Anime & Manga > Georgie
Segui la storia  |       
Autore: vento di luce    30/07/2019    8 recensioni
Una raccolta di racconti eterogenei,che comprende non solo i personaggi principali,ma anche molti altri personaggi,trattando i loro sentimenti a partire da una parola,che sia astratta o concreta,che ha catturato la mia attenzione,facendo riferimento sia all'anime che al manga.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Vanità-Famiglia Barnes
One shot



*********

Un pomeriggio,in un grande palazzo aristocratico nella nebbiosa Londra,una ragazza dai capelli biondi,stanca del lungo viaggio in nave dall'Australia verso l'Inghilterra,era sdraiata su di un letto confortevole,in una stanza dai lussuosi arredi.
"Finalmente sono arrivata,Lowell,papà",sussurrò la giovane portandosi una mano sul petto.
"Posso entrare",disse in quel momento una graziosa voce femminile,bussando alla porta.
"Si Catherine,vieni pure",rispose la ragazza alzandosi.
"Georgie scusa se ti disturbo,volevo dirti che la mamma è impaziente di conoscere meglio la tua storia. Sai,le sei piaciuta subito,ti aspettiamo nel salotto al piano di sotto",esclamò entusiasta la fanciulla dai capelli castano chiaro e dagli occhi azzurri.
"Va bene,scendo fra poco",disse Georgie.
"Signorina,di qualunque cosa avesse bisogno sono a sua disposizione",esclamò una delle cameriere di quella residenza signorile,congedandosi con un cenno della testa.
"Grazie",bisbigliò solamente la ragazza bionda,non abituata a quel modo di vivere così formale.
Aveva conosciuto la nobile famiglia Barnes,padre e figlia,al porto di Sydney,in fuga dall'Australia alla ricerca di Lowell e delle sue vere origini,imbarcandosi travestita da marinaio. Sorrise mentre pettinava i capelli,seduta davanti ad una specchiera,dopo le scomodità di quella lunga traversata,ricordando il primo incontro con la piccola Catherine,che da quel momento in poi non aveva più voluto separarsi da lei.
Il padre della fanciulla,il Conte Barnes,era un gentiluomo che assecondava tutti i capricci della figlia,come quel cappotto di canguro che la nobile ragazza aveva tanto desiderato avere,prima di imbarcarsi per Londra. Catherine si era innamorata dal primo istante di Joe Buttman,il giovane secondo lei più affascinante che avesse mai incontrato,esasperando il padre più volte per le sue intemperanze,durante quel lungo viaggio in mare. Come quella volta che aveva recitato una poesia sotto le stelle a notte fonda,scappando dai suoi alloggi o quando era caduta in acqua,rischiando di essere divorata dagli squali,se Georgie non l'avesse salvata.
"Tu sei l'amore del mio destino,sono felice di averti trovato,non voglio lasciarti mai più",non aveva fatto che ripetere Catherine a Joe,anche durante le incombenze quotidiane più faticose,come spostare pesanti casse,standogli sempre appiccicata. Dal giorno dell'incidente poi,il Conte Barnes era diventato ancora più indulgente con la figlia,per il nobile gesto di Joe che si era tuffato coraggiosamente fra le onde impetuose dell'oceano. L'aristocratico aveva così parlato con il Capitano della nave per far promuovere Georgie da mozzo a cameriere per le persone di alto rango e per fare in modo che avesse più tempo libero da poter trascorrere con sua figlia.
"Hai rischiato la tua vita perchà mi ami,non è vero mio principe?",non aveva fatto altro che dirle Catherine sempre più invadente,una ragazza continuamente immersa nei suoi sogni,che aveva immaginato quegli squali famelici come dei delfini,superando del tutto il limite quando aveva voluto dormire con Joe negli alloggi dei marinai.
"Una ragazza non può dormire con un uomo",le aveva ripetuto il padre più volte,sforzandosi di essere autoritario,ma non riusciva mai ad arrabbiarsi davvero.
Quel marinaio era ormai diventato il chiodo fisso di Catherine e,anche quando aveva scoperto la sua vera identità per l'omicidio del dottor Skiffins,la sua fantasia divenne ancora più fervida.
"Non ha importanza che tu sia una ragazza,mi piaci lo stesso",aveva detto la nobile ragazza a Georgie,sorridendole dolcemente,pronta a vivere una nuova avventura.
"Georgie non voglio separarmi da te,ti prego vieni a vivere a casa nostra",le aveva infine detto supplicandola,giunti al porto di Londra,davanti al padre che non  obiettò nulla.
