"La pioggia bagna il corpo seminudo di Maria Luisa Stronardi, 23 anni, abbandonata sul marciapiede, con ancora gli occhi aperti, verso un cielo che non l’ha protetta, non quanto doveva..."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
-Ogni volta che ci sarà un litigio in famiglia,tu dovrai seguirmi.Qualsiasi cosa tu faccia,riesci a tranquillizzare mamma!Se reagisse così ogni volta che Francesco fa qualche bravata…-
Sorrido soddisfatto, guardando dritto la strada, mano nella mano sul cambio,mentre attraversiamo in macchina la costiera.Il profumo dei capelli di Aurora,e il loro colore biondo,si amalgama perfettamente con i colori del tramonto.I finestrini abbassati, l’aria fresca e sprezzante ci agita le camice di lino.
-Tua madre alla fine,su questi aspetti,è come te.E poi non c’era molto da dirle.Lo hai visto, quel marciapiede è sempre invaso di bottiglie di vetro rotte, chiazze di vomito…non sono ragazzi a posto quelli.
-Lo so lo so.Ma vallo a spiegare alla mamma!Ora che ci abito io lì, una ragazza si suicida .Mette i brividi no?
-Viviamo insieme però, non è così?E’ casa mia, non può succedere nulla-le stringo la mano,guardandola per poco prima di tornare con il viso alla strada.
-Niente di niente!-sospira appagata-Che dici se ci fermiamo sulle rive?E’ da tanto che non facciamo una passeggiata!-rivela sognante.
-Dovremmo sì..
Prima di prendere la strada per casa, cambio direzione per inserirmi in città.Superata Piazza Unità troviamo parcheggio velocemente.Camminiamo insieme ,la stringo sulla vita a me, ci godiamo quel nostro momento di relax,uno dei pochi visti gli impegni lavorativi che spesso ci riempiono anche i weekend.
Anche se, devo ammetterlo, quello che rovina sempre tutto sono io.Aurora ha gli orari fissi in ambulatorio,e le conferenze di dermatologia a cui partecipa sono rare,non perché non fosse brava o perché non si facciano,ma perché è lei stessa, spesso, a rifiutare per me.
Io sono legato invece ai miei obblighi di investitore bancario,a passare le giornate in ufficio,a vestire i completi lunghi anche d’estate, a portare le cravatte asfissianti,i gemelli coordinati e le scarpe di pelle sempre lucide. Ma cerchiamo di non farci pesare i nostri ritmi.Dividiamo casa e lavoro, come se fossero due vite diverse,come se fossimo due persone diverse.