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Autore: vanesiis    04/08/2019    1 recensioni
Detective!AU | accenni NaruHina, KakaSaku
Los Angeles, 1980.
Nel condominio Tsukuyomi, a pochi giorni dalla demolizione, l'ex detective Naruto Namikaze riceve una lettera anonima... Ognuno reca con sé un segreto. Ognuno ha delle cicatrici che vorrebbe tenere nascoste. Ma per Naruto il caso assume risvolti molto personali. Le indagini porteranno Naruto a svolgere un'intricata matassa che lega gli inquilini del palazzo, un incarico misterioso e la morte di suo padre.
***
Sbatte il bicchiere sul tavolo con un movimento secco, lo fissa per un momento, per poi alzare lo sguardo su Naruto e chiedergli se conosca il brano "Promise."
Naruto inclina il capo di lato dubbioso, ma Teuchi prosegue spiegandogli che è la colonna sonora perfetta per una sera come la vigilia di Natale. Si alza e recupera un disco che poggia sul bancone. [...]
Naruto attraversa la quiete notturna per tornare a casa.
Prima di cambiarsi d'abito per mettersi a letto, ascolta il disco di Teuchi e una dolce melodia malinconica riempie la casa.
La musica smuove qualcosa nel petto di Naruto che fissa lo sguardo nel vuoto nella speranza che la melodia riscopra delle emozioni sotterrate da tempo nella memoria.

[𝗜𝘀𝗽𝗶𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 "𝗧𝗵𝗲 𝗟𝗮𝘀𝘁 𝗪𝗶𝗻𝗱𝗼𝘄".] [53.800+ parole]
Genere: Azione, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kakashi Hatake, Konan, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nessun contesto
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− CAPITOLO 6 −

L'OMBRA NELL'ANELLO
Los Angeles
23 dicembre 1980
9:00 AM






 

 Che sete...
L'arsura in gola strappa Naruto dal sonno. Ha bevuto troppo la sera precedente, buttando giù bicchiere dopo bicchiere insieme a Kiba.
Con il cuore che gli rimbomba nei timpani, si alza adagio dal letto. Non è il momento di trastullarsi con i ricordi dei brindisi di ieri.
Si trascina lentamente verso la finestra e apre le tende per far entrare la luce del nuovo giorno.
Come ha fatto a tornare a letto ieri?
Il sole mattutino fa capolino attraverso la finestra e rischiara delicatamente la stanza. La città si espande oltre il vetro. Naruto chiude gli occhi lasciandosi baciare dal chiarore.
Tra pochi giorni dovrà dire addio a questa vista...
Naruto sente un leggero peso al cuore al pensiero di abbandonare l'appartamento.
"Che freddo..."
Rabbrividisce per gli spifferi che si insinuano nella stanza.
Sua madre sfidava il freddo alla finestra a braccia conserte. Naruto ricorda la mattina che lasciarono Los Angeles dopo la morte del padre: Kushina guardava in silenzio la città al di là del vetro.
Chissà a cosa pensava mentre rimirava la strada... Naruto si lascia invadere dai ricordi.
Riporta l'attenzione sulla propria situazione e decide di andare all'Ichiraku's Café per levarsi di dosso la sete con una buona dose di caffè forte.
"La signorina Tsunade?"
Naruto si lascia sfuggire il nome quando si imbatte nella donna che sta uscendo dall'ascensore della hall.
Sembra che sia stato riparato.
La signorina Tsunade attacca discorso con tono leggero:
"Sarà comodo per spostare i bagagli dei traslochi."
Poi aggiunge che il giorno successivo rimuoveranno il distributore automatico di bibite della hall.
"Non immagina quanto sia occupata in questi giorni."
Naruto non riesce a trattenere la curiosità e le domande se le sia capitato qualche altro problema.
Nonostante il tono pacato, la donna risponde che non ha tempo di parlare dei suoi problemi e poi, improvvisamente, si massaggia le tempie allontanandosi con la scusa di un forte mal di testa.
Dato che è l'ultimo giorno disponibile, Naruto decide di prendere una Cool Pop. Gli sono sempre piaciute le bibite gassate, ma è un po' troppo dolce e non la compra spesso.
Com'è rinfrescante!