"Signorina posso entrare",disse poco dopo Rose,la cameriera che le aveva parlato poco prima,ridestandola da quei pensieri "La Contessa e la Contessina la pregano di scendere per un tè nel salone principale."
"Va bene,sono pronta",rispose Georgie,uscendo dalla grande camera da letto che la famiglia Barnes le aveva riservato.
"Se vuole seguirmi",disse poi la cameriera facendole strada.
"Così Georgie ti sei imbarcata per Londra,dal porto di Sydney,travestita da ragazzo?",le chiese poco dopo la madre di Catherine,sorseggiando del té caldo,mentre continuava a fare domande alla ragazza bionda,incuriosita.
La Contessa era una bella donna dai capelli castano chiaro ben acconciati ed un raffinato vestito acquamarina.
"Si mamma,il marinaio Joe Buttman e dovevi vedere come era carino",intervenne Catherine,"Georgie ha affrontato il mare e tanti pericoli solamente per incontrare il suo grande amore."
"Che avventura romantica",esclamò la madre sospirando,"lascia che ti prepari io",disse poi la donna portando la  loro ospite in una grande stanza dal ricco guardarba,facendole provare ogni genere di vestito.
"Quando il tuo amato ti vedrà rimarrà senza fiato",esclamò la Contessa compiaciuta,mentre il marito le attendeva davanti alla grande scalinata,per accompagnare Georgie con la loro carrozza alla residenza dei Gray. Ma il Conte Barnes,nonostante fosse già pronto,sapeva che non sarebbero uscite da quella stanza prima di un paio d'ore. Sua moglie e sua figlia erano fatte così,sognatrici,chiacchierone,esuberanti,a volte invadenti ma,malgrado questo,non poteva vivere senza di loro.
"Che ne dici di questo Georgie?",disse la donna alla ragazza bionda,mostrandole un vestito color lavanda.
"Mamma è troppo scollato",le rispose Catherine.
"Ma cara,Georgie è bellissima,perchè non dovrebbe mostrarsi?",esclamò la donna.
"Quel vestito è troppo grande",continuò la ragazza.
"Ed i tuoi invece sono troppo piccoli",disse la Contessa.
"Mamma basta",sbottò poi Catherine,"tu vuoi solamente attirare l'attenzione di Georgie,è amica mia e sceglierò io il vestito per lei"
"É vero le sono molto affezionata,ma credo di intendermene più di te riguardo queste cose",rispose la donna continuando a battibeccare con la ragazza.
"Tale madre tale figlia,ora capisco perchè Catherine parla in questo modo",sussurrò Georgie sorridendo,mentre cominciava a girarle la testa nel vedere tutti quei vestiti,iniziando a comprendere certe espressioni del Conte Barnes.
Catherine e la madre sembravano vivere in una dimensione incantata,fra sogno e vanità,ma sentiva che voleva loro bene sempre più bene,nonostante alcuni atteggiamenti a volte eccessivi.
"Ho trovato la soluzione",esclamò poi Georgie sorprendendole,"cucirò da sola un vestito utilizzando questi due",continuò prendendo due degli abiti che più le piacevano.
"Georgie sei meravigliosa",disse poi la Contessa mentre osservava la ragazza cucire,seduta su di un divano.
"Se so farlo è tutto merito della mia mamma",rispose la ragazza bionda,con tono di voce malinconico.
"Sei stupenda",esclamò infine la signora Barnes,prestandole uno dei sui cappelli più eleganti,"sembri davvero una nobildonna",continuò mentre Catherine guardava la ragazza con ammirazione.
"Buona fortuna Georgie",disse poi la Contessa salutando la fanciulla,il marito e la figlia,diretti in carrozza verso la residenza di Lowell.
"Che grande amore vero papà?",sussurrò poco dopo Catherine al Conte,mentre guardavano Georgie scavalcare il cancello dei Gray,pur di vedere il ragazzo che amava,lasciandola poi sola,ritornando a casa.
Fu difficile per Georgie al suo ritorno contenere la curiosità della madre e della figlia,che non facevano che guardarla sorridendo.
"Georgie sono così impaziente di conoscere Lowell",esclamò la Contessa Barnes mentre erano in salotto,non riuscendo più a contenere la sua curiosità,"deve essere un ragazzo meraviglioso."
"Sicuramente mamma",le rispose subito la figlia,"altrimenti non lo avrebbe mai scelto."
