Ah ed eccomi qui al 4 capitolo… questa storia sta
diventando intrigante anche per me, non so neanche io cosa succederà in questo
capitolo… quindi stiamolo a vedere insieme, spero vi
piaccia baci8 teo.
UN SEGRETO INESTIMABILE
-
Api frizzole…
cioccorane… ehm… gelatine tutti i gusti + 1! Niente, non succede niente, il
gargoyle non si apre!- il giovane ragazzo dagli occhi di giada cercava di raggiungere il preside invano dicendo tutti tipi
di dolci che conosceva senza alcun risultato.
-
Calmati Potter,
stai sudando come un maiale!-
Era il giovane ragazzo dagli occhi di ghiaccio che
cercava di rassicurarlo senza speranze.
-
No Malfoy non mi
calmo!!! Ho bisogno di vedere Silente porca
puttana!!!- tutto ad un tratto la statua di pietra che da anni stava di guardia
allo studio del rettore dell’istituto ruotò su se stessa di mezzo giro per poi
bloccarsi e successivamente salire lasciando dietro di se numerosi gradini con
intagliati i nomi dei vari presidi della scuola.
-
Visto Potter?!
Basta chiedere!- enunciò il giovane dagli occhi zaffiro con un ghigno sul viso
-
Ehm… porca
puttana?! Credo che dovrò chiedere spiegazioni a Silente- disse
l’adolescente dagli occhi corvini con aria incuriosita.
-
Beh dopo di te
signorino Draco- affermò l’adolescente al biondo inchinandosi scherzosamente.
-
Grazie Potter…- ribadì il ragazzo dagli occhi cielo con un ghigno divertito
sul viso.
Così incalzarono la scalinata entrambi con un sorriso
disegnato sul volto. Gli scalini erano in pietra e quindi
leggermente scivolosi e mentre si saliva la lunga rampa si sentiva un
odore acre… da questo si poteva capire che era un posto piuttosto vecchio,
forse il più vecchio della scuola.
-
Grazie!- il
sacrosanto silenzio che si era venuto a creare fu interrotto dall’adolescente
dai capelli color del sole
-
Ehm… esattamente
grazie di cosa?- il giovane appartenente alla casa dei grifondoro chiese mentre
sul suo viso si disegnava un’espressione di curiosità.
-
Di tutto quello
che hai fatto per me… insomma, mi hai tirato fuori dalla
situazione in cui mi trovavo, mi hai dato una stanza in albergo e… mi hai
portato qui a costo del tuo orgoglio… quindi grazie!-
Detto questo con aria un po’ intimorita e titubante
avvicinò il suo viso a quello del moro e chiudendo gli occhi poggiò le sue
labbra su quelle candide del suo salvatore, per poi intrufolare dolcemente la
sua lingua nella bocca del giovane dagli occhi di giada, mentre con le sue mani
gli prendeva la testa infilando le sue dita tra i capelli del giovane
grifondoro che ricambiò il gesto.
-
Non c’è… di che…-
riuscì a balbettare il ragazzo dai capelli arruffati mentre il giovane dagli
occhi di ghiaccio si voltava e proseguiva la scalinata con passo impacciato e
tutto rosso in viso.
In men che non si dica una
porta si stanziò davanti a loro, probabilmente in legno di faggio, e a
differenza della gradinata era ben pulita ed intagliata con i diversi stemmi
delle quattro case. Il problema era che non c’era la maniglia…
-
Bene! ed ora come faremo raggiungere Silente?-
Detto questo la porta si aprì mostrando loro un grande
studio pieno di quadri, foto ed altre cianfrusaglie,
ma quello che più di tutto spiccava era l’uccello al centro: rosso come il
fuoco, eppure mite come un ruscello primaverile… era Funny la fenice di Silente
che aveva aiutato il bel moro in numerose situazioni.
-
Chiedi e ti sarà
dato- era il biondo che precedeva il suo compagno nel
raggiungere il centro della stanza.
