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Autore: Argenpenna    05/08/2019    0 recensioni
La pace è ormai tornata nel mondo magico, ma quando la polvere sembra essersi posata a terra, la comparsa di un nuovo personaggio fa impazzire i pettegolezzi dei giornali. Harry e i suoi compagni si ritroveranno ad affrontare nuovi e vecchi nemici con l'aiuto di nuovi alleati che riveleranno nuovi segreti.
Dal testo:
-Ci scusiamo per il poco preavviso signor Weasley.-
-Per cosa sono stato convocato?-
-Per una richiesta ufficiale dal Wizengamot.-
*
Il signor Weasley vide il carcerato rannichiato in un angolino con i vestiti laceri, con capelli e barba lunghi e trascurati. L'unica parte visibile del volto erano due occhi blu con una sfumatura smeraldo che contornava la pupilla, non erano gli occhi vuoti di un prigioniero, erano solo con un velo di nebbia come se stesse pensando a qualcosa di lontano.
*
Walganus sorrise a George.
-Su con la vita, la vera felicita' si trova anche nei momenti più tristi, basta solo pensare a cosa ti renderebbe felice e poi affrontare il problema.-
-Ma io so cosa mi renderebbe felice, solo è impossibile che accada.- Disse mestamente George
-Anche se non accade il pensiero è comunque felice, non devi pensare oltre.- Detto questo si alzò e gli tese la mano.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Bill/Fleur, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Un viaggio piovoso
 
 
 