Il cercapersone trilla all'improvviso. Hinata lo sta cercando, forse perché ha ottenuto nuove informazioni, e Naruto torna a casa in tutta fretta.
"Buongiorno!"
Kiba si affaccia alla porta. Stamattina è in ottima forma, quasi come se ieri fosse andato a letto presto.
Ieri sera Kiba lo ha invitato a bere e gli ha fatto ascoltare una sua canzone. La piacevole melodia della chitarra acustica che accompagnava la ballata è rimasta nelle orecchie di Naruto per ore.
"Kiba, la canzone di ieri sera era davvero bella."
Il complimento di Naruto è sincero, sebbene non gli rivelerà mai che la sua canzone l'aveva quasi commosso.
Kiba cerca di nascondere l'imbarazzo mentre risponde:
"Speriamo che piaccia anche a qualche casa discografica."
Tuttavia si può leggere soddisfazione sul suo volto.
"Scusa, Naruto, hai una radio, giusto? Allora accendila alle 11 su Rock 'n' Soul. C'è un programma che non puoi perderti."
Kiba gli spiega che, grazie all'intervento di un suo amico che lavora nel campo, trasmetteranno una canzone che gli ha inviato.
"Sai... mi piacerebbe girare per la città e vedere la faccia di quelli che ascolteranno la radio in quel momento."
Questo pensiero dipinge un sorriso sul volto di Kiba che si allontana con un saluto.
Naruto gli strizza l'occhio e torna a casa per telefonare alla Konoha Crown. Hinata ha ottenuto nuove informazioni sul nome Akatsuki.
"Sul logo dell'Hotel Tsukuyomi c'era una mezzaluna. La parola Akatsuki significa luna rossa."
L'albergo aveva adottato quel simbolo, ma Hinata aggiunge:
"C'è una cosa che mi dà da pensare..."
Riguarda la conversazione che Naruto ha avuto con Jiraiya il giorno prima. Jiraiya ha detto che non gli sembrava di conoscere Homura.
Però, dopo aver riattaccato, ha tirato fuori un quaderno dal cassetto e ha borbottato: 
"Perché lui proprio adesso..."
Perciò Jiraiya sa chi sia Homura. Quale ragione può averlo spinto a mentirgli?
Dopo una breve pausa imbarazzata, Hinata cambia argomento e gli dice raggiante: 
"Ieri Yuki ha deciso di fermarsi da me per qualche notte. Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa insieme domani? Yuki vuole passare la vigilia con te."
Un veloce saluto e Hinata riaggancia.
Non vede l'ora di rivederla... Hinata gli aveva rivelato che Yuki passava soltanto per incontrarlo. Chissà perché l'idea di una cena con loro due gli smuove qualcosa in petto... anche se quella reazione non gli è nuova.
Abbassa istintivamente gli occhi sull'orologio e si accorge che sono quasi le 11. Sta per iniziare la trasmissione radiofonica Rock 'n' Soul. Non appena accende la radio, viene accolto dalla voce di Kiba che pervade la stanza.
Naruto si abbandona sul divano lasciandosi cullare dalle note. Chissà dove la sta ascoltando lui, invece? La ballata che scorre dalla radio gli fa assaporare briciole di quiete.
Al termine della musica, il presentatore annuncia la data e l'ora.
Oggi è il 23 dicembre.
Finalmente è arrivato il giorno dell'estrazione dell'Ichiraku's Café. Naruto pensa di approfittare del pranzo per scoprire chi ha vinto.
Giunto nella hall, nota Konohamaru presso l'ingresso del locale. Anche lui è uno dei partecipanti al concorso.
Dopo qualche parola, scopre che Konohamaru è deluso perché non è stato estratto il suo numero.
"Uffa... quei 1000 dollari mi avrebbero fatto comodo per una nuova cinepresa... mai che abbia fortuna, io!"
Continua a borbottare mentre si allontana.
"Benvenuto, Naruto!"
Il saluto di Ayame risuona allegramente nel locale come ogni volta che Naruto varca la porta. Ayame gli suggerisce la specialità di oggi: la qualità moka dello Yemen, dal sapore ricco e dolce con un retrogusto aspro.
Naruto non se lo lascia sfuggire. Mentre scrive l'ordinazione, Ayame gli dice che il padre sta decidendo il menu per Natale, nonostante siano già molto occupati con l'estrazione.