"É tutto cosí romantico,che cosa meravigliosa l'amore",disse la donna che,da quando Georgie viveva con loro,non faceva che ripetere quelle parole.
"Georgie",esordì poi Catherine non riuscendo più a resistere,"tu e Lowell vi siete baciati?"
Nell'udire quelle parole Georgie arrossì,pensando a quando Lowell aveva appoggiato il volto sul suo seno nudo.
"Cara tutti gli innamorati lo fanno",rispose la Contessa alla ragazza che si sbrigò ad uscire dalla stanza,congedandosi imbarazzata.
"Mamma è una storia bellissima,proprio come quella di Romeo e Giulietta",disse Catherine.
"Si,è proprio così",rispose la madre sospirando,non ricordando più quante volte avesse letto quell'opera alla figlia.
"Dove sei Georgie",dissero poi le due nobili poco dopo,cercando la ragazza per tutto il palazzo,fino a quando la trovarono fuori dal cancello,abbracciata ad un giovane alto,dai folti capelli castano scuro,avvolto in un lungo mantello.
"Mamma hai visto?",sussurrò la ragazza alla Contessa.
"É naturale per due fidanzati abbracciarsi",le rispose la madre.
"Georgie chi è quel ragazzo?",le chiese Catherine che in quella giornata non sembrava volerle dare tregua.
"Sono un vecchio amico di Georgie",rispose prontamente Abel a fianco della ragazza bionda in imbarazzo.
"Prego entrate",disse la Contessa Barnes,continuando ad osservare quel ragazzo misterioso,mentre percorrevano i lunghi corridoi del palazzo,lanciando sguardi d'intesa alla figlia.
"In questo salotto non vi disturberà nessuno",esclamò poi la donna facendo un cenno con la testa,chiudendo la porta,accomodandosi con la figlia nella stanza accanto.
"Allora quel ragazzo non è Lowell",disse Catherine prendendo un biscotto da un vassoio,mentre il pappagallo di Abel svolazzava intorno alle due nobili.
"No cara",le rispose la madre sorridendo,"si chiama Abel ed ha detto di essere un amico di Georgie,venuto dall'Australia per salutarla"
"Ed ha affrontato un viaggio cosi lungo solamente per questo?",esclamò stupita Catherine.
"Credo che Abel la ami ed è normale,Georgie è una ragazza meravigliosa,non si può non amarla. E poi hai visto quanto è bello quel ragazzo",continuò la madre estasiata "con quei capelli scuri,quegli occhi blu e le sue mani,un vero uomo si riconosce sempre dalle sue mani."
"Duca Dangering sono onorato che abbiate scelto me come cerimoniere per il matrimonio di sua nipote",diceva nel frattempo il Conte,del tutto soggiogato dal potente aristocratico,in una una carrozza con la nipote Elisa,diretti a palazzo Barnes,mentre la moglie e la figlia continuavano a fantasticare.
"Georgie ti amo,Georgie!",ripeteva il volatile in quella stanza,mentre Catherine lo guardava divertito.
"Abel deve avergli ripetuto queste parole chissà quante volte e con quanta passione",esclamò la donna.
"Mamma anche io voglio un ragazzo che mi ami in questo modo",disse la piccola Catherine.
"Anche io cara",rispose la Contessa,sorridendo poi imbarazzata,portandosi le mani al volto,alla figlia che la guardava perplessa.
"Georgie per noi è molto importane signor Duca,è come facesse parte della nostra famiglia",disse il Conte Barnes a disagio proprio in quel medesimo istante,nel salotto accanto nella sua residenza,cercando di giustificarsi,sotto lo sguardo sospettoso del nobile e l'irritazione di sua nipote Elisa,mentre prendevano gli ultimi accordi per i preparativi di nozze,non pensando di trovarvi Georgie con un ospite.
"Ma cosa succede?",esclamò poco dopo la Contessa Barnes,sentendo delle voci provenire da fuori,uscendo dal palazzo con la figlia.
"Mamma chi è quel ragazzo?",disse Catherine stupita,osservando un giovane dai capelli biondi discutere animatamente con il Duca Dangering.
"Deve essere Lowell",rispose la madre,osservando come quel ragazzo difendeva la sua amata.
"Georgie ha due pretendenti",esclamò poi la donna dopo esser rientrata in casa con la figlia "e sono tutti e due stupendi,superbi ",continuava mentre il Conte Barnes si era rinchiuso in una stanza,vittima di un forte mal di testa,non sapendo come comportarsi,dopo che Lowell aveva sfidato apertamente il Duca,non volendo sposare sua nipote.