Appena la signora Weasley sparì dietro la curva Harry e Ron si ritirarono all'interno del treno.
-Dobbiamo cercare la carrozza dei cadetti.-
-Andiamo a quella dei prefetti a chiedere informazioni.- Propose Ron.
Percorsero varie carrozze tutte piene di occhi che puntavano la fronte di Harry mettendolo in soggezione per l'ennesima volta, possibile che non ci avesse fatto ormai l'abitudine.
Dovettero passare altre tre vagoni prima di arrivare dai prefetti.
Aprirono la porta e si trovarono davanti Hermione che dava direttive ai vari prefetti assieme ad Anthony Goldstein.
-Allora il programma delle ronde si divide in modo che ognuno faccia controlli in una carrozza, qui ci sono scritti i turni, segnateli e poi tra qualche minuto faremo la riunione per le ronde ad Hogwarts, ci sono domande?-
A quel punto Ron alzò la mano.
-Sì, vorremo sapere dov'è la carrozza dei cadetti auror?-
Hermione si voltò di scatto arrossendo.
-E' subito dopo questa carrozza, vi raggiungo a fine riunione.-
Harry e Ron passarono sotto gli sguardi stupiti dei prefetti e, con sorpresa di Harry, lo sguardo in tralice di Malfoy.
I due vecchi rivali si squadrarono con astio per pochi secondi.
-Potter.- Salutò in modo piatto Malfoy 
-Malfoy.-
Ron prese Harry per una spalla prima che i due si potessero immergere nel solito duello verbale e lo portò verso l'altra carrozza.
-Che cosa ci fa qui Malfoy?!- Chiese subito Harry infervorato.
-Lo studente a quanto pare.- Rispose il rosso con una nota di disagio nella voce.
-Sì, ma perché? Perché può tornare a Hogwarts dopo tutto quello che è successo?-
-Cosa ha in mente la McGrannit?-
-Harry, rilassati, sua madre ha sempre voluto che finisse gli studi.-
-Ok, però perché è un prefetto?-
-Forse la preside ha deciso di fare come se niente fosse.-
Harry guardò stranito il suo amico.
-Senti, io penso che noi al momento non dobbiamo interessarci di Malfoy, la McGrannit non è così stupida da non controllare Malfoy.-
-E noi ne abbiamo già abbastanza da fare senza pensare a quel razzista imbronciato.-
Ron cercava di tranquillizzarlo, un sorriso poco convinto apparve sul viso del rosso mentre Harry gli annuiva.
-Adesso andiamo a prendere posto dentro la carrozza, probabilmente tutti gli altri cadetti stanno aspettando di vederti.- Lo canzonò prima di aprire la porta ed entrare.
Appena Harry entrò nella carrozza, il vagone fu riempito da uno scroscio di applausi partito dal primo scomparto poi dagli altri.
Guardando all’interno degli scomparti Harry vide molte facce conosciute. 
C'erano Seamus e Dean che parlavano infervorati con Calì e Padma seduti vicino nel primo scomparto, appena i due passarono davanti vennero salutati animatamente attraverso il vetro. Nel secondo scomparto, con un tavolino pieno di bevande creato magicamente, Ernie Macmillan, Justin Finch-Fletchley e Zacharias Smith ridevano spensierati. in un altro vide con la coda dell’occhio Terry Boot e Michael Corner si godevano le comode poltrone. Susan Bones, vicino al vetro dello scomparto, chiacchierava con una ragazza bionda che Harry era sicuro aver già visto almeno una volta a scuola, ricordava vagamente che era di Corvonero.
Appena presero posto nel seguente scomparto Ernie bussò ed entrò a saltarli gioviale gioviale.
-Harry, Ron, che bello rivedervi, come vi va la vita?-
Ernie era rimasto tale e quale anche dopo la guerra, simpatico e dai toni alquanto pomposi.
Harry gli rivolse un gran sorriso.
-Ciao Ernie, noi stiamo abbastanza bene, non ci aspettavamo tante persone si iscrissero all'accademia auror.-
-E' naturale, dopo la battaglia di Hogwarts molta gente vuole provare ad entrare nelle forze dell'ordine.-
-Immagino, ma solo per iscriversi bisogna avere un sacco di M.A.G.O., io, te e Harry stavamo almeno facendo i corsi necessari.-
-A causa degli eventi hanno dato una possibilità a chiunque avesse passato i G.U.F.O di trasfigurazione, incantesimi, pozioni e difesa, oltre ad aver combattuto nella battaglia.- Spiegò Ernie compiaciuto di poter dare informazioni ai due.
-Non lo trovo molto giusto, così facendo Neville non ha potuto iscriversi.-
Borbotto Harry
-Neville ha declinato l'offerta, Mi ha raccontato che il ministro in persona gli ha scritto per chiedere se volesse entrare in accademia, ha preferito iniziare il tirocinio per diventare professore in erbologia.-
-Ah.. capisco, Ernie ma la ragazza bionda che parla con Susan chi è?
-Lei è Mandy Brocklehurst era nella casa di Corvonero, ha la nostra età, non si vedeva molto in giro perchè studiava tantissimo, un vero peccato è molto piacevole parlare con lei.-
Harry gli lanciò un'occhiata interrogativa.
-Come mai sai tutte queste cose?- Chiese Ron stupito.
-Scrivo molte lettere da quando c'è stata la battaglia, mi fa piacere sapere che le persone che ho conosciuto stanno bene, a voi ne ho mandate meno perchè non volevo disturbare, ne avete passate davvero tante.-
-Non disturbi affatto.- Disse Harry 
-Sì, non preoccuparti, per la prossima volta non farti scrupoli.-
Si misero a sedere e incominciarono a raccontare delle loro estati.
Ernie raccontò con calore delle sue passeggiate per i boschi e di quanto si fosse addestrato per l'accademia.
Rimase a bocca aperta quando Harry e Ron raccontarono di Walganus.
-Quindi è davvero violento come dicono?-
-Figuriamoci, più che violento direi che sa difendersi, è stato sempre gentilissimo con noi.- Disse Ron
-L'unica volta che abbiamo temuto ci facesse del male siamo stati inondati da coriandoli.-
Ron sempre più di buon umore raccontava con entusiasmo omettendo le cose spiacevoli e il fatto che Walganus fosse un Observimagus, Harry dal canto suo sorrideva e rispondeva alle domande, ma del resto preferiva non avere le luci della ribalta addosso.
Poco dopo la porta della carrozza si aprì e apparve Hermione seguita da un radioso Lumacorno.
-Eccoli qui!- Esultò.
-I nostri futuri auror, come state ragazzi?-
Tutta la carrozza si voltò a salutare il professore che puntò dritto ad Harry.
-Harry, ragazzo mio, come sta il nostro grande salvatore?-
-Discretamente signore, grazie, lei sta bene?-
-La vecchiaia ragazzo, ormai si fa proprio sentire, ma sono piuttosto allegro di poter tornare ad insegnare senza preoccupazioni.-
Lumacorno si fermò a parlare per mezz'ora buona carpendo informazioni su chi potesse essere, oltre ad Harry, un promettente cadetto.
Harry constatò che due anni fa Lumacorno dovesse essere un po' arrugginito perché al momento era molto più abile nel fare le domande giuste e tentare i presenti.
Quando il carrello passò entrò nel vagone un uomo con capelli lunghi neri e un cappotto in pelle di drago rosso.
-Salve, posso avere bacchette di liquirizia, cioccorane, zuccotti e apifrizzole per favore?-
Nel vedere quella persona a Lumacorno brillarono gli occhi, Harry era sicuro di averlo già visto.
Lumacorno con garbo rimase per una decina di minuti a parlare con i cadetti e Hermione, poi li salutò alzandosi.
-Ora devo proprio andare, ho da discutere di alcune faccende con uno dei nuovi professori, arrivederci ragazzzi.- E uscì dalla carrozza con aria soddisfatta.
Harry guardò il resto dei presenti 
 