Ogni anno Teuchi spende ore nella pianificazione, ma per l'ultimo anno di attività del bar vuole fare qualcosa di davvero speciale.
Ayame ricorda che quando la madre viveva con loro, ogni Natale c'era una discussione infinita per non ripiegare su un menu banale. Però quelli erano anche i momenti divertenti.
Si siede al suo posto preferito e Teuchi gli si avvicina:
"Preparati a grandi cose per il menu natalizio di quest'anno."
Ha finito con i preparativi e alza le spalle mentre gli spiega un po' imbarazzato:
"Veramente... stavo pensando di fare il pudding di Natale che piace tanto ad Ayame, ma poi mi sono reso conto che non potrei mai farlo meglio della mia ex moglie..."
Un discorso tira l'altro e Teuchi ricomincia a lamentarsi che non avrebbe mai voluto che arrivasse un Natale come quello di quest'anno.
Ayame interrompe i borbottii del padre arrivando con il caffè e sussurra:
"Naruto, avrei una cosa da chiederti, ma mio padre non deve saperlo. Puoi passare più tardi dalla cucina, per favore? Ma non farti vedere!"
Ayame lancia un veloce sguardo al padre prima di dirigersi in cucina.
Naruto butta giù il caffè, ancora sorpreso dalla bizzarra richiesta. Aspetta che Teuchi vada verso la sala da biliardo per alzarsi ed entrare di soppiatto in cucina.
Dopo gli anni passati all'Ichiraku Café senza aver mai messo piede in cucina, Naruto si guarda intorno incuriosito.
Prima di spiegargli meglio, Ayame ha bisogno di un favore: non riesce ad aprire un barattolo di burro d'aceto. Naruto si rimbocca le maniche e apre con forza il tappo lasciandosi sfuggire un suono dalla bocca. In quel momento, il tappo gli scivola di mano andando a infrangere un bicchiere posato nel lavandino.
Che danno...
Invece di dare una mano ad Ayame, è riuscito solo a farla sudare di più.
Ayame è rimasta di stucco, ma gli sorride mentre dice:
"Non ti preoccupare. Sembra che mio padre non si sia accorto di nulla e troverò il modo di sistemare tutto."
Dopo averlo ringraziato per l'aiuto, il volto della ragazza si fa serio, mentre abbassa il tono per addentrarsi in un discorso spinoso. I genitori sono divorziati ormai da sette anni e vorrebbe sapere se suo padre si sta vedendo con qualche altra donna.
"Puoi immaginare che non sia una cosa facile da chiedere..."
Naruto lascia scorrere lo sguardo sui lineamenti corrucciati della ragazza e le risponde:
"Va bene, provo a chiederglielo alla prima occasione."
Non gli piace immischiarsi in questi discorsi, ma non poteva dire di no ad Ayame. La ragazza esplode in un sorriso riconoscente. Naruto la saluta ed esce dalla cucina, quando viene distratto dal trillo del cercapersone che lo sprona a tornare in fretta a casa.
"Grazie mille."
"Non c'è problema."
Le voci che scorrono lungo il corridoio sembrano provenire dall'appartamento 203, dove abita Sakura.
Inaspettatamente è Konan a uscire dalla casa... e Naruto non resiste alla tentazione di farle delle domande:
"Cosa succede?"
Konan scrolla il capo come se avesse di fronte un bambino:
"Discorsi da donne. Avevo bisogno di chiederle un consiglio da specialista di accessori. Soddisfatto?"
Konan lascia Naruto con un breve saluto accompagnato da un sorriso ammiccante. Non sembra la stessa Konan di sempre... Naruto si insospettisce e bussa alla porta di Sakura per chiarire i suoi dubbi.
"Konan è passata da te, giusto?"
Anche se Sakura non ha la minima intenzione di rivelare l'argomento della discussione, si lascia sfuggire un accenno ai soldi e Naruto coglie la palla al balzo:
"Konan ha problemi di soldi?"
Sakura strabuzza gli occhi verdi e rientra nervosamente in casa, sbattendo la porta. Prima o poi sarà il caso di parlare con Konan...
