.

Ma comunque probabilmente è stata la prima e sarà l’ultima volta che lo vedrò.

Certo che comunque è strano... faceva delle supposizioni che sinceramente non capivo e poi sembrava leggere nel pensiero... boh esistono milioni di persone strane nel mondo, probabilmente  oggi ne ho conosciuta una.

 

***

 

Sono trascorsi due giorni dall’incontro con quel ragazzo così strano,

Sinceramente ho ripensato a quell’incontro diverse volte... va beh un po’ di più quasi sempre, non riesco a definire la motivazione ma  avevo il desiderio di rivivere quel momento forse per potergli riparlare... non saprei  ho pensato svariate volte  che forse avrei dovuto dargli un passaggio dal momento in cui avevo la macchina, però se ho detto una bugia è solo perché la situazione era diventata un po’ strana, forse quanto lui, ed io non riuscivo a sostenerla.

Comunque oggi vado di nuovo alla villa in cui ci incontriamo spesso con i miei amici, lo stesso luogo in cui ho incontrato per la prima volta Francesco, spero con tutto me stesso di rivederlo.

Che sto dicendo? No no non spero di rivederlo. Io spero che questa sera ci sia anche Alice così scopiamo. Si spero questo.

Provo a convincermi che voglio vedere Alice e non Francesco, riesco nel mio intento o almeno. Nel superficiale, dentro me so cosa preferirei fare, mi piacerebbe tanto trascorrere tutta L sera a parlare con il  ragazzo strano dell’altra sera. Nonostante era così  insolito il suo comportamento mi ha fatto stare talmente tanto bene che vorrei sentirmi di nuovo allo stesso modo.

Finalmente arrivo  alla villa, c’è una gran confusione, come al solito in fin dei conti, nulla di strano.

Entro salutando tutti, i miei occhi ed il mio cuore si fermano d’improvviso quando in lontananza vedo Francesco. 

Resto a fissare la sua figura per lasso di tempo indefinito, finchè non vengo interrotto da Marco.

  • Andri ciao.
  • Ehi ciao Marco come sta ?
  • Tutto bene fra sai che la prossima settimana mi laureo.
  • Mamma mia che bello mi fa tanto piacere fra, che farai per festeggiare?
  • I miei genitori mi hanno detto di organizzare una festa, sei invitato.
  • Oh grazie... ci sarò con tanto piacere.
  • Ma tu invece quando farai qualcosa di utile per il tuo futuro?
  • Perché? Ho un lavoro così bello che dovrei fare?
  • Ma dai  Andrea non è bello il tuo lavoro.
  • A me piace... non faccio un cazzo.
  • Boh fai tu ma credo che non sia il massimo delle tue aspirazioni lavorare in una pasticceria.
  • Fra ho smesso di avere aspirazioni molto tempo fa...
  • Boh fai tu...

Sorrido annuendo, non sopporto le persone che mi dicono cosa è giusto o cosa è sbagliato nella mia vita, ma io dico loro che cazzo ne sanno... va beh dai. Che palle ora c’è da fare il regalo per la laurea, va beh chiederò a Gaia  di aiutarmi.

Gaia è la mia migliore amica “anche scopamica”

Approposito di lei eccola lì che fa l’oca con Mario.

Decido di uscire fuori, con il desiderio di essere raggiunto nuovamente da Francesco.

Trascorro più di mezz’ora ad aspettare, ma nulla probabilmente non mi ha visto, quindi sicuramente cosa posso aspettarmi, o forse ha scoperto che l’altra sera ho detto una cazzata e magari si è offeso. Basta Andrea smettila di farti film mentali, sembri una ragazzina di 16 anni...

Decido di alleviare  l’ansia per la situazione facendomi  una canna,  al momento penso sia l’unica cosa a potermi far rilassare un po’, non voglio esagerare questa sera, anche perché non so cosa potrei dire o fare... quindi meglio evitare  un eccesso.

D’improvviso propio come la scorsa volta sento una mano posarsi sulla mi spalla, questa volta  non ho la musica, nonostante ciò  faccio un balzo, mi ha spaventato.

Mi volto per vedere chi fosse questa volta, con mia sorpresa noto che dinanzi a me c’è Francesco, con gli occhi puntati suoi miei. Allora non è arrabbiato per la mia bugia, la sua presenza mi provoca un sorriso  che faccio senza accorgermene.

  • Eccoti. Che fai qui fuori tutto solo?
  • Ora non sono più solo.

Sorride annuendo, si siede accanto a me in silenzio, la sua espressione è seria sembra diversa dalla scorsa sera, però io a differenza sua non so leggere nella mente delle persone, quindi non riesco a capire cosa gli passa per la testa. Anche se sinceramente vorrei propio saperlo.

  • Allora che mi dici di te?
  • Che vuoi sapere?
  • Tutto...
  • Tutto, tutto ?
  • Beh quello che posso sapere.

Sorrido voltandomi dal lato opposto, faccio un piccolo sospiro.

  • Allora beh sono Andrea, ma questo lo sai già... ho 25 anni sono nato e cresciuto qui a Roma, lavoro in una pasticceria/caffetteria. Cos’altro vuoi sapere?
  • Tempo al tempo, presto saprò anche altro...
  • Boh  vedremo sono una persona piuttosto  riservata.

Fa una piccola risatina che non riesco a definire se è una presa in giro o altro...

Non lo capisco e questo mi fa impazzire, mi da tanto fastidio non riuscire a capirlo.

  • Anziché ridere dimmi qualcosa tu ora.
  • Si allora io ho 26 anni  sono anche io nato e cresciuto in questa meravigliosa città, poi cos’altro beh si sono laureato in scenografia, e attualmente sto lavorando all’interno di un teatro  dove allestisco il palco, scelgo l’abbigliamento dei protagonisti che saliranno sul palco. Però è una cosa temporanea, da poco ho fatto un concorso per poter insegnare la mia materia o la storia dell’arte a scuola. Poi boh non c’è molto da dire anche io in genere sono riservato. Beh credo non ci sia molto altro da dire. Ansi si c’è qualcos’altro da dire.
  • Dimmi
  • Se questa sera sono venuto qui è solo perché speravo di incontrarti.

 

 

 

 

   
 
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