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Autore: pastelwriting    05/08/2019    1 recensioni
[NejirexTamaki // Reincarnation!AU // 624 parole]
Nella sua mente, iniziarono ad affiorare immagini confuse.
Un ragazzo dai capelli blu e le orecchie a punta, il profumo della rugiada, il rumore di un ruscello e dei loro passi sui sassi accanto alla riva.
Degli occhi blu, di un blu più profondo dell’oceano.
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nejire Hado, Tamaki Amajiki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Io ti conosco-

Il ragazzo si girò appena, non era sicuro che la ragazza parlasse di lui.

Nejire non riusciva a capire quello che stava succedendo.
Stava semplicemente camminando, non capiva per quale motivo avesse improvvisamente afferrato quel ragazzo per un polso, una presa leggera, solo per evitare che lui se ne andasse senza che lei potesse fare nulla.
Ma perché non voleva che se ne andasse?
L’unica cosa di cui era sicura, era che lo conosceva. L’avrebbe scommesso sulla sua vita, se ce ne fosse stato bisogno.

Capelli blu che si confondevano con il cielo notturno cadevano sulla fronte del ragazzo e lungo le sue guance, e lui non esitava a nascondersi dietro di essi. Sembrava sentirsi protetto dietro quelle ciocche, ma l’espressione sul suo viso esprimeva tanto disagio quanto confusione.
O forse era sorpresa, più che confusione. Nejire non lo sapeva, non lo capiva. Ma quegli occhi, li conosceva quegli occhi.

Ricordava degli occhi uguali, o forse esattamente quelli, che la guardavano. La osservavano, la proteggevano.
La amavano.
Ma erano reali?

L’aria fredda della notte le graffiava il viso, i suoi capelli erano indomabili. Li stava lasciando nelle mani del vento, avevano il controllo su di essi mentre li facevano danzare dietro di lei.

-Mi conosci?-

Erano state lievi, quasi sussurrate, le parole che uscirono dalla bocca del ragazzo.

-...Tamaki?-

Anche Nejire aveva sussurrato, ma fu abbastanza perché il ragazzo la sentisse.
Si portò una mano alle labbra, non aveva idea di come conoscesse quel nome.
Non conosceva nessuno con quel nome, era sicura.
Ma in quel momento era tutto così surreale, che non sapeva più di cosa essere sicura.
Aveva abbassato lo sguardo, non si stava focalizzando su nulla in particolare, l’erba verde scura sotto di lei era sfocata, non sapeva se per le lacrime che sentiva pizzicarle gli occhi o se fosse soltanto la vista che le giocava brutti scherzi. In realtà, in quel momento non le importava.

Nella sua mente, iniziarono ad affiorare immagini confuse.
Un ragazzo dai capelli blu e le orecchie a punta, il profumo della rugiada, il rumore di un ruscello e dei loro passi sui sassi accanto alla riva.
Degli occhi blu, di un blu più profondo dell’oceano.
La sua mano stretta a quella del ragazzo, la pelle fredda che piano si riscaldava, a contatto con l’altra, il vento freddo sulle guance rosa.
Un dolore lancinante al petto.

Ma quel dolore non capiva se fosse solo un ricordo o se lo stesse provando in quel preciso istante. Forse entrambi, o nessuno dei due.

-...Ti ricordi il mio nome?-

Nejire alzò lo sguardo, e vide che finalmente anche lui la stava guardando negli occhi.
Lasciò cadere un paio di lacrime, la voce le morì in gola.
Conosceva quegli occhi, quello sguardo.

Aveva amato quegli occhi e quello sguardo.
Aveva amato quel ragazzo.

Ma perché stava sperando che fosse lo stesso per lui?

Sentiva le gambe cedere sotto di lei, e prima che se ne accorgesse stava cadendo. E avrebbe raggiunto il suolo, se non fosse per il ragazzo che era riuscito ad afferrarla in tempo.

Strinse i pugni intorno alla sua felpa, si stava aggrappando come se lui fosse la sua ancora di salvezza.

Intorno a lei, il mondo aveva iniziato a girare vorticosamente. Sentiva di stare per perdere i sensi.

-Io ti conosco-

Ormai aveva chiuso gli occhi, anche la presa sul ragazzo si stava pian piano allentando.
Lui, invece, la teneva stretta, saldamente, non aveva possibilità di cadere.

-Come mi conosci, Nejire?-

Nejire avvertì un’altra fitta al petto sentendolo pronunciare il suo nome.
Sorrise appena, si lasciò sfuggire un sospiro. Riuscì ad alzare una mano e immergerla nei capelli blu del ragazzo.

-Penso di aver passeggiato con te... una volta in un sogno-





Spazio Autrice
Salve a tutti! Ho tantissime cose da dire su questa one shot e allo stesso tempo non me ne viene in mente nessuna.
Mi piacerebbe scrivere una fan fiction vera e propria su questo concept in realtà, dove (per chiarezza) Nejire si è reincarnata, mentre Tamaki per un motivo o per l'altro è immortale ed è sempre lo stesso Tamaki, per questo motivo conosce il nome della ragazza. Nejire pensa di aver visto Tamaki in un suo sogno, ma le immagini che vede sono di una delle sue vite passate, quando i due si conoscevano, e Tamaki è confuso perché sa bene che lei non dovrebbe ricordare niente di quelle vite. Insomma, non si capisce che Fallen è la mia saga preferita, giusto?
Stavo ascoltando Once Upon a Dream, e la cover di Lana del Rey è talmente magica che mi ha trasportato e mi ha fatto pensare alle favole (in particolare a Peter e Wendy, lo ammetto, infatti pensavo di scriverla direttamente su di loro o di fare un crossover) e alle quattro del mattino mi sono messa e ho cercato di portare due dei miei personaggi preferiti in questo mondo. Spero davvero di essere riuscita a creare l'atmosfera a cui puntavo.
Ad ogni modo, grazie per aver letto fino a qui!
Alla prossima!
-Ellie
  
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