Naruto torna a casa e chiama Hinata, ma è Jiraiya a rispondere:
"Ti ho chiamato io. Ho trovato qualcosa sul caso irrisolto di 13 anni fa e su Homura Mitokado..."
Jiraiya si schiarisce la voce prima di cominciare a parlare:
"Prima di tutto, sappi che non fu Homura Mitokado a occuparsi di quel caso. Anni prima fu sottoposto a un'inchiesta interna al dipartimento. E con una macchia del genere sul curriculum, fu relegato a semplici lavori di archivio. Per ora non sono riuscito a trovare nessun collegamento con quelli coinvolti nel caso."
Non si occupò dell'indagine e non ha niente a che fare con la vittima... che l'indagine su un caso di 13 anni fa sia solo un passatempo da pensionato?
Un colpo di tosse di Jiraiya introduce la spiegazione sullo sviluppo del caso. Il delitto si consumò 13 anni fa, nell'ultimo giorno di attività dell'Hotel Tsukuyomi. Ci fu una festa di chiusura voluta dal direttore, durante la quale scomparve sua moglie Mito. La ritrovarono morta e il cadavere della donna rivelò che la causa del decesso fu un bicchiere di vino avvelenato con cianuro di potassio.
All'inizio, la polizia di Los Angeles vagliò la possibilità di un suicidio, ma la scatoletta contenente il veleno non presentava impronte digitali sulla superficie e il prezioso anello di Mito era scomparso. Questi dettagli fecero presumere un omicidio.
La sera del crimine l'hotel era particolarmente affollato e la raccolta delle testimonianze prese una considerevole quantità di tempo. Un ulteriore ostacolo alle indagini fu la scomparsa della bottiglia di vino da cui Mito bevve prima di incontrare la sua fine e i numerosi impedimenti si tramutarono in un caso irrisolto.
Naruto ha bisogno di una conferma:
"La stanza in cui è stato ritrovato il cadavere di Mito è la 404, giusto? Mi serve saperlo perché quella stanza esiste ancora."
Jiraiya rimane sbigottito alla notizia che la scena del crimine sia rimasta intatta da anni.
Naruto prosegue con le domande:
"Davvero non ti ricordi di Homura Mitokado?"
"Davvero? Ma che domanda è?"
Naruto non se la sente di mettere Hinata in una situazione imbarazzante e si limita a rispondere che il suo sesto senso gli suggeriva altrimenti. Jiraiya ripete che ha sentito il suo nome, ma non si ricorda che faccia abbia. Aggiunge che fu il suo superiore di allora, Danzo Shimura, a chiedere un'indagine interna su Homura Mitokado.
"Se trovo altro, mi faccio sentire."
Ma ha un ultimo messaggio:
"Provo a vedere anche se scopro qualcosa su quel Kitsune Star."
Passa la cornetta ad Hinata.
"Pronto... Naruto? Ti va bene se domani ci troviamo per le 7 alla pizzeria Da Leonardo? Non sarebbe male una vigilia a base di cucina italiana! E non scordati il regalo per Yuki!"
Hinata riattacca in fretta senza neanche un saluto. Il regalo per Yuki... con tutti i problemi che si sono accumulati negli ultimi giorni, Naruto se n'è completamente scordato. Aggrotta la fronte pensando a cosa potrebbe farla felice, ma non gli viene nessuna idea... forse avrebbe dovuto chiedere consiglio a Hinata, ma si vergogna di richiamarla solo per questo. Non è mai stato abituato a fare regali...
Naruto darebbe qualsiasi cosa per vedere la felicità dipinta sul volto delle due ragazze. Non resta altro da fare che andare per negozi a cercare qualcosa di adatto.
Ma le sue buone intenzioni vengono interrotte dal suono del campanello.
La porta si apre subito dopo e Sakura entra in casa trafelata:
"Devo parlarti."
Gli spiega che Konan le ha voluto vendere l'anello. Si tratta dello stesso anello che aveva causato un gran trambusto solo quattro giorni prima e Sakura ha acconsentito ad acquistarlo per 500 dollari.
Konan insisteva che aveva bisogno immediato di contanti, ma Sakura trova che 500 dollari per un anello con diamante da tre carati siano comunque troppo pochi.
"Naruto, secondo te è autentico?"