 
 
-Ok Walg, vedo i tuoi sedici falci e rilancio di venti zellini.-
Esclamò Tristan con aria furba
-Sei uno spilorcio, non potevi mettere una falce in più?- Sbottò Walganus
-La prossima volta tu metti un galeone invece.- Lo rimbeccò Tristan.
-Rilancio di sei galeoni e due falci.- Annunciò pacatamente Melehad.
Entrambi lo guardarono basiti.
-Sta bluffando, io ci stò, Mel fatti sotto!- E Tristan lanciò il resto della puntata sprezzante.
‘Dannazione Mel, gabbare Tris è più facile, te invece sei un osso duro.’
-Io invece lascio la mano.-
-Sei proprio un vigliacco Walg.- Lo schernì Tristan e butto giù un Full di Donne
-Prova a far di meglio, bell'addormentato.-
Mel con un mezzo sorriso calò placidamente le sue carte mostrando una scala reale di picche.
-Guarda e piangi Tris.-
Walg si sforzava di non ridere mentre Melehad soddisfatto tirava dalla sua parte del tavolo la vincita.
-Vogliamo continuare?- Chiese sorridente.
-Certo che sì flemmatico bastardo, rivoglio il mio denaro!-
-Tris guarda che se continua così ti spenna.- 
In quel preciso istante qualcuno bussò allo sportello oscurato dello scomparto.
Con una velocità fulminea Melehad trasfigurò il tavolo da poker in un tavolino pieghevole con sopra un tazze di caffè e fascicoli di programmi di studio, Tristan riprese un’aria fintamente diligente puntando la bacchetta su Walganus prima di dire.
-Avanti.-
Lo sportello scorse rivelando la tonda figura di Lumacorno sorridente.
-Aha. Avevo visto giusto prima, Tristan McConnor, quanto tempo ragazzo!
-E vedo non è l’unico studente di vecchia data, Melehad Watson e il famigerato Walganus “incatenato” Falcon.-
-Buongiorno professor Lumacorno.- Rispose in maniera asciutta Tristan per affermare il suo comportamento ligio da auror che scortava un ex galeotto.
-Non c’è bisogno che facciate tutta questa scena con me, la professoressa McGrannit mi ha raccontato tutto.- ammiccò con il trasporto di un bambino Lumacorno.
Tristan lanciò un’occhiata interrogativa a Melehad che, dopo un acceso dibattito interno, con un colpo di bacchetta ritrasfigurò il tavolo.
-Si unisce a noi?- chiese pacato sorridendo con gentilezza.
 