Silente era seduto alla sua
scrivania sommerso di scartoffie
-
Buon giorno posso
esservi utile in qualche modo? Vedo che non siete accompagnati da un professore…-
disse il preside con la sua solita occhiata furba che lanciava ogni volta da
dietro le mezzelune poste sugli occhi del rettore… il grifondoro notava quell’occhiata
tutte le volte, quasi come se il direttore sapesse sempre tutto…
-
Si grazie Silente…- disse il moro per poi incitare il
serpente a raccontare la sua storia.
Così questo cominciò… esplicò
tutto nei minimi particolari, da quando era fuggito, fino a quando era stato
portato a scuola dal ragazzo dagli occhi color smeraldo vicino a lui (tralasciando
chiaramente la scena del bacio).
-
Così ora ci serve
un nascondiglio per Draco… chiaramente non può andarsene in giro come uno
scappato di casa… anche se è quello che effettivamente è…- disse il bel moretto
mentre sul volto si dipingeva una risatina che aveva un non so che di sadico
-
Certo capisco…
beh un nascondiglio ci sarebbe- il preside fece una pausa – e tu Harry lo conosci-
-
Non vorrà mica
che Draco?… No!-
-
Ma certo!-
-
Ma certo cosa? Qual è il posto?! Me lo volete dire si o no?- disse il moro con faccia un po’ incazzata
-
Beh vedi… sotto
il platano picchiatore nel giardino della scuola… c’è un passaggio che porta
fino ad una vecchia casa abbandonata…- il ragazzo con la cicatrice non ebbe il
tempo di finire.
-
Non mi direte che
è quella dove si è nascosto Sirius Black qualche tempo fa?!-
Tutto ciò riportò a Harry brutti ricordi: ormai era
riuscito a dimenticare la tragica scomparsa di Sirius dietro al velo, ma… certo
non gli faceva piacere parlare di lui.
Una lacrima triste e sola solcò il viso del bel moretto
che cercando di non farlo notare fece finta di avere qualcosa nell’occhio.
-
Proprio così… con
una pulizia… magica sarà perfetta- proferì il rettore
che si era accorto dell’umore del suo studente e, con una manovra cercò di
distrarre il serpeverde il tempo necessario.
-
Ok… quando
dobbiamo andare?- si arrese il ragazzo dagli occhi di ghiaccio
-
Ora!- disse il
preside - Harry il permesso di saltare tutto ciò che era in programma per oggi.
Dopo essere stati congedati i due ragazzi si incamminarono verso la porta seguiti dagli sguardi
indiscreti e anche un po’ inquietanti dei volti nelle foto che scrutavano i due
in modo invadente.
Oltrepassatola la porta si chiuse dietro di loro
provocando un suono assordante.
-
Secondo te in che
condizioni è la casa?- chiese il ragazzo dai capelli
di sole voltandosi verso il giovane vicino a lui
-
Non lo so… penso
in pessime; ma tu come fai a sapere della casa?- chiese il grifone con aria
quasi stranita
-
Beh… ad Hogwarts le voci corrono- questa fu la secca risposta che
ebbe il “bambino sopravvissuto” e fu anche l’ultima detta dai due prima di
raggiungere il platano picchiatore che come al solito non li accolse
felicemente.
-
Stupido albero… e adesso come facciamo?- era la voce del serpente
che nel frattempo faceva attenzione a non farsi colpire dai rami
-
Guarda e impara
Malfoy- disse con aria altezzosa il giovane dagli
occhi speranza.
Prese un lungo bastone e sfiorando uno dei suoi nodi,
l’albero si fermò lasciando libero il passaggio al suo
interno…
Allora?! Vi è piaciuto anche questo chap? Spero di si!!! Piaciuto il bacio tra Harry e Draco? Lo so un po’
corto ma tra poco ce ne sarà uno… come dire… più appassionato.
Ed ora veniamo alle recensioni:
Dedanah: sei
sempre gentilissima… spero ti piaccia anche questo
chap, ora corro a leggere tutte le tue storie e te le commento, anche se ho
voglia di qualche storiella fresca da parte tua
*impossible dream*: grasie grasie
grasie… spero che anche questo chap ti sia piaciuto