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Autore: vlad zepesh    06/05/2005    3 recensioni
spero che vi piaccia, recensite perfavore, mi impegno a fare il prossimo baci8 teo
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ah ed eccomi qui al 4 capitolo… questa storia sta diventando intrigante anche per me, non so neanche io cosa succederà in ques

Ah ed eccomi qui al 4 capitolo… questa storia sta diventando intrigante anche per me, non so neanche io cosa succederà in questo capitolo… quindi stiamolo a vedere insieme, spero vi piaccia baci8 teo.

 

UN SEGRETO INESTIMABILE

 

-         Api frizzole… cioccorane… ehm… gelatine tutti i gusti + 1! Niente, non succede niente, il gargoyle non si apre!- il giovane ragazzo dagli occhi di giada cercava di raggiungere il preside invano dicendo tutti tipi di dolci che conosceva senza alcun risultato.

-         Calmati Potter, stai sudando come un maiale!-

Era il giovane ragazzo dagli occhi di ghiaccio che cercava di rassicurarlo senza speranze.

-         No Malfoy non mi calmo!!! Ho bisogno di vedere Silente porca puttana!!!- tutto ad un tratto la statua di pietra che da anni stava di guardia allo studio del rettore dell’istituto ruotò su se stessa di mezzo giro per poi bloccarsi e successivamente salire lasciando dietro di se numerosi gradini con intagliati i nomi dei vari presidi della scuola.

-         Visto Potter?! Basta chiedere!- enunciò il giovane dagli occhi zaffiro con un ghigno sul viso

-         Ehm… porca puttana?! Credo che dovrò chiedere spiegazioni a Silente- disse l’adolescente dagli occhi corvini con aria incuriosita.

-         Beh dopo di te signorino Draco- affermò l’adolescente al biondo inchinandosi scherzosamente.

-         Grazie Potter…- ribadì il ragazzo dagli occhi cielo con un ghigno divertito sul viso.

Così incalzarono la scalinata entrambi con un sorriso disegnato sul volto. Gli scalini erano in pietra e quindi leggermente scivolosi e mentre si saliva la lunga rampa si sentiva un odore acre… da questo si poteva capire che era un posto piuttosto vecchio, forse il più vecchio della scuola.

-         Grazie!- il sacrosanto silenzio che si era venuto a creare fu interrotto dall’adolescente dai capelli color del sole

-         Ehm… esattamente grazie di cosa?- il giovane appartenente alla casa dei grifondoro chiese mentre sul suo viso si disegnava un’espressione di curiosità.

-         Di tutto quello che hai fatto per me… insomma, mi hai tirato fuori dalla situazione in cui mi trovavo, mi hai dato una stanza in albergo e… mi hai portato qui a costo del tuo orgoglio… quindi grazie!-

Detto questo con aria un po’ intimorita e titubante avvicinò il suo viso a quello del moro e chiudendo gli occhi poggiò le sue labbra su quelle candide del suo salvatore, per poi intrufolare dolcemente la sua lingua nella bocca del giovane dagli occhi di giada, mentre con le sue mani gli prendeva la testa infilando le sue dita tra i capelli del giovane grifondoro che ricambiò il gesto.

-         Non c’è… di che…- riuscì a balbettare il ragazzo dai capelli arruffati mentre il giovane dagli occhi di ghiaccio si voltava e proseguiva la scalinata con passo impacciato e tutto rosso in viso.

In men che non si dica una porta si stanziò davanti a loro, probabilmente in legno di faggio, e a differenza della gradinata era ben pulita ed intagliata con i diversi stemmi delle quattro case. Il problema era che non c’era la maniglia…

-         Bene! ed ora come faremo raggiungere Silente?-

Detto questo la porta si aprì mostrando loro un grande studio pieno di quadri, foto ed altre cianfrusaglie, ma quello che più di tutto spiccava era l’uccello al centro: rosso come il fuoco, eppure mite come un ruscello primaverile… era Funny la fenice di Silente che aveva aiutato il bel moro in numerose situazioni.

-         Chiedi e ti sarà dato- era il biondo che precedeva il suo compagno nel raggiungere il centro della stanza.