Naruto non si intende per niente di gioielli, però cede all'insistenza della ragazza e propone di chiedere aiuto a Sai, che si vanta sempre di avere una lente da orefice. Ma Sakura non ha intenzione di raccontare i fatti suoi a un impiccione come Sai.
"Perché ho accettato di comprare l'anello?"
La voce di Sakura inizia a tremare indecisa tra l'irritazione e la disperazione. Naruto riflette un momento e si ricorda che Konan gli aveva rivelato che l'anello era stato un regalo del fratello morto.
"Sakura, mi puoi prestare per un po' quell'anello?"
Naruto è deciso a chiedere la lente a Sai per andare in fondo alla faccenda. Sale le scale e bussa alla sua porta.
"Ciao Naruto, posso aiutarti?"
Naruto fa finta di essere interessato ai minerali e Sai lo fa entrare per lasciargli ammirare la sua collezione. Mentre dà uno sguardo alle pietre, Naruto si accorge della lente abbandonata sul tavolo.
Sai prende la lente e gli spiega che è fatta apposta per l'analisi dei minerali: con quella le pietre assumono un fascino del tutto nuovo. Naruto non si era mai accorto di quanto Sai fosse appassionato di quell'argomento.
"Prova a usarla anche tu."
Gli consegna la lente e corre a rispondere al telefono che sta squillando. Naruto approfitta dell'occasione per verificare l'autenticità dell'anello.
Mette a fuoco l'immagine con calma e nota che c'è un motivo sulla montatura. Lo osserva meglio per capire di cosa si tratti. Non ci sono dubbi: è una mezzaluna decorata con dei sottili ghirigori rossi. Alza lo sguardo per riposare gli occhi e nota lo stesso disegno tracciato su un quaderno lasciato sul tavolo. Si trova di fronte a una coincidenza incredibile: i due disegni sono pressoché identici.
"Com'è andata? Quella lente è ottima, vero? Con quella, anche la più piccola pietruzza si trasforma in un pianeta da scoprire con le sue valli e le sue grotte, non trovi?"
Naruto rimane impassibile alla comparsa di Sai e gli chiede distrattamente che disegno sia quello tracciato sul quaderno.
"Ah, quello? Beh, è una mezzaluna."
Sai lo fissa dubbioso.
Una mezzaluna...
"Ti piace?"
Qualche altra domanda e Sai gli spiega che ha copiato il disegno della mezzaluna che ha visto al quarto piano, nella stanza 406. Perché sull'anello c'è lo stesso disegno che si trova nella stanza 406?
Non può essere un caso e Naruto freme di vedere quel disegno. Una "mezzaluna" sta apparendo troppo spesso sulla sua strada: il simbolo dell'hotel... il nastro di Homura... Sì, proprio sul nastro di Homura ha sentito per la prima volta la parola "Akatsuki" ovvero "luna rossa".
"Fine della prima ispezione nella stanza 404 dove fu ritrovato il corpo di Mito Senju. Necessaria ricerca delle possibili tracce lasciate dall'Akatsuki, prima dello sgombero."
Naruto si dimena tra i dubbi e i sospetti: cosa accidenti lega l'Hotel Tsukuyomi all'Akatsuki?
Non resta altro che salire al quarto piano per fare chiarezza, ma deve fare in fretta: sono già le 3.
Apre la porta tagliafuoco e si dirige in fretta alla stanza 406, ma è chiusa a chiave.
Per la frustrazione, Naruto cerca più volte di girare la maniglia, ma senza alcun risultato, quando una voce alle spalle lo fa trasalire:
"Come immaginavo... sei salito per vedere il disegno, vero?"
Sai gli sorride beffardo e spiega che la signorina Tsunade gli permette di avere le copie delle chiavi per la manutenzione dell'edificio.
Con movimenti esperti, Sai fa scattare la serratura e invita Naruto a entrare con un ampio movimento del braccio:
"Prego, si accomodi."
Naruto entra a passi incerti nella stanza 406 e si guarda attorno, senza trovare nulla che assomigli a una mezzaluna.
"Chi cerca trova..."
Sai getta delle parole di scherno nella stanza, prima di andarsene. Naruto non si lascia intimorire e cerca il disegno per la stanza, ma sembra che non ci sia. A un certo punto, nota un mobile in disuso abbandonato in un angolo.