 
 
 
Molte mani più tardi accompagnate da vari ricordi dei tempi scolastici come “La nube allucinogena di Marzo dell’81” o “Il Concerto fuori programma”, era ormai palese che Lumacorno volesse sapere direttamente da Walganus la storia della sua incarcerazione.
-Professore io le ripeto che è già stato detto tutto nei giornali, anche troppo.- rispose stremato dalle infinite domande.
-Non dovrebbe andare a fare la solita pesca di studenti promettenti?- Chiese Tristan malizioso.
-Dovrei ma voi e i cadetti siete un gioiello inestimabile, gli studenti potranno aspettare le prime lezioni, allora, visto che Walganus è restio a parlare, cosa che aumenta di più la mia curiosità, che ne dite dei cadetti, vi sembrano promettenti?-
-Il repentino cambio di eventi avvenuto negli ultimi anni ha conseguito ad una grossa trasformazione della percezione del pericolo, ed il ministero vuole aumentare la propria forza con un incremento quantitativo di auror andando ad abbassare i prerequisiti necessari all’idoneità per svolgere tale compito. In conclusione sarà assai difficile sia per noi veterani insegnare a menti meno plasmate sia per i cadetti imparare un quantitativo di nozioni superiore a quelli mai sperimentati da loro.-
il silenzio cadde nello scomparto.
-Quello che Mel voleva dire, se ho capito bene, è che…
Walganus si perse tra le parole incominciando a fare una strana danza con le dita.
-Non possiamo saperlo Luma.- Tagliò corto Tristan con gli occhi al cielo.
-I metodi tradizionali per sondare il terreno sono inutilizzabili al momento.-
-Codesti cadetti hanno più esperienza pratica ma potrebbero deficiere nell’apprendimento teorico-
-Soprattutto se gli parla uno che sembra appena arrivato dalle sale di re artù.- 
Borbottò Tristan verso il suo comagno.
-In effetti Mel ho paura che sia giunto il momento di ritirare fuori la promessa di Hogwarts.-
Il viso di Mel ebbe per un secondo una nota di esasperazione completamente in contrasto con il resto del corpo, ben composto e rilassato.
-Immaginavo che sarebbe successo.- sbuffò arreso.
-Però non farebbe male ai rampolli subire l’influenza di un gentil disquisire.-
-Se vuoi puoi fargli leggere Shakespeare, però per la tunica da notte di Morgana parla ai “rampolli” in modo che capiscano quello che dici.-
Lumacorno si stava divertendo un sacco ad assistere a quel teatrino, erano cresciuti, ma discutevano ancora come quindici anni fa.
-Avete già un’idea di come suddividervi i compiti?-
-Ne abbiamo parlato prima, io insegnerò tutto ciò che è basilare come duelli e pozioni, Tris farà le parti sul volo e sui vari metodi di inseguimento e arresto oltre i test settimanali sulla prestanza fisica e Mel si occuperà della teoria degli incantesimi, delle strategie, dell’incognito e della trasfigurazione avanzata.-
-E per difesa cosa farete?-
-Quello sarà tutto di Walg, ha già programmato il trimestre, noi dovremmo solo fare da guardie come stabilito dalla preside.-
 
Il treno avanzava veloce nelle prime tenebre sverzato dal vento e dalla pioggia, ormai mancava poco all’arrivo e nello scomparto dei professori l’aria era ancora allegra, Lumacorno se n’era andato da qualche minuto per vedere quanto mancava a destinazione.
-Bene è tutto pronto per scendere.- disse Mel.
-Ho avvertito Lance che siamo quasi arrivati, prima che iniziasse a tempestarci di domande.- Avvertì Tristan con la tavoletta di legno in mano.
In quel momento una sfera argentea attraverso la finestra chiusa dello scomparto e, dopo aver preso le sembianze di un gatto soriano, emise una voce.
-Vi chiedo se, per favore, aiutaste Hagrid con il primo anno il lago è molto tempestoso e preferirei che i giovani studenti non si bagnassero più del dovuto.-
E svanì.
-Proprio una bella gatta da pelare.- Scherzò Walganus 
In risposta Tristan lo guardò con pietà.
-Davvero pessima amico.-
-Tu sei pessimo, dai scendiamo.
 