Silente era seduto alla sua scrivania sommerso di scartoffie

-         Buon giorno posso esservi utile in qualche modo? Vedo che non siete accompagnati da un professore…- disse il preside con la sua solita occhiata furba che lanciava ogni volta da dietro le mezzelune poste sugli occhi del rettore… il grifondoro notava quell’occhiata tutte le volte, quasi come se il direttore sapesse sempre tutto…

-         Si grazie Silente…- disse il moro per poi incitare il serpente a raccontare la sua storia.

Così questo cominciò… esplicò tutto nei minimi particolari, da quando era fuggito, fino a quando era stato portato a scuola dal ragazzo dagli occhi color smeraldo vicino a lui (tralasciando chiaramente la scena del bacio).

-         Così ora ci serve un nascondiglio per Draco… chiaramente non può andarsene in giro come uno scappato di casa… anche se è quello che effettivamente è…- disse il bel moretto mentre sul volto si dipingeva una risatina che aveva un non so che di sadico

-         Certo capisco… beh un nascondiglio ci sarebbe- il preside fece una pausa – e tu Harry lo conosci-

-         Non vorrà mica che Draco?… No!-

-         Ma certo!-

-         Ma certo cosa? Qual è il posto?! Me lo volete dire si o no?- disse il moro con faccia un po’ incazzata

-         Beh vedi… sotto il platano picchiatore nel giardino della scuola… c’è un passaggio che porta fino ad una vecchia casa abbandonata…- il ragazzo con la cicatrice non ebbe il tempo di finire.

-         Non mi direte che è quella dove si è nascosto Sirius Black qualche tempo fa?!-

Tutto ciò riportò a Harry brutti ricordi: ormai era riuscito a dimenticare la tragica scomparsa di Sirius dietro al velo, ma… certo non gli faceva piacere parlare di lui.

Una lacrima triste e sola solcò il viso del bel moretto che cercando di non farlo notare fece finta di avere qualcosa nell’occhio.

-         Proprio così… con una pulizia… magica sarà perfetta- proferì il rettore che si era accorto dell’umore del suo studente e, con una manovra cercò di distrarre il serpeverde il tempo necessario.

-         Ok… quando dobbiamo andare?- si arrese il ragazzo dagli occhi di ghiaccio

-         Ora!- disse il preside - Harry il permesso di saltare tutto ciò che era in programma per oggi.

Dopo essere stati congedati i due ragazzi si incamminarono verso la porta seguiti dagli sguardi indiscreti e anche un po’ inquietanti dei volti nelle foto che scrutavano i due in modo invadente.

Oltrepassatola la porta si chiuse dietro di loro provocando un suono assordante.

-         Secondo te in che condizioni è la casa?- chiese il ragazzo dai capelli di sole voltandosi verso il giovane vicino a lui

-         Non lo so… penso in pessime; ma tu come fai a sapere della casa?- chiese il grifone con aria quasi stranita

-         Beh… ad Hogwarts le voci corrono- questa fu la secca risposta che ebbe il “bambino sopravvissuto” e fu anche l’ultima detta dai due prima di raggiungere il platano picchiatore che come al solito non li accolse felicemente.

-         Stupido albero… e adesso come facciamo?- era la voce del serpente che nel frattempo faceva attenzione a non farsi colpire dai rami

-         Guarda e impara Malfoy- disse con aria altezzosa il giovane dagli occhi speranza.

Prese un lungo bastone e sfiorando uno dei suoi nodi, l’albero si fermò lasciando libero il passaggio al suo interno…

 

Allora?! Vi è piaciuto anche questo chap? Spero di si!!! Piaciuto il bacio tra Harry e Draco? Lo so un po’ corto ma tra poco ce ne sarà uno… come dire… più appassionato.

Ed ora veniamo alle recensioni:

Dedanah: sei sempre gentilissima… spero ti piaccia anche questo chap, ora corro a leggere tutte le tue storie e te le commento, anche se ho voglia di qualche storiella fresca da parte tua

*impossible dream*: grasie grasie grasie… spero che anche questo chap ti sia piaciuto 

 

 

  
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