Grazie a un'ispezione più attenta, si imbatte in un vecchio album ingiallito su un tavolo. Sulla copertina è incisa una stella rossa a rilievo.
"Ora che ci penso... Konan mi ha detto qualcosa... cos'era? Se non ricordo male, Star voleva dire festa nel gergo dei dipendenti..."
Sfoglia il vecchio album, ma contiene solamente fotografie di varie feste dell'albergo. Continua l'ispezione e incappa in una fotografia incorniciata appesa alla parete. Istintivamente la raddrizza e scopre per caso una mezzaluna disegnata sulla carta da parati.
Ha trovato il disegno di cui parlava Sai, ma ciò non l'aiuta a capire per quale motivo sia nell'anello di Konan. Mille supposizioni non gli daranno comunque una risposta concreta.
Naruto trae un profondo respiro ed esce dalla stanza per riportare le sue scoperte a Sakura.
A passi pesanti arriva davanti all'ingresso di casa sua.
"Ah, sei tu, Naruto..."
Sembra che stia aspettando qualcuno. Naruto le dice che, come immaginava, solo un esperto potrebbe confermare l'autenticità del gioiello.
Prima dei saluti le chiede velocemente:
"Konan non ti ha detto da dove arrivava quell'anello?"
"No, non mi ha detto niente."
Appare chiaro che Sakura non sa nulla sulla mezzaluna.
Naruto infrange il momento di silenzio che scorre tra i due:
"Quell'anello mi ha fatto venire in mente una cosa... Konan mi ha detto che le fu regalato dal fratello morto 13 anni fa. Sono certo che non l'avresti mai preso se l'avessi saputo e non volevo dirtelo io, ma senti... Sakura... ti consiglio di restituirglielo."
"Konan non mi ha detto niente di tutto questo!"
Naruto insiste che quell'anello serba molti ricordi importanti.
Sakura annuisce:
"Sarebbe bastato che me lo dicesse e non l'avrei mai accettato."
Sakura abbassa lo sguardo pensierosa, poi guarda Naruto e gli chiede se può restituirglielo lui.
"Non serve che mi ridia i soldi."
Naruto prende l'anello senza aggiungere altro. Qualcuno bussa alla porta infrangendo il gioco di sguardi tra i due.
Sakura sparisce nel corridoio dopo aver controllato dallo spioncino, ma la sottile barriera della porta non blocca le voci:
"Hai detto che me la restituivi oggi."
"Sì, tieni pure."
Naruto aggrotta la fronte dubbioso. Quando Sakura torna in casa, prova a chiederle chi fosse, ma la ragazza non si sbottona e gli chiede di lasciarla da sola.
Naruto rivolge i pensieri alle strane coincidenze che coinvolgono il simbolo della mezzaluna. Appena fuori dalla porta, si imbatte in Konohamaru.
"Ah, c'eri tu nella stanza di Sakura? Pensavo fosse quell'altro."
Probabilmente si riferisce a Kakashi Hatake. Konohamaru gli spiega che era passato da Sakura per farsi restituire la chiave dell'appartamento 205.
Perché Konohamaru ha la chiave di un appartamento vuoto?
Fino a un mese fa, un suo amico abitava in quell'appartamento. Durante il trasloco perse la chiave di scorta e la ritrovò per caso qualche giorno fa tra gli scatoloni.
Perciò quando ha incontrato Konohamaru all'università, gli ha chiesto di restituirla alla signorina Tsunade. Purtroppo la donna non era in casa quando è passato. Mentre era davanti all'ingresso, pensando di metterla nella cassetta della posta, è passata Sakura con il suo ragazzo e, non appena sentita la storia, gli hanno chiesto di prestargliela.
"Perché Sakura ti ha chiesto la chiave del 205?"
"Boh, non saprei... Sakura ha detto che il suo ragazzo voleva controllare una cosa..."
"Konohamaru, ti spiacerebbe prestare anche a me quella chiave?"
Aggiunge che è curioso di sapere com'è la vista che si gode dalle finestre del 205... Giusto per levarsi un'ultima curiosità prima dello sgombero.
Ma cosa sta cercando Kakashi?
Un'accurata ispezione dell'appartamento potrebbe finalmente fornirgli delle risposte per zittire i dubbi che lo attanagliano da giorni.