 
 
 
Il Treno si fermò ed Harry insieme agli altri cadetti uscì e si diresse verso le carrozze, con un’uniforme molto simile a quella di Hogwarts, era differente solo per il blasone del ministero, per la cravatta viola e per un doppio petto al posto del maglione.
-Heilà Harry, tutto bene.-
Hagrid il mezzogigante gli diede una pacca sulla schiena che lo sbilanciò tanto da andare addosso a Ron.
-Ciao Hagrid, mai sentito meglio.- gli sorrise lui
-Primo anno seguite l’omone di tre metri e noi tre con le bacchette alzate.-
Harry sbirciò oltre Hagrid e vide un uomo con i capelli lunghi e un cappotto in pelle di drago rosso agitare le mani con la bacchetta.
Davanti a lui altri due stavano con le bacchette luminose alzate.
Con uno sguardo curioso Harry si avviò verso le carrozze.
I testral erano mansueti e si godevano la pioggia che cadeva sui loro musi scheletrici.
Quando Hogwarts fu visibile Harry ebbe un gran tuffo al cuore, eccola, tornata al suo splendore, era una vista serena anche con il cielo temporalesco.
Con le luci della sala grande che rischiaravano la sera placidamente.
Come una falena con il fuoco Harry fu rapito da quell’immagine.
-Ron guarda è più bella che mai.-
Ron, Hermione e Dean lo guardarono divertiti del suo stupore.
-Ovvio Harry, quella è Hogwarts.- Gli rispose Ron sorridente.
La carrozza attraversò la maestosa cancellata, affiancata dai familiari cinghiali alati, e prese velocità sul lungo viale che saliva al castello.
Appena scesi rimasero a guardare verso l’alto i torrioni e le torri, prima di correre al riparo dalla pioggia.
La sala d’ingresso era illuminata da torce e la scalinata di marmo, completamente restaurata, che portava ai piani superiori.
I ragazzi incominciarono ad entrare in sala grande, quando Harry fu sulla porta vide il professor Vitius che lo bloccò assieme agli altri cadetti.
-vi prego di aspettare un secondo, il vostro tavolo è stato messo davanti a quelli di Grifondoro e Tassorosso, dirigetevi lì appena si saranno seduti gli studenti, in modo rigoroso.
-I vostri istruttori sono al momento ad aiutare Hagrid con l’attraversamento del lago del primo anno.-
Vitius li fece aspettare ancora qualche minuto prima di farli passare due a due per tutta la navata della sala grande, addobbata a festa.
Mentre Harry passava notò con imbarazzo che tutti gli occhi degli studenti erano puntati su di lui.
Luna lo salutava ondeggiando la mano sognante, Hermione gli sorrideva, tutto il tavolo di grifondoro si sbracciava per salutarlo, Romilda Vane e il suo gruppetto di ragazze ammiccava nella sua direzione con malizia e Antony Goldstein di Corvonero lo applaudiva e intimava i suoi vicini a fare lo stesso.
Quando arrivò al tavolo buona parte dei professori gli fece un cenno col capo e la preside McGrannit gli sorrise quando la salutò.
Ormai tutti a sedere ci volle poco prima che il primo anno fece la solita sfilata fino al tavolo dei professori.
Fu particolarmente strano vedere Vitius a capo del corteo invece della solita figura torreggiante della McGrannit, sembrava che pure lui dovesse fare lo smistamento se non fosse che portava quello che restava del cappello parlante, era tutto bruciato e rigido in confronto a due anni fa.
Vitius mise il capello sullo sgabello e il cappello si mise a muovere con molta fatica.
Dallo strappo a forma di bocca uscì una voce decisa anche se più debole del solito.
 