"Conto su di lei affinchè non ci siano problemi",gli aveva detto in tono quasi minaccioso il Duca Dangering,posando una mano sulla spalla,dopo che il giovane Gray e Georgie erano andati via insieme,sotto lo sguardo di Elisa del tutto adirata,ripensando a quelle parole la testa sembrava scoppiargli.
"A me piace di più Lowell mamma",disse Catherine nel frattempo,continuando a sognare,"è proprio il principe azzurro,biondo con  gli occhi dello stesso colore del cielo."
"A me piace di più Abel,ha un modo di fare così deciso,intrigante,quando sarai più grande capirai. Perchè anche tuo padre non è così",disse la donna sospirando.
"Devo parlarvi",esclamò poco dopo il Conte preoccupato,entrando nel salone dove sua moglie e sua figlia si stavano riposando,dopo aver rimuginato riguardo a quella sgradevole situazione.
"Georgie deve lasciare questa casa il prima possibile,le prenderò una stanza in affitto",disse cercando di avere un tono deciso.
"Vuoi mandare via Georgie?",esclamò la Contessa sconvolta.
"Papà se farai una cosa simile io andrò via con lei",disse Catherine.
"Ma non capite?",rispose il Conte Barnes,"voglio solamente che sia al sicuro,anche io voglio molto bene a Georgie,come gliene volete voi,proprio per questo desidero tenerla lontana dalle grinfie del Duca Dangering e di sua nipote Elisa. É un uomo molto pericoloso,ha l'appoggio della Regina e non dobbiamo offenderlo in nessun modo o potrebbe farci confiscare tutto. Ricordate il Conte Gerald deportato in Australia?"
"Il Conte Gerald",esclamò la Contessa sospirando,"era un uomo bellissimo,molto più affascinante di te",continuò pensando a quando lo aveva incontrato partecipando a varie feste dell'aristocrazia londinese,ma il Conte non aveva occhi che per Sophie,prediligendone la sua discrezione. La signora Barnes aveva così finito per sposare un uomo che la aveva corteggiata in modo a volte goffo,che non era molto coraggioso e che non le aveva mai fatto vivere avventure romantiche,come quelle che leggeva spesso la sera sfogliando i suoi libri preferiti.
"Smettila e cerca di capire la situazione",disse il Conte Barnes sbattendo le mani su di un tavolino,in una delle rarissime volte in cui si arrabbiava. "A causa di Lowell il Duca ce l'ha con Georgie,potrebbe farle del male e potebbe farlo anche a noi che la proteggiamo."
"Non è giusto che qualcuno si intrometta fra Georgie e Lowell",disse Catherine
"Lo so ma purtroppo non posso fare niente,il Duca è un uomo troppo potente",rispose sconsolato il padre.
"Non voglio che corrano dei rischi per me",sussurrò in quel momento Georgie dopo essere rientrata a palazzo,avendo ascoltato tutta la loro conversazione dietro la porta.
"Mamma perchè Georgie non torna?"disse poi Catherine,mentre si sistemava i capelli insieme alla madre,pronta per andare a dormire.
"Cara,Georgie è con il suo amato,non preoccuparti",le rispose la donna.
Nel pronunciare quelle parole udirono qualcosa graffiare sulla porta.
Non appena la aprirono due bellissimi cuccioli,uno dei quali aveva una foglietto legato al collare,entrarono scodinzolando.
"Mamma,Georgie se ne è andata",disse Catherine con voce spezzata,dopo aver letto la lettera della ragazza,"questi due cagnolini sono un regalo per me",continuò piangendo,accarezzandoli.
"Georgie è una ragazza indipendente,è meravigliosa",esclamò la Contessa asciugandosi le lacrime,dispiaciuta quanto la figlia per quell'improvviso abbandono.
La signora Barnes abbracciò in quell'istante la piccola Catherine che continuava a piangere,con tutto il calore che aveva in corpo e si accorse,come un'illuminazione improvvisa,che le storie impossibili,i pericoli,le grandi passioni che leggeva da sempre forse non le interessavano più. L'amore vero era quello per sua figlia,che cresceva ogni giorno sana e serena e per suo marito,che la amava di un amore fedele e sincero,sopportando tutte le sue frivolezze. Pensando quella notte alle persone che davvero amava,comprese che era tempo di smettere di sognare.

*********



 
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Georgie / Vai alla pagina dell'autore: vento di luce