Konohamaru tentenna un attimo, prima di dargli la chiave. Poi sorride e gli rivela che quell'appartamento nasconde un oggetto meraviglioso.
"Il mio amico ha cambiato casa quando ha vinto un premio per una sceneggiatura e, secondo me, è stata la macchina da scrivere che ha trovato a portargli fortuna. Pensa che in giro si dice persino che per anni aveva provato a scrivere una storia d'amore senza riuscire neppure a iniziare, invece poi appare una macchina miracolosa e lui tira fuori un'opera fenomenale!"
Gli occhi di Konohamaru brillano durante il racconto. Naruto increspa le labbra di fronte all'ingenuità di un ragazzo che credeva ancora alle favole, ma il sorriso è rivolto anche ai grandi sogni che accompagnano con entusiasmo la giovinezza.
Lascia Konohamaru con un saluto ed entra nell'appartamento 205. La curiosità di vedere la macchina da scrivere dei misteri non gli dà requie.
Non impiega molto tempo a trovarla in un armadio. Mentre lascia scorrere le dita sui tasti, si ricorda dei messaggi dattiloscritti che ha ricevuto.
C'era un carattere peculiare...
Sorride anche alla propria ingenuità nel pensare che possa essere stata davvero questa macchina a scrivere i misteriosi messaggi, ma non vede l'ora di togliersi il dubbio.
Cerca della carta e inizia a battere sui tasti.
Tac tac tac...
Quando pigia la lettera "t" nota che il carattere si posiziona leggermente rialzato rispetto al resto della frase. Ha già visto questo difetto nei messaggi misteriosi: chi glieli ha consegnati deve aver usato questa macchina...
Kakashi Hatake?
Naruto esce in fretta dalla stanza per andare da Sakura. Due colpi sull'uscio e la ragazza si affaccia.
"Sakura, hai chiesto a Konohamaru la chiave del 205, giusto? Sei per caso entrata?"
Sakura sobbalza per la sorpresa e cerca di evitare il discorso. Naruto incalza domandandole se è stato Kakashi a chiederle di prendere la chiave e la ragazza reagisce aggressivamente.
"Sakura, è più importante di ciò che pensi. Rispondimi."
Tace per qualche istante, guardandolo di sottecchi. Alla fine inspira profondamente e inizia a parlare. Ammette di avere chiesto la chiave a Konohamaru per darla a Kakashi.
Naruto scuote la testa chiedendole cosa la spinga a frequentare un uomo del genere, ma Sakura sbotta infastidita:
"Ormai è finita. Non voglio più sentirne parlare!"
Nonostante il tono infuocato, le si inumidiscono gli occhi.
Prosegue con voce fievole:
"Non faceva sul serio... il suo unico obiettivo era Konan."
Naruto quasi sospira sollevato e rallenta il ritmo delle parole per rilassare Sakura.
"Cosa voleva sapere su Konan?"
"Mi chiedeva di continuo con chi si vedeva... con chi parlava... era una tortura... ma un giorno gli ho chiesto perché insisteva con domande del genere e sai cosa ha detto? Mi ha risposto che Konan era solo un burattino e lui voleva scoprire chi tirasse i fili."
Sakura non ha più avuto sue notizie da quando Kakashi ha ispezionato l'appartamento 205. Naruto le porge un fazzoletto, mentre si domanda se la ragione delle lacrime sia il dolore o l'orgoglio ferito.
Le chiede se Kakashi avesse delle lettere con sé, ma Sakura non ne ha mai vista una e Naruto comprende che ha già rigirato troppo il coltello nella piaga.
Torna a casa in un continuo tramestio di quesiti e sospetti. Forse Kakashi ha usato la macchina da scrivere per inviargli quei misteriosi messaggi... ma anche se fosse, che cosa lo ha spinto a farlo?
Senza parlare dello stesso disegno della mezzaluna sulla parete della stanza 406 e nell'anello di Konan...
Ogni giorno che passa è un ulteriore passo in una fosca nebbia di dubbi e misteri.





 

Ogni giorno che passa è un ulteriore passo in una fosca nebbia di dubbi e misteri       

Ho apportato qualche piccola modifica, spero vi stia piacendo la storia ;D.

 

   
 
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