Io sono il cappello parlante
Un tempo ero assai prestante
E anche se sono stato bruciato
Il mio compito non ho scordato
 
Nella case io vi smisto
Meditando su ciò che ho visto
Nelle vostre giovani menti
Da plasmare come studenti
 
Le case sono quattro
Non mi sbaglio, non son matto
Grifondoro casa di coraggiosi
Corvonero ospita gli studiosi
 
Tassorosso accudisce
 Un gran lavoratore
Serpeverde protettore 
Di chi vuol essere presentato con clamore
 
Quindi fatevi avanti
Fatevi smistare
Sono molto vecchio
Ma di me si ci può fidare
 
La sala esplose in uno scroscio di applausi quando il cappello finì.
-Incredibile che sia ancora in grado di parlare dopo la battaglia.- Disse Ron tra un brontolio di stomaco e l’altro.
-Si dice che la McGrannit abbia provato ad aggiustarlo ma è dovuta stare attenta a non boicottare l’incantesimo dei fondatori.- Bisbigliò Seamus allungando il collo verso Harry.
-Forse non ha ancora finito.-
Intanto lo smistamento era già cominciato, proprio in quel momento Eric Benson era stato smistato in Corvonero.
-Ci sono facce nuove!-
Harry vide che oltre al solito posto vacante di difesa, che era ancora vuoto, c’era una nuova professoressa di babbanologia, era piuttosto giovane con dei capelli lunghi e biondo cenere, stava parlando piacevolmente con la professoressa Sprite mentre Colin Doyle si dirigeva al tavolo Tassorossso.
Poi c’erano altri due posti vuoti in fondo al tavolo, Harry pensò agli istruttori Auror, invece la consueta sedia di trasfigurazione non era presente.
Quando anche Tom Yates fu smistato a Grifonndoro la McGrannit si alzò.
-Benvenuti ai nuovi e Bentornati a chi è già stato qui, io sono la preside Minerva McGrannit e vi insegnerò trasfigurazione nell’anno avvenire, quest’anno abbiamo molte novità nel nostro corpo insegnanti…-
In quell’istante entrarono in sala grande Hagrid seguito da tre uomini.
Harry riconobbe immediatamente quello a destra con il cappotto rosso era la terza volta che lo vedeva, la seconda risaliva a qualche giorno fa nel negozio di Tiri Vispi e la prima risaliva a qualche anno fa il giorno della sua udienza al ministero, lui era quello che dettava ad una penna prendiappunti un verbale nell’ufficio auror. Harry rimase a contemplare quella figura fino a quando Ron non gli diede un colpetto.
-Non ci credo Harry, quello al centro è Walganus.- Esclamò stupito.
Harry scosse il capo ed effettivamente l’uomo al centro con i capelli bruno scuro e la veste azzurro grigio era Walganus.
Non era più rasato ma esibiva una barba corta ben curata, aveva un’espressione sicura sul volto e appena arrivòvicino al tavolo fece assieme agli altri due un piccolo inchino verso la preside.
La sala era caduta nel silenzio, tutti posavano gli occhi sulle tre figure che stavano prendendo posto vicine al tavolo dei professori.
-Come stavo dicendo quest’anno abbiamo molte novità, una di queste è l’ospitare il primo anno del corso di accademia Auror e i loro istruttori…- La McGrannit tese un braccio verso Walganus e i due individui vicini a lui.
-Oltre al ruolo di istruttore il Professor Falcon si è offerto di occupare la cattedra di Difesa contro le arti oscure..-
Molti studenti sorpresi cominciarono a parlare velocemente tra loro.
-Non ci credo, Walg farà il professore, alla faccia della piccola impresa privata.-
Harry era incredulo, un mese fa Walganus non avrebbe neanche potuto avvicinarsi ad un ragazzino, la McGrannit era diventata matta quanto silente?
-Vi intimo di rimanere in silenzio ancora qualche istante.- Parlò con decisione la preside.
Come non detto Minerva era ancora Minerva, il cipiglio che aveva messo lo confermava ampiamente.
-Il professor Falcon è stato uno degli auror più capaci del ministero ed ora che si è confutata la sua capacità di interagire in modo mansueto con il resto della comunità magica, come preside ho desiderato la sua presenza per istruirvi a dovere e per riabilitare il suo nome agli occhi di voi futuro del mondo magico.-
Gli studenti applaudirono in modo poco convinto.
-Inoltre vi presento la professoressa Specter, sarà la nuova professoressa di Babbanologia.-
La giovane donna si alzò sorridendo, accompagnata da uno scroscio di applausi, Harry notò che sembrava tesa in confronto a quando parlava con la Sprite.
-Infine vi presento gli istruttori Auror McConnor e Watson.-
Harry capì che dovevano essere importanti perché molti studenti applaudirono molto forte ed erano meravigliati.
-Quei due sono quelli che mi hanno salvato dalla persecuzione dei nati-babbani.- Disse Dean guardandoli come se Merlino in persona gli stesse regalando la sua bacchetta.
-Sono gli Auror più coraggiosi che abbia mai conosciuto dopo Moody. Appena il ministero è caduto si sono dati alla macchia per aiutare noi nati-babbani.-
Dopo queste rivelazioni Harry ebbe un moto di affetto verso quelle due figure che si stagliavano vicino a Walganus.
 
-Walg, ma quella è Felicia!- Sussurrò Tristan sorpreso.
-Perspicace come al solito Tris, ora fa il bravo e non creare imbarazzo o ti tappo il becco con una coscia di tacchino.-  Disse Walganus più teso di quanto volesse essere.
-… ora che vi ho fatto presente ogni cambiamento e ogni avviso di mastro Gazza, vi auguro buon appetito.- 
A quest’ultime parole le tavole si imbandirono di ogni leccornia possibile e nella sala grande risuonarono le posate e le voci degli studenti.
 
 
-Walg mi sa che dovrò raccontare già qualche pettegolezzo a Lancy.- Il ghigno di Tristan era alla sua quintessenza.
-Tu a Lance non racconti proprio un bel niente, diglielo anche tu Mel.-
-Walg per quanto la cosa sia imbarazzante lo sarà sicuramente di più se Lancy la viene a sapere alla sua prima visitina di cortesia.- chiarì Melehad con un sorrisetto furbo.
-Ce l’hai solo con me perché ti ho costretto a parlare una lingua che capiscono tutti.-
-Evita di accostarmi a tali deplorevoli bassezze.- 
Walganus lo guardò torvo.
-Fatevi gli affari vostri.- Li minacciò.
 
Nel mentre Harry e Ron si erano spostati il più vicino possibile al tavolo Grifondoro.
-Herm hai visto Walg come se la intende con i due Auror?-
-Sembra incredibile, e ha pure scelto due libri per difesa molto professionali, non sembra quasi Walganus.-
-Secondo voi cosa insegnerà? Insomma che argomenti?- Chiese Harry preoccupato ed emozionato allo stesso tempo.
In quel momento Walganus posò i suoi occhi brillanti su di loro e fece un cenno elegante di saluto che loro velocemente ricambiarono.
-I suoi occhi hanno un colore molto più acceso.- Fece notare Ron sorridente.
-Forse è felice di essere qui.- Disse Harry mentre era in cerca di Malfoy.
Era in un angolo che mangiava silenziosamente senza alzare lo sguardo.
 
 
Dall’alto della tavolata dei professori Walganus osservava come un rapace la schiera di ragazzi appena sotto di lui, dopo pochi minuti in cui era rimasto in religioso silenzio sospirò forte.
-Melehad, Tristan….- Chiamò i suoi ritrovati amici con tono grave.
-Sì Walg? Tutto bene?- 
Walg si voltò verso di loro con lo sguardo duro e gli occhi di un profondo blu acceso.
-Stiamo attenti… è Giallo.- 
   
 
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